Gli scrittori della porta accanto

L'editoriale di Claudia Gerini: dimmi cos'hai nel carrello e ti dirò chi sei


Tutti ci entriamo almeno una volta alla settimana, giriamo tra le sue corsie e gli scaffali, a volte come se ci trovassimo a casa nostra, altre volte spaesati come se fossimo in una città a noi sconosciuta. Oggi fare la spesa in un supermercato fa parte della normalità di tutti i giorni. Ma quanti di noi conoscono la sua storia? In quanti sanno dove è nato il primo supermercato?
L'antenato del supermercato, come lo conosciamo oggi, nasce negli Stati Uniti. Mentre in Europa imperversava la Grande Guerra nel 1916, a Memphis, nel Tennessee, apriva il primo Piggly Wiggly, un luogo divenuto poi leggendario in America. Si trattava sostanzialmente di una catena di piccole drogherie come tutte le altre, con l’introduzione del self-service: i clienti si servivano da soli per poi pagare comodamente alla cassa. Una rivoluzione a quei tempi!

 


Nel pieno della Grande Depressione, dopo circa un decennio, un ex commesso di nome Michael Cullen, ispirato dal successo dei Piggly Wiggly, affittò un garage nel Queens, a New York. Nasceva così la King Kullen Grocery Company. La novità della sua impresa stava nel fatto che i prodotti erano tutti prezzati, sistemati su degli scaffali e divisi per reparto. Con aria condizionata e uniformi uguali per tutti gli impiegati questo fu il primo supermercato al mondo.
In Italia, fino alla seconda metà del Novecento, si faceva la spesa in piccoli negozi di quartiere, mercati e drogherie dove si poteva trovare un po' di tutto. Il primo supermercato fu inaugurato a Milano nel 1957 con il nome, sicuramente poco originale, Supermarket e divenne poi, grazie al designer svizzero Max Huber, che ridisegnò l’insegna, l'Esselunga.
Adesso che abbiamo ripercorso le tappe principali della nascita del Supermercato, come lo conosciamo oggi, entriamo nel vivo di questo mio editoriale: parliamo di spesa. Lo sapete che la vostra spesa racconta una storia? È incredibile quanto poco ci voglia per capire le abitudini e il carattere di una persona... basta avere la possibilità di spiare il suo carrello della spesa e un minimo di spirito di osservazione. 
Ho passato tre mesi lavorando alla cassa di un supermercato. Osservare e cercare di capire come fossero le persone che mi sfilavano davanti quasi tutti i giorni è stato un modo per trascorrere il tempo che a volte non passava mai. 
La categoria casalinga è quella che viene ogni mattina di corsa, sempre su di giri per tutte le cose che deve fare prima che la ciurma arrivi a casa per pranzo. Non manca mai il pane, nella sua spesa, e qualche verdura fresca o magari un po' di carne da cucinare in fretta e furia, tra una faccenda e l'altra. La riconosci perché ha fretta, almeno lei sostiene di averne. Ma in realtà, se ha la sfortuna/fortuna di trovare in fila accanto a lei la conoscente che non vede da un po’, state certi che si dimenticherà delle faccende, del pranzo e della famiglia che arriverà a casa affamata e la ritroverete a ciacciare anche dopo una mezza giornata! 
La categoria nonna-casalinga invece oltre ai beni di prima necessità ha sempre nel cestino un pensiero per i nipotini. Che siano uno due o quattro, non manca mai l'ovetto di cioccolata o il dolcetto. Perché loro, i nipoti, quando arrivano a casa della nonna, la prima cosa che fanno è cercare la cioccolata, chiedendo: «Non c'è niente per me?». E le nonne non si fanno mai trovare impreparate!
Poi c'è la categoria compro-solo-quello-che-vedo-nelle-pubblicità. Sono quelli che riempiono il carrello di ogni cosa purché l'abbiano visto o sentito alla tv. Dalla merendina allo yogurt, dal prodotto per i pavimenti alla carta igienica, tutto è rigorosamente di marca e, diciamolo, pure costoso. Perché se lo dicono nella pubblicità deve essere per forza buono! E allora ecco che comprano i cereali che, secondo lo spot pubblicitario, la mattina ti fanno svegliare pieni di energia o il latte che ti fa digerire o l'acqua che ti fa fare tanta plin plin.
La categoria dei salutisti, tra cui vegetariani-vegani, prende sempre più piede. Loro hanno il carrello pieno di cibi sani e naturali. Se una cosa non è Bio nemmeno la guardano, leggono e rileggono gli ingredienti per assicurarsi che tutto sia rigorosamente non dannoso per la loro salute. Il vegetariano-vegano poi è ancora più selettivo e restringe decisamente il campo di acquisto! 
Ci sono poi i cicciai, quelli che i due terzi della spesa è fatto di carne, di ogni forma e dimensione. Sembra che i loro carrelli siano pronti per una immensa grigliata.
E la categoria dell'offerta? Se una cosa non è in offerta non si compra, nemmeno se serve! E viceversa, se una cosa è in offerta che si fa? Certamente va comprata anche se:
A. Non ci piace.
B. Non sappiamo nemmeno a cosa serva e che sapore abbia visto che non l'abbiamo mai comprata.
C. Prima o poi potrà servire, non si sa mai.
D. Meglio far scorta prima che finisca l'offerta. 
E quindi il loro carrello è pieno di bollini per le promozioni e di prodotti che forse metteranno da parte e non useranno mai.
La donna-single, invece, fa una spesa selettiva e dietetica. È raro che si conceda dolci distrazioni o schifezze che fanno ingrassare. Frutta verdura e yogurt sono i re indiscussi del suo cestino, al massimo qualche galletta di riso a far loro compagnia. 
Mentre l'uomo-single si concede qualche sfizio in più: un buon vino o uno spicchio di pizza, un dolcetto o una bella bistecca. Molto meno preparati per tutto ciò che riguarda la pulizia della casa, spesso chiedono consiglio e si fidano ciecamente di tutto quello che gli viene detto.
Infine i mariti. Ecco, quest'ultima categoria merita la medaglia d'onore. Con la lista della spesa in mano scritta dalla moglie, li vedi girare tra gli scaffali seguendo le indicazioni scritte. Arrivati alla cassa, fanno la spunta per essere sicuri di non aver dimenticato nulla. Perché se arrivano a casa e non si sono attenuti alla lista la "marescialla" (come la chiamano loro) ti fa passare dei guai! E siccome già sanno che qualcosa sicuramente se la saranno scordati li vedi andar via con le buste della spesa sudando freddo! A loro va tutta la mia simpatia.
E voi? Se domani andrete al supermercato a fare la spesa, mentre sarete lì a riempire il vostro carrello pensateci un po': che spesa siete?




Claudia Gerini
Dopo il liceo linguistico e una breve esperienza universitaria si è inserita nel mondo del lavoro. Da più di 15 anni lavora nel reparto gastronomia di un supermercato. Ama il suo lavoro e il contatto con il pubblico e per la prima volta si è dilettata nella scrittura di un romanzo, ispirato al grande amore per la sua famiglia. È madre di due figli e le sue più grandi passioni sono la lettura, i viaggi e la cucina.



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