Gli scrittori della porta accanto

Grantchester: la terza stagione della serie tra poliziesco e dramma

La terza stagione di Grantchester, la serie tra poliziesco e dramma

Serie TV | Recensione di Ornella Nalon. La serie televisiva britannica Grantchester, arrivata alla terza stagione: una indovinata combinazione tra genere poliziesco e drammatico.

C'è chi odia la televisione, anzi, per meglio dire, c'è chi dice di odiarla. Poi, in effetti, si dovrebbe appurare quanti di loro se ne stanno veramente lontano dagli schermi e quanti, invece, lo asseriscono solo per darsi un certo tono da intellettualoide ma, magari, non vedono l'ora di guardare la partita di calcio, il telegiornale, il film in programmazione. 
A me la televisione piace, non riuscirei a farne a meno; la considero un utile strumento di svago e di informazione. Certo, a volte offre degli spettacoli di bassa levatura culturale e anche i notiziari non sempre sono imparziali e del tutto liberi da simpatie o schieramenti politici, ma in questo caso basta premere un tasto e si cambia canale, in cerca di qualcosa di più consono ai propri desideri o aspettative. 
La tv mi ha regalato tanti bei film che non ero riuscita a vedere al cinema, ad esempio, ma anche deliziose serie televisive di cui ho atteso con trepidazione l'appuntamento settimanale. Ultimamente ho seguito con vero interesse Grantchester, andata in onda di lunedì, in prima serata, sul canale Giallo.

È una serie televisiva ispirata dai romanzi di James Runcie che fanno parte di un ciclo denominato The Grantchester Mysteries

È una produzione del Regno Unito suddivisa in tre stagioni di cui la prima è andata in onda nel nostro paese nel 2015, la seconda l'anno successivo e l'ultima, comprensiva di una speciale puntata di Natale, a dicembre del 2017 per concludersi l'otto gennaio scorso. 
La storia si svolge negli anni cinquanta ed è concentrata sull'amicizia che lega un giovane parroco protestante, Sidney Chambers, e l'ispettore Geordie Keating, di circa una ventina d'anni più vecchio, i quali collaborano in tutti i casi di omicidio che si verificano nel villaggio di Grantchester, situato nella contea dell'Inghilterra orientale di Cambridgeshire
Tra un'indagine e l'altra, si seguono anche le appassionanti vicende personali dei due protagonisti. Quelle del prete e del suo amore contrastato per una vecchia amica e quelle dell'ispettore, padre di tre figli e sposato con una donna che ama ma che, tuttavia, si lascia ammaliare dal fascino stimolante di una relazione extraconiugale.


I personaggi più ricorrenti



Il reverendo Sidney Chambers, interpretato da James Norton
Continuamente tormentato dai ricordi della seconda guerra mondiale in cui ha combattuto come ufficiale delle Guardie Scozzesi, per sedare i quali spesso ricorre a qualche bicchierino di alcool. Ama la musica jazz e il backgammon. Spesso i suoi istinti umani si trovano in conflitto con le imposizioni della chiesa. È innamorato della sua amica Amanda la quale, pur ricambiandolo, si sposa e ha una figlia, anche se presto chiederà il divorzio. A questo punto, il loro amore non può ottenere la benedizione della chiesa e l'approvazione sociale. Sidney è combattuto tra la scelta di seguire il suo cuore oppure la sua fede.

L'ispettore Geordie Keating viene interpretato da Robson Green
Ha ben poco in comune con il suo giovane amico, se non la passione per il gioco del backgammon. Infatti, egli è ateo, poco incline alla compassione ed è piuttosto diretto e rude nei modi. È sposato con Cathy e ha tre figlie. Il suo matrimonio corre un serio pericolo a causa di una sua infatuazione per una donna che lavora con lui.

Amanda Kendall, interpretata da Morven Christie
È figlia dell'aristocratico Sir Edward Kendall e lavora alla National Gallery di Londra. È innamorata di Sidney, ma una serie di malintesi tra i due amici la conducono a sposare Guy Hopkins (Tom Austen) che non ama. Rimane incinta ma si accorge di non poter più dividere la sua vita con lui e abbandona il tetto coniugale. Per tale scelta viene abbandonata dalla famiglia e non le resta che cercare sostegno morale e conforto dal suo vecchio amico Sidney, il che riaccenderà la fiamma del loro amore, mai veramente spenta. Inizia così il loro sodalizio amoroso conflittuale e tumultuoso.

Leonard Finch (Al Weaver), è un giovane viceparroco
Amante dello studio e della lettura, timido e un po' imbranato, affronta con estrema vergogna la sua inclinazione omosessuale.

La signora Sylvia Maguire (Tessa Peake-Jones)
È la donna di mezza età che fa da governante dei sacerdoti. Estremamente religiosa e bigotta, è molto polemica e brontolona, ma sotto la sua scorza acida riserva un buon cuore e devozione per i entrambi i parroci. 


Come succede in quasi tutte le serie, alla fine ci si affeziona ai personaggi ricorrenti, ma ciò non influisce sulla valutazione delle loro interpretazioni che sono di alto livello. 

Ognuno di loro è perfettamente calato nel proprio ruolo, in primis James Norton che impersona il protagonista assoluto che identifico nel reverendo Sidney Chambers. Non a caso, l'attore è stato scelto anche per i suoi trascorsi studi di teologia che indubbiamente contribuiscono a dargli quello spessore spirituale che traspare dalla sua recitazione e mimica. I suoi travagli interiori, quando si accorge di essere umanamente debole e di non riuscire a rispettare esattamente quanto invece predica, si riflettono sulla sua espressione che sembra realmente sofferta e riesce a coinvolgere empaticamente lo spettatore in un sodalizio di comprensione e solidarietà. Grazie alla sua bravura, risulta credibile nonostante l'indubbia piacevolezza del suo aspetto lo renda non propriamente un comune parroco di campagna. 
Figura molto piacevole è il viceparroco Finch che, tra le altre cose, fa emergere la problematica della discriminazione morale e religiosa subita dall'omosessuale e funge da metro per valutare i traguardi raggiunti col passare degli anni, anche se l'ambito ecclesiastico, stante la sua notoria staticità, è indubbiamente il meno indicato come metro di paragone. 
In sintesi, trovo che questa serie televisiva sia una indovinata combinazione tra il genere poliziesco e quello drammatico e mi auguro ci sia anche una quarta stagione, anche se girano voci che a seguito delle numerose offerte di lavoro ricevute dall'attore James Norton, si potrebbe assistere al cambio del protagonista. Ahimè.




Ornella Nalon

Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, 0111 Edizioni.
Una luce sul futuro, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto.


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