Gli scrittori della porta accanto

[Libri] "Non lasciare la mia mano" di Michel Bussi e "Consigli pratici per uccidere mia suocera" di Giulio Perrone, recensione di Beatrice Rurini

[Mini Book Review]

Non lasciare la mia mano, di Michel Bussi, Edizioni e/o, 2017. Dopo il successo di Ninfee nere e Tempo assassino, Bussi stupisce tutti con un finale che è un colpo di scena del tutto inaspettato.

Cos'è un romanzo noir senza un colpo di scena? Qui ne abbiamo a profusione e tutti concatenati perfettamente l'uno all'altro trattenendo tra le pagine e lasciando il lettore senza fiato fino alla fine.
I personaggi principali sono ben costruiti, le dinamiche si associano e si incastrano a pennello (neanche fosse scritto da un team di assassini) e il risultato è di una gran lettura, un godimento anche per i palati più raffinati.
La trama è insieme talmente complicata e semplice che risulta assurda ma nel contempo, più entriamo nell'inconcepibile e nel contraddittorio, risulta chiaro dove voglia arrivare lo scrittore. Alla fine il colpevole è quasi facile da smascherare, ma risulta così avvincente che la lettura risulta scorrevole e sciolta.

Un omicidio non è un omicidio se non c’è un cadavere, e il cadavere di Liane Bellion non si trova. Eppure ci sono schizzi di sangue nella sua camera d’albergo. Ed è sparito un coltello. E qualcuno giura di aver visto il marito, Martial, spingere un carrello fino al parcheggio con fare sospetto: il cadavere della moglie? È la settimana di Pasqua e l’isola della Réunion, paradiso tropicale francese in mezzo all’Oceano Indiano, pullula di turisti, il che non impedisce alla giovane e ambiziosa comandante della brigata di gendarmeria, Aja Purvi, di affrontare il caso senza riguardi per nessuno. Nelle indagini è coadiuvata dal fido sottotenente Christos Konstantinov, uno strampalato cinquantenne che sull’isola è soprannominato il “profeta”, gran bevitore e fumatore di marijuana nonché fine investigatore. Come fa un uomo solo, con una bambina di sei anni al seguito, a sgusciare continuamente tra le maglie dello spiegamento di forze più imponente che sia mai stato messo in atto sull’isola? Ma forse c’è lo zampino di una misteriosa dama azzurra con l’ombrello... 

di Michel Bussi | Edizioni e/o | Giallo
ISBN 978-8866328506 | cartaceo 13,60€ | ebook 9,99€


Consigli pratici per uccidere mia suocera, di Giulio Perrone, Rizzoli, 2017. Una discesa infernale tra bugie, scuse improbabili, sensi di colpa e la consapevolezza di stare rimandando la possibilità di realizzare i propri sogni.

Acquisto effettuato un po' per curiosità (avevo letto il precedente dello stesso autore, L'esatto contrario) e un po' per cattiveria (nei confronti anche della mia... di suocera!) e ho subito constatato che è un romanzo godibilissimo. Si legge con poca fatica e lascia sia il sorriso sulle labbra che un certo ché di amaro. Alcuni pensieri rimangono impressi e fanno decisamente riflettere (posso azzardare un parallelo con Malinconico di De Silva), mentre per tutto il resto può essere la storia comune, ma non banale, di un uomo non troppo cresciuto che si barcamena tra una ex moglie (che trova pure il tempo di fare l'amante di nascosto) e un'amante di 20 anni più giovane in cerca di un punto fermo.
Trovo che la stesura sia alquanto diretta, senza sfondare nel banale, tocchi di ironia che non guastano e interconnessioni con il linguaggio moderno (Whatsapp) a creare un ottimo intreccio. Da leggere.

Leo era sposato con Marta e con lei aveva un sogno, aprire una libreria. Poi ha conosciuto Annalisa - tenerissima, vitale, lo sguardo sempre rivolto al futuro - e ha mandato all'aria il suo matrimonio, iniziando con lei una nuova vita che sembrava finalmente appagarlo. Ma mettere radici non è il suo forte, tantomeno fare scelte definitive e impegnarsi troppo a lungo in qualcosa. Lo sa chiaramente, eppure non riesce a essere diverso. Così ha sentito Marta al telefono, si sono rivisti, hanno fatto l'amore, e adesso Leo si ritrova nella paradossale situazione di avere come amante... la propria ex moglie. 
Per Leo è arrivato il momento di scegliere - già, ma quale delle due? - e di certo non lo aiuta avere come unici modelli un padre che ha il vizietto del gioco e racconta d'essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel Laureato, e un datore di lavoro che lo assilla per sapere in che modo eliminare la propria suocera...

di Giulio Perrone | Rizzoli | Narrativa
ISBN 978-8817093569 | ebook 9,99€ | cartaceo 15,30€

Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.


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