Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Renata Morbidelli: "Gli angeli del bar di fronte" di Elena Genero Santoro


"Gli angeli del bar di fronte" di Elena Genero Santoro, Zerounoundici Edizioni, 2014.

Chiara è italiana, Paula è rumena. Non sono amiche, non si conoscono nemmeno e le loro vite, forse, non sarebbero nemmeno destinate a incrociarsi se non fosse per il fatto che, per motivi totalmente diversi, le loro vicende si intrecciano con quelle di un gruppo di rumeni, assidui frequentatori del Bar di Fronte, Ciprian, Gogu, Costantin Istrate e Victor. Quest'ultimo, molto diverso dai suoi compagni, colpisce e incuriosisce Chiara con i suoi modi di fare e con la sua personalità. Mille domande si affollano nel cuore e nella mente della ragazza: perché, nonostante lo si veda spesso con quattro perdigiorno dall'aspetto e dai modi poco rassicuranti, è sempre curato e gentile? Perché, nonostante nei suoi discorsi dia tanta importanza alla legalità poi, di fatto, si prodiga per coprire tutti i misfatti dei suoi compagni? Perché, per proteggerla e tenere a bada i comportamenti di Costantin e Istrate, preferisce dire che è la sua ragazza piuttosto che dir loro di starle semplicemente alla larga? Perché, nonostante sia palese che tiene molto a lei, non può essere totalmente sincero? Quale “affare” lo lega agli altri quattro? È forse qualcosa di illegale? E lui, allora, chi è? È forse un criminale gentiluomo? È uno che fa il carino con lei perché si vuole approfittare della sua ingenuità? Eppure, nonostante sia legata sentimentalmente a Luigi, non può fare a meno di pensare a lui.
Paula, invece, li conosce perché è la sorella di Costantin e, frequentando spesso l'appartamento che condivide con gli altri, è rimasta colpita dall'aspetto e dai modi di fare di Istrate. È un folle, ma a lei piace proprio per quello e spera, attraverso i mille espedienti che si inventa per andarli a trovare, di essere notata da lui e di colpirlo a tal punto da fargli pensare che lei possa essere la donna con la quale mettere su famiglia ed essere felice.
Attraverso le vicende, i sogni, le paure e le speranze di queste due giovani, Elena Genero Santoro costruisce, intreccio dopo intreccio, una complicata e delicata trama in cui, prima ancora dei personaggi, si mettono a confronto e si incontrano due mondi apparentemente molto diversi fra loro ma che, a conti fatti, si assomigliano molto più di quello che si pensi. Entrambe, infatti, devono combattere con problemi personali molto simili: un delicato equilibrio familiare, un lavoro che non le soddisfa, ma che permette loro di contribuire alle spese di casa e il desiderio di essere amate dal ragazzo dei loro sogni
Come in una sinfonia ben architettata, i temi si rincorrono e si intersecano più volte fino a giungere all'epilogo in cui tutti gli elementi dell'orchestra suonano lo stesso tema e la trama del componimento trova la sua giusta conclusione. In una delle ultime concitate scene, dove appaiono quasi per magia perfino i famosi Angeli (dal volto tutto umano) che danno il titolo al romanzo, ogni personaggio getta la maschera e si rivela per quello che è. Ogni domanda trova la sua risposta. Gli occhi di Paula e Chiara si aprono a una visione della realtà tutta nuova e, seppur con qualche scossone, iniziano la loro rinascita. Complimenti, Elena Genero Santoro! Ancora una volta la tua penna ha fatto centro!

di Elena G. Santoro 
0111 Edizioni 
Mainstream 
ISBN  978-88-6307-811-4 
cartaceo 15,50€ |  Acquista
ebook 5,99€ |  Acquista     

Chiara, italiana e Paula, rumena. Due giovani voci in una Torino autunnale e desolata. Due ragazze che vivono di lavori umili. Chiara serve ai tavoli di un bar malfamato, Paula fa la badante in nero. Tra di loro, un gruppo di ragazzi rumeni che ha tutta l’aria di essere una banda. Una sera, quello che pare essere il capo, Vic, salva Chiara da un tentativo di stupro da parte di due di loro. Chiara vorrebbe sporgere denuncia, ma Vic, che è tanto affascinante quanto ambiguo, le chiede di non farlo, in cambio della sua protezione. Nel frattempo l’ingenua Paula sogna l’amore, ma ripone tutte le sue speranze nell’uomo più sbagliato che ci possa essere. Un romanzo contro i pregiudizi e contro la violenza, che ha il sapore di una fiaba moderna.


Renata Morbidelli
Fin da giovanissima, mi sono cimenta, solo come diletto personale, nella composizione di poesie. L'incontro con i poemi epici di Omero, le leggende del circuito arturiano e di altri personaggi della letteratura britannica suscitano in me un crescente interesse.
Il cavaliere di fuoco, Narcissus Selfpublished.



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