Gli scrittori della porta accanto

Anteprima: Francesca Rossini racconta "Phoenix - Operazione Parrot"



PHOENIX - OPERAZIONE PARROT >> scheda del libro
di Francesca Rossini 
Lettere Animate Edizioni 
Romanzo
ASIN B00Q3NZWAG
ebook  1,99€  Amazon 

"1983. Un enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena dell’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti.
Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico."

Raccontaci qualcosa di te: un’insegnante, una lettrice, una scrittrice… chi è Francesca Rossini nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni sono soprattutto una mamma che cerca di fare del suo meglio, con due bambine piccole e un marito lontano. Sono sempre di corsa, con mille cose da fare e puntualmente ne dimentico la metà. Ma il tempo per leggere e per scrivere riesco sempre a trovarlo, magari di notte, ma non posso fare a meno della mia valvola di sfogo.

Questo non è il primo romanzo che pubblichi, vero? Vuoi fare un cenno alle tue precedenti pubblicazioni?
Ho esordito con un racconto pubblicato nell’antologia storie d’estate di Nativi digitali Edizioni, poi ho pubblicato Phoenix con lettere Animate. Phoenix è suddiviso in due volumi: operazione parrot e persecuzioni, il secondo è appena uscito .

Veniamo al libro, “Phoenix-operazione parrot”, edito da Lettere Animate. Com’è nata l’idea?
Credo l’idea nasca dalla mia passione per i thriller, per i libri e film di spionaggio, soprattutto ambientati negli gli anni della guerra fredda . Tutto questo unito alla mia passione per la psicologia e per le problematiche ‘della mente’ ha fatto nascere un mix chiamato Phoenix che è un thriller e per questo ha molta azione e una trama ricca di suspense, ma è anche un rosa introspettivo in cui in primo piano c’è la storia di queste due personalità così diverse che si scontrano-incontrano.

Ci racconti di che cosa parla? Il libro mescola l’avventura al rocambolesco e sullo sfondo si intravede una vicenda sentimentale. In quale genere lo collocheresti?
Non si può collocare in un solo genere, la definizione che più gli si addice è thriller romantico.
È la storia di una donna comune, Leila Lane, un’infermiera che lotta tutti i giorni per sbarcare il lunario, con un figlio a carico e un compagno che l’ha abbandonata e una sorella che si è rifugiata da lei con due figli, a seguito dell’ennesimo fallimento matrimoniale. Ma Leila vuole qualcosa di più, per questo è inserita tra i collaboratori della CIA come informatrice.
Una sera la sua vita s’incrocia con quella di Clay Hobbs un agente dell’intelligence in missione, che le affida un incarico.
Nulla sarà più lo stesso né per Leila, catapultata in una realtà fatta di inseguimenti fughe e sparatorie, né per Clay, abituato a una vita trasgressiva e superficiale, ma chiuso in un suo mondo segreto di paure del contatto umano, al limite del borderline.
Una coppia che farà scintille, che litigherà in continuazione, ma che imparerà a conoscersi, facendo nascere qualcosa di speciale.

Qual è il target a cui ti rivolgi? Che tipo di lettori ambisci a conquistare?
Non mi sono prefissata uno scopo, la mia storia è godibile un po’ da tutti: le amanti del rosa mi hanno detto di essersi innamorate di Clay e gli amanti del thriller mi hanno detto di trovare il ritmo piacevole e la scrittura cinematografica. In molti mi hanno riferito di aver letto con la sensazione di vedere un film.

Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questo romanzo? C’è qualcosa di autobiografico?
Io sono convinta che ci sia qualcosa di autobiografico in ogni cosa che un autore scrive. Magari non nella trama, ma nei gesti, nelle parole pronunciate dai personaggi . Diciamo che Leila è vicina alla mia storia perché è una mamma single che si rimbocca le maniche per far tornare il tutto, anche se non sempre ci riesce. Anch’io ho cresciuto le mie figlie da sola, perché mio marito lavora all’estero e so bene cosa vuol dire darsi da fare in quel senso. E la frustrazione cui si va incontro. Ma affinità o meno ho amato questi personaggi, sognato di loro durante la stesura, pianto e riso emozionandomi mentre scrivevo. Ora che la storia è conclusa sento un po’ un senso di perdita, ma sono davvero felice di aver regalato un po’ delle mie emozioni a tutti quelli che leggeranno Phoenix.

Nel libro compaiono intelligence americana, KBG e in più la vicenda si svolge nel passato (il 1983): per scrivere questo romanzo hai dovuto svolgere delle ricerche?
Un’infinità di ricerche: ho letto tutti i libri che ho trovato sull’argomento, cercato fonti storiche, visto film e documentari. Sulla prigione della STASI ho trovato anche interviste alle persone che sono state detenute lì e ho visto numerosi video che la mostravano, anche perché oggi è visitabile come un museo.
Anche per l’ambientazione geografica ho spulciato cartine, guide turistiche e mi sono guardata i monti Appalachi sul satellite, calcolando i tragitti. Ogni cosa ha dietro una documentazione serrata, anche se poi ho deciso di non appesantire la vicenda e di lasciare tutto sullo sfondo.

C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo romanzo?
Non ci son messaggi, non è un libro introspettivo o di denuncia sociale, vuole essere solo un mezzo per volare con la fantasia e per far passare dei momenti piacevoli di lettura. Quello che mi sono sempre proposta è trasmettere emozioni.

Il finale chi l’ha deciso? Tu o i tuoi personaggi?
Il libro si è fatto letteralmente scrivere, mentre ultimavo il primo avevo già in mente tutto il secondo in cui ho inserito anche un’altra storia d’amore che porta in risalto il punto di vista russo.
Grazie per essere stata con noi, Francesca. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.

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di Elena Genero Santoro Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni. Perché ne sono innamorata, Montag L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate Un errore di gioventù, 0111 Edizioni Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.


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