Gli scrittori della porta accanto

[DVD] Vita privata di Sherlock Holmes, regia di Billy Wilder, recensione di Davide Dotto

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Vita privata di Sherlock Holmes regia di Billy Wilder, 1970, 130'. Un ritratto particolarmente riuscito.

Ho tra le mani il libro di Alan Barnes Sherlock Holmes on Screen, the complete film and TV history, edito dalla Reynold & Hearn Ldt di Londra. L'edizione è del 2002, quindi non aggiornatissima. Vano è cercare un testo simile in italiano.
Tra una cosa e l'altra ho preso confidenza con Eille Norwood, uno dei primi a impersonare il grande detective, cui seguono Basil Rathbone, Jeremy Brett, Peter Cushing. Non mancano sorprese: per esempio Christopher Lee, Charlton Eston, Michail Caine. Ci sono anche parodie geniali ed esilaranti, di cui si parlerà a tempo debito.
Ho recuperato qua e là qualche DVD tra cui The Life of Sherlock Holmes di Billy Wilder. Pensavo si trattasse di una semplice parodia, ma mi sbagliavo.
The Private Life of Sherlock Holmes is not a comedy and it's not serious.
Le notizie che traggo da Alan Barnes sono piuttosto interessanti. Le riprese sono iniziate nel maggio del 1969 presso i Pinewood Studios, con un budget non inferiore ai 10 milioni di dollari. Gli ambienti sono resi con cura maniacale: se non ho capito male 80.000 sterline sono state spese solo per gli ambienti di Baker Street, ricorrendo allo scenografo Alexander Trauner di cui si dicevano cose tipo: He built houses, not set. E dire che queste scenografie riguardavano solo una parte della produzione, se escludiamo la location di Inverness, con tanto di mostro di Loch Ness, il prototipo di un sommergibile.

Una parola sugli attori. 

In principio si era pensato a Peter O' Toole per Holmes, e a Peter Sellers nelle vesti di Watson. Alla fine - non per ripiego - la scelta è ricaduta su Robert Stephens nei panni di Holmes e su Colin Blakey, che ci regala un inedito dottor Watson per la sua esuberanza e una pronunciata vena quasi cabarettistica, quindi su Christopher Lee nella parte di Mycroft, fratello di Holmes.
Sempre scorrendo il libro di Barnes, siamo messi al corrente di come si andasse facilmente fuori budget, e di quale fosse l'enorme pressione sugli attori, tanto da causare un esaurimento nervoso a Robert Stephens e la sospensione delle riprese per più di una settimana.
Non credo sia stato facile mettere insieme le parti di cui si compone il film senza rischiare un senso di disordine. C'è un prologo in cui i personaggi di Holmes, Watson e Mrs. Hudson ci vengono presentati nel loro ambiente: 221b di Baker Street. Poi vediamo Holmes all'opera nell'affaire della ballerina russa: una certa Madame Petrova desidera un figlio che erediti la propria bellezza e il cervello di Sherlock Holmes. Il detective se la svigna confidando una liaison col dottor Watson, cosa che manda quest'ultimo su tutte le furie.
Finalmente viene introdotto il mistero: quello di Gabrielle Valladon, che condurrà Holmes in Scozia, nientemeno che da suo fratello Mycroft, alle prese con il rivoluzionario prototipo di un sottomarino.
La struttura del film segue i movimenti del "Concerto per violino - opera 24" di Miklos Rozs: le diverse sequenze di fatto scorrono lungo un unico spartito musicale che dà il ritmo al tutto. Si tratta di quattro episodi legati in maniera armoniosa, in modo da tenere sulla corda l'attenzione dello spettatore.

Un ritratto di Sherlock Holmes particolarmente riuscito.

Il film all'uscita subì qualche stroncatura, a parte il giudizio positivo dell'Observer.
Paradoxical as always, it upsetting the Sherlock applecart Wilder has made a film which comes full circle through a generous helping of his acid wit to become an affectionate hommage... "The Private Life of Sherlock Holmes" goes straight into my Ten Best of 1970 list.
Il ritratto che emerge di Holmes è particolarmente riuscito. La maschera malinconica di Robert Stephens tradisce emozioni che non è in grado di esprimere, cosa che comunica una sorta di ambivalenza.
Il nucleo della storia è una sonora sconfitta, una defaillance che, raccolta nei diari del dottor Watson, non sarà divulgata se non dopo cinquant'anni dalla loro morte.
Insomma: chi è veramente la cliente di Holmes, chi si nasconde dietro Gabrielle Valadon? Di sicuro qualcuno capace di scuotere nel profondo un detective freddo e calcolatore quanto la Londra cui somiglia, di far vacillare un piccolo mondo di certezze e capi saldi. Elementi che, lungi dallo smentire il personaggio che conosciamo, lo arricchiscono infondendogli nuova luce.

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Vita privata di Sherlock Holmes

130' | 1970 | Poliziesco | DVD € 9,90 Acquista
titolo originale The private life of Sherlock Holmes
regia di Billy Wilder

attori principali
Robert Stephens, Colin Blakely, Christopher Lee, Genéviève Page

Un'attraente donna denuncia la scomparsa del proprio marito. L'indagine conduce Sherlock Holmes e il Dr. Watson in Scozia, dove, con loro grande sorpresa, scoprono un complotto che coinvolge una società clandestina, i servizi segreti di sua Maestà e il mostro di Loch Ness. Ma Holmes, prima di giungere al famoso "elementare", commette un errore che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza della Gran Bretagna e rovinargli la reputazione.



Davide-Dotto

Davide Dotto
Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie.
Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni.


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