Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Liliana Sghettini: "Il tempo delle lucciole" di Francesca Gnemmi

Siamo lungo le rive del fiume Po dopo la prima guerra mondiale e il destino di due famiglie, gli Alfieri e i Montali si incrocia per non separarsi mai più.
I Montali sono uniti, vivono in perfetta armonia aiutandosi reciprocamente e non hanno timore di mostrare anche i propri limiti e difetti.
A casa Alfieri invece la morte prematura e inaspettata della madre ha reso il padre ed i due figli maschi, Giulio e Paolo, poco avvezzi ad esibire i propri sentimenti “imprigionandoli in una sorta di ragnatela” nella quale si è incapaci di confidarsi.
Giulio è apparentemente forte e deciso, simpatico ed a tratti sfrontato capace di conquistare qualunque ragazza ma una certa irrequietezza si cela nel suo profondo, una forza trascinante che lo indurrà nel proseguo a comportamenti e scelte tali da condizionare anche gli altrui destini.
Paolo invece è mite e riservato, arrendevole per certi versi ma nasconde un tesoro di persona.
Le tre figlie dei Montali, Bianca, Anna e Bella, sono anche loro molto differenti per indole e carattere e Bella forse è la più vispa ed irrequieta ma attenta nel “leggere tra le righe” di alcuni atteggiamenti del suo futuro cognato.
Il destino vuole che Giulio si innamori di Bianca e lei, timida e riservata, mai avrebbe potuto dire no. Si sposano e dal loro amore nasce Emma, una bambina sveglia ed intelligente, che per i primi anni trascorre molto tempo a contatto con la famiglia di origine della madre, alla quale Giulio le affida dopo la sua partenza per la guerra.
I nonni sono per lei fonte di amore e sostegno quotidiano ma anche e sopratutto esempio da seguire che le tornerà utile nella sua vita futura.
Giulio, commerciante di frutta e verdura, sente il richiamo del patriottismo e si arruola ed al suo rientro trova Emma, pronta ad attenderlo, che lo conquista con il suo sguardo innocente.
Non passeranno però molti anni, fino al momento in cui il loro essere simili ed opposti, inizierà a creare scontri ed incomprensioni al punto da lanciarsi “occhiate infuocate quando uno dei due non accettava di piegarsi al volere dell'altro”.
Giulio decide, dopo la guerra, di rimettersi nel commercio, coinvolgendo anche sua moglie Bianca che non ha mai lavorato fuori casa e quindi è un po' restia; ma lo farà perché la partenza della figlia per un collegio prestigioso le lascia molto tempo a disposizione. Dimostrerà nel corso degli anni non solo di essere molto brava nell'attività di famiglia ma anche capace di intrattenere tanti rapporti sociali e di farsi benvolere da tutti coloro che la conosceranno.
Emma nel frattempo in collegio lontano da casa soffre ma fa esperienze e cresce, trascorre interminabili giorni senza i nonni e la sua cara amica di infanzia Gloria, con i quali intrattiene numerose corrispondenze epistolari che l'autrice Francesca Gnemmi ha sapientemente saputo inserire nel romanzo, “Il tempo delle lucciole” costellandolo di tratti di poesia e passione.
Scelta sapiente, dicevo, perché grazie alle conversazioni della ragazzina, quasi pensieri a voce a alta, emergono in modo esponenziale due aspetti centrali dell'opera: l'esplosione di sentimenti offerti al lettore ma anche un'immagine nitida e puntuale della Natura che peraltro fin dalle primissime righe è presente e viva, è protagonista.
La Natura compagna di vita che insegna assistendo, silenziosa ma eloquente, allo svolgersi delle vicende dei personaggi, Natura che accoglie e consola, Natura artefice di ritmi calmi che proteggono l'uomo anche del peggiore dei mali che lui stesso ha saputo creare, l'orribile Guerra.
Il romanzo arriverà ad un punto di svolta quando la famiglia di Emma, suo padre e sua madre, oramai da tempo lontani dai luoghi di origine per inseguire gli ambiziosi sogni di miglioramento di Giulio, che appaiono finalmente per ciò che in realtà sono, cioè megalomanie autodistruttive, andrà in rovina per scelte sbagliate.
Lui compie il famigerato “passo più lungo della gamba” mettendo così a repentaglio se stesso, il benessere di sua moglie Bianca, colpevole solo di essersi sacrificata nel seguire un marito troppo sicuro di sé ed il benessere di Emma solo sedicenne, ma quasi donna perché attenta ed accorta nel vedere suo padre sotto una luce nuova, in grado di svelarne le reali debolezze....
Il romanzo splendido di Francesca Gnemmi è uno scritto che appassiona e coinvolge perché non è la “semplice” storia con i suoi eventi ad essere protagonista, bensì, ad esserlo, sono le vicende di due famiglie i cui componenti hanno un ruolo istruttivo per il lettore che, immedesimandosi nei loro sentimenti, assaporerà esperienza vere, di vita d'altri tempi, ricca di preziosi ammonimenti da riscoprire in un epoca come la nostra i cui la confusione regna sovrana.
Un sincero grazie a Francesca Gnemmi ed un ringraziamento alla Silele Edizioni per aver saputo scorgere in lei un talento raro, in un'opera prima che ha tutte le caratteristiche per divenire un best seller.





1915 l'Italia entra in guerra. 
Tre anni di scontri che lasceranno profonde cicatrici nel nostro paese, famiglie distrutte, altre riunite. 
Un uomo stanco e provato si ferma davanti al cancello di casa Montali, nella pianura parmense; scorge una bimbetta dallo sguardo vivace e l'espressione curiosa. Riconoscerebbe quegli occhi ovunque. Emma sa che quello è il suo papà, assomiglia un poco alla fotografia che sua madre le mostra quando parla di lui. Corre ad abbracciarlo, per la prima volta. 
Tra i due nasce un rapporto esclusivo, che nel tempo si trasformerà in conflitto. Una battaglia silenziosa e dolorosa tra un padre padrone e la sua unica figlia, che segnerà la crescita di una giovane donna, forte e determinata a proteggere se stessa e sua madre, per ritrovare il sorriso e il suo posto nel mondo.







di Francesca Gnemmi | Silele Edizioni  | Romanzo storico
ISBN 978-8899220198 | cartaceo 17,00€  Amazon 



Lilliana Sghettini
Dottore Commercialista. Appassionata lettrice, si avvicina alla scrittura con alcune pubblicazioni di racconti brevi e scritti epistolari.
Impegnata nella scuola come rappresentante dei genitori, si interessa di pedagogia, didattica e psicologia.
Scrive recensioni, racconti, poesie e favole in compagnia di sua figlia, fonte inesauribile di ispirazione oltre che compagna di lettura.



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