Gli scrittori della porta accanto

[Libri] "La donna dai capelli rossi" di Orhan Pamuk, recensione di Beatrice Rurini

La donna dai capelli rossi, di Orhan Pamuk, Einaudi, 2017. Un romanzo d'amore e gelosia, sulle passioni dei padri e i tradimenti dei figli, il racconto febbrile di un'ossessione capace di cambiare il corso di un'intera esistenza.

Questo romanzo di Orhan Pamuk ne conferma l’elevata statura nel panorama letterario e culturale, un Nobel assolutamente meritato. "La donna dai capelli rossi" è un libro di una levatura superiore e per ora rimane nella cinquina dei migliori letti nel 2017.
Qui l’autore inizia riproponendo i “vecchi mestieri”: la vicenda inizia nel 1985, in una Turchia ancora in una fase di transizione verso la modernità. Sarebbe indispensabile entrare nel dettaglio della trama per poter dare senso compiuto alla recensione: non si tratta di un noir (anche se forse si può parlare di “thriller dell’anima, del cuore e della mente”) e ciò che conta è la struttura narrativa (davvero esemplare) e l’approfondimento delle tematiche relative al rapporto padre-figlio in un contesto socio-politico contrastato come quello turco.
Il libro, pur corto, si svolge in tre parti
La prima parte vede la storia di un ragazzo che non conosce il padre, lo idealizza in un Mastro costruttore di pozzi che ha per lui un occhio di riguardo, si innamora di una bellissima donna dai capelli rossi e con lei avrà una notte d'amore, e si conclude con la fuga del protagonista dopo aver lasciato solo nel pozzo il Mastro credendolo morto. Fugge pur considerandolo come un padre, e vive un profondo senso di colpa che cerca di soffocare tornando a Istanbul e illudendosi che il non pensare più a quanto accaduto gli libererà memoria e coscienza (ovviamente, illudendosi). 
Nella seconda parte, dopo che il protagonista si è sposato e con la moglie non riesce ad avere figli, si impunta su due leggende: quella di Edipo e quella del Libro dei Re. Si appassiona, acquistando quasi compulsivamente tutto ciò che le riguarda: libri, immagini, dipinti, foto di calendari. Saranno un'ossessione fino a quando scoprirà che la donna dai capelli rossi, dopo quell'unica notte, gli ha dato un figlio. Il fato li farà incontrare e li farà lottare per i propri ideali.
Il protagonista muore, ma il romanzo non ha termine. Nell'ultima parte è la donna dai capelli rossi che racconta tutta la storia dandone la propria versione e riproponendo i temi che le sono sempre stati cari, nella rappresentazione teatrale, delle tragedie di Edipo e Rostam.
Questa donna, di cui si parla poco se non per il fatto che sia bellissima, è il filo conduttore di tre generazioni: il padre del protagonista, il protagonista stesso e il figlio naturale del protagonista. Ma non è né moglie né madre, se non dell''ultimo.
Una prospettiva colta e meditativa del “complesso” di Edipo, contrapposto a quello di Rostam, nella luce del rapporto tra oriente e occidente, tra tradizione e psicoanalisi, che facilita la lettura, in filigrana, della complessa e contraddittoria realtà politica della Turchia.

La-donna-dai-capelli-rossi

La donna dai capelli rossi

Cem era un liceale nella Istanbul di metà anni Ottanta come tanti altri quando suo padre farmacista viene arrestato dal governo e torturato dalla polizia a causa delle sue frequentazioni politiche. Non farà mai piú ritorno a casa. Per aiutare la madre Cem andrà a lavorare in una libreria: è qui, tra i romanzi e gli scrittori che vengono a trovare il padrone della libreria, che Cem inizierà a sognare di diventare uno scrittore. Rimarrà sempre con questo desiderio, con questa fame di storie, anche se la vita ha in serbo altro per lui: quando la libreria chiude, Cem diventa l'apprendista di mastro Mahmut, un costruttore di pozzi. Tra maestro e allievo si stabilisce un legame profondo, e il ragazzo sente di aver trovato in Mahmut quel padre che da lungo tempo ha perso. Mahmut e la sua ditta hanno un nuovo incarico: scavare un pozzo in un paese nei dintorni di Istanbul. Ed è lí che Cem incontrerà l'attrice dai capelli rossi. Inizierà a spiarla mentre è in scena, indifferente alla tragedia a cui sta assistendo, concentrato solo su di lei, e poi nella casa dove vive col marito, per strada. Fino a quando l'ossessione erotica per questa donna piú grande di lui si trasformerà in un'unica, folle, indimenticabile notte di sesso. Cem non potrebbe essere piú felice: non sa che la sua vita cambierà per sempre e che il destino ha già iniziato a tessere la sua complicata, crudelissima, imprevedibile trama. 
Con la storia di Cem, personale e universale allo stesso tempo, Orhan Pamuk interroga i fondamenti letterari della civiltà occidentale e orientale, intrecciando l'Edipo Re di Sofocle con il Rostam e Sohrab di Ferdowsi per scrivere il suo romanzo piú sorprendente e fulminante, capace, con i suoi colpi di scena, di togliere il fiato a ogni lettore.

di Orhan Pamuk | Einaudi | Narrativa
ISBN 978-8806232115 | cartaceo 16,58€ | ebook 9,99€

Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Del 1969, sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.


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