Gli scrittori della porta accanto

[Scrittori] Intervista a Salvatore Galvano, a cura di Silvia Pattarini

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Un caffè con Salvatore Galvano, in tutti gli store online con il suo ultimo libro Il tarlo. Le indagini del maresciallo Licata, un giallo militare, il primo volume della serie del maresciallo Licata, siciliano doc, fuori dagli schemi. 

Ciao Salvatore, e benvenuto nel blog “Gli scrittori della porta accanto (Non solo libri)”.  Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o…  cosa preferisci?
Una bibita fresca, grazie, con questo caldo…

Come sei capitato sul nostro sito  e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?
Navigando sul web, alla ricerca di forme di promozione per il mio volume “Il tarlo. Le indagini del commissario Licata”, mi sono imbattuto nel vostro sito e l’ho trovato decisamente interessante. Per uno scrittore emergente, penso sia fondamentale farsi conoscere e far conoscere le proprie opere con ogni mezzo, se si vuole “emergere” effettivamente… fatta salva, ovviamente, la bontà del prodotto.

Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontaci qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti  spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?
Scrivere vuol dire comunicare e… comunicare è una delle cose più importanti nella vita. Si comunica con la musica, con la pittura, la scultura, lo sguardo, le parole. Io ho scelto le parole e riuscire a far nascere il più piccolo dei sentimenti anche in un solo lettore è una grande soddisfazione per chi come me, “sporca pagine bianche”, come sono solito dire. È questa la scintilla interiore che mi spinge a scrivere. Certo, non scriverei proprio di tutto... Adoro i polizieschi e non potevo che concentrarmi sui “gialli”, potendo scegliere, optando tra l’altro per un’ambientazione insolita, atipica, singolare: il mondo dei militari. Ecco la ragione della creazione della serie di “military thriller”, di cui “Il tarlo” è il primo volume.  

Ti concentri meglio sulla scrittura di giorno o di notte? Perché?
Di notte, senza alcun dubbio. Di giorno sarebbe impossibile, con il lavoro, la famiglia, il cane, uno stupendo labrador che mi segue come un’ombra. La notte, poi, ha un fascino particolare. C’è silenzio, la mente può volare libera…

Quanti libri hai scritto, quanti e quali sono?
Ne ho scritti due. Il primo è un volumetto di logistica, dal titolo “La logistica aziendale in ambito militare”, edito da Esse nel 1992. Il secondo è il giallo militare, “Il tarlo”, primo di una lunga serie…si spera.

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Vuoi raccontarmi brevemente de "Il tarlo", incuriosisci i lettori. Perché dovrebbero leggere il tuo libro?
Il tarlo” è uno dei pochi, se non l’unico, “military thriller” all’italiana, una sorta di NCIS italiana e in versione cartacea, facendo riferimento alla famosa serie televisiva statunitense che ha come protagonista un gruppo di agenti che investiga su delitti commessi all’interno di basi militari o su casi criminali che coinvolgono personale militare o civile che opera nell’ambito della Difesa.
Il volume è il primo della serie “Le indagini del maresciallo Licata”, con protagonista principale un maresciallo dei Carabinieri, un “siciliano doc”, proveniente dalla provincia di Agrigento. Un investigatore d’altri tempi che potrebbe apparire un po’ fuori  dal mondo, tenuto conto che è fedelissimo alla moglie, ha paura dell’acqua profonda oltre il metro, ha paura degli animali, non ha un buon rapporto con le armi e non ama guidare autoveicoli pur essendo in possesso di due patenti, una civile e una militare. Ama la buona cucina e i buoni sentimenti, ma ha anche una mania bizzarra, quella di ridursi le ciocche dei capelli da solo, con un colpo di forbici, quando ritenute più lunghe del normale, salvo dover poi recarsi dal barbiere a fare “regolare” il taglio per non dare a tutti l’idea dello “scalpato”…
Licata potrebbe costituire la risposta dei Carabinieri al Montalbano della Polizia, anche se le differenze tra i due sono innumerevoli.  Una cosa è certa, chi legge il Montalbano di Camilleri non potrà non gradire il Licata di Galvano, per le espressioni dialettali in agrigentino ricorrenti nel testo, condite con qualche sana battuta umoristica, utile per abbattere la “tensione narrativa”.
Un’ultima cosa. Sarà difficile che il lettore stacchi i propri occhi dalle pagine del volume, una volta entrato nel meccanismo della storia…    

Il tarlo. Le indagini del maresciallo Licata”, ci racconti il perché di questo titolo?
Il tarlo” è il pallino fisso dell’omicida, fermamente determinato a portare a compimento il suo disegno criminoso, qualcosa che scava dall’interno, un tormento fisso.
Ma è anche la fissazione dell’investigatore nel voler individuare quanto prima il responsabile o i responsabili dell’evento criminoso, per assicurarlo alla giustizia, come nelle migliori tradizioni. Non prima di aver ricostruito le vicende delittuose passo dopo passo, riposizionando ogni tassello del mosaico al proprio posto, alla stregua del Poirot della Christie, rigorosamente nell’ultimo capitolo.

Ci sono esperienze autobiografiche nelle tue storie o nei tuoi personaggi?
Sì, devo confessarlo... Luigi Licata non è altri che il mio amato genitore, con i suoi pregi e i suoi difetti, per quanto sia passato a miglior vita ormai da qualche anno. La serie “Le indagini del maresciallo Licata” è anche un omaggio alla sua memoria oltre che un modo per far conoscere ai lettori la realtà militare.

Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri? Ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?
Entrambe le alternative. Preferisco le presentazioni nelle librerie, biblioteche, ecc., per il contatto con il pubblico, perché riesco ad instaurare con quest’ultimo un rapporto straordinario, proprio per quel desiderio di comunicare qualcosa, di cui parlavo prima, all’inizio dell’intervista.
Non disdegno, però, le altre forme di promozione, proprio perché ritengo che uno scrittore emergente debba darsi da fare in qualunque modo.

Intendi iscrivere il tuo romanzo “Il tarlo” a concorsi o premi letterari, o pensi di farlo in seguito? 
Sì, ritengo di partecipare a diversi premi letterari, ove possibile, compatibilmente con gli impegni familiari e lavorativi. Ho già partecipato a qualche concorso letterario, senza successo, a dire il vero, per quanto “Il tarlo” vada piuttosto benino in termini di vendite, se si prendono in esame le classifiche di Amazon e Ibs, sul web.
Personalmente ritengo, forse a torto, che i gialli debbano partecipare a concorsi letterari “dedicati” al particolare genere, e non alla narrativa comune, dove finiscono per interessare poco, o molto poco, ai membri di una giuria disomogenea. Il problema è che i concorsi “dedicati” sono pochissimi…

Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare i libri, annusando il profumo delle pagine, oppure ti sei lasciato sedurre dalle nuove tecnologie  preferisci gli ebook?
Preferisco i libri, il profumo della carta stampata, la soddisfazione nel tatto. Sono terrorizzato dall’idea che l’ebook possa restare di fatto un semplice “file” e che possa finire chissà dove. Il libro è tutt’altra cosa, lo si può impreziosire con una dedica, lo si può semplicemente ammirare all’interno di una libreria e al solo sguardo evocarne i ricordi, una volta letto.
Credo che però anche l’ebook sia importante, soprattutto per i costi, decisamente più contenuti rispetto al cartaceo, per la distribuzione e la fruibilità (immediata) e, magari, anche per la comodità, soprattutto in estate, quando basta portarsi dietro un eReader, del peso di qualche centinaio di grammi, o forse meno.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
La seconda “indagine” di Licata è in dirittura di arrivo, nella speranza che possa essere seguita da una terza, ecc.. Il vero sogno nel cassetto è di arrivare in tv, come serie, intendo, un sogno ambizioso, ma sognare non costa nulla e fa bene al corpo e all’anima.

Dove possiamo trovare i tuoi libri? 
Il tarlo” è disponibile su tutte le piattaforme del web, Amazon, Ibs, Mondadori, Feltrinelli, ecc.. Si può acquistare anche sul sito della casa editrice, la Ciesse Edizioni, o lo si può trovare in libreria, in quelle più grandi, però, che in genere riservano uno “spazietto” agli scrittori emergenti.
Sul mio sito sono disponibili una serie di informazioni, interviste, articoli, recensioni, videopresentazioni relative al volume, oltre che alcune note biografiche dell’autore.

Ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de  Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Grazie di cuore a tutto lo staff, per l’opportunità offertami. Un abbraccio a tutte le lettrici e ai lettori.

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Il tarlo. Le indagini del maresciallo Licata

Roma, una sera di maggio.
All’interno del Ministero della Difesa, sorvegliato dai carabinieri, tutto appare tranquillo, ma durante un’ispezione viene ritrovato il corpo esanime di un generale. Tutto fa pensare si sia trattato di un malore, eppure la vicenda non convince il maresciallo Licata, grande esperto di omicidi, che inizia a indagare. Diversi colpi di scena imporranno una battuta d’arresto alle indagini e la matassa si sbroglierà solo nell’ultimo capitolo, grazie all’acume logico e all’intuito investigativo di Licata.
Il romanzo è il primo capitolo della serie “Le indagini del maresciallo Licata”, si rivolge a un pubblico amante del genere Giallo, ma anche a coloro che vestono un’uniforme i quali, leggendolo, potranno respirare un’aria “familiare”.

di Salvatore Galvano | Ciesse edizioni | giallo
ISBN  978- 8866601609 | cartaceo 13,60€ |  ebook 4,99 €



Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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