Gli scrittori della porta accanto

La mia vita senza te, intervista a Nadia Boccia

La mia vita senza te, intervista - Nadia Boccia

A cura di Silvia Pattarini. Un caffè con Nadia Boccia, in tutte le librerie online con il suo romanzo d'esordio La mia vita senza te: un viaggio interiore, tra rimpianti, ricordi, colpe e forza di reagire.

Ciao Nadia, e benvenuta nel blog de “Gli scrittori della porta accanto – non solo libri”. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Buongiorno a tutti, sono Boccia Nadia, ho 24 anni e sono mamma di un polpettone di 4.
Sono napoletana ma vivo a Brescia e lavoro come impiegata commerciale.
Una buona tisana ai frutti di bosco e qualche biscotto anche se sono a dieta, grazie !

Come sei capitata sul nostro blog e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?
Ho letto molte recensioni positive in alcuni blog per autori emergenti riguardo la cura nell’attenzione all’autore e riguardo la promozione dei libri, pertanto ho deciso di affidare a voi il mio “bimbo” .

E noi ti ringraziamo per la tua scelta. Ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontaci qualcosa di te. Qual è quell'alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?
Sarò sincera. Nei temi storici e nei saggi prendevo sempre 4 alle superiori.
Ma quando si trattava di scrivere temi descrittivi o di inventare storie d’amore ero una tra la più brave della classe. Sono una romanticona, mi lascio trasportare dalle emozioni mentre scrivo, non faccio mai pause, scrivo ininterrottamente fin quando ho crampi alla mano.
Esatto, i crampi alla mano, perché io non scrivo al Pc, scrivo con la penna, ovunque, su pagine strappate, sulla carta unta della focaccia che mangio la mattina prima di andare a lavoro.
Inizio a scrivere perché sento nell’aria un profumo diverso, non so come spiegarlo, è un desiderio incontrollabile in quel momento, devo fermarmi qualsiasi cosa io stia facendo, e scrivere.

Ti concentri meglio sulla scrittura di giorno o di notte e perché?
Io ho iniziato a scrivere dopo la morte di mia mamma, non esisteva giorno o notte, avevo perso la cognizione del tempo, scrivevo quando avevo bisogno di dirle alcune cose e di sfogarmi.
Scrivevo quando ero arrabbiata, delusa, triste, felice, malinconica.

La mia vita senza te: ci racconti il perché di questo titolo?
Il titolo è nato per ultimo, insieme al libro.
Ho iniziato a scrivere inconsapevole del fatto che poi avrei pubblicato.
È nato tutto quando ho portato il mio “bimbo” al signor Tarantola. Il mio intento era quello di farlo leggere ad una persona matura, esperta e competente per vedere che cosa ne pensasse, e di stampare 5 copie per la mia famiglia. Dopo due giorni il signor Tarantola mi scrisse una mail dove diceva che il mio libro aveva ottenuto un esito positivo, che aveva fatto versare tante lacrime e che gli sarebbe piaciuto pubblicarlo con me. Mi chiese “che titolo vuoi dare al libro?” e io risposi senza pensarci troppo “La mia vita senza te” perché effettivamente è di quello che parla il libro, della mia vita senza la mia mamma.

Perché hai voluto raccontare la storia di Nadia?
Come vi ho detto prima, ho iniziato a scrivere dopo la morte di mia mamma.
Avevo paura di perdere i ricordi, di dimenticarmi il suo profumo, le cose fatte insieme, e così le ho messe su carta , in modo tale da poterle rileggere ogni volta per non dimenticarmi di lei.
Oltre a questo, ho voluto pubblicarlo per una sola ragione: io che non sono mai riuscita a dirle ti amo, vorrei per far capire a tutti i figli che invece loro sono ancora in tempo, che non bisogna avere vergogna o paura di esternare i propri sentimenti, perché la paura tarpa le ali ai sogni.

"La paura tarpa le ali ai sogni", che bella frase, apre le porte a molteplici riflessioni. A che genere appartiene e a che target di pubblico ti rivolgi?
Non saprei definirlo, è un romanzo autobiografico, una lunga lettera carica di emozioni.
Il pubblico può essere variegato, può giungere indistintamente ad un lettore colto e a uno meno colto.
In questo libro, chi ha sofferto la perdita di una persona amata può sicuramente trovare comprensione, conforto e una spinta a riscattarsi, a combattere.

Vuoi raccontarmi brevemente La mia vita senza te? Incuriosisci i lettori. Perché dovrebbero leggere il tuo libro?
Prestiamo talvolta poca attenzione ai semplice gesti quotidiani che facciamo, sono gesti di routine, automatici, il loro valore pian piano viene “dimenticato”.
Io ho commesso questo errore, ho prestato poca attenzione e ho dato poco valore ai gesti che quotidianamente facevo, ed ora, più che mai, mi mancano da morire.
Vorrei invece che voi teneste ben a mente che sono proprio i piccoli gesti, a dar valore alla vostra giornata. Dal semplice bacio del buongiorno, alla colazione insieme, allo sguardo prima di chiudere la porta per andare a lavoro, ai film visti seduti sul divano, al profumo dei suoi capelli appena lavati.
Ricordate ogni singolo momento, rendetelo unico, non date mai nulla per scontato, perché sono i ricordi che custodiamo nel cuore a renderci quello che siamo oggi.
La mia vita senza te è proprio questo, un misto tra rimpianti, ricordi, colpevolizzazioni, forza di reagire.
Si nota una Nadia immatura inizialmente, scontrosa, che colpevolizza la madre per la sua assenza, durante il romanzo invece assume maturità, consapevolezza e forza di vivere.
Il lutto diventa così qualcosa da cui trarne positività ed insegnamenti.

Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?
Il mio manager (attribuzione ironica) è mio fratello, l’amore della mia vita dopo mio figlio. Ha preso molto a cuore questa cosa, lui amava mia mamma, era la luce dei suoi occhi, ed è forse lui che ha sofferto più di tutti insieme a mio padre.
Lui si occupa di organizzare presentazioni presso biblioteche ed oratori, pubblica sui social network alcune mie citazioni, incita le persone a conoscere quello che ho scritto.
Perché il nostro intento è quello appunto di rendere le persone consapevoli dell’esistenza di La mia vita senza te.
Io invece mi occupo del web, curo il mio blog personale.
Ancor prima che il mio “bimbo” uscisse hanno scritto due articoli, il primo sul giornale InMontichiariWeek, e l’altro sul giornale Bresciaoggi il 15 novembre 2017.

Intendi iscrivere il tuo romanzo La mia vita senza te a concorsi o premi letterari?
Beh, perché no, sono molto entusiasta del mio libro. Non so come muovermi, è la prima volta che vengo catapultata in questo modo, ma questo non mi preclude di provarci !

Che tipo di lettore sei: preferisci sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure ti sei lasciata sedurre dalle nuove tecnologie preferisci gli ebook?
Come inguaribile romantica, devo toccare con mano il libro, scarabocchiare sulle pagine, prendere appunti, sottolineare, farmi trascinare dall'emozione e scrivere negli angolini vuoti, quello che mi passa per la testa in quel momento.
Da piccola scrivevo le citazioni sui libri di storia e di antologia. Ero considerata “vecchia dentro” perché scrivevo (e scrivo tutt’ora) lunghe lettere d’amore al mio fidanzato e alla mia migliore amica piuttosto che scrivergli un sms o fargli una chiamata. Verba volant, scripta manent mi diceva la mia professoressa di italiano. Se un giorno ti dovessi dimenticare di me, dell’amore che provavo per te, rileggi quello che ti ho scritto, perché era la verità, ero me stessa in quel momento.
Mi piace leggere, al mio compleanno e ad altre ricorrenze, se il regalo non è accompagnato da un bigliettino o una letterina, ci rimango male. È una cosa estremamente importante per me, mi fa capire che realmente c’è interesse verso di me.
La scrittura necessità impegno, tempo, fantasia, emozioni e soprattutto cuore. Tanto cuore.

Sono d'accordo con te, la scrittura necessita soprattutto tanto cuore. Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Assolutamente nessun nuovo lavoro in corso.
Questo libro è stato per me la mia più grande soddisfazione personale dopo mio figlio, il mio riscatto.
Con questo libro è come se avessi avuto una seconda opportunità per dirle “mamma ti amo”.

Mi hai fatto commuovere Nadia, ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!


La mia vita senza te - Libri, Interviste, segnalazioni

La mia vita senza te

Nadia guida ascoltando la sua musica "a canna". Nadia fuma. Nadia accarezza il suo bimbo. Nadia piange. Le sue giornate da giovane mamma, lavoratrice e compagna scorrono veloci, apparentemente tranquille. Eppure Nadia ha paura, una paura che si insinua bieca nella sua mente come un tarlo insistente. Ha paura di dimenticare la persona che più ha amato e che ora non è più con lei: la sua mamma. In questa lettera toccante, scritta con l'impeto di una figlia che vive il dramma di una delle perdite più logoranti, si può leggere tutto il turbinio di emozioni che la pervadono. Dalla disperazione alla forza di reagire, come mamma avrebbe voluto: la penna, in questo caso, diventa un'alleata per fissare in maniera indelebile il più dolce dei ricordi.


di Nadia Boccia | Marco Serra Tarantola | Non fiction, Romanzo autobiografico
ISBN 987-8867771790 | cartaceo 11,90€



Silvia Pattarini - Gli scrittori della porta accanto

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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3 commenti
  1. Veramente speciale questa donna! Comprerò il suo libro, mi ha trasmesso tantissimo già solo la sua intervista. grazie!!!

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  2. Bellissima intervista, ho letto il libro e devo dire che ne sono rimasto a bocca aperta. Le sue emozioni me le sentivo dentro, ero totalmente immedesimato in questa dolce ma forte e coraggiosa ragazza. complimenti vivissimi

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