Gli scrittori della porta accanto

Recensione: Con la mia valigia gialla, di Stefania Bergo

Il mio primo pensiero, dopo aver terminato la lettura del romanzo “Con la mia valigia gialla”, è stato: - Se potessi tornare indietro nel tempo e calcolare le mie mosse future, partirei per l’Africa. - Nel libro l’Autrice racconta in prima persona il viaggio in quel continente e la storia della sua permanenza in Kenia, nell’ospedale di Matiri, dove si reca come volontaria per progettarne l’area pediatrica. La narrazione emoziona e risveglia nel lettore il desiderio di sentirsi parte degli elementi magici e affascinanti della natura di quei luoghi. Il linguaggio semplice, lo stile fluido e scorrevole vivificano l’atmosfera colorata di cui è permeato tutto il romanzo: il verde della vegetazione, il rosso della terra, l’azzurro intenso del cielo creano immagini reali di cui si percepisce la presenza.
“Il verde della vallata sembra liquefarsi e fondersi col rosso della terra in un unico calderone fumante”.
Il lettore vede il paesaggio, ne percepisce odori e profumi, come se l’Autrice lo prendesse per mano e lo accompagnasse a visitare luoghi di rara bellezza. Una terra meravigliosa, l’Africa, ma anche nodo di contraddizioni e di contrasti, in cui l’ostentazione della ricchezza e la muta consapevolezza della miseria si mescolano senza scalpore. Eppure, in tutta la storia, si coglie un costante senso di serenità e di dolcezza, che nasce dal condividere il sentimento di solidarietà trasmesso dalla scrittrice verso i malati, i poveri, i meno fortunati. La valigia gialla, che all’inizio della storia, “pesa come l’anima”, incerta e ansiosa per l’esperienza nuova in una terra lontana, diventa così il simbolo di un viaggio che è soprattutto interiore: il percorso di una giovane donna che mette se stessa a disposizione dei più bisognosi, dimostrando nella sua realtà il valore universale della fratellanza. Un libro da leggere, vivamente consigliato in quanto spunto di riflessione sul senso autentico della vita e sull’arricchimento personale legato al dono gratuito del bene verso il prossimo.

Con la mia valigia gialla

Con la mia valigia gialla

di Stefania Bergo
PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto
Narrativa non-fiction | Narrativa di viaggio
ISBN 978-8833667829
Cartaceo 12,00€
Ebook 2,99€

Sinossi 

Uno spaccato d'Africa e di vita.
È un diario di viaggio autobiografico.
Stanca della superficialità di una vita nemmeno troppo tranquilla, Stefania decide di partire. Da sola. Casualmente, trova in internet i contatti di un'associazione che gestisce il St. Orsola, un ospedale in un'area rurale del Kenya, Matiri. E parte con una valigia gialla, poche aspettative, tanta curiosità e voglia di cambiare, non certo il mondo, ma almeno la sua piccola insignificante esistenza.
Con la mia valigia gialla è il racconto dei piccoli eventi quotidiani (solo apparentemente banali) accaduti in quelle tre settimane, conditi con una manciata di riflessioni dell'autrice sulle diverse abitudini e sulla cultura locali, scanditi dai messaggi che inviava regolarmente via mobile a un caro amico con cui ha voluto condividere, in tempo reale, la sua esperienza.
Contrariamente a quanto si pensi, però, non è un libro sul volontariato. Il volontariato è solo un dettaglio. L'intenzione dell'autore era di raccontare il viaggio, una piccolissima parte d'Africa, quella che lei ha conosciuto, diversa dalla miriade di altre facce di una terra magica, unica. Ne racconta le usanze locali, i profumi, i colori, i suoni, il quotidiano. Le emozioni. E ne ha dato una sua personale chiave di lettura, intervallando ai dipinti della natura le sensazioni restituite, i pensieri suggeriti, le domande che si è posta e che pone a chi vorrà leggere le pagine del suo libro e soffermarsi, come lei, a cercare una risposta. Anche se spesso risposte non ce ne sono. Ecco perché questo libro non vuole insegnare nulla. È un semplice mezzo messo a disposizione dall'autrice per far compiere al lettore lo stesso viaggio (anche se non sarà mai lo stesso) senza prendere un aereo, semplicemente con l'immedesimazione.


Irene Barbagallo
Sono un’ insegnante elementare in pensione da tre anni. Nel 2013, con un mio romanzo, ho superato la prima selezione per la partecipazione al programma televisivo Masterpiece, su Rai Tre, il primo talent show letterario in Italia.
Il sole scuro, è il mio romanzo d’esordio.


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