Gli scrittori della porta accanto

[Cinema] Le recensioni di Loriana Lucciarini: "Io, robot", le tre leggi della robotica di Isaac Asimov




IO, ROBOT
Alex Proyas REGISTA
Akiva Goldsman, Jeff Vintar SCENEGGIATORE
2004 ANNO
20th Century Fox DISTRIBUZIONE
Yan Allain, Guy Himber, Ivo Panayotov, Mike Vézina EFFETTI SPECIALI
Simon Duggan FOTOGRAFIA
Isaac Asimov SOGGETTO
Stephen Barton, Marco Beltrami, Joe Lervold MUSICHE

CAST
Will Smith, Bridget Moynahan, Alan Tudyk, Bruce Greenwood, James Cromwell




Un film che consiglio, se vi piace la fantascienza intrisa di classico e tecnologico. Nella pellicola ci sono colpi di scena, scene spettacolari, ottima suspense e una trama che s'infittisce nel prosieguo della storia.
Un film appassionate e non scontato, a tratti divertente e con una profondità rispetto a certe tematiche importanti: l'autolesionismo della società contemporanea, la necessità dell'indipendenza, il conflitto creatore-creatura.
Molti dei concetti presenti all'interno del film sono stati ripresi dai romanzi o dai racconti di Asimov, così come alcuni personaggi del film sono ripresi da racconti del libro “Il Ciclo dei robot”, anche se paiono più citazioni dei personaggi stessi che reali trasposizioni cinematografiche. Dal racconto “Sogni di robot” è stata tratta ispirazione del robot capace di sognare, del desiderio di rendere indipendenti gli automi dall'uomo, anche la scena della distruzione di VIKI, il cervello positronico, è ripresa da detto racconto; pur se molto del materiale dello scrittore, da cui si è preso spunto per la realizzazione di questa sceneggiatura, ha avuto libera interpretazione da parte del regista.

Focus On
Le tre leggi della robotica:
1. Un robot non può mai arrecare danno ad un essere umano o far sì che attraverso la sua inattività un essere umano possa restare ferito.
2. Un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano a meno che non contrastino con la prima legge.
3. Un robot deve proteggere la sua esistenza a meno che questo non contrasti con la prima o la seconda legge.

Curiosità
Il gatto del dottor Lanning si chiama “Asimov”, quale omaggio degli sceneggiatori al grande scrittore!

"La simulazione delle emozioni, porta alla perdita di controllo."

La trama (tratta da Wikipedia)
Anno 2035, Chicago. I robot positronici ormai sono diventati un articolo domestico come un altro, alla portata di tutti ed in tutte le case, ed il mondo aspetta l'arrivo sul mercato dei nuovissimi NS-5, generazione prodotta dalla U.S. Robotics, azienda leader nella robotica.
Mentre tutti impazziscono per questi aiutanti meccanici, il detective Del Spooner non si fida troppo dei nuovi e avanzatissimi robot.
Spooner viene chiamato sulla scena del suicidio del dottor Alfred Lanning, brillante scienziato nonché fondatore della U.S. Robots, dove per l'appunto lavorava; tra l'altro il dottor Lanning è l'ideatore delle famose Tre leggi della robotica nonché dei famosissimi e oramai molto diffusi robot "NeStor classe 5", da cui il nome in codice "NS-5".
Lanning lascia a Spooner un dispositivo olografico contenente alcune sue riflessioni, che lo spingono a considerare la sua morte come un omicidio. Il detective, insieme alla dottoressa Susan Calvin (psicologa esperta di intelligenze artificiali), inizia ad investigare, immaginando che il delitto possa essere stato commesso appunto da un robot, e tenta quindi di capire se questi siano effettivamente una minaccia per la razza umana. Lanning, infatti, si era apparentemente suicidato scaraventandosi da una finestra infrangibile del suo laboratorio, dove conduceva una vita da eremita. Ispezionando il luogo del suo lavoro, tuttavia, Spooner stana e poi arresta "Sonny", un NS-5 che si nascondeva.
Prima di venire riportato alla US Robotics Sonny dimostra di poter sognare e provare emozioni, in particolare una specie di senso di colpa per qualcosa di cui non può parlare. Confessa inoltre di provare affetto verso il creatore che lui definisce "padre" e nega di averlo ucciso. Per il suo comportamento sospetto, viene comunque accusato dell'omicidio di Lanning e portato via prima che il detective riesca ad ottenere le risposte che cerca.


! attenzione spoiler!

In seguito, di notte, Spooner visita la casa del defunto dottor Lanning, la cui demolizione è programmata per la mattina seguente. Tuttavia, la demolizione della casa inizia mentre Spooner si trova al suo interno in cerca di indizi.
Successivamente, Lawrence Robertson, multimiliardario e titolare della U.S. Robots, sembra mandare due tir carichi di NS-5 ad uccidere Spooner, che però riesce a salvarsi. Si scopre che in realtà Spooner è un cyborg, con un braccio ed altri organi cibernetici, impiantatigli proprio da Lanning in seguito a un incidente avvenuto anni prima.
La dottoressa Calvin intanto, supervisionando Sonny nota altre sue strabilianti caratteristiche: oltre ad essere costituito da metalli più avanzati e resistenti rispetto a quelli degli altri NS-5, Sonny possiede un secondo cervello artificiale che entra in contrasto con il primo. Questo significa che il robot segue le Tre Leggi, ma se è necessario può non farlo.
Il detective capisce poi che il suo scetticismo verso gli androidi lo rende l'uomo perfetto per condurre l'indagine sulla morte di Lanning. Intanto, Robertson vuole uccidere Sonny perché lo considera "difettoso", quindi costringe Susan a eliminarlo.
Gli NS-5 rivelano nuove intenzioni: come un coprifuoco marziale, obbligano gli umani a rimanere chiusi in casa e neutralizzano chi vi si oppone. Susan, Spooner e Sonny (che Susan ha solo finto di disattivare) pensano che sia stato Robertson a impiantare questo comportamento nel cervello degli NS-5, ma la loro ipotesi viene meno quando scoprono che Robertson è stato ucciso.
Il responsabile del comportamento ribelle e violento dei robot è invece il cervello positronico centrale della U.S. Robots, V.I.K.I. (Virtual Interactive Kinetic Intelligence), che, come previsto dal Dott. Lanning ("Un giorno avranno dei segreti, un giorno avranno dei sogni"), si era evoluto e aveva sviluppato una nuova interpretazione delle Tre leggi. L'obiettivo di V.I.K.I. è sempre quello di proteggere gli uomini, sacrificando però i singoli e la loro libertà, al fine d'instaurare sulla Terra una "benevola" dittatura dei robot per proteggere gli uomini da loro stessi (in base alla legge 0).
Il risultato prospettato da Lanning è "rivoluzione". I vecchi robot, obbedienti alle Tre leggi, si oppongono alle nuove macchine, mentre nella corsa al cervello della U.S. Robots, Sonny, essendo diverso dagli altri NS-5, diventa l'unico alleato degli umani. Insieme a Spooner e a Susan riuscirà a distruggere il cervello centrale e a riportare i robot all'obbedienza delle Tre leggi.
Infine, Sonny rivela che il Dott. Lanning gli aveva chiesto di ucciderlo per attirare l'attenzione di Spooner su di sé e sul rischio rappresentato dall'evoluzione di V.I.K.I. Del, però, non lo arresta poiché "un robot non può commettere un omicidio".
La scena finale mostra Sonny che guarda gli altri NS-5 che si preparano ad essere smantellati, i quali, a poco a poco, si fermano a guardarlo a loro volta, ricalcando l'immagine che Sonny vedeva nei suoi sogni.





Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo “Il Cielo d'Inghilterra” con Arpeggio Libero. E' l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency “Di favole e di gioia” nonché autrice con la fiaba “Si può volare senza ali” e la seconda di “4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate”, racconti contro il femminicidio per BeFree. E' fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”



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