Gli scrittori della porta accanto

Breve dissertazione originata dal rimpianto per un bacio mai dato, di Ornella Nalon


Cos'è un bacio? Senza dubbio un contatto fisico che, secondo la filematologia, ha delle ricadute positive sulla nostra salute. 

Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto | un poco più da presso, un più preciso patto, | una connessione che sigillar si vuole, | un apostrofo roseo messo tra le parole | t'amo; un segreto detto sulla bocca, un istante | d'infinito che ha il fruscio di un'ape tra le piante, | una comunione che ha gusto di fiore, | un mezzo di potersi respirare un po' il cuore, | e assaporarsi l'anima a fior di labbra!
(Edmund Rostand)

I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto.
(Erri De Luca)

Un bacio può essere una virgola, un punto interrogativo o un punto esclamativo. È una fondamentale regola di lettura che ogni donna dovrebbe conoscere.
(Mistinguett)

Wikipedia lo spiega così:
Un bacio è l'atto di premere le labbra contro labbra o altre parti del corpo di un altro. Connotazioni culturali di baciare variano ampiamente. Un bacio può essere utilizzato per esprimere sentimenti di amore, passione, affetto, rispetto, saluto, amicizia, e buona fortuna, tra molti altri. L'atto di baciare è diventata un'espressione comune di affetto tra molte culture in tutto il mondo.
Il bacio è un'importante fonte di contatto fisico fra due persone ed è per questo che assume diverse caratteristiche e significati a seconda del contesto.
Tuttavia, l'atto di baciare non è una pratica universale. Per metà del mondo, il bacio non è considerato piacevole e talvolta può recare fastidio. La tribù dei Mehinaku in Brasile considera il bacio “volgare”. Molte culture africane non lo praticano. In Cina, comunemente, è considerato poco igienico. In Giappone non si usa baciarsi in pubblico perché ritenuto sconveniente. Il bacio degli eschimesi è molto particolare: si strofinano le punte dei nasi, con labbra ed occhi chiusi. Negli ambienti nobili e raffinati è stato sempre diffusissimo il "baciamano", consistente nello sfiorare appena con le labbra (di un uomo) il dorso della mano di una donna. Questo tipo di saluto è ancora abbastanza praticato in Polonia.

Anticamente, il bacio sulla bocca non aveva una connotazione erotica, anzi era essenzialmente un simbolo di comunione fraterna, anche fra persone dello stesso sesso, un po' come lo è per noi la stretta di mano. 

Anche in Russia, fino a poco tempo fa, era diffuso il bacio sulle labbra fra uomini. In alcuni paesi europei, arabi e dell'America latina, quando si incontrano amici, ci si scambiano due baci porgendosi a vicenda entrambe le guance; questa usanza è comune in tutta Italia anche se viene maggiormente usato tra donne o tra uomini e donne, mentre tra uomini la forma di saluto più comune è la stretta di mano.
Esiste una scienza che studia il bacio nei suoi vari aspetti: la filematologia, secondo la quale esso ha delle ricadute positive sulla nostra salute. Qualche esempio: la saliva è un ottimo lubrificante per i denti, utile a rimuovere la placca. I germi scambiati sembrano aiutare le difese immunitarie producendo anticorpi. Fa cambiare nella saliva il livello di ossitocina, provocando una diminuzione dello stress, nonché fa rilasciare serotonina e dopamina, il che ci rende più felici. Non per ultimo, fa bruciare un buon numero di calorie.
Al bacio è stata dedicata una giornata a livello mondiale: l'World Kiss Day. Nata in Gran Bretagna nel 1990, si è presto diffusa in tutto il mondo con l’obiettivo di ricordare quanto può essere importante un bacio, gesto tra i più universali e misteriosi del comportamento umano. Quest'anno si festeggerà il 6 luglio.
Nella storia dell'arte innumerevoli sono gli artisti, di ogni epoca, che hanno voluto raffigurare il bacio come espressione sublime dell'amore. Tra questi, solo per citarne alcuni dei più noti: “Il bacio” di Gustav Klimt, quello di Francesco Hayez, la scultura di Auguste Rodine, “Gli amanti” di Renè Magritte o “Il bacio” di Pablo Picasso.

Tuttavia, è su due fotografie che vorrei soffermarmi, con particolare riguardo. 

Una di fama mondiale, scattata diversi anni fa, e un'altra molto più recente, sicuramente meno famosa ma, a mio avviso, di enorme significato.
La prima è uno scatto senza nome, che qualcuno chiama V-J day in Times Square.
Erano le 17:51 del 15 agosto 1945 quando Alfred Eisenstaedt, noto fotografo e fotoreporter tedesco naturalizzato statunitense, immortalò un marinaio e una crocerossina che si scambiavano forse il bacio più celebre della storia contemporanea, in una Times Square affollata e festante per l'annuncio della vittoria sul Giappone e la fine della Seconda guerra mondiale. Due persone che nemmeno si conoscevano e che il destino ha fatto incontrare per una frazione di qualche secondo, quanto è bastato per unirli in un bacio indissolubile che rappresenta la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male e un messaggio di fratellanza.
La seconda foto è stata scattata qualche mese fa, in Canada, in occasione dell'”homecoming kiss”, la tradizionale cerimonia che festeggia il ritorno dei marines dopo mesi di navigazione. Consueto è il rito che un ufficiale baci, davanti a tutti, la compagna che lo sta a spettando a riva, dopo mesi di distacco. In questo caso è stato l'ufficiale Francis Lagare che ha baciato e abbracciato il suo partner, Corey Vantour tra un coro di ovazioni e gli applausi di tutti i presenti. Per la marina canadese si è trattato del primo bacio gay ufficializzato, per me rappresenta la testimonianza di un enorme passo in avanti verso una società finalmente più libera da preconcetti che vuole ingabbiare l'amore in assurdi schemi predefiniti.
Certo, parliamo del Canada, realtà diversa da quella del nostro bel paese, ancora ben saldato a pregiudizi di lontana memoria, ma sono anche foto come queste che, piano piano, aiuteranno a scalfire la nostra ossidazione mentale per liberarla verso una concezione più aperta.
Baciamoci, per amore, per affetto, per amicizia, per solidarietà, per fratellanza. Ma facciamolo.


Ci sono delle cose che non si possono dire che con un abbraccio… perché le cose più profonde e più pure forse non escono dall’anima finché un bacio non le invoca.
(Maurice Maeterlink)


Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni.


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