Gli scrittori della porta accanto

Quell'irrefrenabile voglia di disegnare, intervista a Elisa Fontanin

Si chiama Elisa Fontanin, ha degli occhi dolcissimi e infiniti, la capacità di stregare attraverso i disegni e solo 24 anni.
Studia Lingue a Udine ed è lì che l’ho conosciuta. È una di quelle artiste che vivono a metà tra i sogni e la realtà, una di quelle persone speciali che fanno del loro meglio perché la quotidianità diventi un po’ più onirica, si arricchisca di fantasia e colori la vita vera. Gestisce da poco una pagina Fb in cui posta foto dei suoi disegni: ritratti, caricature, tecniche di ogni genere.
Elisa, con tutta la delicatezza e la semplicità che le sono proprie, ha risposto per noi a qualche domanda sulla sua arte.

I tuoi disegni sono mozzafiato! Non si può non chiederti... disegnare come fonte di relax, come bisogno di creazione artistica oppure come azione semplicemente spontanea? Cosa ti spinge a disegnare?
Disegnare è tantissime cose ma sicuramente è un’incredibile fonte di relax e un modo per entrare in un mondo tutto mio che mi appartiene; mentre dipingo mi dedico a me stessa e stacco la spina dai pensieri di tutti i giorni. Poi disegnare è anche un modo per riflettere su di me e sul mio stato d'animo, per esempio tra i disegni che ho fatto c'è un albero agitato da un forte vento, in quel momento ero molto arrabbiata e mi sono messa a disegnare di getto quello che mi veniva in mente senza pensarci troppo.

Quale è il grande sogno nel cassetto dell’Elisa Fontanin artista?
La cosa che mi spinge a prendere in mano matita e gomma è una sensazione che viene da dentro. E' una sorta di sudden revelation per dirla un po' come Joyce! Magari sto navigando sul web e vedo un'immagine che colpisce la mia attenzione, allora in quel momento una vocina dentro di me dice: "Ok, devo disegnare!". 
Un altro motivo che mi spinge è sicuramente quello di migliorare, più si fa pratica meglio è. Ti rivelo che ho una terribile ossessione per le geishe! Ho già scaricato una foto stupenda piena di colori di una ragazza giapponese vestita da geisha... E' spettacolare! Mi attirano moltissimo le foto colorate. 
Altro motivo che mi fa venire voglia di dipingere è il desiderio di fare un bel regalo e di lasciare un pezzo di me (perché in tutti i disegni ci lascio davvero l'anima e non vorrei mai separarmi da loro) a chi lo riceve.

Insomma, i colori sono la tua passione e ci metti l’anima. Che tipo di disegni preferisci realizzare? Ce n'è uno di cui sei particolarmente orgogliosa?
Adoro i ritratti. Ma credo tu l'abbia già notato.

Sì, i ritratti sulla tua pagina sono meravigliosi...
Divento letteralmente matta quando vedo foto di persone. Possono essere attori o persone comuni, non ha molta importanza, quello che mi interessa mentre li dipingo è avvicinarmi il più possibile alla realtà e poter dire alla fine del lavoro: "Cavoli ma è uguale ad una foto!". Aggiungo anche che la mia tecnica preferita è il carboncino. E il disegno di cui sono più orgogliosa è Malefica! Malefica era il mio incubo da bambina e non avrei mai immaginato che l'avrei disegnata una volta cresciuta. Mi piace molto come ho disegnato i suoi occhi gialli e rossi e pure le sue labbra rossissime che creano un contrasto fortissimo con la pelle bianca e il copricapo nero.

Ti capita mai di non riuscire a terminare un'opera?
Sì! Anzi, ho pure strappato un sacco di disegni che non mi convincevano o erano venuti male! Sono terribile! Ho accartocciato un ritratto di Angelina Jolie venuto male tra i tanti.

Cosa vorresti che facessero tutti quanti gli abitanti del mondo da oggi in poi per migliorare il pianeta su cui viviamo?
Adesso come adesso se avessi la bacchetta magica vorrei davvero risolvere la questione del cambiamento climatico. Ho davvero paura delle conseguenze di quello che sta accadendo, credo ci voglia un evento davvero traumatico perché i potenti capiscano che gli interessi economici vengono dopo il nostro pianeta. Il nostro pianeta è bellissimo e soprattutto di Terra ce n'è una sola.

Elisa Fontanin è una di quelle giovani donne che meritano di realizzare il proprio sogno, ma, soprattutto, che sono un esempio di dedizione e di passione. Mi auguro che con la sua dolcezza conquisti anche voi, cari lettori.




Giulia Mastrantoni
Da quattro anni collaboro all’inserto Scuola del Messaggero Veneto, scrivo per il mash up online SugarPulp e per la rivista dell’Università di Trieste Sconfinare.
Dopo aver trascorso un periodo in Inghilterra, ho iniziato un periodo di studi in Canada, ma, dovunque sia, scrivo.
Misteri di una notte d’estate, edito da Edizioni Montag, è la mia prima antologia di racconti.


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