Gli scrittori della porta accanto

[Musica] La colonna sonora di "Sopravvissuto - The martian" di Ridley Scott, un film tutto da ascoltare! Di Paola Casadei

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Immancabili, in una storia di sopravvivenza su Marte, I Will Survive di Gloria Gaynor e Starman di David Bowie. Grandi classici e disco dance anni '70 perfettamente fusi alle note originali di Harry Gregson-Williams.

Non ho resistito. Quando ho letto che il regista era Ridley Scott, ho deciso che, mentre stiravo, quel giorno avrei guardato il film Sopravvissuto - The martian (qui in Francia, su Canal Plus, si chiama Seul sur Mars).
Solo, abbandonato su Marte dai suoi colleghi che lo danno per morto, Matt Damon decide di darsi da fare per non morire subito. Con tutte quelle immagini spettacolari dello spazio e del pianeta, ho dovuto smettere di stirare, e ho guardato il film fino alla fine, fino alla canzone finale! Le musiche mi hanno affascinata da subito.
Devo ammettere che i primi minuti (col ferro in mano) ero un po’ distratta. Ma appena ho sentito la sigla di Happy Days, ho capito che qualcosa di diverso, di grande, stava per passare su quello schermo. Allora ho cominciato a fare attenzione.
Ci sono musiche originali e ci sono alcuni pezzi di disco music, da Donna Summer agli ABBA, persino Starman di David Bowie. Non pare la musica adatta a un film che si svolge nello spazio. In realtà si tratta di un geniale espediente legato alla storia: allo scatenarsi di una violenta tempesta di sabbia su Marte, l'equipaggio della missione NASA è costretto ad abbandonare la base e ripartire per tornare sulla Terra, ma l'astronauta Mark Watney viene colpito da alcuni detriti della tempesta, e viene dato per morto; rimasto solo, con poche risorse e senza avere modo di contattare la Terra per comunicare che è sopravvissuto, Watney deve ricorrere al proprio ingegno e al proprio spirito di volontà per sopravvivere, pur sapendo che nel breve periodo non vi sia alcuna prospettiva realistica per una missione di salvataggio. È solo e si ritrova come unica compagnia la musica rimasta nel computer di Melissa Lewis, il capitano della missione, interpretato da Jessica Chastain.



«Sono condannato sicuramente a morire quassù. E dovrò ascoltare ancora per chissà quanto questa orribile disco music!»

La musica è molto presente nel corso di tutto il film, sono poche le scene in cui è del tutto assente. Per quanto riguarda la colonna sonora originale, è Harry Gregson-Williams ad averla realizzata. Si tratta di un compositore di una grande varietà di film, da quelli d’animazione come Z, la Formica e Shrek, alla serie de Le Cronache di Narnia e tanti altri ancora. Si sentono, in una fusione affascinante, elementi sinfonici ed elettronici, percussioni e archi in un crescendo che inchioda lo spettatore alla poltrona. Non sono un’esperta, posso solo dare il mio modesto parere e invitare a guardare un film con le orecchie bene aperte.
In un’intervista per la rivista Rolling Stones, il compositore ha spiegato la nascita della partitura di Sopravvissuto – The Martian, che doveva mantenere uno spirito positivo, un tono di ironia e divertimento, oltre a rappresentare gli spazi immensi e il dramma che incombe:
Abbiamo deciso di non porre limiti allo spettro sonoro e di rimanere aperti a ogni possibilità. […] Il potere di una grande orchestra sinfonica è difficile da rimpiazzare; nei momenti chiave di questo film ho voluto utilizzare un coro quando c’era da rappresentare l’elemento di umanità in una scena. Mentre i grandi spazi aperti di Marte risultano spesso in poche note, magari interrotte da suoni duri per conferire un senso di solitudine. Il compito della colonna sonora è di seguire il viaggio emozionale del protagonista, dunque in questo caso l’atmosfera non è mai del tutto rilassata perché c’è sempre qualcosa di spaventoso che può succedere al nostro marziano.
E ancora:
In questo caso, la prima missione era trovare un tema musicale per Matt Damon. Inizio sempre con il pianoforte : la sua semplicità è ottima per lo scopo. Poi lo faccio ascoltare al regista, anche se nella sua versione finale gli arrangiamenti cambieranno e probabilmente il piano scomparirà. Ma è sufficiente per leggere il linguaggio del corpo di Ridley mentre ascolta e capire se sto andando nella direzione giusta. In questo caso gli erano piaciute molto le ‘pennellate’ positive al tema di Damon, perché in fin dei conti il suo personaggio è molto positivo e umoristico, soprattutto per essere un tizio abbandonato su Marte.

Un ottimo equilibrio musicale tra leggerezza e intensità. Una colonna sonora che spazia dalla solitudine al divertimento, esplorando varie sfumature di malinconia, sconforto e positività.

Le altre canzoni scelte, quelle non originali, sono molto diverse tra loro e accompagnano ogni tipo di spettatore. Cito i titoli di alcune canzoni che hanno contribuito al clima di divertimento e ironia di tutto il film: la sigla di Happy Days, Turn The Beat Around (Vicki Sue Robinson), Hot Stuff(Donna Summer), Rock The Boat (The Hues Corporation), Don’t Leave Me This Way (Thelma Houston), Starman (David Bowie), Waterloo (ABBA), Love Train (The O’jays) e I Will Survive (Gloria Gaynor) e molti altri brani (Songs from The Martian).
Insomma, mi sono emozionata e mi sono divertita, per il film ma di certo anche grazie alle musiche. Io lo consiglio.





Paola Casadei
In origine farmacista e direttore tecnico di laboratorio omeopatico, ha lasciato Forlì per trasferirsi prima a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove ha insegnato musica e italiano. Ora risiede a Montpellier con la famiglia.
L'elefante è già in valigia, Lettere Animate Editore.
Malgré-nous. Contro la nostra volontà, traduzione, Ensemble Edizioni.
Dal buio alla luce. Il bisso marino e Chiara Vigo, traduzione, Cartabianca Editore.



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