A grande richiesta della bocciofila di Molazzana (LU), la raccolta di racconti che ha spopolato nei concorsi letterari, tanto che hanno addirittura deciso di aprire il file prima di cestinarlo.
"Chupa Chups!" si propone di accompagnare il lettore sull’ottovolante della quotidianità giovanile, fra beghe universitarie, relazioni sentimentali, umorismo nero, pornosplatter e social network, con piglio trash e scarso fair play.
Insomma, le probabilità che non piaccia sono alte. Ma perché non verificarlo di persona?
Da uno degli autori di Spinoza.it.
di Daniele Pollero | Panesi Edizioni | Racconti
ASIN B016CYI4NC | ebook 1,99€ Amazon
Che io ricordi, mi sono avvicinata alla lettura perché era un passatempo piacevole. Da figlia unica, mi era sembrata un’opzione gradevole per la quale non servivano fratellini, sorelline, amichette né il tanto agognato cagnolino. Leggevo Topolino per ore, poi sono passata ai “grandi classici” per bambine – romanzetti senza pretese sul tema dell’adolescenza. Al liceo sono arrivata ai Grandi Mattoni: bellissimi, ma un pugno nello stomaco. Da Guerra e Pace fino a Nessuno sa di noi, passando per Non ti muovere e La capanna dello zio Tom. Da quel momento la lettura è diventata sempre “impegnativa”, a volte anche troppo.
Divorare Chupa Chups! in una mattinata mi ha ricordato di quando ero piccola.
È una raccolta di racconti che non ha la pretesa di fare sfoggio di termini aulici, che non vuole essere complicata, che fa ironia in modo leggero e comprensibile. Sono situazioni che tutti abbiamo vissuto, che tutti sappiamo riconoscere e di cui tutti possiamo sorridere.
Lo stile è simpatico e scorrevole, diverso dai soliti volutamente imbellettati e stile favola moderna. Le vicende sono tutte brevi e buffe, con la loro buona dose di critica sociale.
È consigliato soprattutto perché è non-impegnativo. Lo si può leggere dopo una giornata maledettamente intensa, durante una mattinata pigra e persino in autobus. Di libri così ce ne vogliono, perché fanno sorridere senza lasciare cicatrici e perché ci prendono in giro senza farci male. Vai di Chupa Chups!
Divorare Chupa Chups! in una mattinata mi ha ricordato di quando ero piccola.
È una raccolta di racconti che non ha la pretesa di fare sfoggio di termini aulici, che non vuole essere complicata, che fa ironia in modo leggero e comprensibile. Sono situazioni che tutti abbiamo vissuto, che tutti sappiamo riconoscere e di cui tutti possiamo sorridere.
Lo stile è simpatico e scorrevole, diverso dai soliti volutamente imbellettati e stile favola moderna. Le vicende sono tutte brevi e buffe, con la loro buona dose di critica sociale.
È consigliato soprattutto perché è non-impegnativo. Lo si può leggere dopo una giornata maledettamente intensa, durante una mattinata pigra e persino in autobus. Di libri così ce ne vogliono, perché fanno sorridere senza lasciare cicatrici e perché ci prendono in giro senza farci male. Vai di Chupa Chups!
Giulia Mastrantoni Da quattro anni collaboro all’inserto Scuola del Messaggero Veneto, scrivo per il mash up online SugarPulp e per la rivista dell’Università di Trieste Sconfinare. Dopo aver trascorso un periodo in Inghilterra, ho iniziato un periodo di studi in Canada, ma, dovunque sia, scrivo. Misteri di una notte d’estate, edito da Edizioni Montag, è la mia prima antologia di racconti. One Little Girl – From Italy to Canada, eBook selfpublished. |
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