Gli scrittori della porta accanto

[Libri] "La scuola salvata dai bambini" di Benedetta Tobagi, recensione di Beatrice Rurini

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La scuola salvata dai bambini di Benedetta Tobagi, Rizzoli, 2016. Un'attenta analisi della scuola primaria italiana al tempo dell'immigrazione, tra problemi e realtà che funzionano, grazie alla volontà di alcuni maestri e dirigenti scolastici. 

I bambini hanno bisogno di essere guardati come esseri unici, preziosi, degni d'amore per poter fiorire.
Per questo la scuola è così importante.
"La scuola salvata dai bambini" è un'analisi (dati alla mano e ben riportati) di come lo Stato abbia scardinato le certezze di quella che dovrebbe essere un'istituzione basilare.
L'immigrazione crescente (anzi meglio chiamarla circolare, poiché c'è sempre chi arriva e chi riparte) ha aggiunto nuove difficoltà a quelle derivanti dai tagli apportati dai ministri all'istruzione. Ad esempio, alcune volte, i maestri rimettono del loro stipendio per la creazione di corsi di italianizzazione.
Inoltre devono sottostare al numero chiuso quando in classe è presente un portatore di handicap. E spesso il docente di supporto deve agire su più classi, decurtando le ore di sostegno indipendentemente da dove si trovi.
Allora gli insegnanti e i dirigenti scolastici si prodigano con la loro originale fantasia. E troviamo realtà che davvero sono il fiore all'occhiello della scuola pubblica italiana.
E tutto questo sembra proprio che funzioni: i bambini, siano essi italiano o stranieri, sin dall'ingresso alla scuola primaria imparano il rispetto del prossimo, delle regole e delle figure adulte, sia maschili che femminili.

Anche gli adulti stranieri, soprattutto le mamme, hanno bisogno di "scolarizzazione", anche se parecchie sono laureate nel Paese d'origine.

Per lo meno per imparare le poche parole che servono a sopravvivere in Italia. Allora nascono i gruppi extrascolastici di auto sostegno, dove i genitori sono chiamati a condividere qualcosa che li rappresenti per poter rompere il ghiaccio.
Ovvio che ci sono gli estremi: da una parte esistono maestri che, pur avendo un'età più vicina alla pensione, raschiano il fondo del barile delle idee e della volontà di mettersi in gioco e affrontano le giornate di petto e con coraggio da leoni; altri insegnanti che vedono la scuola piatta e, poco razionalmente, non la degnano di ulteriore sforzo oltre lo stretto necessario per arrivare alla fine della settimana.
Benedetta Tobagi scova e racconta queste realtà in un libro scorrevole, chiaro e godibile, che vuole aprire gli occhi ai genitori scettici, coloro che per i propri figli si preoccupano solo di cercare la "maestra migliore" ma poi non si rendono conto che anche l'integrazione può essere una risorsa e una ricchezza per i bambini.
Lettura edificante, scorrevole e affascinante e ricca di esempi positivi.


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La scuola salvata dai bambini

"L'importante è che la maestra sia brava": ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. 
Sì, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? Potrebbero rallentare il programma... 
Per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, Benedetta Tobagi è andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie. Scuole pubbliche, ovviamente. Un viaggio che è cominciato ad Amatrice, l'ombelico d'Italia, e ha toccato Roma, Brescia, Ancona, Torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realtà più di frontiera come Udine e Palermo. In Italia ci sono molti maestri e dirigenti bravissimi, ma la buona volontà non basta a far funzionare bene una scuola. I bambini stranieri in realtà si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. Crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo più grande. 
"È come fare un Erasmus stando a casa" e infatti capita a Palermo che studenti universitari e "minori stranieri non accompagnati" frequentino insieme gli stessi corsi di italiano. A Genova e Milano invece uno dei momenti più attesi dagli alunni è la condivisione di parole e storie legate al proprio Paese d'origine. Ci sono scuole che cercano di ampliare l'offerta formativa specializzandosi nello sport o nella musica, altre che istituiscono attività extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori. 

di Benedetta Tobagi | Rizzoli | Saggio
ISBN 978-8817090131 | cartaceo 15,30 € Acquista

Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.



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