Gli scrittori della porta accanto

Recensione autori emergenti "L'oro dei demoni"

L'ORO DEI DEMONI 
Filippo Fornari 
Parallelo45 Edizioni  | Acquista 
Thriller, Giallo, Noir, Paranormal 
ISBN 9788898440603 – 9788898440719 
cartaceo 12,00€  Amazon 
ebook 4,99 €  | Amazon 

Manoscritti misteriosi, riti demoniaci del presente e del passato, antiche monete rese indecifrabili dalla patina del tempo che tuttavia ancora diffondono il loro messaggio di morte… con tutto questo si deve misurare il maggiore Marco Visconti del Reparto TPC (Tutela Patrimonio Culturale) dei Carabinieri. La nuova indagine su una serie di omicidi legati a furti sacrileghi lo porterà ad affrontare un vecchio avversario, che ha le sembianze seducenti e ingannatrici di una femme fatale… donna fatale e letale.
L’intricata inchiesta sulla morte di un antiquario, in odore di satanismo e coinvolto in un traffico di opere d’arte negli ambienti dell’aristocrazia romana, sarà per Marco un’occasione per confrontarsi con i rimorsi non placati e i dubbi irrisolti di un caso mai chiuso.
Beninteso, se riuscirà a sopravvivere a un duello senza esclusione di colpi e alle sabbie mobili di un intrigo che talvolta assume contorni soprannaturali.


RECENSIONE

Filippo Fornari dopo circa un paio d’anni torna in libreria, col suo nuovo thriller “L’oro dei demoni” degno sequel de “La signora degli inferi” uscito nel 2012. Si evidenzia subito un buon lavoro di tipografia, con una copertina ben riuscita, accattivante e un buon contrasto di colori; come si suol dire anche l’occhio vuole la sua parte.
La nuova vicenda riprende là dove si era interrotta, il 3 giugno 2011 con l’esplosione nei sotterranei di Roma, la città che nasconde catacombe e antichi misteriosi luoghi di culto: i mitrei.
La trama piuttosto intricata e ricca di nuovi colpi di scena, si snoda in un arco di tempo di circa 10 mesi, in un contesto internazionale che inizia appunto dalla città eterna, per poi evolversi in Russia a San Pietroburgo, patria della protagonista femminile, fare poi una puntatina in Marocco, in cui si incontrano personaggi misteriosi, proseguire in Tunisia e tornare in Italia, teatro di nuovi efferati omicidi. È in un contesto di misteriosi omicidi avvenuti anche in luoghi di culto e probabilmente legati a sette sataniche e al traffico di antiche reliquie, che si compie l’indagine del maggiore Marco Visconti, che ad un certo punto si troverà coinvolto in prima persona, per un finale di tutto rispetto, ricco di suspence, che tiene il lettore incollato alle pagine.

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Scesero nel sottosuolo. Il locale una sorta di cantina di circa quattro metri per quattro, il basso soffitto sostenuto da putrelle in cemento, le pareti dipinte di nero su cui campeggiavano i numeri 666 in vernice gialla, era arredato da ripiani metallici, su cui erano allineati in bell’ordine una profusione di oggetti sacri: messali con copertine lavorate, calici, crocifissi, reliquiari, ostensori, navicelle per l’acqua benedetta, turiboli, candelabri e corone, in oro e argento, di fattura squisita gli argenti ricoperti dalla patina di un invecchiamento secolare.
}

Il ritmo sempre incalzante e talvolta piuttosto cruento nella brutalità di alcune scene, che vede svastiche e lettere misteriose incise a fuoco sui corpi delle vittime, in un contesto di macabri rituali esoterici, è sdrammatizzato dai dialoghi dei personaggi secondari. Con le loro parlate tipiche che intercalano dal romanesco, al napoletano, per culminare nel romagnolo, riescono a strappare un sorriso al lettore. In particolare ho gradito il ruolo di Angiolina, l’intraprendente vecchina che riesce a sventare un furto sacrilego in chiesa, mettendo a repentaglio la propria vita, ma nel suo accento a me ben conosciuto è riuscita a coinvolgermi in un’allegra risata: «chera al me sant, stanott la te andè bein…»
Apprezzabile, dunque, l’uso dei dialetti.
Una lettura intrigante che mi sento di consigliare a tutti gli amanti del genere giallo-noir, thriller, ma anche agli appassionati di religioni e antichi culti, della simbologia, dei riti esoterici e ai numismatici; avrete di che divertirvi.





Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.



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2 commenti
  1. Si può leggere senza aver letto il primo o è meglio leggere il precedente prima di fiondarsi in questo romanzo (con la copertina a dir poco favolosa!)?

    RispondiElimina

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