Gli scrittori della porta accanto

Recensione autori emergenti "Non tutti i principi nascono azzurri"

NON TUTTI I PRINCIPI NASCONO AZZURRI 
di Andrea Gatti | Note sull'autore  
Narcissus Selfpublished 
Fantastico 
ISBN  978-6050328523 
ebook 2,99€ | Amazon 
cartaceo 9,67€ | Amazon 

Layne Cantrell non è un principe azzurro. Per uno scherzo del destino, però, è nato nel Regno Capitale, patria dei principi azzurri, e come se non bastasse la sua famiglia l’ha praticamente inventata la professione, molti anni or sono: Arcival Cantrell, il primo paladino, colui che salvò il regno dai pirati, colui che sconfisse il drago. Ci sono così tante leggende sul suo conto che in ognuna ha i capelli di un colore diverso e la sua principessa non ha mai lo stesso nome. Sono solo storie, ma purtroppo il padre di Layne non la pensa allo stesso modo. Lui sì che è un vero principe azzurro, anche se ormai tende al giallino. Di fatto sta che crede ciecamente nella superiorità della sua famiglia ed è convinto che non possa fallire. Mai. 
Layne invece fallisce. Spesso. Fa uscire suo padre di senno.
Dopo anni di delusioni, però, l'anziano principe è riuscito a incastrare suo figlio: l'ha iscritto all’Accademia per Principi Azzurri™, nel quale spera che gli venga la voglia di essere un principe azzurro per davvero.
Quello che Layne non sospettava è che proprio suo padre, IL principe azzurro, sarebbe scomparso in mezzo al deserto.
Quello che nessuno sospettava è quanto rapidamente possano mischiarsi i colori quando tutto va a rotoli. Perché tutto rotolerà. Oh, se rotolerà.

RECENSIONE

Un possibile cartoon movie.
Layne Cantrell è un predestinato. Essendo figlio di principe azzurro, nipote di principe azzurro, discendente del fondatore della professione dei principi azzurri, iscritto all’accademia dei principi azzurri, non viene certo da chiedersi su quello che potrà fare da grande. Ma al giovane principe, il destino che gli è stato riservato non l’appassiona per niente.
Imbranato, svogliato, indisciplinato, Layne all’accademia è l’ultimo della classe. E la cosa non gli toglie certo il sonno. Eddie McCready, il suo migliore amico, è il suo opposto. Di origini più modeste, grazie al suo impegno, alla sua disciplina e a una naturale predisposizione, diventa ben presto il primo della classe. La scomparsa dei genitori di Layne, scaraventerà i due inseparabili amici nel mondo reale (si fa per dire), dove si combatte contro nemici autentici e si corteggiano ragazze in carne e ossa.

Il titolo di questo romanzo può trarre in inganno. O almeno, così è stato per me. Avendo inteso “Non tutti i principi nascono azzurri” alla stregua di “Non tutti gli uomini nascono con la camicia” ho pensato di trovarmi davanti a un classico lamento autobiografico di genere “self”-help. Per questo motivo, io che in gioventù ho abusato a sproposito di pratiche “self” (non riferito ad accezioni letterarie), e che l’uso smodato di tali attività ha compromesso irreversibilmente i miei 10/10 di vista causandomi la perdita di diverse diottrie, in un primo momento avevo deciso di tenermene alla larga. Poi, leggendo la quarta di copertina, ho individuato sia il genere, sia la vena ironica dello scrittore. Ho cominciato a leggerlo contemporaneamente a un altro romanzo che nel mio intento avrebbe dovuto arricchire di non poco il mio bagaglio culturale: l’ “Ulisse” di Joyce. Il fatto che abbia messo da parte Joyce per leggermi in santa pace “Non tutti i principi nascono azzurri” non deporrà probabilmente a mio favore, ma ho preferito lasciare il capolavoro del novecento agli addottorati-acculturati e ai poveri studenti del liceo classico, e farmi delle grasse risate in compagnia di Layne e dei suoi amici. A costo di rimetterci un’altra diottria. Ma risparmiandomi un gran mal di testa.

In questa parodia fantasy, la trama è scorrevole, la scrittura è curata, i personaggi sono ben delineati. Ma è l’ironia a farla da padrone. I dialoghi tra i protagonisti, sia umani che animali, le loro reazioni, sono un autentico spasso. Leggendolo ho provato ad immaginare la trasposizione di questo romanzo in un film d’animazione. Sarebbe fantastico!
Concludo consigliando questo romanzo a tutti coloro che hanno voglia di trascorrere qualche ora con il sorriso sulle labbra ma ricordando che per apprezzarne appieno i contenuti bisogna avere una dote che non è da tutti: la capacità di saper ridere di se stessi.





Elia Spinelli
Elia Spinelli è nato nel 1967 e vive a Buonabitacolo (SA) con la moglie e i suoi due figli. Si occupa di consulenza nel settore dei serramenti.
“Il Riparatore" è il suo romanzo d'esordio.



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