Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Angelo Gavagnin: "Veni Vidi Web" di Gianroberto Casaleggio


Casaleggio inizia esprimendo tutta la sua simpatia per il grande condottiero Gengis Khan, che vinceva tutte le battaglie perché disponeva delle informazioni prima degli altri, avendo a disposizione dei cavalieri velocissimi, i più veloci dell'epoca, e siamo nel 1200. Riferito all’oggi, sopravvive e vince chi ha le notizie in tempo reale.
Prende spunto dalle sue letture per rinforzare le sue convinzioni, cosa che naturalmente facciamo tutti; quando sei convinto di una tesi in ogni lettura puoi trovare elementi che la rinforzano, così Casaleggio ci racconta di Parsifal che alla ricerca del Graal, arriva a Waste Land, Terra Desolata, la "Terra dello spreco". Sprecare è infatti ciò che facciamo di continuo, anche nel nostro lavoro, che il più delle volte è pure ripetitivo.
Ci parla naturalmente di internet, suo argomento principe, e della velocità ormai enorme con la quale succedono i cambiamenti. Con l'avvento della rete, niente è più come prima, è come se dall'invenzione della ruota avessimo continuato a trascinare le cose, anziché usare un carretto, sarebbe stato da stolti (l'esempio della ruota è mio e non c'è nel libro, ma mi pare che calzi benissimo). Chi non si adatta e rimane legato al passato, è destinato a soccombere (parlando di aziende), saranno destinate ad uscire di scena.
Poi l'avvento dei Social Media, i Blog, le informazioni girano autonomamente sul web. L'importanza di una notizia non è più decisa dalla scaletta dei telegiornali o dalla prima pagina dei quotidiani, il cittadino è informato e decide da solo cos'è importante e dunque vale la pena di far girare.
Ci ricorda anche che la nostra è una società che si basa sul consumo e non sullo sviluppo, e che non sono sinonimi ma concetti molto diversi. Ci propone l'immagine del topo dentro la ruota: corre sempre più veloce ma in realtà, rimane sempre nello stesso punto. È come il consumatore che corre, lavora, consuma tutto il suo tempo, unica ricchezza vera che possiede, per poi riempirsi di cose inutili e rimanere sempre allo stesso punto senza mai progredire.
Sfonda poi un'altra porta aperta quando spiega che ci sono dirigenti che, nonostante abbiano portato la loro azienda al fallimento, vedi le banche, si aggiudicano stipendi e liquidazioni da capogiro e invece di attorniarsi dei più bravi, amano attorniarsi di "yes man", che io chiamerei più semplicemente lecca culi.
Senza entrare nel merito dell'ultima parte del libro, una sorta di sogno ironico di come dovrebbe essere organizzato il pianeta, penso che sia un piccolo libro, sono solo una settantina di pagine, sicuramente da leggere. Al di là dell’essere più o meno d’accordo su tutto, la lettura risulta comunque interessante.


Se il titolo del libro è "Veni Vidi Web" questo purtroppo non si può dire dell'Italia che sta sottovalutando le nuove tecnologie e la Rete, e sta perdendo tutti i treni. Qui da noi il Web è ancora spesso solo una chimera. 
Un articolo in prima pagina sul Corriere della Sera dello scorso anno, citava la velocità di download e quindi di scaricamento di dati dalla rete e la nostra posizione nel mondo come velocità: siamo al novantottesimo posto, dopo la Grecia e davanti al Kenya. In questi anni abbiamo fatto dei passi da gambero, nel 2010 eravamo al settantesimo posto, nel dicembre 2012 ottantaquattresimo, con i nostri 8,51 megabyte al secondo siamo ultimi tra i paesi del G8, penultimo è il Canada, che però ha tre volte la nostra velocità. 
Il turismo in Europa dipende per un quarto dal Web, però cresce fino al 39% nel Regno Unito e in Italia scende al 17%. Il web è un creatore di posti di lavoro, in Italia sono sei volte più degli addetti del settore della Chimica, e si tratta di ben 700 mila posti. Eppure di fronte a questo quadro, stando alle bozze dello Sblocca Italia vengono limitati gli aiuti per l’estensione della banda larga. Negli ultimi dieci anni si sono affacciati nel mondo della tecnologia e delle grandi imprese un po’ tutte le nazioni del mondo, non soltanto quelle tradizionali degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, dalla Cina al Giappone, alla Russia, alla stessa Argentina, nuovi player importanti italiani invece non risultano.


di Gianroberto Casaleggio | Adagio  | Saggio 
ISBN 978-8896337660 | cartaceo 7,00€  Amazon  




Angelo Gavagnin


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