Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Elena Cecconi presenta il suo ultimo romanzo "Un lungo inverno", nell'intervista di Elena Genero Santoro

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In anteprima Un lungo inverno di Elena Cecconi, Lettere Animate, 2015. Un amore impossibile che cerca un'occasione per diventare reale.



UN LUNGO INVERNO
di Elena Cecconi
Narrativa
ASIN B00SSGHNE4
cartaceo 10,20€
ebook 1,49€ | Acquista 

Un letto troppo pieno, quello del Professore di matematica Alessandro Berti, da dividere con una moglie con la quale ormai era tutto finito e due bambini che erano diventati la sua unica ragione di vita.
Un letto troppo vuoto, quello di Carlotta, una giovane e nuova impiegata del liceo classico che non ha amici, non crede più nell'amore e vive solo per se stessa.
Un'ostinata fantasia, un amore impossibile, travolgente e sconvolgente metterà a dura prova i due, finché qualcosa di più grande di loro li darà una possibilità, un'occasione che non possono perdere.

L'autore racconta


Raccontaci qualcosa di te: chi è Elena Cecconi nella vita di tutti i giorni? 
Sono un trottola impazzita, come ormai la maggior parte delle donne di oggi. Sono una mamma che lavora e magari con questo ho detto tutto. Nel poco tempo libero che rimane mi piace passeggiare nella campagna in cui vivo, o starmene semplicemente sul divano a leggere un bel libro.

Questo è il terzo romanzo che pubblichi. Negli anni precedenti sono usciti due romanzi che hanno venduto veramente bene (anzi, diciamolo pure: sono due best seller) e sono stati molto apprezzati dal pubblico: “Semplicemente perfetta” e “A piedi nudi verso te”. Sono due romance editi da Lettere Animate e inoltre sono collegati tra di loro. Ce ne vuoi parlare?
A piedi nudi verso te” è stata la mia prima pubblicazione, ormai quasi tre anni fa. Allora non c’erano tutte queste possibilità, il self publishing non sapevo nemmeno cosa fosse. Avevo questa storia scritta a capitoli e mi sono buttata. Ho trovato Lettere Animate per caso, ho inviato il manoscritto soltanto a loro, e per fortuna è andata bene.
La storia è un po’ la favola che andava di moda allora: Thomas bellissimo e ricchissimo ragazzo che si innamora della sfigata e squattrinata ragazza, Martina.
Già il primo libro aveva avuto un sacco di successo, ma è stato con “Semplicemente Perfetta”, che ho raggiunto il maggior successo. Il romanzo parla della stessa storia, vista però dal punto di vista di Thomas, cosa che a quel tempo non si vedeva ancora in molti libri. È stato davvero un successo strepitoso e inaspettato.
Qualche mese fa ho tolto i due romanzi dal mercato, pubblicando una nuova edizione di un volume unico, alternando i due punti di vista. L’ho intitolato “Semplicemente noi” e continua a darmi enormi soddisfazioni.

Veniamo al libro “Un lungo inverno”, Lettere Animate. Com’è nata l’idea?

Elena-Cecconi
Un lungo inverno” è il libro che avevo bisogno di scrivere. È nato in un momento particolare della mia vita, quello in cui ti trovi a scegliere fra la tua felicità e quella degli altri. Ho sottoposto il testo al mio editore, il quale mi ha offerto subito un contratto di pubblicazione, in quanto ha trovato la storia interessante e molto più matura rispetto al precedente.

I primi due libri erano dei romance classici, i libri perfetti per chi vuole vivere una storia d’amore con tutti gli ingredienti canonici: il romanticismo, la passione. A quale genere appartiene “Un lungo inverno”? È un romance altrettanto puro oppure contiene elementi che lo avvicinano ad altri generi?
È un libro totalmente diverso dagli altri, una storia drammatica e molto reale, dove si c’è il romanticismo e la passione, ma c’è anche il tormento, la rabbia, la frustrazione, il non poter vivere quello che si vuole, il sentirsi sempre responsabili per gli altri. Insomma una storia che fa riflettere, non solo sognare.

Ci racconti in breve la trama e ci descrivi i protagonisti?
Carlotta Valli è impiegata nella segreteria del liceo in cui lavora il professore di matematica Alessandro Berti. I due sono subito attratti l’uno dall’altra, ma il professore è sposato, costretto in un matrimonio infelice e spento da tempo, soprattutto per i due bambini. Carlotta ha alle spalle una storia con un tradimento e non si fida più degli uomini.
Succederanno molte cose, e questo amore così impossibile sembrerà a un certo punto avere una possibilità. 

Scrivendo questo libro a quali elementi hai dato maggiore rilievo? Le descrizioni fisiche, la caratterizzazione dei personaggi, l’introspezione, un linguaggio curato, una trama avvincente, o….
Sinceramente non ho molto prestato attenzione a nessuno di questi aspetti. Credo che quando scrivi qualcosa di così duro e difficile, non puoi far altro che lasciarti guidare dalle emozioni e trasferire nero su bianco quelle paure, quelle angosce e quei battiti di cuore. Non è stato sempre facile, ho interrotto anche per un paio di mesi la scrittura.

Qual è il target a cui ti rivolgi con “Un lungo inverno”? Che tipo di lettori ambisci a conquistare?

Diciamo che “Un Lungo Inverno” è un libro un po’ adatto a tutti, anche agli uomini, che magari hanno giustamente snobbato i miei primi lavori trovandoli stucchevoli e anche troppo romantici. Questo libro parla di vita vera, di persone molto simili a quelle che incontri tutti i giorni, di problemi come la fedeltà, la noia, e persino la morte. Credo comunque che la ragazzina magari non apprezzerebbe, ma non si possono scrivere favole per sempre, giusto?
Non avrà mai il successo degli altri due, ma avrò sempre un debole per questo libro, e ne andrò sempre orgogliosa.

Il romanzo è ambientato in epoca attuale, con personaggi che potrebbero essere tutti noi. Un professore con una moglie e due figli, una giovane impiegata. Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questo romanzo? C’è qualcosa di autobiografico?
In ogni libro, anche nei più fantasiosi secondo me, c’è sempre qualcosa di autobiografico, che sia una sfumatura del carattere, un gusto musicale, una città che ami.
Sono passata davanti alla mia vecchia scuola, dove mi sono diplomata ormai vent’anni fa, c’era coda e così osservavo le persone che affollavano il piazzale antistante e intasavano l’incrocio. Ho visto un professore, sguardo basso, valigetta a tracolla, vestiti classici e boom, ho avuto subito in mente il personaggio principale. Da lì ho sviluppato la trama ed è stato facile andare avanti.

Un amore impossibile, una passione travolgente che cerca solo un’occasione per essere sublimata. C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo romanzo?
Quando vedi tutto nero, quando ti sembra di affogare nel profondo, hai sempre una scelta, che farà sicuramente male a qualcuno, che non sarà facile, che dovrai pagare per ogni giorno, ma hai una scelta. Certo, a volte il destino sceglie per te. E allora tutto è molto più facile.

Il finale chi l’ha deciso? Tu o i tuoi personaggi?
La loro voglia di stare insieme era talmente tanta che non mi hanno dato scelta. Ma non sveliamo troppo. Buona lettura a tutti.

Grazie per essere stata con noi, Elena. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.
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Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag
L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni
Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.
Il tesoro dentro, 0111 Edizioni.



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