Gli scrittori della porta accanto

Intervista al lit-blogger: un caffè con Emma Fenu


Oggi, abbiamo il piacere di farvi conoscere Emma Fenu che ci parlerà del suo blog Cultura al femminile. In realtà l’attività di Emma è molto più ampia, ma lasciamo sia lei a raccontarcelo…

Ciao, Emma, benvenuta nella nostra rubrica! Raccontaci qualcosa di te: chi è Emma nella vita di tutti i giorni, oltre ad una scrittrice e blogger di successo? So che ami viaggiare, leggere…
Ciao Stefania, sono molto felice e onorata di essere vostra ospite.
Chi è Emma? Non è una scrittrice di successo, ma, data la imminente uscita del mio primo romanzo, prendo il tuo appellativo come un augurio e ti ringrazio!
Torniamo, dunque, alla domanda formulata: sono una Donna che ama la lettura, la scrittura, l’arte, lo scambio culturale, la magia dei simboli iconografici e, sopra ogni cosa, il potere della parola come ponte di comunicazione.
Non posso esimermi dal condividere con voi, sull’argomento, la mia citazione preferita, tratta da Alice nel Paese delle Meraviglie:
«Non son stata io, io in persona a levarmi questa mattina? Mi pare di ricordarmi che mi son trovata un po' diversa. Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: “Chi sono dunque?”»



Il tuo blog personale è Cultura al femminile, oltre a numerose altre collaborazioni di cui ci parlerai… magari in una prossima intervista! Quando è nata l’idea di avere uno spazio web tutto tuo?
Cultura al femminile” è un blog che ho creato, da pochi mesi, con l’intento della condivisione. In esso sono contenuti scritti non miei, se non in esigua parte, ma delle molte donne che hanno voluto e vogliono contribuire al progetto con i propri scritti, in prosa o poesia, con recensioni di libri o con semplici riflessioni. E’ un luogo virtuale dove il personale non si annulla, ma si arricchisce nella dimensione collettiva e, spesso, corale.

Cultura al femminile, e Letteratura al femminile il gruppo su Facebook ad esso legato, sembrano dei salotti dove chiacchierare liberamente tra donne su vari argomenti legati al vasto universo femminile, non parlano solo di libri e scrittrici. Quali temi vengono trattati principalmente?
Le tematiche trattate sono molteplici: si spazia dalla letteratura, all’arte, all’amore, all’amicizia, alla maternità, alla sorellanza. Ma non solo. Riportare lo stralcio di un libro è sempre un invito alla discussione, animata ma gentile, da salotto vintage, la quale prende avvio da un’affermazione inerente al testo per evolversi, poi, in modo inaspettato, spesso intrecciandosi con le vicende personali delle iscritte.

Ti occupi del blog da sola o ti avvali di collaboratori? Com’è organizzato il lavoro sul blog? Quali sono le maggiori difficoltà che incontri nella sua gestione?
Mi avvalgo di preziose collaboratrici. Donne di cultura, di passione, di sensibilità e di forza, che meritano le soddisfazioni che, ogni giorno, il blog e il gruppo ci regalano. Ho infatti precisato, fin dagli esordi, che questo progetto non è “mio”, ma “nostro”, di conseguenza la gestione è sempre una piacevole e serena comunione di intenti.

Tra le pagine di Cultura al femminile si possono leggere estratti di libri, poesie inedite o di grandi figure del passato. Come vengono scelti i contenuti da proporre?
Tengo molto a sottolineare che non esiste un criterio di selezione. Ogni testo è meritevole di essere letto, per ciò che è, sia esso frutto della penna di scrittori dall’imperitura fama, sia esso incerto, ma promettente, esperimento letterario di una giovanissima, solo per fare due esempi.
È un gruppo di appassionate della vita in tutte le sue sfaccettature, che amano leggere e, alcune, anche scrivere.

Sul tuo blog, c’è spazio anche per le recensioni, come funziona? Scegli tu i libri da leggere in base ai tuoi gusti personali o ti vengono inviati dagli autori o dalle case editrici? Ti è mai capitato che un autore si sia lamentato per una recensione negativa? Come ti regoli in questo caso?
Sul blog sono annoverate molte recensioni redatte dai vari iscritti. Io stessa partecipo attivamente inserendo le mie, pubblicate per altri siti presso cui collaboro, ovviamente citandone la fonte.
Riguardo la mia personale esperienza, sono contattata sia dagli autori che dalle Case Editrici, ma cerco sempre di instaurare un rapporto personale, di stima reciproca, con i primi, da cui il libro è scaturito.
Scelgo le opere basandomi sull’istinto e sulla curiosità intellettuale. Non ho mai ricevuto lamentele, anzi, sono stata gratificata con parole ricche di intensa commozione: sentimento che, da scrittrice emergente, non posso non comprendere.
Va precisato che, pur non considerandole affatto disdicevoli, io non propongo recensioni negative, per cui, se un libro non mi ha convinta, mi limito a parlarne in privato, con umiltà e rispetto, con l’autore stesso, ma non mi addentro in stroncature pubbliche.

Un’interessante rubrica di Cultura al femminile è “La posta delle Donne”, a mio parere una gentilezza ulteriore, un’attenzione in più verso la Donna che mette in luce la tua particolare sensibilità che spesso ti assurge a punto di riferimento. Parlacene un po’… com’è nata l’idea? In che cosa consiste?
La mia idea è nata per un altro sito, di argomento eterogeneo, con cui collaboravo in precedenza. In seguito, gli argomenti trattati nel primo progetto si sono focalizzati su precise tematiche, estranee alla Femminilità in senso lato, e mi è parso giusto spostare la “Posta delle Donne” su “Cultura al femminile”, dove già aveva seguito. Non mi propongo di elargire verità o porgere soluzioni, ma di dare voce e possibilità di essere ascoltato a chi ha voglia, o bisogno, di un affettuoso confronto.

Restando in tema di universo femminile, so che collabori con Memecult, un progetto editoriale di ampio respiro, gestendo la rubrica Memerosa. Ci racconti di che si tratta e com’è nata questa collaborazione?
Memerosa” è un progetto affascinante tramite il quale mi propongo di svelare e scandagliare l’enigma del femminile, attraversando epoche e luoghi lontani alla ricerca di simboli, archetipi e modelli. Del resto, solo sapere da dove veniamo può renderci chiaro chi siamo diventate e chi vogliamo diventare.
La collaborazione nasce dalla preziosa opportunità che gli ideatori del sito “Memecult”, dotati di entusiasmo e competenza, hanno voluto donarmi, affidandomi una rubrica in cui la Storia non è mai un passato senza memoria.

Domanda di rito, nuovi progetti per il futuro: come credi sarà Cultura al femminile nel giro di un anno? Qualche nuova collaborazione?
Cultura al femminile” è pronta ad evolversi sempre, senza snaturarsi, e ad accettare collaborazioni interessanti e stimolanti.

E tu, dove credi sarai tra un anno? ^_^
Questa è la domanda più difficile! Mi trasferisco ciclicamente per amore: seguo, infatti, mio marito che lavora per una multinazionale. Finora ho vissuto in Medio Oriente e nel Nord Europa, domani… chissà! Certo, non è una vita facile, presenta difficoltà e richiede spirito di adattamento, ma ricompensa con l’incredibile opportunità di conoscere culture diverse dalla propria e di arricchirsi tramite lo scambio, nel rispetto della propria identità e di quella altrui, cercando, nella preziosa differenza, l’umana empatia.

Concordo pienamente con la tua visione del mondo e delle opportunità che offre, credo che la vera globalizzazione sia proprio questo, conoscenza e ricchezza "nel rispetto della propria identità e quella altrui".
La domanda che non ti ha mai fatto nessuno: fatti LA domanda e datti la risposta!
Cara Stefania, da ragazzina seguivo le interviste di Marzullo, con le palpebre pesanti ma il cuore sospeso fra le “storie”, che ho sempre amato sentir narrare. Attendevo l’ultima domanda di rito, perché ero certa che svelasse, in un colpo di coda, quanto era rimasto celato.
La mia domanda è quella di allora, anche se sono passati molti anni: Chi è Emma?
Ho un debole per la ciclicità. Siamo giunte alla fine di questa chiacchierata virtuale e la prima domanda credo ci si ripresenti, impertinente. Emma è sempre la stessa, ma con qualche minuto in più, parafrasando Gianni Rodari. Minuto che fa la differenza.

Grazie per essere stata con noi, Emma. A nome de “Gli scrittori della porta accanto” ti faccio tanti in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri e attendiamo con ansia di avere notizie sulle altre tue interessantissime collaborazioni e di conoscerti come scrittrice.
Grazie per la accoglienza così calda avvolgente. Anche il vostro è un salotto e avrò sempre piacere di sedermi con voi, per raccontare o ascoltare.




Interviste ai protagonisti della blogosfera letteraria. 
Se hai un lit-blog, un sito o una pagina FB che parla di libri, contattaci Contattaci per un'intervista personalizzata. 




Stefania Bergo
Non ho mai avuto i piedi per terra e non sono mai stata cauta. Sono istintiva, impulsiva, passionale, testarda, sensibile. Scrivo libri, insegno, progetto ospedali e creo siti web. Mia figlia è tutto il mio mondo. Adoro viaggiare, ne ho bisogno. Potrei definirmi una zingara felice. Il mio secondo amore è l'Africa, quella che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui racconto nel mio libro.
Con la mia valigia gialla, 0111Edizioni.



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