Gli scrittori della porta accanto

A Londra, nel magico mondo di Harry Potter

A Londra, nel magico mondo di Harry Potter

Mamme in viaggio Di Silvia Pattarini. Warner Bros. Studio, The making of Harry Potter: un viaggio avventuroso e magico nel cuore di Londra, per grandi e piccini.

Watford, 08/09/2017

Caro diario,
sono circa le 3:00 pm di un piovoso pomeriggio d’agosto, il termometro della nostra auto a noleggio segna una temperatura esterna di 15 gradi centigradi. Piove sempre più forte ma stamattina, quando siamo partiti da Linate, il termometro sfiorava i 30 gradi. Ci dobbiamo ancora ambientare, con le nostre felpine leggere il pensiero di uscire lì fuori non ci entusiasma. Che fare?
Ci balena l’idea di andare a Watford, un sobborgo a nord di Londra: è proprio lì che la Warner Bros. Studios ha girato le più belle scene della saga di Harry Potter, otto film per sette libri, nati dal genio indiscutibile di J.K. Rowling. A Watford esiste il magico mondo di Harry Potter!
Non ci credi? Sì, esiste davvero! Non avendo prenotato chissà se sarà possibile entrare, ma noi ci proviamo ugualmente. Avevamo tentato di prenotare il tour on line, ma era già tutto esaurito e la prima data disponibile era fissata al 2 settembre 2017… peccato che per il 2 settembre le nostre ferie sarebbero già state esaurite da una decina di giorni almeno.
Sarà colpa della pioggia, sarà l'orario di punta, ma il traffico lungo la M25 (M40/M1/M11) è congestionato e la guida a sinistra è in fase di sperimentazione, ma sono fiduciosa, il mio autista sa il fatto suo. Restiamo bloccati nel traffico per lungo tempo ma alla fine imbocchiamo l'ambita uscita.

Ci presentiamo al parcheggio dei Warner Bros. Studios pieni di aspettative, quanto basta ma non troppo, con l’animo preparato di chi è consapevole di poter ricevere anche un rifiuto. 

Invece il parcheggiatore è disponibile non solo ad ascoltarci, sopportando anche il nostro inglese imperfetto, ma perfino ad accogliere la nostra richiesta… insolita. È sorridente e gentile (si vede subito che non siamo in Italia) e ci dice di attendere mentre lui si informa se c'è possibilità di entrare senza prenotazione. Dopo una decina di minuti si presenta una signora, sempre gentile e sorridente: ci conferma che la nostra richiesta è stata accolta. Non ti dico la gioia dei miei tre figli, l’entusiasmo era alle stelle. Scendiamo dalla macchina, pioviggina ancora, il termometro segna 13 gradi e ce ne accorgiamo subito mentre siamo in fila alla biglietteria. Alla cassa l’addetto chiede conferma ai superiori ed ottiene l’ok per i nostri biglietti. Carta di credito alla mano, paghiamo e in cambio otteniamo i nostri cinque tickets.
Ci disponiamo in fila, i controlli sono decisamente severi: ci passano singolarmente al metal detector, anche i bambini. Mi chiedono di aprire la borsetta e controllano anche l’interno, sempre col metal detector, prassi che scoprirò essere ampiamente utilizzata in tutti i luoghi aperti al pubblico, musei compresi. D'altro canto di questi tempi non si può mai sapere, meglio un controllo in più che uno in meno! Ai bambini viene fornito il passaporto, un libretto nero personalizzabile col proprio nome e i timbri dei vari luoghi che ci stiamo accingendo a visitare. Ed ora... che l’avventura abbia inizio!

A Londra, nel magico mondo di Harry Potter - Foto Silvia Pattarini

The making of Harry Potter: un tour magico nel regno del maghetto di Hogward.

Come si legge sul sito, The making of Harry Potter è un tour sui set cinematografici del mago più famoso del cinema, un'attrazione inaugurata nel 2012 per festeggiare i dieci anni della fortunata saga creata da J.K. Rowling. E dopo averlo intervistato, non mi resta che andare alla scoperta del suo mondo...


Si apre il sipario, un immenso portone di legno cela un segreto. Si schiudono lentamente le pesanti porte e… magia! Ci troviamo catapultati ad Hogward, nell'immensa sala mensa del castello. Una stanza enorme, ma che dico enorme: gigantesca! Due lunghe file di tavoli apparecchiati: la tavolata dei Serpeverde sulla sinistra, quella dei Grifondoro sulla destra. Gli stessi arredi, gli stessi costumi, le stesse stoviglie, le stesse candele e candelieri del film. Le candele fluttuanti, sembra di vederle, anche se non ci sono. Hanno usato un trucchetto al computer per accenderle nel film.

Questo è il regno della magia e non solo, più che di magia si parla di effetti speciali... 

Incredibile ma vero. L’emozione è tangibile anche tra noi adulti, non solo tra i bambini che restano affascinati e cominciano ad additare gli innumerevoli oggetti e i vari personaggi. Infatti laggiù a fare da cornice sotto alle imponenti vetrate azzurre, si distinguono le sagome di Albus Silente, della professoressa Mc Granitt, del professor Piton, di Malocchio e della Sibilla. Sì sono proprio loro, i professori di Hogwart, tutti presenti. 
Si susseguono altre stanze, con altre tavole apparecchiate con prelibatezze: torte al cioccolato di ogni tipo, lunghe file di bignè impilati uno sull’altro s'allungano dalla coppetta per almeno mezzo metro, vassoi dorati colmi di cioccolatini, un cappello capovolto dalla cui sommità esce un coniglio... tutto rigorosamente di cioccolata, sembrano veri! Si vede bene che è una festa, infatti di fianco al tavolo imbandito i costumi del gran ballo di gala di Ron, Hermione ed Harry. Poco più avanti la parete con le scale girevoli e i quadri parlanti; di fianco, appesi al muro le cornici con tutte le ordinanze emesse dalla professoressa Umbridge, il suo ufficio sul rosa, nello sfortunato film in cui era stata preside. Anche un paio dei suoi completini rosa sono in mostra, assomigliano alle mise della regina Elisabetta, le manca giusto il cappellino.

A Londra, nel magico mondo di Harry Potter - Foto Silvia Pattarini

Seguono i dormitori di Harry e Ron, i due letti a baldacchino con tutti gli arredi e gli abiti, i loro bauli. Tantissimi libri di magia e la sala lettura del Grifondoro, gli arazzi rossi raffiguranti animali mitologici, poltrone imbottite e tavolini. 

Poi sempre lì nei paraggi un enorme camino con un gigantesco calderone, credo appartenga ad Hagrid. L’immensa pendola, e l’aquila d'oro che troneggia nella sua nicchia indica l’accesso alle scale... l'ufficio del professor Silente è a pochi passi. Si materializza la spada del Grifondoro, la libreria, i quadri, il pensatoio con le provette colme di pensieri, i telescopi e ovviamente i suoi costumi di scena. A seguire oggetti vari, dal diadema al medaglione, dal diario di Tom Riddle, al dente di basilisco, poi all’anello, pagine e pagine di quotidiani… insomma c’è da perdersi nella moltitudine di oggetti. Un’altra teca di vetro ospita una clessidra, la pietra filosofale, il boccino d’oro, lo spegni lumi di Silente, il ferma tempo, il numero di Sirius Black detenuto nella prigione di Azcaban. In una teca ulteriore si può ammirare il calice di fuoco e l’uovo d’oro. 
Poco più avanti l’aula di pozioni del professor Piton che sembra sfidarti tra centinaia di vasetti, bottigliette, fragili ampolle e almbicchi di vetro.

Si spazia poi alla casa di Hagrid perennemente in disordine, tra lanterne, ceste, corde, gabbie appese al soffitto e alle pareti. 

Nei dintorni l'occhio si  sofferma sulle scope volati: ne sono esposte almeno tre tutte differenti. Vicino alle scope volanti non poteva mancare il gioco del quidditch con i costumi della casata del Grifondoro e il baule contenente le tre palle del gioco.
Finalmente ci avviciniamo al luogo più ambito: le foto e i video. Avendo la voglia di perdere tempo in fila, c’è la possibilità, a pagamento, di effettuare delle bellissime fotografie simulando un volo sulla scopa e sulla moto di Hagrid oppure sulla macchina volante di Ron. C'è anche un drago volante! Le foto o i video sono disponibili anche in formato digitale, su chiave usb.
Poteva mancare il portale coi sette serpenti striscianti che conduce alla camera dei segreti? No di certo! E la casa dei Weasley con la magia delle pentole auto pulenti, il coltello magico affetta carote e la sciarpa che si auto cuce! Vorrei una magia anche a casa mia, magari i panni che si auto stirano!

A Londra, nel magico mondo di Harry Potter - Foto Silvia Pattarini

E poi ci avventuriamo nella foresta proibita: fulmini e saette illuminano creature mostruose, ragni e ragnatele gigantesche, un grifone, alberi terrificanti. 

Meglio passare oltre… ah ecco un negozio di gadget a tema. Facciamo shopping! Tazze, magliette, bacchette magiche, miniature di personaggi,  pupazzi, libri, diari, la mappa del malandrino. Alessia vuole la mappa del malandrino, costa solo 30 sterline! 30 sterline per un pezzetto di carta piegata? I prezzi sono decisamente eccessivi, ma è bellissima, ci faremo un pensierino.
Fuori dal negozio eccoci alla stazione. Il treno rosso è già pronto alla partenza, del fumo grigio esce e avvolge le carrozze. L’orologio scocca l’ora, bisogna attraversare il binario 9 ¾… ma prima non possiamo farci mancare qualche leccornia o ghiottoneria, le cioccorane o le caramelle salterine? Ci facciamo un giro sul treno, si può salire e curiosare negli scompartimenti: ci sono gabbie, valigie, libri, capi d’abbigliamento dimenticati… ed ecco Harry e Ron, ma quante cioccorane hanno mangiato?

Alla stazione non potevano di certo mancare negozi d’abbigliamento. Felpe, magliette, cappellini e varie con logo Hogwarts Express, oppure Hogwarts railways.

Volete assaggiare una burro birra? Il pub nei pressi della stazione saprà accontentarvi!
Ora però usciamo un po’ fuori!
Un inconsueto pullman viola a tre piani ci attende in cortile. Anche la casa degli zii di Harry a Privet Drive e la sala con tante lettere svolazzanti… da vedere! In cortile è possibile anche provare una passeggiata sul ponte di Hogward, teatro di tante sfide di magia. Posteggiate di fronte a casa la macchina volante di Ron e il sidecar di Hagrid: si possono provare, ma i miei figli non hanno capito come farli volare… non hanno trovato la parola magica giusta.

Rientriamo e il tour continua… dalle maschere dei folletti a quella di Hagrid, dal lupo mannaro alle creature più terrificanti. 

E poi i nargigli, il patronus, l'uovo di drago, i dissennatori. Alessia prova l’emozione di vestire i panni del folletto Dobby e muoversi assumendo le sue sembianze. Vicino si può incontrare un ippogrifo, il gufo e la civetta bianca, i libri parlanti, trovarsi a tu per tu con il volto di Voldemort e i suoi mangiamorte, passeggiare per Diagon Halley, soffermarsi davanti alla bottega di Olivander, trovarsi di fronte alla banca dei Gringotts fino a terminare il giro al sontuoso castello di Hogward e osservarlo anche nell’incantesimo dell’inverno o delle sue luci accese, è decisamente suggestivo. È un modellino fedelmente inventato ma immensamente bello e affascinante, è un vero capolavoro. Ben 86 artisti si sono dati fa fare per la sua realizzazione quando fu costruito per la prima serie del film "Harry Potter e la pietra filosofale".
Qualche scatto fotografico è d’obbligo. Ci ricordiamo anche di timbrare il passaporto che i ragazzi hanno ricevuto all’ingresso. Il nostro giro è quasi terminato, manca ancora una cosa: la bacchetta magica. Un’intera stanza di bacchette magiche sistemate ordinatamente sugli scaffali ci attende. Chissà se c’è anche la nostra. Magari sì, avendo la pazienza di cercarla.
Un messaggio di J.K. Rowing ci saluta così:
The stories we love best
do live in us forever,
so whether you come back by
page or by the big screen,
Hogwarts will always be there
to welcome you home.
È stata una magnifica giornata. 
Si è fatta ora di cena, ci mangiamo qualcosa, i punti di ristoro non mancano. Alessia si divora un waffle al cioccolato, Leo e Francesco optano per la pizza e per dolce le ciambelle ricoperte di glassa colorata. Domani ci attende una nuova avventura nel sud dell’Inghilterra. Oops, dimenticavo: il parcheggio fuori dagli Studios è gratuito, così come è gratuita l'autostrada e gli ingressi ai musei
Ora ti saluto, dobbiamo andare in albergo fino a Crawley, ne avremo almeno per un'oretta ancora. 
A domani.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Madre di tre figli, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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