Gli scrittori della porta accanto

Ornella Nalon presenta: Una luce sul futuro

Ornella Nalon presenta: Una luce sul futuro

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Ornella Nalon presenta Una luce sul futuro: una storia d'amore contrastata dall'aristocrazia ottocentesca, un intreccio tra passato e presente, il mistero di un incontro impossibile.

Dice di sè:


Una luce sul futuro

di Ornella Nalon
PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto
Narrativa | Paranormal
ISBN 9788833663173
Ebook 2,99€
Cartaceo 12,50€

Quarta

Quando il passato è ottenebrato dai rimorsi, solo una luce può rischiarare il futuro.
Cosa possono avere in comune un cantante rock e una ragazza vissuta nel 1800? Potrebbe sembrare nulla, ma la storia di Richard e Lidya vi dimostrerà che un collegamento può esserci. Dopo una breve gavetta, Richard Harvey riesce ad affermarsi nel panorama musicale londinese ed europeo. Ha rincorso la celebrità, sacrificando le amicizie, gli affetti familiari e i propri valori. Alla soglia della vecchiaia, si accorge che quanto ha ottenuto non lo ripaga di ciò che ha perduto. Un forte senso d’inutilità, il rimorso e la solitudine lo stanno conducendo verso un grave stato depressivo. Decide di affittare un piccolo castello a Filey, nel North Yorkshire e di rimanervi rinchiuso finché avrà scritto la sua biografia. Svelerà tutti i suoi segreti come atto di riscatto per una intera vita di bugie. In quello stesso castello, più di duecento anni prima, aveva vissuto Lidya, la figlia dei custodi. Una ragazza semplice, dolce e intelligente che, fin da piccola, coltivava il suo profondo amore per il figlio dei castellani. Un sentimento maturato con il trascorrere degli anni, ma destinato a incontrare molti ostacoli. Due storie totalmente diverse e separate dal tempo, ma che conosceranno un punto di connessione. Sarà quella fugace interconnessione che costituirà la salvezza per entrambi.


L'autore racconta

Diamo il benvenuto a Ornella Nalon, che oggi ho il piacere di avere come gradita ospite nel mio Caffè Letterario. Presentati ai nostri affezionati lettori: chi è Ornella Nalon e soprattutto, chi non è?

Ciao Silvia, anche per me è un grande piacere partecipare al tuo Caffè.
Mi chiedi di presentarmi, ma quant'è difficile parlare di sé! Chi sono? Una mamma e aspirante nonna, una contabile con la passione della scrittura. Chi non sono? Una bugiarda. Odio la falsità in tutte le sue forme.

Parliamo del tuo romanzo Una luce sul futuro. Come ti è venuta l’idea di questo libro, perché hai voluto raccontare la storia di Richard e Lydia?

Non sono stata io a scegliere di raccontare la storia di Richard e di Lydia, ma sono stati loro a scegliere me. A parte il mio giallo che è stato ispirato da una storia vera, tutti gli altri miei romanzi sono frutto di una illuminazione. La storia mi si è delineata all'improvviso e ho avuto l'esigenza di scriverla.

Le meravigliose descrizioni della contea del North Yorkshire sono molto realistiche. Hai avuto modo di visitarle personalmente?

No, in verità non ci sono mai stata. Tempo fa, dopo avere scritto il mio romanzo ambientato in Africa, un autore mi ha suggerito di non ammettere che non l'avevo mai visitata, perché avrebbe potuto diventare un deterrente agli occhi di un eventuale lettore. Infatti, molti “esperti” della scrittura, consigliano di parlare solo di luoghi che si conoscono poiché sarebbe un azzardo farlo di posti sconosciuti. Indubbiamente hanno ragione tutti quanti, ma io, tra le altre cose, sono testarda e mi piace sbagliare da sola. Dopotutto, con i mezzi che abbiamo a disposizione, al giorno d'oggi, si può conoscere ogni angolo del mondo senza muoversi da casa.

Hai ragione, la tecnologia ci aiuta molto nei viaggi virtuali. Lydia, la sua vita passata e il castello, le terre selvagge del nord Europa, questo personaggio surreale che fa la sua comparsa con discrezione, mi rimanda ai racconti gotici di Karen Blixen. Hai letto qualcosa di suo, ti sei forse ispirata al suo mondo?

Forse, chissà, potrei averne attinto anche per scrivere il romanzo ambientato in Africa, di cui ti parlavo prima, ma se l'ho fatto, non me ne sono resa conto, così, come in quest'ultimo. Sono comunque certa che dalle proprie letture qualcosa rimanga sempre e che, alla fine, finiscano con l'influire sul proprio stile, anche se a livello inconscio.

Passato, presente e futuro: è così che racconti la vita di Richard, un po’ come Dickens quando scrisse Canto di natale e fecero la comparsa i tre spettri. Nel tuo libro Una luce sul futuro fa il suo ingresso un solo spettro che incarna tutti e tre i fantasmi: è un fantasma del passato che si materializza nel presente e ha ripercussioni sul futuro del protagonista, un po’ come capita al protagonista del libro di Dickens. Ornella Nalon, avevi pensato a queste analogie o sono frutto del caso?

Anche in questo caso non ho attinto intenzionalmente da Dickens, tant'è che sei tu stessa, con la tua domanda, a farmi notare delle attinenze che probabilmente non avrei mai preso in considerazione.
In effetti, com'è stato per Scrooge che ha dovuto ripercorrere il passato per accorgersi che i suoi errori gli avevano procurato un presente vuoto di valori, prospettandogli una morte in totale solitudine, così è anche per Richard.
Ma in fondo, come ha scritto Pitigrilli: «Di scrittori originali non ce ne sono e si è sempre il plagiario di qualcuno».

Ci lasci un breve estratto significativo di Una luce sul futuro?

Ti posso proporre questo breve estratto; uno dei momenti in cui Richard realizza di essere ricco soltanto di cose materiali.
Non aveva idea se suo padre amasse gli orologi e avesse un minimo di conoscenza del loro mercato, ma credette di avere fatto una scelta giusta, quando gli si illuminarono gli occhi alla vista del Rolex Datejust 16013. Tuttavia, quando l’uomo lo indossò al braccio sinistro, realizzò che era quello che accusava difficoltà di movimento e si sentì mortificato.
Se fosse stato meno sprovveduto e più sensibile, avrebbe dovuto evitare un oggetto che andasse a evidenziare la sua menomazione. In quel momento ebbe dei forti dubbi anche sull’adeguatezza del regalo scelto per sua madre. Si chiese se una donna di mezza età, così umile e semplice, avrebbe mai avuto l’occasione o l’audacia di indossare la sua vistosa collana di smeraldi.
“Ho appena smentito ciò che ho confermato a mio padre poco fa. Non sono il solito Richard, né potrò mai più esserlo. Sono diventato un ibrido: un povero che si è arricchito in fretta, che ha perso il contatto con le sue radici, che ha barattato i suoi valori per raggiungere il paradiso. Scoprendo, troppo tardi, che quel paradiso era soltanto di carta” pensò mestamente.

Si dice che “in un buon libro la cosa migliore è fra le righe”. Ornella Nalon, tra le righe è celato qualche messaggio particolare o il tuo obiettivo è esclusivamente quello di intrattenere piacevolmente il lettore?

Proprio qualche giorno fa, una persona che ha letto questo mio libro mi ha voluto lasciare il suo commento nel quale, tra le altre cose, ravvisava questo tipo di messaggio: “per quanto un essere umano possa sentirsi smarrito, il cordone ombelicale con il passato mai potrà essere reciso. È dalla storia, è dal ricordo, è dalle persone apparentemente dimenticate e invisibili che noi traiamo la linfa che alimenta la nostra vita” e mi chiedeva se era questo ciò che volevo trasmettere al lettore. Io le ho risposto che ognuno trae le proprie conclusioni da ogni libro che legge, perché legge sempre un po' di se stesso. Ed è quello, proprio quello il messaggio corretto.

Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?

Ho esordito con due libri per bambini che ora ho intenzione di ripubblicare aggiungendo qualche illustrazione. Successivamente ho scritto un mainstream dal titolo Oltre i confini del mondo e un giallo che costituisce il mio bestseller personale Non tutto è come sembra.

Ornella Nalon, che tipo di pubblico vorresti conquistare?

Tutto è una risposta un po' troppo scontata? Scherzi a parte, mi piacerebbe conquistare almeno un po' di quel pubblico tendenzialmente diffidente verso lo scrittore non noto, farlo ricredere, farlo diventare un lettore più curioso, più coraggioso, che impari ad attingere anche tra le opere degli emergenti.

Progetti per il futuro...

Revisionare, rielaborare, correggere, editare e poi pubblicare il giallo che ho nel cassetto. Per cui non stiamo parlando di un futuro molto prossimo.

Brava, sempre sul pezzo. Grazie Ornella Nalon per essere stata con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.

Grazie a te Silvia, per gli auguri e per questa bella chiacchierata.


Silvia Pattarini


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