Gli scrittori della porta accanto

[Scrittori] Intervista a Donato Ruggiero, a cura di Silvia Pattarini

Intervista-Donato-Ruggiero

Un caffè con Donato Ruggiero, in tutti gli store online con il suo romanzo d'esordio Tutto tranne il cane, una storia ambientata agli inizi degli anni ’80, con una colonna sonora progressive rock.

Ciao Donato, e grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o…  cosa preferisci?
Sarò subito sincero: non amo il caffè! È un “problema” che si presenta ogni volta che mi ritrovo in un bar (ma non solo) in compagnia di altre persone. La soluzione: optare per un succo di frutta. Arancia rossa, se possibile, grazie!

Ci racconti come hai trovato il nostro blog e perché hai deciso di affidare a noi la promozione del tuo libro?
Il web, nel bene e nel male, è una risorsa incredibile. Basta solo (saper) cercare. Se poi pubblichi un romanzo con una piccola casa editrice e desideri arrivare anche ad un pubblico situato fuori dalla cerchia “amici-parenti” sei costretto, anche se la parola “costretto” può sembrare eccessiva, a muoverti in prima persona. Quindi, già prima della sua uscita ha avuto inizio la non semplice immersione nel mondo dei libri sul web: siti, blog e pagine Facebook che segnalano le nuove uscite, che recensiscono, che offrono spazio agli esordienti. Ed è affrontando questo arduo sentiero che ho incrociato il vostro blog. Vi ho trovato subito seri e affidabili, ma, soprattutto, appassionati. Nel mio piccolo so bene cosa voglia dire dedicare del tempo “alle cose altrui” e farlo con passione è il giusto approccio. E poi, fare un’intervista pochi giorni dopo aver pubblicato il primo romanzo è una cosa che non capita di certo tutti i giorni!

Donato-Ruggiero
Bene, ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Donato nel quotidiano?
Donato è un archeologo prestato temporaneamente… alle Poste Italiane! Sono (passo alla prima persona) il chitarrista dei Malamente, band dark wave attualmente in “stand by”, con la quale ho pubblicato un album, “Stato vegetativo permanente”, nel 2011. E poi sono un appassionato di lettura, libri e fumetti: passo con “disinvoltura” dal noir alla fantascienza, dal saggio storico al romanzo utopico, da Martin Mystère a Rat-Man. E poi scrivo racconti brevi, diversi sono stati pubblicati in varie antologie, ed altro ancora.
Ma, soprattutto, come dicevo prima, dedico anche (molto) del mio tempo “alle cose altrui”. Infatti, sono membro fondatore e redattore della webzine musicale HamelinProg.com dedicata al mondo del progressive rock, un sito nato cinque anni fa quasi per gioco con i miei amici e che è diventato, negli anni, un punto di riferimento in ambito nazionale, e non solo, cosa di cui vado davvero fiero. Tra le tante soddisfazioni ottenute cito le recensioni realizzate per la rivista cartacea Prog Italia, la prima rivista al mondo di progressive rock, e per il cofanetto "Progressive Italia '70" (versione LP e CD) pubblicato da Sony Music/RCA.
Ah, se poi vuoi conoscere anche i miei pregi e i miei difetti… chiedi a Lidia, la mia compagna!

Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: raccontaci qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere il tuo romanzo.

Più che di scintilla parlerei di stimoli. Tanti. Innanzitutto la lettura. Da sempre amo leggere e scoprire nuovi scrittori, nuovi generi letterari. Col tempo, come dicevo prima, ho svariato in lungo e in largo nel mondo della carta e, credo, un piccolo “germe scrittore” sia entrato in me e sia cresciuto lentamente. Poi, sicuramente, l’esperienza HamelinProg. Scrivere recensioni, notizie, biografie, realizzare interviste, ha “liberato” la mia mano e la mia mente (e pensare che a scuola, dalle elementari alle superiori, i temi d’italiano non sono mai stati il mio forte!).
C’è poi l’attualità, il mondo malsano che ci circonda. Un’attualità “sempre attuale”. Mi spiego meglio. Il mio romanzo “Tutto tranne il cane”, di cui ti parlerò oltre, è ambientato agli inizi degli anni ’80 ma narra vicende poco edificanti che ben si adatterebbero a qualsiasi ambientazione cronologica, sia essa nel nuovo millennio o agli inizi-metà del Novecento. Stesso dicasi per l’ambientazione vera e propria: ho volutamente omesso il nome del luogo poiché la storia potrebbe svolgersi in una qualsiasi città del nostro bel paese.
E ancora, il lavoro che svolgevo durante la fase di nascita e stesura del romanzo, l’archeologo. Fare assistenza archeologica ti concede del tempo libero che ho riempito con questa nuova avventura.
E, infine, lo cito per ultimo ma è da porre davanti a tutti gli stimoli precedenti, mio fratello, Giovanni. È lui che, tra le tante cose, mi ha fatto conoscere scrittori che ora adoro e a cui, con rispetto, mi ispiro, come Scerbanenco, e, senza volerlo, mi ha introdotto alla scrittura (Giovanni da anni scrive e pubblica racconti).

Quanto tempo hai impiegato a scrivere “Tutto tranne il cane”?
Tutto tranne il cane” è il mio primo libro e, nonostante la mia ignoranza in fatto di approccio alla scrittura di un romanzo, ha avuto una gestazione relativamente breve. Tra l’idea iniziale, la prima stesura, la sua “dilatazione” (di cui parlerò più avanti) e il testo finito son trascorsi circa sei mesi.

Vuoi raccontarci qualche curiosità su “Tutto tranne il cane”? A che genere appartiene a che target di pubblico si rivolge?
Tutto tranne il cane” nasce come racconto noir. L’idea di base, che è rimasta poi inalterata ma ampliata, era quella di una storia ambientata agli inizi degli anni ’80 incentrata su Angelo Belli, un uomo d’affari non proprio pulitissimi, e intorno al quale, negli anni, s’è creato un mondo in equilibrio che viene incrinato da un’uccisione anomala e dal conflitto che ne consegue.
Terminata la stesura l’ho fatto leggere, ovviamente, a mio fratello. A lui piaceva molto ma c’era solo un piccolo particolare: era lungo circa 50 pagine! Quindi un racconto un po' troppo lungo… o un romanzo un po' troppo breve. Su suo consiglio, allora, ho deciso di ampliare la trama e, in realtà, quasi subito, sono riuscito a trovare un secondo filo narrativo da incastrare al primo. Una nuova trama nata quasi naturalmente che si inserisce perfettamente all’interno del conflitto di Belli, mettendo sul piatto interessi e vicende più grandi che s’intrecciano, più o meno casualmente, con la vita del protagonista, il quale, tra l’altro, si ritrova temporaneamente anche nei panni dell’indagatore. Ecco allora “Tutto tranne il cane”.
Poi, in modo quasi spontaneo, nella trama s’è inserita una “nota progressiva”. La mia passione per il progressive rock ha fatto sì che il romanzo avesse una sua colonna sonora. Infatti, ad accompagnare le “gesta” di Angelo Belli troviamo, tra le altre, le note dei Semiramis e quelle di Fabio Celi e gli Infermieri, il Banco e gli Stormy Syx, passando per i Van der Graaf Generator e tanti altri ancora. Una colonna sonora che offre anche un'ulteriore chiave di lettura della storia.
Come dicevo in apertura della risposta, il genere di “Tutto tranne il cane” è il noir, una scelta avvenuta inconsciamente, di certo dovuta alle letture di cui parlavo prima (vedi Scerbanenco).
Target di pubblico? Sicuramente il noir è un genere che ha un suo pubblico e sicuramente non è un pubblico di massa. Spero di arrivare innanzitutto a chi ama il genere e a chi vuole scoprire nuovi autori, non limitandosi ai soliti nomi noti che, per carità, vanno comunque seguiti. Poi mi affido anche al caso e alla fortuna.


Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato. Raccontaci la tua esperienza.

In un paese in cui ogni anno, secondo le stime, vengono pubblicati circa 60.000 libri può sembrare semplice riuscire a trovare il proprio posticino in questo numero. Sull’altra faccia della medaglia, ovviamente, c’è però una cifra decisamente più grande di potenziali autori che non arrivano o non arriveranno mai alla pubblicazione (con una casa editrice). Nuotare in questo mare magnum, dunque, non è affatto semplice, anche se le case editrici continuano a proliferare costantemente.
Nel mio caso ho evitato di tuffarmici ad occhi chiusi. Innanzitutto mi sono informato abbastanza sulle modalità di ricezione e valutazione di nuovi manoscritti da parte delle case editrici scoprendo molto presto che i grandi nomi ti snobbano in partenza (sono molto rare quelle che accettano in lettura dei romanzi di esordienti, e forse non gli si può dare torto vista la quantità di scrittori in circolazione…). Poi ho iniziato una ricerca sulle piccole case editrici e anche qui le sorprese iniziali sono state tante, da quelle che chiedono soldi per pubblicare a quelle che ti obbligano ad acquistare un certo numero di libri. Non tutte sono così, fortunatamente. In questo percorso tortuoso, come lo hai ben definito, ho trovato una rosa di editori che mi son sembrati seri e affidabili e a cui ho inviato la mia opera. Ah, una cosa forse scontata ma che non ho ancora detto: ovviamente la mia intenzione era di pubblicare a “costo zero”. Ed ecco che, dopo un po' di tempo (non tanto, in realtà), ho ricevuto una risposta positiva dalla 0111 Edizioni. Anche se molto piccola, mi è sembrata subito una casa editrice seria, ha letto il mio romanzo in più fasi e con diversi gradi di lettura e valutato positivamente il lavoro. C’è stato un continuo e proficuo scambio di mail e mi ha reso partecipe di ogni fase, sino alla stampa finale.

Come intendi impostare la promozione del tuo libro: ti impegni personalmente in presentazioni presso librerie, biblioteche e centri culturali, preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili?
L’idea sarebbe, ed è, quella di adottare tutte le soluzioni che hai citato. Non è semplice. Per quanto riguarda le presentazioni, ad esempio, ci si scontra con enormi difficoltà. Librerie e biblioteche, se non hai alle spalle una casa editrice medio-grande o qualche altro tipo di contatto importante, non ti concedono i loro spazi. Centri culturali, caffè letterari, ecc. lo fanno in cambio di un corrispettivo in denaro (giusto, per carità, ma in alcuni casi è davvero improponibile…). Bisogna “arrangiarsi” cercando contatti o interpellando amici/conoscenti che organizzano eventi o che fanno parte di associazioni, ma anche qui non è tutto immediato. Il web, invece, è il modo più economico e immediato di autopromuoversi e infatti lo sto utilizzando molto (questa intervista, non a caso, fa parte della mia attività promozionale). Tra la segnalazione su vari siti, su pagine Facebook e altro ancora, la mia opera sta lentamente muovendo i suoi passi.

Se posso permettermi un consiglio: per le prossime presentazioni allarga i tuoi orizzonti ad altre biblioteche e nuovi centri culturali,  oppure assessorati alla cultura dei comuni limitrofi alla tua città; spesso non chiedono contributi, si accontentano di un paio di copie del tuo libro. E in tutta questa attività di promozione del libro, il tuo editore ti supporta? In che modo?
Purtroppo molto poco. L’essere una piccola, piccolissima, casa editrice non permette una grande promozione, se non quella (quasi esclusiva) sul web. Inoltre, ha provato e sta provando a contattare alcune librerie proponendo una presentazione, al momento, però, con scarsi risultati…

Donato preferisci leggere alla vecchia maniera, sfogliando le pagine e annusando il profumo dei libri, oppure ti sei lasciato affascinare dalle innovative tecnologie e legge gli ebook?
Vecchia maniera, assolutamente. Amo il contatto con la carta e in casa adoro essere circondato da libri e fumetti. Con un eReader cosa metto nelle librerie?

Hai ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?
Sogni ce ne sono sempre, per fortuna. Vederli avverare, invece, è spesso arduo, sfortunatamente. Te ne dico solo uno banale, banalissimo, vivere di questo, di scrittura. Un sogno, appunto.

A chi lo dici! Per ora sognare non costa nulla, dunque sogniamo! Dove possiamo trovare il tuo libro?
Innanzitutto sul canale di vendita ufficiale della casa editrice, dove si può anche leggere un’anteprima dell’opera, poi su Amazon (versione cartacea e ebook) e su vari altri siti. Inoltre, sono disponibilissimo ad inviare copie autografate a chi ne faccia richiesta (cosa che è già successa, per fortuna!) tramite la mia pagina facebook. Infine, segnalo anche l’iniziativa, diciamo un po' goliardica, lanciata su FB da un mio amico (con mio seguente assenso), “Costruiamo dal basso il nuovoBestseller Italiano”  con la quale puntiamo davvero in alto, addirittura offrendo “premi” ai lettori (inserirò tutti i nomi di chi avrà creduto in me nei ringraziamenti del mio nuovo libro, già in scrittura, e, i più fortunati, diventeranno dei personaggi del mio nuovo romanzo)! 😊

Donato ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!

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Tutto tranne il cane

Angelo Belli è un uomo d'affari, a suo modo onesto, ma non troppo. 
La sua base operativa è il quartiere popolare Palaschi. 
La vita abitudinaria dei suoi abitanti viene stravolta da un omicidio anomalo, seguito da un conflitto anomalo. 
E sullo sfondo di questa contesa, interessi e vicende più grandi s'intrecciano, più o meno casualmente, con la vita di Belli che si ritroverà anche temporaneamente nei panni dell'indagatore.

di Donato Ruggiero | 0111 edizioni | Noir
ISBN  978-8893700856 cartaceo 14,50€ |  ebook 3,99 €



Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.



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