Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Eleonora Zaupa presenta "The Vampire's Shadow", nell'intervista di Silvia Pattarini

[Libri] Eleonora Zaupa presenta "The Vampire's Shadow" - Immagine autore e copertina

In anteprima The Vampire’s Shadow, di Eleonora Zaupa, Lettere Animate, 2017. Strani incidenti, un ragazzo misterioso e il diario di un antenato, in un urban fantasy gotico che narra di Vampiri.


The Vampire’s Shadow - Copertina

The Vampire’s Shadow

di Eleonora Zaupa
Lettere Animate
Gotico | Urban-Fantasy | Young Adult
ISBN 978-8868829278 
cartaceo 11,05 €
ebook 2,99 €

Strani incidenti, un ragazzo misterioso e il diario di un antenato...
Samantha racconta ciò che successe in quel periodo in cui il mistero alloggiava nella sua cittadina. Tutto le sembrava non avere un senso, ma i tasselli sono tanti e anche se sembra non esserci soluzione, l'unica cosa da fare è unirli... o ignorare tutto?
Ma com'è possibile farlo con ciò che stava accadendo?
Le scoperte che farà le cambieranno la vita, e sarà costretta a prendere enormi decisioni.
Un vampiro, morbosamente infastidito da lei, la farà precipitare in una sequela di avvenimenti disastrosi. Le scelte che prenderà cambieranno molte cose e mai potrà tornare tutto come prima.


L'autore racconta 



Buongiorno Eleonora e benvenuta nel nostro blog. Ci racconti come è nata l’idea di questo romanzo? È nata prima la trama o il titolo?
Ero appassionata di vampiri già da un po’, avevo letto dei libri e trovai solamente i primi interessanti – salvo pochi –, questo perché mi accorsi che le storie erano sempre le stesse, ma mescolate. Potevano cambiare i personaggi e qualche vicenda, ma più o meno il filo della trama era sempre il medesimo. I libri che lessi spaziavano tra teorie fantasiose e assurde, ovviamente non tutti, ed io ho sempre preferito letture che fossero in qualche modo riconducibili alla vita vera, anche se si tratta di un fantasy. Per farmi capire meglio, la fantasia va bene, ma senza esagerare: ad ogni cosa ci deve essere un perché. Quindi ho iniziato a fare alcune ricerche, ho unito gli elementi che ho trovato e ho creato la storia che adesso è possibile leggere. Con il tempo, mentre scrivevo, ho pensato al titolo che non è scelto a caso. “The Vampire’s Shadow”, ossia: “L’ombra Del Vampiro”. L’ombra segue sempre la persona, non si stacca mai ed è sempre presente; possiamo non scorgerla per qualche momento, ma lei è sempre lì. La stessa cosa è per il passato. In questo caso il passato del vampiro, così oscuro da perseguitarlo e seguirlo fino alle pagine di questo libro.

Appartiene a un genere ben definito o accorpa più generi?
Il libro è strutturato in due parti che per varie ragioni ho dovuto dividere, una tra queste la lunghezza, che avrebbe superato le cinquecento pagine. Detto questo, il libro pubblicato è di genere Gotico e Urban-Fantasy, mentre nella seconda parte vedremo aggiungersi un nuovo genere: l’Horror.

Complimenti, un romanzo corposo. Si rivolge a un target di pubblico specifico?
Non mi sentirei di indirizzarlo ad un certo pubblico. Forse è in prevalenza giovanile –quindici/ventitré anni –, ma non rivolto solamente al genere femminile. I combattimenti e l’azione sono più che appetibili per il pubblico maschile. È una storia piuttosto dinamica, dove le vicende sono come una catena, un susseguirsi di eventi causa-effetto. Essendo un libro verosimile, possiamo anche trovare momenti del quotidiano incastonate tra i vampiri e vicende non proprio ordinarie.

A monte del romanzo ci sta un lavoro di ricerca e documentazione o non si è reso necessario?
Prima di iniziare a scrivere ho effettuato delle ricerche sul vampiro folkloristico e mitologico, antiche leggende e simili. Ho inoltre cercato una sostanza che poteva essere dannosa al vampiro “antico”, quindi vecchie credenze popolari trovando così il biancospino. Un fiore che non solo doveva nuocere alla figura del succhia sangue nei tempi antichi, ma che si credeva scacciasse il male e donasse protezione.
Ho continuato le mie ricerche anche durante la stesura, cercando vecchie testimonianze o qualsiasi cosa che potesse avvicinarsi al reale da introdurre nel libro, cercando così di dargli spessore e veridicità.

Raccontaci qualche curiosità sui personaggi principali e comprimari: come si chiamano, il loro carattere o qualche particolare che li contraddistingue...

Eleonora Zaupa
Inizierò dal personaggio che mi sta più a cuore: la protagonista. Samantha è una diciassettenne come tutte le altre, solo con un passato difficile. Ha perso i genitori in un incidente stradale e ciò che le rimane della sua famiglia è la sorella, la zia e il nonno. Ha degli occhi particolarmente chiari, azzurri, ed è ciò che gli altri personaggi notano per primo in lei. Ha voglia di avventure, ma allo stesso tempo della rassicurante tranquillità di casa che poi le verrà a mancare. Non viene mai detto apertamente ma è piuttosto maniaca dell’ordine, anche nei momenti meno indicati. Anche per questo il vampiro, Drake, si diverte a tormentarla. In lui possiamo trovare una persona quasi annoiata della propria vita, in cerca di nuovi stimoli anche ribaltando la vita degli altri compiendo gesti apparentemente insensati o ambigui. Si scopre, poco alla volta, che non si trova lì per caso. In realtà, contro ogni apparenza, ha parecchie faccende di cui occuparsi e si trova costretto a far fronte ad un nuovo problema: Samantha, prima per un errore, poi per il passato di cui lei è ignara.
Per continuare c’è Anna, la sorella di Samantha, una quattordicenne un po’ ingenua e che si sente esclusa dalle vicende di Drake e Samantha, pur non sapendo che queste non sono poi così divertenti come lei pensa.
Continuando c’è la Zia Lidia, una donna impegnata che gestisce una pasticceria e il vicino di casa, Ben Fishman, un uomo rozzo e violento. Il parroco della città ha un ruolo inusuale, che non è solo la funzione di celebrare la messa; di lui parlerò poco perché non lo sto trattando come personaggio, ma appunto come un ruolo.
Da non dimenticare il nonno di Samantha, Jhon, che è molto legato alle nipoti ma – anche lui – nasconde un passato… inaspettato!

Nei tuoi personaggi, anche in quelli secondari, c’è qualche esperienza autobiografica, o hai preso spunto da persone di tua conoscenza, oppure sono esclusivamente frutto di fantasia?
In ogni mio scritto c’è un po’ di me e delle persone che conosco. Ad esempio, per un personaggio chiamato Roberta, mi sono ispirata ad una mia amica, lo stesso per altri personaggi, prendendo più o meno spunto di qua e di là. Io credo di essere “sparsa” nelle varie vicende e nei vari personaggi; credo ci sia un po’ di me ovunque. Penso sia una cosa normale, quando si mette il cuore per fare una cosa.
  
I luoghi del romanzo: dov’è ambientato? Hai scelto questa location per necessità, per moda o per altri motivi?
Il tutto si svolge nel Wyoming, in America, in un luogo in realtà desolato per necessità, però non vi anticiperò il motivo. La città è circondata da pianure, montagne, laghi e boschi; non è particolarmente grande, però c’è tutto il necessario perché sia abbastanza autonoma. Vista la sua ubicazione alcuni servizi sono limitati, come internet per dirne uno. È ambientato in questi anni, salvo alcuni flash back del vampiro. Possiamo vedere la protagonista alle prese con le difficoltà di questi decenni.

Invoglia il lettore a leggere il tuo libro, definiscilo in tre aggettivi.
Ammaliante.
Dinamico.
Oscuro.
  
Stralci d’autore: lasciaci uno spaccato accattivante tratto dal tuo romanzo “The Vampire’s Shadow”.
Il sangue gocciolava silenzioso dalla sua mano rossa. Guardava il corpo di lei esanime e non avvertii alcun sentimento di rimpianto, tristezza o dispiacere. Possibile che, per lui, la vita umana valesse così poco? O forse non valeva davvero nulla. Gli umani erano come delle mosche fastidiose per quegli occhi color della speranza. La speranza di non morire tra dolori disumani. Ebbi l’impressione di questo, in quella frazione di secondo in cui mi si fermò il fiato.
Il tuo romanzo si fa portavoce di qualche messaggio particolare, o  si propone esclusivamente di intrattenere il lettore?
Il messaggio che si potrebbe ricavare è: “mai smettere di lottare”. Nel libro la protagonista per via di un incidente si è trovata senza genitori ed è costretta a cavarsela quasi da sola, vivendo con la sorella. La zia viene a far loro visita, però visti gli impegni non è molto presente per cui sono costrette a far fronte ai problemi aiutandosi a vicenda.
Vediamo anche l’incapacità di parlare, di confidarsi, riguardo ad un ragazzo – vampiro – che la perseguita e che per la sua vita, e quella della sorella, risulta pericoloso. Lei lo sa, cerca in tutti i modi di mantenere le distanze da lui ma non solo è costretta a tacere, deve anche subire questa violenza psicologica, nonché la costrizione della sua vicinanza.
Un altro evento che segna nel profondo la protagonista è l’allontanamento di una delle poche persone che le stanno accanto. Una vicenda per lei traumatica e che è possibile sentire il senso di abbandono che prova in quel momento.
Oltre a questo, sono sicura che il libro saprà intrattenere molto bene i lettori.

Grazie per essere stata con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.
Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111 Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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