Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Franco Mieli: "La moglie perfetta" di Roberto Costantini


"La moglie perfetta" di Roberto Costantini, farfalle Marsilio, Giallo 

Il giallo "La moglie perfetta", perché di un giallo si tratta a dispetto del titolo, di Costantini è la quarta avventura del commissario della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma, Michele Balistreri. I tre libri scritti in precedenza dall’autore fanno parte della Trilogia del male. Si parte da Balistreri ragazzo in Libia, prima del 1970 quando gli italiani furono espulsi da Gheddafi fino ad arrivare ai nostri giorni.
Questo quarto libro è staccato dai primi tre. La vicenda si svolge nel 2001, quando una ragazza viene trovata seviziata e uccisa sul litorale di Ostia, apparentemente il solito caso di violenza sulla donna.
Contemporaneamente a Roma arrivano il famoso professore americano Victor Bonocore con l’affascinante moglie Nicole e la sorella di quest’ultima, Scarlett.
La loro vicenda si intreccia con quella di Bianca Benigni, magistrato e Giovanni Annibaldi, noto psicologo della capitale nonché marito di Bianca.
Dopo Donatella, il cui padre era legato all’indagine sugli appalti a Roma, viene ucciso anche Bonocore e l’inchiesta viene affidata al commissario Balistreri in collaborazione con il pm Bianca Benigni.
L’indagine, condotta in modo disastroso e in maniera illegale da Balistreri si arena soprattutto per le incomprensioni con il pubblico ministero.
Nel 2011 una rivelazione inaspettata da parte di un testimone rimasto allora sconosciuto, costringe Balistreri a riaprire il caso, rimasto finora senza colpevoli.
Un romanzo, quindi, caratterizzato da un continuo gioco di rimandi tra passato e presente, tra le vicende private dei protagonisti e tra le vicende pubbliche legate agli appalti, alla corruzione e ai legami della malavita romana con la mafia.
Prevale un Michele Balistreri ormai sessantenne nel 2011 sempre più depresso e solitario, che vorrebbe starsene in pace con se stesso e con il mondo e che invece viene sempre richiamato in causa dalla vicenda, dalla storia e dalla sua stessa umanità e senso di giustizia alle quali non riesce a sottrarsi.
Un libro da gustarsi con calma, che invece ho letto in meno di una settimana, che pagina dopo pagina spinge il lettore a non mollare e arrivare alla conclusione dell’indagine insieme al Commissario.


Dopo il successo internazionale della Trilogia del Male, il commissario Balistreri torna in un thriller che trascina il lettore nelle spire di una suspense mozzafiato.

Nel maggio del 2001, a Roma, due coppie, il professore italoamericano Victor Bonocore e la moglie Nicole Steele, il pubblico ministero Bianca Benigni e il marito Nanni. Due matrimoni come tanti, a volte felici, a volte meno. Tra loro una ventenne pericolosa, Scarlett, sorella di Nicole. Intorno, la terra di mezzo del Sordomuto e del Puncicone, gli appalti pubblici, il gioco d’azzardo, l’usura, e la morte atroce di una ragazza, Donatella. 

Sembra essere l’ennesimo atto di violenza patito da una donna per mano di un uomo violento, l’assassino viene scoperto e giustizia è fatta. O forse no? 
Quando viene ucciso Victor Bonocore, Michele Balistreri dirige la terza sezione della squadra Mobile e indaga insieme al pm Bianca Benigni. La miscela è esplosiva, le modalità di conduzione dell’indagine contro le sorelle Steele sono fuori dai confini della legge e l’esito è disastroso. L’arresto di Scarlett e Nicole incrina le relazioni tra Italia e Stati Uniti. Tutto finisce male. Nel 2011 una rivelazione inattesa spinge Balistreri a riaprire quel caso rimasto senza colpevoli. Ma se non è tardi per la giustizia, forse lo è per l’amore e per la vita. O forse no.

di Roberto Costantini | farfalle Marsilio | Giallo 
ISBN 978-88-317-2307-7 | cartaceo 19,00€ Acquista | ebook 9,99€




Franco Mieli
Da ragazzo scrivevo nel giornalino della scuola. Poi per decenni le varie fasi della vita mi hanno fatto abbandonare questa mia passione. Da circa 4 anni, con i figli ormai grandi, ho deciso di riprendere la scrittura. Coltivo la passione per l’archeologia e il trekking di cui ho trasferito le esperienze nei miei racconti.
Ombre pagane, Montecovello.



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