Gli scrittori della porta accanto

Latte nero e biscotti, l’immaginario incontro con Elif Shafak

Ho le mani che profumano di burro e farina, dopo aver impastato e infornato i biscotti per l’incontro con la mia ospite.
Mani che raccontano: piccole e bianche come quelle delle Janas, le fate della mia Isola; con le unghie smaltate di rosso sangue; il callo sul medio destro, deformato dalla penna fin dalla prima elementare; una fede dorata e un anello splendente attorno all’anulare sinistro; le vene dei polsi come foci a delta di piccoli fiumi.
Le mie mani sono libri, chiunque potrebbe leggervi passato e presente. Qualcuno addirittura predirvi il futuro.
La mia ospite potrebbe, intingendole, strette alle sue, nell’inchiostro, fino a farle diventare, da nivee, nere.
Eccola bussare ed incedere fiera. Sa di spezie e di carta, ma, anche lei, ha un aroma leggero di farina impastata. È Elif Shafak, la celebre autrice turca, nata a Strasburgo, il cui nome si associa immediatamente al bestseller “La bastarda di Istanbul”. Ma, nel mio salotto, è giunta per raccontare di maternità e depressione post partum, ossia del lato più oscuro di una donna.
È una scrittrice e nutre con il latte nero dell’inchiostro.
Il colore bianco non le appartiene: è quello del foglio nudo che attende la veste delle sue parole.
Il liquido dei suoi seni è oscuro, come i pensieri che abitano la sua mente, come i veli che celano le donne arabe, come il cielo quando la luna si nasconde. Solo nell’oscurità prende vita, sola come un pipistrello nella grotta, bramosa di scrivere.
Le sue sono le parole di una madre e di una moglie, ma, visceralmente, di una donna che si scopre femmina in un iter difficile che va dalla penna al ventre rigonfio, dalle proprie mani fino a quelle della propria bambina.
Il libro “Latte nero”, edito nel 2010 da Rizzoli, è un ibrido fra il romanzo autobiografico, il saggio e la favola: pare che Elif abbia voluto con passione distrarre se stessa, prima che noi, e le storie infinite di scrittrici con figli e marito, che si susseguono come gli anelli di una catena ininterrotta, non sono altro che una personale rassicurazione sulla propria normalità.

LATTE NERO
di Elif Shafak
Rizzoli  | Acquista 
cartaceo 12,75€
ebook 9,99€   

Non è certo l’unica ad essersi sentita immersa in una dicotomia infinita, a scegliere di partorire, pur temendo di espellere anche se stessa.
No. Sono in tante, Virginia Woolf ne è l’eroina, nel duplice senso di modello e di droga, ossia di dipendenza dalla letteratura. Attraversano la storia, a volte vincono, a volte perdono, ma non cedono.
Elif non è una che cede. A dire il vero non è una. Punto.
Dentro di lei vive un harem di donne, ossi i suoi sei volti, ciascuno indispensabile, che ha battezzato “Pollicine”, perché alte pochi centimetri. In realtà, vuole farci capire che solo seguendo i loro sassolini può essere davvero se stessa, nella sua complessità.
Le Pollicine non sempre convivono in pace: a volte ci sono colpi di stato, a volte regna l’anarchia, a volte si impone un regime totalitario.
La vita si evolve e c’è sempre una parte nascosta pronta a salvarci o a perderci. Bisogna saper dare ascolto alla voce giusta, quella che non teme il buio e che il latte bianco lo tinge di mille colori, fino a sommarli tutti, in un liquido divino, che sgorga dalle mammelle di una Donna che è Madre imperfetta e perciò autentica.
Leggete il suo libro: la sua storia si intreccia a infinite altre e vi troverete un brandello della vostra, anche del bianco del vostro velo da sposa e del vostro colostro.
Nutrite, nutritevi, nutriteci. Non solo di biscotti, di cui ora non restano che le briciole. Forse le Pollicine le useranno per ricondurci ad Elif, nella magia delle sue opere.




di Emma Fenu
Nata e cresciuta respirando il profumo del mare di Alghero, ora vive, felicemente, a Copenhagen, dopo aver trascorso un periodo in Medio Oriente. Laureata in Lettere e Filosofia, ha, in seguito, conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Scrive per lavoro e per passione.
Mito e devozione nella figura di Maria Maddalena, Abel Books.
Vite di Madri. Storie di ordinaria anormalità, Echos Edizioni.



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