tag:blogger.com,1999:blog-83740752397724356912024-03-19T12:35:37.471+01:00Gli scrittori della porta accantoWeb Magazine Culturale . Collana EditorialeGli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.comBlogger4298125tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-21575639201052109932024-03-19T08:54:00.004+01:002024-03-19T09:05:05.719+01:002 poesie da dedicare al papà per la sua festa<img alt="Poesie da dedicare al papà per la sua festa" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJHPA5ulO70Edo3I3AgZZiQpO-LzDEdb5D1DlfCEkqcXtStU20Z-Fts-8tKImOd_x7EdO_5LAwq_9g6jI9BM4yWFEQfzgzUfx3GgVfuwyC2z1_sh6FsjczR06SSHKQcD8t-fP2agQyj6PCZpyef8Q1QFqmvSmUqHpMwYiM8eDvefyJ63eyQe9Kk4SRUAzQ/s1600/EDITORIALE.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2>
<span class="h2-post"> Poeticamente </span><span class="nome-autore">Di Silvia Pattarini. </span>19 marzo, due poesie inedite per bambini da dedicare al papà per la sua festa: quando i figli chiedono attenzione, tempo di qualità a loro dedicato, perché alla fine è l'unica cosa che conta. </h2>
Oggi è la festa del papà. Come ogni anno cade il 19 marzo, giorno in cui si festeggia San Giuseppe.<br />
Ogni occasione è buona per fare festa, è così bello riunirsi in famiglia e con buon cibo e assieme a uno degli uomini più importanti della nostra vita.<br />
E mentre tra i banchi di scuola le aule assumono le sembianze del laboratorio di Babbo Natale, i bambini tagliano, incollano e disegnano, le maestre si spremono le meningi per realizzare l'ennesimo lavoretto, che non sia banale o scontato e assolutamente diverso da quello degli anni precedenti!<br />
Una maestra stramba, per caso inventa rime, ma non rime qualsiasi; rime potenti, che disturberanno e faranno riflettere qualcuno, specialmente qualche genitore un po' frettoloso. Ma è proprio questo l'intento della poesia: intrattenere sì, oppure portare a riflessioni.<br />
Una poesia d'attualità che rispecchia molto bene, forse troppo, la società del nostro tempo.<br />
Il tempo è prezioso e purtroppo, non ritorna. <b>Fate tesoro del tempo che passate con i vostri figli</b>, che sia tempo di qualità, godetevi i vostri figli perché il tempo fugge e non ritorna, in un baleno quel bambino di sei anni, si ritroverà adolescente e sarà lui a sfuggirvi. E capirete di avere perso occasioni uniche ed esperienze preziose.<br />
<br>
<blockquote>
<div class="due-colonne">
<h3>Caro papà</h3>
di <b>Silvia Pattarini</b><br />
<br />
Caro papà sei arrabbiato<br />
nel traffico sei bloccato,<br />
porta pazienza, caro papà,<br />
presto il semaforo verde sarà.<br />
<br />
Ma non correre, te ne prego<br />
del tuo ritardo io me ne frego<br />
io ti aspetto a tutte le ore<br />
col cuoricino colmo d’amore.<br />
<br />
Finalmente sei arrivato<br />
ti corro incontro tutto agitato <br />
ma ti squilla il cellulare<br />
mentre io con te vorrei giocare<br />
<br />
o fare un giro al parco<br />
ma tu sei troppo stanco,<br />
con tutti gli impegni che hai<br />
un po’ di tempo per me non trovi mai!<br />
<br />
Quando guardi la televisione<br />
io mi sento un po’ in prigione,<br />
poi ti addormenti sul divano<br />
e ti accarezzo piano piano.<br />
<br />
Caro papà, sai che ti dico?<br />
Se prendi ferie ti benedico<br />
così potremo andare al mare<br />
e ridere e nuotare.<br />
<br />
Quando sto in tua compagnia<br />
sono il bambino più felice che ci sia!
<div class="text-en"><h3>Papà mi porti in giro?</h3></div>
di <b>FraStè</b><br />
<br />
Papà mi porti in giro<br />
Lassù sulle tue spalle? <br />
Voglio danzare in aria<br />
Come le farfalle<br />
<br />
E poi mi lasci in alto<br />
Per fare l'aeroplano?<br />
Lo sai che tocco il cielo<br />
Se tu mi dai la mano<br />
<br />
Sei il mio supereroe<br />
Anche senza mantello<br />
Perché quando mi abbracci<br />
Tutto sembra più bello<br />
<br />
E quando chiudo gli occhi<br />
E sogno il futuro<br />
Mi basta averti accanto <br />
Per sentirmi al sicuro
</div></blockquote>
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>
Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-5552892386425414132024-03-18T17:15:00.010+01:002024-03-18T17:21:29.651+01:00Plasticamente – Le materie plastiche e le scelte ecofriendly, di Elena Genero Santoro: un estratto<img alt="Plasticamente – Le materie plastiche e le scelte ecofriendly, di Elena Genero Santoro: un estratto" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1MYEQjFePgdPN32RWaHmmjXKp_3jKBIkZXq9sktk5WI0aVlwbaTjsXgmqKhUdCbjK0I0WpGuhCr-KE-SxQi-KCqGEThjy-0cPBVfyVTttD1_JDsx4lEDO4dqdDYKRCq-U9gRHe3OVLmLqqvI8TpncggUSnnAUHJawah3VDy1zJL9pNamqyarNpWKFgu3-/s1600/ESTRATTI.webp" width="100%" /><br /><br /><h2><span class="h2-post"> #booktok </span>Un estratto di <i>Plasticamente – Le materie plastiche e le scelte ecofriendly</i>, un manuale pratico di Elena Genero Santoro (PubMe - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto HOWTO): «Lo schema circolare del riciclo e del riuso non è il presente della plastica. Non ancora, per lo meno».</h2>
<blockquote class="pag69">
Beh, ma se c’è la raccolta differenziata che problema c’è? Ci impegniamo tutti a mettere la plastica nel corretto bidone e a quel punto quello che è stato prodotto può essere riutilizzato.<br />
Non è così semplice.<br />
<i>Il Guardian</i> nel 2019 ha pubblicato un articolo dal titolo: “Plastic Recycling is a myth”, il riciclo della plastica è un mito. Mother Jones nel maggio 2020 pubblicava un articoli dal titolo: “Plastic Recycling is Broken”, il riciclo della plastica sta fallendo.<br />
Perché tutto questo scetticismo?<br />
Cito i dati riportati in <a href="https://%20www.ilpost.it/2020/09/19/plastica-riciclaggio/" target="_blank">un articolo del <i>Post</i></a>: in Italia la raccolta differenziata funziona, nel 2018 si è raccolto in modo differenziato il 58,1% dei rifiuti solidi urbani e in alcune regioni come Lombardia ed Emilia Romagna addirittura il 70%.<br />
[...] Eppure. La raccolta differenziata e il reale riciclo dei prodotti non sono legati da una relazione di proporzionalità diretta.<br />
Secondo l’ISPRA, in Italia solo il 30% della plastica è riciclata (in altri stati anche meno, noi siamo tra i più virtuosi). Il 40%, sempre in Italia, viene bruciato nei termovalorizzatori e quello che rimane va in discarica.<br />
Perché?
<br /><br />
<div class="citazione"> <h3> Intanto non tutte le plastiche sono uguali e non tutte sono riciclabili nella stessa misura.
</h3></div>
Quando riempiamo i nostri sacchi di imballi, carte di merendine, bottiglie di plastica e bottiglie di latte, mettiamo insieme una serie di materiali diversi, che negli impianti vengono poi separati con varie tecniche, prima o dopo la macinatura. Per esempio ci possono essere operatori che distinguono e separano manualmente i materiali se di adeguate dimensioni. In seguito il mix di plastiche può venire fatto passare in vasche di acqua e separato per flottazione in base alla densità dei diversi polimeri: i più leggeri galleggeranno, i più pesanti andranno a fondo.<br />
Tra i materiali più riciclabili e separabili abbiamo sempre il PET delle bottiglie di plastica e il PP, il polipropilene.<br />
[...] In sostanza: riciclare la plastica prevede l’utilizzo di molte risorse, quindi la resa è cara, ma il risultato, attualmente, è meno prestazionale di quello che si otterrebbe con la plastica vergine e, per giunta, più costoso. A meno che il prezzo del petrolio non sia molto alto, le scagliette di plastica vergine costano meno di quelle di plastica riciclata.<br />
In attesa di nuove evoluzioni legislative che vietino l’uso dei soli polimeri vergini, i produttori si orienteranno sempre su un materiale nuovo.<br />
La speranza è che i produttori di oggetti di plastica inizino a considerare l’utilizzo del riciclato come un valore aggiunto in ottica di sostenibilità, perché se è vero che del pellet vergine costa meno, l’uso della plastica nuova a lungo termine costituirà un costo ambientale e globale incalcolabile.<br />
Ci sono invece buone notizie dal mondo dell’innovazione, che sta lavorando sul riciclo chimico delle plastiche, tecnica che permettere di rompere le molecole come fossero mattoncini e di renderle pronte per essere polimerizzate di nuovo. In questo modo si superano i limiti del riciclo meccanico che non permette di separare le sostanze
contaminanti.
<br />
Lo schema circolare del riciclo e del riuso non è il presente della plastica. Non ancora, per lo meno.<br />
Gli sviluppi futuri potrebbero unire il riciclo meccanico con quello chimico. Benché il riciclo infinito sia un concetto solo teorico, potrebbe essere plausibile rallentare significativamente il momento il cui la plastica diventa un rifiuto.
<span class="cite">Elena Genero Santoro, <i>Plasticamente: le materie plastiche e le scelte ecofriendly</i></span>
</blockquote>
<br />
<h4>Continua a leggere...</h4>
<table class="caffe"><tbody><tr><td><img alt="Plasticamente" border="0" data-original-height="400" data-original-width="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihMMmkdBh5NBBAuSuJmrZatJhXtWOWn8HxR2geLMMlNF-gC7irtuOPIPT3mf08fphEH5nQ7K3xHY3lAWgXl7NFemQIRi-Oop3lp14lB8un8I1qgaUAQ_azwsrSHya8wZDpbCFLnuuiQ-TRgzmiHeyU1x066hwVs1ameWLDC3AYDUy_kSPYWQpDDF7j7w/s1600/Plasticmente.webp" /><br />
<h3>Plasticamente<br />
Le materie plastiche e le scelte ecofriendly</h3>
di <b>Elena Genero Santoro</b><br />
<i>PubMe - Gli scrittori della porta accanto HOWTO</i><br />
Manuale pratico<br />
<b>ISBN </b><br />
<a href="https://amzn.to/3VKhH7o" rel="nofollow" target="_blank">Cartaceo 14,00€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3iMuCXN" rel="nofollow" target="_blank">Ebook 5,99€</a><br />
<br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/12/plasticamente-un-manuale-pratico-di-elena-genero-santoro.html" target="_blank">SCHEDA DEL LIBRO</a></div></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>«Ogni giorno, come specie, facciamo di tutto per distruggere la capacità della Creazione di darci in qualsiasi caso vita, ma la Creazione continua a fare ciò che è in suo potere per offrircela comunque. E questo è il vero amore.»<br />
Julia Butterfly Hill<br />
<br />
La plastica è un materiale che ha iniziato a diffondersi massivamente e in infinite applicazioni dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Le nostre case sono invase da oggetti di plastica, la maggior parte dei quali destinati al monouso. Se agli albori la plastica è sembrata un’invenzione geniale, economica e versatile, oggi ci stiamo accorgendo di quanto sia insidiosa. La produzione senza freni di questo materiale ha avuto come effetto collaterale l'inquinamento mondiale. La plastica ora è ovunque, invade gli ecosistemi, crea isole nel mare, finisce negli alimenti che consumiamo.<br />
Il questo manuale potrete trovare:<br />
<ul>
<li>Dati e informazioni sugli utilizzi dei diversi tipi di plastica e sull’efficacia del riciclo;</li>
<li>Una panoramica sullo stato dell’inquinamento globale e sulle leggi in merito;</li>
<li>I rischi legati all’inquinamento da plastica;</li>
<li>Una sezione legata alla produzione tessile;</li>
<li>Azioni volte a ridurre la plastica nella nostra quotidianità;</li>
<li>Brand sostenibili e plastic free per l’acquisto;</li>
<li>Progetti innovativi inerenti il riciclo della plastica e soluzioni domestiche fantasiose.</li>
</ul></blockquote>
<br />
<h3>
Post-it: leggi altri estratti</h3>
<div>
<div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/Post-it?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script></div>
</div>
<br />Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-80278087510981691942024-03-18T10:38:00.003+01:002024-03-18T16:47:23.504+01:00Andrà tutto bene, la raccolta di racconti degli Scrittori della Porta Accanto: un estratto<img alt="Andrà tutto bene, la raccolta di racconti degli Scrittori della Porta Accanto: un estratto" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig8YsyxrA6emW4UKOLRD1OpBf54Iv9sjuROLUfELg6wU5-GAFEAyCD5VhXmcaEOdKAOPG4E0BlbQ-tMlAuEyQNDukhbC-jNcN3PPeeu3UqvelDhwObLiWZubysF0xes_QbR1xkKbrI_c2kxTDkOARiyIGwCxuitFvqaRsppCjp-aWGlOfZlbklQIrBbKRo/s1600/ESTRATTI.webp" width="100%" />
<br /><br /><h2><span class="h2-post"> #booktok </span>Un estratto di <i>Andrà tutto bene</i>, una raccolta di racconti del collettivo Gli Scrittori della Porta Accanto (StreetLib - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). La Terra si è ripresa il suo spazio: «Fatemi ripigliare fiato, mettere un po’ in ordine, e poi vi lascio
andare. Andrà tutto bene».</h2>
<blockquote class="pag69">
Mi dispiace davvero tanto, ma era l’unico modo.<br />
Io ci ho provato tante volte a dirvi che non c’era più tempo, che stavo morendo. Ma voi non mi avete mai ascoltata. Eravate troppo impegnati a produrre, a fare, a consumare. Ma che c’avete mai nella testa, nelle mani, nelle gambe. Non ci riuscite proprio a stare fermi, eh?<br />
Qualcuno di voi ha tentato di frenare questa vostra corsa malsana, questa vostra frenesia isterica. Ma non li avete ascoltati. Li avete derisi. Avete pensato “sì, sì, faremo domani”.<br />
Un tubetto di colore strizzato e ripiegato su se stesso, ecco cosa sono ormai. Ma voi davvero credete che continuando a spremermi uscirà ancora qualcosa?<br />
Vi siete presi le terre, i mari, i cieli, avete lasciato ovunque la vostra impronta, sconvolgendo ecosistemi più longevi di voi, intatti dall’alba dei tempi. Avete addomesticato la natura quanto più avete potuto, domando le zolle per farci crescere quel che vi serviva, confinando gli animali in una piramide alimentare con voi al vertice, pure i carnivori vi siete messi sotto i piedi.
<br /><br />
<div class="citazione"><h3>Che poi, almeno fosse servito a farvi stare meglio tutti.
</h3></div>
E invece vi vedo, quel gruppo di là ha così tanta ricchezza che non riuscirà mai a consumarla in una sola misera vita. Quel gruppo di là ha a malapena di che sopravvivere. E quegli altri… Beh, a quegli altri manco le briciole avete lasciato. Entrate in un panificio e il primo della fila compra tutto il pane, eppure lo sa che tanto diventerà vecchio e lo butterà, perché è solo e mangerà appena qualche panino, altrimenti gli scoppierà la pancia. E gli altri che sono in fila con lui? Niente, preferite farlo diventare vecchio nella vostra credenza, il pane, piuttosto che condividerlo con chi ha fame.<br />
Voi ancora non l’avete capita questa cosa, eh?<br />
Arraffate, accumulate, avidi ciccioni con le guance stragonfie. E sprecate. Risorse, affetti, tempo. Da un colabrodo, le vostre mani, che trattengono solo il vostro ego.<br />
“Tutto sta finendo!” Ho provato ad avvertirvi, a gridare. Ho scrollato le mie ossa e vi ho fatto tremare, un po’ qua, un po’ là. Ho spremuto le nuvole e fatto cadere milioni di litri d’acqua che hanno ingrossato i fiumi e travolto le vostre case. Ho lasciato bruciare interi paesi, dopo che voi gli avevate dato fuoco, non sapete quanto ho sofferto nel veder morire tutti quegli animali, quegli alberi, quelle persone, ma ho lasciato corre, più che ho potuto, perché forse vi sareste fermati. Ho mandato sciami di cavallette affamate a depredare i vostri raccolti, che poi sono i miei. Ho lasciato che il deserto avanzasse e mangiasse le vostre città, confinandole
entro mura strettissime e affollate, più compressi delle formiche.
<br />Ma non era mai abbastanza, perché accadeva sempre a qualcun altro.<br />
E ho seguitato a sciogliermi, a disidratarmi, a morire, intossicata dalle vostre scorie, il risultato della combustione di tutte le mie ricchezze. Mi avete tolto anche l’aria, abbattendo i miei bronchi, uno dopo l’altro. Avidamente, come se la questione non vi riguardasse. Ma come pensate che possa produrla l’aria, eh? Lo sapete quanti miliardi di anni ho impiegato a trovare questo sistema? L’ho fatto per voi, ingrati! E voi, “no grazie” avete risposto.<br />
Siete arrivati una manciata di millenni fa e vi siete riprodotti a dismisura, sfruttando il vostro ospite, io, la Terra. E invece di proteggere e dosare con cura le risorse del vostro supporto vitale, avete depredato senza coscienza, con l’autorità di un padrone. E già pensate di andare su Marte, su un altro ospite, e iniziare di nuovo. Come fanno i virus.<br /><br />
<div class="citazione"><h3>I virus.
</h3></div>
I virus, già.<br />
Sai che c’è? Adesso vi fermo io. Ma proprio tutti, eh? Altrimenti non vale.<br />
Un, due, tre, stella! E tutti lì, immobili. Il primo che si muove viene eliminato dal gioco.<br />
Con un virus.<br />
Piccolo, infinitesimo frammento di vita che vi assomiglia tanto. Che amara ironia, vero? <br />
Un virus che si attacca al vostro DNA, in modo da prendervi tutti e solo voi. Come specie. E si riproduce, lavora e viaggia istericamente, velocemente. E consuma l’aria nei polmoni. Come voi.<br />
Peccato che nel DNA non ci siano scritte le vostre colpe, se siete giusti o meno. Altrimenti avrei potuto pensare a qualcosa di meno democratico e più selettivo. Il meglio che sono riuscita a fare è salvare i vostri bambini, i più giovani di voi, quelli che ancora non hanno torti, quelli che resteranno più a lungo con me. E che magari impareranno questa lezione molto più di quanto state facendo voi, che ancora adesso, vi vedo, non sapete far altro che darvi addosso e misurarvi sulla furbizia di eludere le regole. Che amara ironia, pensate pure di essere furbi.
<span class="cite">Stefania Bergo, "Un, due., tre, stella!" da <i>Andrà tutto bene</i></span>
</blockquote>
<br />
<h4>Continua a leggere...</h4>
<table class="caffe"><tbody><tr><td><div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="300" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B086BSDW5T&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_6EzJEbF3HSTHF&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="200"></iframe></div><br />
<h3>Andrà tutto bene</h3>
di <b>Stefania Bergo, Bruno Di Marco, Davide Dotto, Angelo Gavagnin, Elena Genero Santoro, Valentina Gerini, Claudia Gerini, Tamara Marcelli, Vincenzo Mirra, Ornella Nalon, Alessandra Nitti, Silvia Pattarini, Andrea Pistoia</b><br />
<b>StreetLib – Collana Gli scrittori della porta accanto</b><br />
Racconti<br />
<b>ISBN 9788835392545</b><br />
<a href="https://amzn.to/3Tk9Cq3" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br />
<br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/04/andra-tutto-bene.html" target="_blank" title="Vai alla scheda del libro">SCHEDA DEL LIBRO</a></div></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>Come gli ambientalisti ci chiedevano qualche mese fa, ci siamo fermati, anche se non lo abbiamo fatto per coscienza ecologica. Restiamo a casa per sopravvivere, anche se ci sentiamo in gabbia e siamo costretti a riprogrammare la nostra quotidianità.
Mentre tutto il personale sanitario e i volontari sono impegnati in prima fila per salvare vite umane affrontando la pandemia di Covid-19 a testa alta, noi restiamo a casa. E volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, #iorestoacasa può diventare il pretesto per ripensare alle nostre priorità.
In questi tredici racconti inediti ci sono le nostre paure e le riflessioni sul presente, l'incertezza e le previsioni sul futuro. Ma soprattutto la consapevolezza che, in un modo o nell'altro, andrà tutto bene. </blockquote>
<br />
<h3>
Post-it: leggi altri estratti</h3>
<div>
<div class="mappa_mesi">
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</div>
<br />
Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-90464393533435769502024-03-17T11:56:00.007+01:002024-03-17T12:04:58.462+01:00Ti voglio bene, papà!, un libro da colorare e personalizzare<img alt="Ti voglio bene, papà!, un libro da colorare e personalizzare" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm_kdBZEkYxK-q7EFnQ3E97xg6cbJrt7Hs0smYIFk7hw9eG0997M4EBzQxAt5DEWbkA63BTisFn_dSqHEnB7wdT3BF7uuLWM8YAgjIQ2aagnNtW-AZMfdq0p0yM-qwqkI5F_8InLgvrFY-cI5WVHVfCHtpom8vOwtFOLKQZlS-0Vi5I42tJGGT37j8P6Bf/s1600/segnalazioni_kids.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Ti voglio bene, papà!</i> (PubMe – Collana Gocce), un libro da colorare, scrivere e disegnare per bambini in età prescolare e scolare, della serie <i>Colora Disegna Scrivi</i>. Una bella idea regalo per la Festa del papà, per il suo compleanno o per tutte le volte che si sente il bisogno di dirgli “Ti voglio bene”.</h2>
<blockquote>
C'è un uomo vicino alla finestra,<br>
ha gli occhi tristi di chi ha troppe cose in testa.<br>
Sospira e guarda lontano,<br>
gli scende una lacrima, la ferma con la mano.<br>
Faccio un passo e lui mi vede,<br>
mi guarda, sorride e poi mi chiede:<br>
"Com'è andata a scuola oggi?"<br>
e gli si accende qualcosa negli occhi.<br>
Non dico niente ma lo stringo forte,<br>
perché anche il mio papà ne ha bisogno a volte.
</blockquote>
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CY8C24W5&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div><br />
<h3>Ti voglio bene, papà!</h3>
PubMe – Collana Gocce<br />
Libro da colorare, scrivere, disegnare<br />
Copertina flessibile | 76 pagine<br />
ISBN 979-8884855120<br />
<a href="https://amzn.to/49SF5a3" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 9,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
❤️🌈Un libro da colorare in cui trovi anche tante pagine per disegnare e scrivere ricordi, pensieri ed emozioni legati al papà. Una bella idea regalo per la Festa del papà o per il suo compleanno o per tutte le volte che senti il bisogno di dirgli “Ti voglio bene, papà!”.🌈❤️
<br />
<ul>
<li>
21 immagini inclusive da colorare, anche con i pennarelli, grazie allo spessore della carta e al retro scuro che non rivela il rovescio del disegno;</li>
<li>due poesie dedicate al papà (di Stefania Bergo);</li>
<li>pagine vuote per disegnare;</li>
<li>pagine a righe su cui scrivere i momenti trascorsi con il/i papà, le emozioni e tutto quello che a voce non si riesce a dire, con domande e testi guida per stimolare i bambini e le bambine a raccontare;</li>
<li>possibilità di inserire fotografie o altri ricordi da incollare alle pagine.</li>
</ul>
🌟 I libri della serie "Colora Disegna Scrivi" della collana gocce sono adatti a bambini tra i 4 e i 7 anni. 🌟
</blockquote>
<br />
<h3>Un libro della serie <i>Colora Disegna Scrivi</i>, per stimolare la creatività dei bambini.</h3>
Si tratta di libri per bambini e bambine in età prescolare e scolare con pagine spesse e illustrazioni in bianco e nero.<br /><b>
Colorare </b>permette di esprimere i propri sentimenti, libera le emozioni e racconta il carattere. Più che un passatempo, colorare è un linguaggio che mette in luce lo stato emotivo dei bambini e delle bambine. Rende unica la loro visione del mondo. Nei libri di questa serie troveranno tante immagini da colorare, con disegni semplici dai contorni netti, da personalizzare a proprio piacimento. Tutte le illustrazioni sono frutto dell'intelligenza artificiale e corrispondono al tema proposto dal titolo (cercando di essere il più inclusive possibile nel caso in cui il tema riguardi le persone). Il retro di ogni immagine è scuro, in modo che non sia visibile il rovescio del disegno nemmeno utilizzando i pennarelli. <br />
Nei libri di questa serie c'è anche <b>spazio per disegnare e scrivere</b> (con l'assistenza di un adulto, se non autonomi), seguendo i suggerimenti legati al tema, per stimolare l'espressione della creatività, aumentare la capacità di comprensione tra le parole e le immagini e agevolare la capacità linguistica. <br />
Per ogni libro sono presenti anche<b> due filastrocche originali </b>a tema, scritte utilizzando un linguaggio appropriato all'età di lettura. Tutti i testi sono in stampatello per agevolare anche la lettura autonoma nel caso dei più piccoli.<br />
In ogni libro si trovano anche delle <b>pagine vuote su cui incollare </b>fotografie, biglietti, foglie, ritagli o piccoli oggetti seguendo il tema del titolo, per personalizzarlo come fosse un diario da conservare o regalare.<br>
<br />
<h3>Tutti i libri della serie<i> Colora Disegna Scrivi</i></h3><div class="mappa_mesi">
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</div>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-62185253513630125972024-03-16T17:49:00.020+01:002024-03-18T09:35:48.061+01:00Povere creature!, un film di Yorgos Lanthimos: la recensione<img alt="Povere creature!, un film di Yorgos Lanthimos: la recensione" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK4NnKOfVNlEb7_yXy-kKaBVIDU5o72vAj59-DtfwiiwzX-333FvZopEEtG0h6Eozkx49OsTnRFR0OOkLHemqqMMHmj6uPof-_kS5m38d_giQZutzg3-Hmj0diiHQqlD8SHRcImO6v05W2XXpYX5olZ6INBL04na7GyjuVBB6rXBhcLRj2eGNqFMx96W1y/s1600/CINEMA.webp" width="100%" /><br /><br />
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<span class="h2-post"> Cinema </span><span class="nome-autore">Recensione di Stefania Bergo. </span><i>Povere creature!</i>, l'ultimo film di Yorgos Lanthimos, adattamento del romanzo omonimo di Alasdair Gray. L'emancipazione femminile vista come riconquista del proprio piacere sessuale. Una pellicola visionaria dalle atmosfere gotiche, steampunk e wired, con una protagonista indimenticabile.</h2>
<b><i>Povere creature!</i> – disponibile in abbonamento su Disney+ – è il nuovo film di Yorgos Lanthimos</b>, il regista greco di <i>Dogtooth</i>, <i>The Lobster</i>, <i>Il sacrificio del cervo sacro</i> e <i>La favorita</i>. In questa pellicola dominano <b>atmosfere gotiche, steampunk e wired</b>, con un uso espressivo delle ombre, del bianco e nero e un abbondante utilizzo dell'obiettivo<b> fisheye</b> per deformare lo spazio in modo grottesco e stimolare lo sguardo dello spettatore. La palette di riferimenti cinematografici e letterari è ampia, come <i>Frankenstein</i> di Mary Shelly, <i>Metropolis</i> di Fritz Lang o <i>Nosferatu</i> di Friedrich Wilhelm Murnau.<br />
Candidato a 11 premi Oscar, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2024/03/oscar-2024-tutti-i-vincitori.html" target="_blank">ha portato a casa quattro statuette</a>, tra cui quella per la <b>miglior attrice protagonista a Emma Stone</b> e tre riconoscimenti tecnici che ben sottolineano la potenza visiva del film: miglior scenografia, trucco e acconciature e costumi.<br />
La <b>colonna sonora di Jerskin Fendrix</b> – per cui era candidato all'Oscar – è il completamento naturale di questo film artisticamente ineccepibile, sottolineando con una successione di cacofonie l'entropia di scene, personaggi e temi trattati.<br />
<br />
<u>NB: in questo articolo è stato inserito un filtro "no spoiler" che rende sfocate alcune frasi; per leggerle basta passarci su con il mouse da pc o toccare lo schermo da mobile.</u><br />
<br />
<h3><i>Povere creature!</i> inizia col colore, nel primo frame, per poi virare subito verso il bianco e nero. Il colore e la sua assenza sono funzionali alla narrazione, sottolineano i vari momenti della crescita personale di Bella Baxter, interpretata da una splendida Emma Stone in stato di grazia.</h3><b>
Bella Baxter</b> è il risultato dell'unione di una donna morta suicida e del suo bambino che portava in grembo ancora vivo – di cui non si fa menzione del<b> sesso</b>. Bella ha infatti il corpo della donna e il cervello del feto, è <b>una donna-bambina</b> che deve imparare a coordinare i movimenti, a camminare, a parlare, a pensare. Una strada in salita il cui lato positivo è l'innocenza, il non avere sovrastrutture, punto di partenza per <b>un processo di formazione scevro da condizionamenti sociali</b>. <br />
<br /><h3>
È evidente il richiamo al <i>Frankenstein</i> di Mary Shelly, anche se in questo caso il vero "mostro", fisicamente parlando, è il creatore di Bella, il dottor Godwin Baxter, interpretato dall'eclettico Willem Dafoe.</h3>
Il suo volto è deformato e pieno di cicatrici dovute agli esperimenti che il padre ha condotto su di lui quando era piccolo, non per violenza gratuita ma per amor di scienza, dice lui. La violenza subita viene infatti raccontata in modo asettico, razionale, con il black humor che pervade tutto il film. E nello stesso modo Godwin, che Bella chiama semplicemente <b>God</b>, alleva la sua creatura, che ha fredde nozioni di anatomia e conosce le regole dettate dallo scienziato ma in lei non è ancora presente alcuno spunto emotivo. <br />
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<table class="cinema"><tbody>
<tr><td><img alt="Oppenheimer, la locandina" border="0" data-original-height="400" data-original-width="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjinxV480K4sTK9TVTf3M0ZFfO5feT9izIIgWAjQqvMeXWR1yGwN78R8SfA1svK_tc_senhJTxxZR2JGGqOJIJRSFaPbEUidJ7WdM_kJgqDJui82SeALMdMYvrCty3qYd3NVJlDOPrm1eCb49M-anqzG-n1tWeqB5awgmnlBdOeYzHV3Dn1-3LXwChCiCbp/s1600/povere-creature.webp" /><br />
Povere creature!, un film di Yorgos Lanthimos: la recensione<br />
<div><h3>Povere creature!</h3>
REGIA <b>Yorgos Lanthimos</b><br />
SOGGETTO <b>Alasdair Gray</b><br />
SCENEGGIATURA <b>Tony McNamara</b><br />
PRODUZIONE | PRODUTTORE <b>Yorgos Lanthimos, Ed Guiney, Andrew Lowe, Emma Stone</b><br />
DISTRIBUZIONE <b>The Walt Disney Company</b><br />
MUSICHE <b>Jerskin Fendrix</b><br />
FOTOGRAFIA <b>Robbie Ryan</b><br />
ANNO <b>2023</b><br />
CAST <b>Emma Stone, Margaret Qualley, Willem Dafoe, Mark Ruffalo, Christopher Abbott</b></div></td> </tr>
</tbody></table>
<br />
<h3>
All'inizio del film Emma Stone si muove, parla e pensa come avesse tre, quattro anni. Tutto è scoperta, pone domande spiazzanti, fa capricci.</h3>
La sua interpretazione è perfetta, riesce a sostenere ogni sfumatura del personaggio e a essere sempre credibile. Il suo sguardo riesce a replicare <b>la meraviglia tipica dei bambini</b>, come se vedesse tutto per la prima volta. <br />
I suoi progressi vengono dettagliatamente annotati da <b>Max McCandles</b>, un collaboratore di Godwin che ha il compito di studiarne la crescita. Una crescita che all'improvviso diventa tumultuosa, quando Bella pretende di vedere cosa che c'è fuori l'enorme casa vittoriana in cui vive, circondata da creature nate da innesti bizzarri, protetta dal mondo esterno. Ma lei quel mondo lo vuole mettere in bocca, come fanno i bambini piccoli, è <b>avida di conoscenza, brucia di curiosità</b>. <br />
<br />
<h3>
L'epifania per Bella è l'esplorazione del suo corpo, la scoperta della masturbazione – «Bella ha scoperto felicità quando vuole». </h3>
Inizia a viverla con estrema naturalità, senza malizia, parlandone apertamente come un segreto svelato da condividere, sebbene le venga detto: «<b>Smetti immediatamente di darti piacere!</b> Nella buona società non si fanno certe cose». <br />
Per tenerla ingabbiata in un mondo protetto ma chiuso, Godwin propone a Max di sposare Bella, con la clausola di abitare per sempre con lui. È l'avvocato incaricato di redigere il contratto matrimoniale a dare la svolta alla trama e colore alla pellicola. <b>È con Dunkan Wedderburn, interpretato da Mark Ruffalo, che Bella scopre il sesso. Lui la irretisce</b> come fa un manipolatore con la sua vittima, parlandole di libertà e offrendosi di portarla a scoprire il mondo. Vista la sua determinazione, Godwin non può che lasciarla andare «perché possiede il libero arbitrio». Ed è allora che finisce il bianco e nero e inizia l'emancipazione di Bella.<br />
<br />
<h3>
Il sesso come emancipazione femminile, conquista di consapevolezza. </h3><b>
Per i restanti tre quarti del film Bella esplora il suo corpo attraverso i piaceri del sesso</b> con Dunkan – e non solo –, in un viaggio fisico e figurato attraverso l'Europa steampunk con ambientazioni che rievocano la Metropolis di Lang su un substrato vittoriano. E parallelamente <b>all'aumentare della sua consapevolezza si palesano gli atteggiamenti possessivi dell'uomo</b>, che inizia a decidere quanti dolcetti lei può mangiare, quando deve dormire, <b>cosa può dire e come deve comportarsi in pubblico</b>. <br />
<br />
<h3>Ma Bella non è addomesticabile.</h3>
Lei vuole ballare da sola e a modo suo – in un indimenticabile momento candidato a diventare cult alla stregua della <a href="https://www.youtube.com/watch?v=SzXiNmMnLYI" target="_blank">danza di Mercoledì Addams</a> o quella di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=OhtLk-XwYsM" target="_blank">Vincent e Mia in <i>Pulp fiction</i></a>. Lui impazzisce di gelosia e arriva a «intrappolarla» come un bagaglio per una destinazione apparentemente isolata dal mondo esterno. Eppure, proprio allora Bella prende coscienza non solo del suo corpo ma anche del <b>suo intelletto</b>, iniziando a leggere e disquisire di filosofia grazie all'interazione con personaggi minori, e della <b>sua umanità</b>, quando si scontra con l'ingiustizia sociale della povertà in una scena decisamente potente, teatrale, pervasa di giallo.<br />
<br />
<h3>
<i>Povere creature!</i> di Yorgos Lanthimos è un film femminista? Forse no, per essere un film femminista dovrebbe essere più universale, mentre questo è un percorso di emancipazione femminile personale.</h3>
Il percorso di Bella è palese, non retorico, ma forse si poteva approfondire il suo interesse per libri, filosofia, giustizia sociale e politica relegati a meri dettagli, invece di <b>incentrare tutto sul sesso esplicito</b> – cosa che tra l'altro non si evince dal trailer ma che dà un senso al fatto che sia VM 14. È vero che il corpo e il sesso delle donne sono quelli più sfruttati e giudicati, su cui viene esercitata la maggiore pressione sociale, ma <b>davvero è questa la chiave dell'emancipazione femminile?</b> O meglio, davvero è questo il modo per raccontarla? L'impressione è che questo sia frutto di una <b>narrazione maschile</b> che, per quanto aperta e solidale, cade ai margini in inevitabili stereotipi, esibendo a proprio uso e consumo un corpo di donna adolescente – senza peli né mestruazioni. Una donna che è ritenuta "speciale", non ordinaria. <b>Un'eccezione.</b> Una donna che inizialmente ha l'intelletto di una bambina e di fatto viene manipolata,<b> abusata da uomini adulti</b> – <b>nel finale lo sviluppo cognitivo è invece in linea col corpo</b>, lo si denota dal modo in cui si muove nello spazio, da come parla, <span class="spoiler">dal fatto che prepari esami universitari complessi o esegua operazioni chirurgiche, che elabori una sua vendetta personale.</span><br />
Ci sono comunque messaggi importanti, nella pellicola di Lanthimos. <br />
<br />
<h3>Il percorso di formazione di Bella ben rappresenta il binomio patriarcato – emancipazione femminile.</h3>
All'inizio del film Bella è una donna attraente che non ragiona, non ha coscienza di sé, è facilmente manipolabile. Poi acquista consapevolezza, brama la libertà e la conoscenza, e allora fa paura, non va più bene. Va ricacciata nelle gabbie create per lei dagli uomini. <br />
<span class="spoiler">C'è poi il riferimento alla <b>prostituzione</b>, che apre un dibattito divisivo su chi la considera libertà dagli schemi patriarcali – «Questa cosa delle prostituzione mette in discussione il desiderio di proprietà degli uomini», dice Bella alla fine – e chi la vede perfettamente allineata ad essi. Bella inizia con «Potrei cercarmi un amante [...] che mi mantenga ma che potrebbe richiedere molte attenzioni, oppure venti minuti alla volta e il resto della giornata libera per studiare il mondo e il suo miglioramento» illudendosi di poter<b> scegliere lei</b> con chi fare sesso. Ma presto si rende conto che non è così, che, scevra della scelta cosciente, la prostituzione è solo uno stato di orrore – «Non preferireste che fossero le donne a scegliere? [...] Non avreste la vaga sensazione che fossimo in uno stato di orrore quando sobbalzate».</span>
<br />
<br />
<h3>Il ritorno a casa è forzato dalla contingenza. Ma è anche il momento in cui Bella Baxter raggiunge la vera emancipazione, decidendo che fare del suo futuro.</h3>
Il finale ha un risvolto inaspettato che chiude il cerchio. Il tentativo di riportare Bella alla sua vita precedente, imprigionata in una relazione tossica – «Tu sei mia», dice lui, «Io non sono un territorio», risponde lei –, passa ancora una volta attraverso il sesso, questa volta la sua negazione, o meglio, attraverso la negazione del piacere femminile. E forse è questo il messaggio di Lanthimos cui si arriva alla fine, come se anche questo fosse un processo di formazione, questa volta dello spettatore: <b>l'emancipazione delle donne non ha a che fare con la loro vagina ma con la clitoride, cioè col loro piacere</b>. È su di esso che il patriarcato detiene il controllo da sempre, esclusivamente finalizzandolo a quello maschile. Che si faccia attraverso il sesso sfrenato o un percorso di studi – o entrambi – forse è questa l'emancipazione: riappropriarsi di sé, del <b><i>proprio</i> piacere</b>, quasi fosse un <b>potere</b> che rende di fatto una donna sessualmente indipendente dagli uomini, e di conseguenza libera di scegliere da sola che posto occupare nella società.<br />
Che ne pensate? Avete letto tra le righe lo stesso messaggio?
<br /><br />
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<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
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</tbody></table>
Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-62345978553280191722024-03-14T15:13:00.008+01:002024-03-14T15:25:17.740+01:00Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU<img alt="Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6zaXmdgzSOyx8DBOTA638s4t18wlQL-Knl6bg4Z_-LHlILSz5S3oRiN5LijmgDvw4zQ8iswr_ZjZP7pXvtN9CnjlILzQHzW4gcdga0wnk_ZYgAkRxU0MUFezErwWfnBEmdiLxv2CvdmQfQW9qwN4mLw2RLUkw43OBPewVrGvsm6N7C_IsG5WWzfxsG7pp/s1600/PEOPLE.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> People </span><span class="nome-autore">A cura di Elena Genero Santoro. </span>Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU: «Ho iniziato a scrivere per sfogare un intenso e spasmodico momento di sofferenza». Ora gestisce «il gruppo di autori emergenti più grande d’Italia».</h2>
Oggi è qui con noi <b>Claudio Secci</b>, un autore poliedrico che ho avuto modo di apprezzare in numerose occasioni, e come scrittore di grande sensibilità, e come organizzatore impeccabile. Ma partiamo dall’inizio.<br />
<b>Claudio Secci</b> è un informatico di professione. Nel tempo libero è autore di romanzi. Dal 2009 scrive e pubblica almeno un libro all’anno. Il suo portfolio è composto da dieci libri di genere sempre diverso. Ama viaggiare, e nelle sue opere traspare molto di questa sua passione che ha contribuito ad espandere enormemente il suo bagaglio d’ispirazione. Nel suo percorso artistico, ha organizzato e svolto più di cento presentazioni in tutta Italia, compresi oltre trenta laboratori negli istituti scolastici in occasione dei due libri contro il bullismo e la ludopatia. Amante delle location prestigiose ha sempre riposto massima attenzione ai minimi dettagli in ogni evento personale o comunitario. Numerosi i media che hanno dedicato omaggi alle sue opere e la critica nel tempo ha dato sempre più attenzione ai suoi romanzi. È stato socio SEU dal 2014 al 2018, poi ideatore e fondatore di <b>CSU, il Collettivo Scrittori Uniti</b>.<br />
<br />
<h4>Sei nel folle mondo dei libri da molti anni. Questa passione per la scrittura come e quando affonda le radici? Quando hai scritto il tuo primo romanzo? So che è accaduto dopo un turbamento emotivo...</h4>
Ciao Elena e grazie dell’invito. In realtà il tutto nacque, come raccontato nella mia autobiografia <i><b>Sto meglio al buio</b></i> nel ’98, quando a causa di alcune delusioni sentimentali e lavorative ho iniziato a scrivere poesie e saggi decisamente duri, acerbi nello stile e spietati. Ho iniziato a pubblicare quel primo saggio, dal titolo <i><b>Il profumo del sentimento</b></i> nel 2008, e da quel momento, almeno un romanzo all’anno. Quindi, come accaduto per i più grandi autori (sebbene io non lo sia minimamente) tutto è nato per sfogare un intenso e spasmodico momento di sofferenza.<br />
<br />
<h4>
A distanza di anni, di crescita personale e tecnica, come percepisci i tuoi primi romanzi? Li guardi con tenerezza o, col senno di poi, li riscriveresti da capo?</h4>
Questa è una bella domanda. Sì, li vedo con tenerezza ma anche grande imbarazzo. Per quanto non mi definisca un autore ancora finito nello stile, rileggere quelle righe dense di istinto, immaturità e improvvisazione, senza lo straccio di una programmazione, di uno schema, di una visione generale della storia, mi fa quasi sorridere e di alcuni mi sono anche un po’ vergognato. Ma perché rinnegare il nostro passato? Fa parte di noi, alla fine… e qualsiasi cosa siamo oggi, deriva anche da quegli sbagli, quegli sfoghi, quelle esperienze, quei tentativi di arrivare a qualcuno con gli stessi disagi.<br />
<br />
<h4>
Come autore hai un’esperienza notevole. Come è cambiato per te il panorama editoriale in questi anni? Come lo percepisci adesso?</h4>
Quando ho iniziato a pubblicare era modus applicare gli adesivi argentati Siae su ogni copia, cosa che oggi non esiste più. Mi sento vecchio a dire “quando ho iniziato” ma è pur vero che, 15 anni fa or sono, senza la liquefazione editoriale che c’è adesso e senza l’eccessiva liberalizzazione nelle pubblicazioni, ahimè troppo spesso senza la minima selezione sulla qualità dello scritto, scrivere assomigliava ancora a un mestiere. Eravamo molti meno a farlo e il sudore e il privilegio del pubblicare assumeva un sapore decisamente diverso da oggi, dove chi pubblica spesso lo spesso un po’ per “sfizio”, per avere qualcosa la sua storia (la più interessante del mondo che sarà sicuramente un bestseller mondiale) nelle librerie.<br />
<br />
<h4>
Claudio, sei un autore che spazia tra generi diversi. Cito qualcosa di ciò che ho letto di tuo, ma la produzione è molto più ampia. Nella trilogia “A piedi nudi” esplori l’animo di una ragazza orfana e ti immedesimi in una giovane donna che, di primo acchito, si direbbe un personaggio lontanissimo da te. Con <i>Reset: L’alba dopo il lungo freddo</i> e <i>Il supervisore dei suicidi </i>ti sei dato alla fantascienza. <i>Reset</i> è un romanzo post apocalittico per il quale ti sei documentato moltissimo; con <i>Il supervisore dei suicidi</i>, di cui sto aspettando con ansia il sequel, l’umanità si sposta addirittura su un altro pianeta. Infine <i>La stanza dell’acqua grigioverde</i> è un poliziesco ambientato a Torino con tutti i sacri crismi. Sono storie molto diverse per ambientazione e genere, ma tutte accomunate da una grande sensibilità e immedesimazione nei tuoi personaggi. Qual è la scintilla che ti dà l’input per un nuovo romanzo? C’è una storia a cui sei particolarmente legato? </h4>
Ognuna di queste richiederebbe pagine per la risposta. Partiamo dalla scintilla: assolutamente e troppo spesso frutto di casualità. Ad esempio, per <i><b>A piedi nudi</b></i>, ho sognato per un mese intero una ragazzina scalza in vestaglia che attraversava un corridoio scuro, ed è nato il personaggio di Gisèle. Il libro della mia bibliografia al quale sono particolarmente affezionato è <i><b>Le rose di Eusebia</b></i> per la sua costruzione a intreccio di tre storie su binari temporali differenti assolutamente sperimentale. Il libro che ha riscosso più affetto e attaccamento è forse stato proprio <i><b>Sto meglio al buio</b></i>, nel quale ho raccontato pagine di intenso dolore e dal quale sono nate, come ben sai, alcune delle canzoni del mio <b>EP Oltre il Battito</b>, pubblicato in ottobre 2023. In quei quattro brani miei sono la musica e il testo delle canzoni, e tutto è iniziato dal fischiettio di alcune melodie da me inventate quanto ero adolescente. Quindi la mia autobiografia è sicuramente una delle pubblicazioni alle quali sono più legato.<br />
<br />
<h4>
La domanda a questo punto è necessaria: vuoi anticiparci i tuoi progetti in uscita nel 2024? I kibiani torneranno sulla Terra?</h4>
Certamente sì. Il 2024 vedrà l’uscita del seguito de <i>Il supervisore dei suicidi</i>, e credo che a livello personale sarà il mio traguardo più importante dell’anno. Poi la cura del progetto Space Land, la prima antologia di Fantascienza targata Land Editore, è qualcosa che mi sta senz’altro impegnando molto. Ho scritto anche diversi racconti per diversi progetti e contest, con destinazioni diverse, e quasi tutti di fantascienza. Vi aggiornerò nel corso dell’anno sulle loro destinazioni ovviamente.
<br /><br />
<h4>
E adesso veniamo all’altro Claudio Secci, l’organizzatore impeccabile, che però è intrinsecamente legato al Claudio autore. Ci siamo conosciuti all’interno dell’associazione SEU (Scrittori Emergenti Uniti) sulle cui ceneri hai fondato il Collettivo Scrittori Uniti che oggi è una realtà intorno alla quale ruotano centinaia di scrittori da tutta Italia. Il Collettivo Scrittori Uniti non è un’associazione ma un gruppo di autori, guidato da un direttivo di volontari che, senza fini di lucro coordina la partecipazione a eventi importanti, organizza presentazioni, mette in contatto tra loro le diverse voci dell’editoria: autori, pubblico, editori.
Cosa ti spinge a dedicarti a quest’opera di volontariato? Quanto conta per te la cooperazione tra autori? </h4>
Diciamo che sono passato dal lavorare artisticamente solo per me stesso allo spendermi prevalentemente per gli altri, in maniera molto intensiva e sempre più professionale e strutturata. Da una mission nata per continuare a fare il Salone del libro di Torino in modo sostenibile, nel giro di sei anni dalla fondazione siamo diventati il gruppo autori emergenti più grande d’Italia, con quasi 400 autori frequentatori e soltanto sette nel direttivo a far da motore. Il nostro primo obiettivo era organizzare fiere per dare spazio ad autori orfani di case editrici che non potevano partecipare ai grandi eventi o ai self, ma oggi in realtà ci dedichiamo anche a tante altre attività. Da qualche mese, infatti, abbiamo anche fondato un magazine che ha subito avuto grande successo: l’aperiodico <i>Spazio lettura</i>, attraverso il quale promuoviamo gratuitamente operatori culturali di vario tipo, autori e case editrici.<br />
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<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-santoro"></div>
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<span class="nomebox">Elena Genero Santoro</span><br />
<div class="santoro"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
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<a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/elena-genero-santoro-gli-scrittori.html">SCHEDA AUTORE</a></div>
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<br />Elena Genero Santorohttp://www.blogger.com/profile/07245655566289048514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-5094526786912464702024-03-13T22:29:00.001+01:002024-03-17T11:17:16.331+01:00Amelia e Leonardo e le macchine volanti, un libro per bambini di Elisa Lumiraggio<img alt="Amelia e Leonardo e le macchine volanti, un libro per bambini di Elisa Lumiraggio" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7n_2BzF7jE4ygcOG6WWIkQBjzkRSruEHDipwy3j057saroKgDzANqEcMwDeh1tUB7YQZgrkdCfKw0fQCyckLOxAfTN8WAgUCP5DQzYXFm5IYqhyV41fa-TrojVn_VW1TPnXVF7xQms8JpuRBdEgYfVi2oF7Xr9coSDaDQqyd0yOVj6fngpJkvtbimR8X6/s1600/segnalazioni_kids.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Amelia e Leonardo e le macchine volanti</i> (PubMe – Collana Gocce), un libro illustrato di Elisa Lumiraggio per bambini dagli otto anni in su della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali. L'incontro tra Leonardo da Vinci e le sue macchine volanti e Amelia Earhart e la sua grande passione per il volo e l'avventura, in un racconto che parla anche di bullismo e stereotipi di genere.</h2>
<blockquote>
Amelia e Leonardo frequentavano la stessa scuola, anche se erano in classi diverse. Si vedevano sempre durante l'intervallo, ma ognuno era così perso nel suo mondo che non si erano mai parlati. <br />
Un giorno, un gruppo di bambini iniziò a prendere in giro Leonardo per i suoi capelli lunghi e soprattutto per i suoi disegni di strane macchine volanti. <br />
«Cosa sono questi? Pensi che riuscirai a costruire qualcuna di queste... Come le hai chiamate? "Macchine volanti"? Credi che voleranno davvero? Anche se ci riuscirai, nessuno le userà mai!» disse uno di loro. <br />
«Io sì!» intervenne Amelia che aveva sentito tutto. <br />
«Ma stai zitta, sei solo una femmina, le femmine sono fifone, non avrai mai il coraggio di volare!» Poi i ragazzini si misero a ridere e corsero via. <br />
«A me pare che i fifoni siate voi!» gridò Amelia mentre quelli si allontanavano. Poi si girò verso Leonardo: «Questi discorsi mi fanno arrabbiare, cosa c'entra il fatto che sia una femmina? Io voglio volare! Pensi che ci riuscirò?» gli chiese indicando il cielo con occhi sognanti. <br />
Lui sorrise: «Io dico di sì. Ti conosco, tu sai tutto sul volo, è la tua passione più grande. E ho un'idea su come aiutarti... Anzi, aiutarci!» le disse. <br />
Aveva finalmente trovato un'amica, sapeva che potevano darsi una mano a vicenda per realizzare i loro desideri. <br />
«Il mio progetto potrebbe aiutarti a realizzare il tuo sogno di volare. E anche tu potresti aiutare me, dimostrando che le mie macchine volano davvero.»
<span class="cite">Elisa Lumiraggio, <i>Amelia e Leonardo e le macchine volanti</i></span></blockquote>
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CXPXGBSW&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div><br />
<h3>Amelia e Leonardo e le macchine volanti</h3>
di Elisa Lumiraggio<br />
PubMe – Collana Gocce<br />
Narrativa per l'infanzia 8+<br />
Copertina flessibile | 76 pagine<br />
ISBN 979-8884478992<br />
<a href="https://amzn.to/4c6nOvv" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 13,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
<i>Amelia e Leonardo e le macchine volanti</i> da PubMe – Collana Gocce<br />
Liberamente ispirato al genio Leonardo da Vinci e all'aviatrice Amelia Earhart<br />
<br />
Mentre le sue amiche fanno giochi tranquilli, Amelia ama l’avventura e sogna di volare, anche se alcuni suoi compagni di scuola non credono che una femmina possa avere tanto coraggio. Leonardo vive in un mondo tutto suo, fatto di formule matematiche e macchine volanti e a volte viene deriso per le sue invenzioni visionarie e i capelli lunghi.<br />
Quando i due bambini si incontrano capiscono che possono aiutarsi a vicenda a realizzare i loro progetti. Collaborando con determinazione e impegno, supereranno anche il fallimento continuando a credere in se stessi.<br />
<br />
Un libro della serie Due diamanti, storie inventate con protagonisti reali.<br />
🌟 Età di lettura 8+ 🌟
</blockquote>
<br />
<h3>Un libro della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali.</h3>
Si tratta di libri per bambini dai sei anni in su in cui la fantasia si mescola con la realtà. I due personaggi della storia sono persone reali di differenti epoche storiche ma con la stessa passione ad esempio per l’arte, la musica, la letteratura, la scienza, lo sport. Le storie raccontate sono inventate, in ognuna i protagonisti condividono le loro abilità, le idee, i sogni, per spronarsi a vicenda e collaborare alla realizzazione di qualcosa di unico. Alla fine di ogni racconto ci sono le vere biografie dei personaggi per farli conoscere ai bambini e delle pagine vuote come invito alla scrittura, per inventare una nuova storia con i personaggi del libro o tra quelli studiati a scuola.<br />
Tutti i libri della serie sono illustrati con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.<br />
<br />
<h3>Tutti i libri della serie<i> Due diamanti</i></h3><div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/DueDiamanti?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script>
</div>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-625143648201146712024-03-12T18:39:00.006+01:002024-03-14T18:06:32.398+01:00Recensione: La casa del mago, di Emanuele Trevi<img alt="Recensione: La casa del mago, di Emanuele Trevi" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkKsMzeklAqz5QGu3FLNEKHJGkhPAsh50mDutA5a4vj9iX1AwR5i8hEPyDTwOWsK6JTf62A4ZUg3q4zKG5yui7_qOqrZrd4XsUQVK3Acdt7irf7QqvGW1YzZTTSle8HPz2l_rSH7aSS7bwQuVlTyuslThSDE9SabJMHyEUTilMgPCtc2Fc5oiPwzrhWxO5/s1600/recensione.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2>
<span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Recensione di Davide Dotto. </span><i>La casa del mago</i> di Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie). Una riflessione sulle connessioni e le manifestazioni emotive dell'eredità paterna.</h2>
Con <b><i>La casa del mago</i>, Emanuele Trevi </b>esplora più di ogni altra opera se stesso e il rapporto (la vita) con suo padre, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Trevi_(psicoanalista)" target="_blank">Mario Trevi</a>. Ciò avviene utilizzando una lente personale e immaginifica, ricorrendo a un approccio junghiano, e però al contrario: «A me di conoscere me stesso e di sapere come sono fatti gli altri non è mai fregato un granché [...]
Meno ti conosci, meglio stai».<br />
Cosa vuol dire conoscere se non catalogare, (saper) spiegare, ragionare? Chi ha letto i precedenti libri di <b>Emanuele Trevi </b>ha già colto sfumature particolari nel modo di esplorare la realtà delle cose e i personaggi via via ritratti (<a href="https://amzn.to/3v9rs76" rel="nofollow" target="_blank">Pier Paolo Pasolini e Laura Betti</a>, <a href="https://amzn.to/4abyCGG" rel="nofollow" target="_blank">Pia Pera e Rocco Carbone</a>, <a href="https://amzn.to/3wRsy80" rel="nofollow" target="_blank">Arturo Patten </a>solo per citarne alcuni).<br />
<br />
<h3>È di fatto l’indicazione di un percorso, un programma per scrivere libri.</h3>
La <b>ragione</b> tace su molte cose perché, presupponendo coordinate spazio temporali, non può strappare il velo di contraddizioni o ambivalenze che si presentino lungo la strada.<br />
Non possiede la chiave per entrare dappertutto, se ci provasse si muoverebbe in un terreno non suo. Occorre invece osservare, o (meglio) "ritrarre" per raccontare ciò che si nasconde tra le pieghe di emozioni ed eventi che emergono nelle rievocazioni. Si entra quindi nel profondo, in una discesa (non necessariamente negli inferi), tra coincidenze, inaspettate sincronicità, “cose che accadono due volte” che sono già un segno.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Davide Dotto | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/09/emanuele-trevi-premio-strega-2021-da-qualcosa-di-scritto-due-vite.html" rel="nofollow" target=" blank">Emanuele Trevi, Premio Strega 2021: da <i>Qualcosa di scritto</i> a <i>Due vite</i></a></div>
<br />
<h3>
<i>La casa del mago</i> non è tanto una riflessione sulla morte quanto sulle connessioni e le manifestazioni emotive dell'eredità paterna.</h3>
Esse scaturiscono da ambienti (la casa in cui Mario Trevi ha lavorato a lungo) che conservano «un residuo potente di energia mentale, una specie di braciere psichico non ancora del tutto spento».<br />
In quello che se non è un romanzo è molte cose insieme, entrare e decidere di stabilirsi per sempre nella <b>Casa del mago </b>significa respirarla, viverla, prenderne confidenza. Significa anche ritinteggiare le mura con nuove e antiche presenze, visitatrici di vario genere e personaggi che sembrano uscire da un fumetto.<br />
Proprio perché si muove in diverse dimensioni, inclusa quella spazio-temporale (diramazione non esaustiva del tutto), <b>Emanuele Trevi </b>percepisce sin da subito l’attrito prodotto con qualcos’altro. Le categorie del pensiero un poco aiutano, come per esempio parlare di “anima”, “intelligenza”, “inconscio”. Grazie a esse comprende che forse vivere tutta una vita aggrappati su un solo piatto della bilancia può essere deleterio.<br />
<br />
<h3>Tra i poli dell'esistenza, tra due zone altrettanto pericolose e, prese singolarmente tutt'altro che rassicuranti, è bene “oscillare”.</h3>
Talvolta è utile <i>espellere</i> il proprio io e abitare (senza ritegno ma senza esagerare) un proprio <b>retrobottega mentale</b>, tanto per scoprire che dietro <i>ambiguità</i>, <i>contraddizioni</i> e <i>paradossi</i> vi sono una <i>ambivalenza</i>, una catena di connessioni e coincidenze inavvertite che probabilmente è fuorviante chiamare <i>Non Essere.</i> Perché tra un <b>Essere</b> che forse non esiste come lo intendiamo noi, e un <b>Non-Essere</b> che non si vede ma bussa alla porta con una certa insistenza, devono trovare spazio l'esigenza e l'umiltà di coltivarsi per, se non proprio conoscersi, capirsi un po' di più.<br />
<br /><br />
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<h3>
La casa del mago</h3>
di <b>Emanuele Trevi</b><br />
<i>Ponte alle Grazie</i><br />
Autobiografico<br />
<b>ISBN 8833316659</b><br />
<a href="https://amzn.to/3PjeytU" rel="nofollow" target="_blank"> Cartaceo 17,10€ </a><br />
Ebook 11,99€<br />
<br />
<h4>
Quarta </h4>
<blockquote class="tr_bq">
Nel memorabile incipit di questo libro, la madre di Emanuele Trevi, allora bambino, riferendosi al padre gli ripete spesso un'istruzione enigmatica: «Lo sai com’è fatto». Per non perderlo (ad esempio, fra le calli di Venezia, in una passeggiata dell'infanzia) occorre comprendere e accettare la legge della sua distrazione, della sua distanza.<br />
Il padre, Mario Trevi, celebre e riservatissimo psicoanalista junghiano, per Emanuele è il mago, un guaritore di anime. Alla sua morte lascia un appartamento-studio che nessuno vuole acquistare, un antro ancora abitato da Psiche, dai vapori invisibili delle vite storte che per decenni ha lenito, raddrizzato. Così il figlio decide di farne casa propria, di trasferirsi nella sua atmosfera inquieta e feconda, e così facendo prova a sciogliere (o ad approfondire?) l'enigma del padre.<br />
Muovendosi nel suo sempre mutevole territorio, fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell'esistenza, storia culturale del Novecento (ne La casa del mago – accanto a straordinari personaggi contemporanei, tra cui spicca Paradisa, una prostituta peruviana – figurano Carl Gustav Jung, Natalia Ginzburg, Giorgio Manganelli, Ernst Bernhard...), Emanuele Trevi ci offre il suo romanzo più personale, più commovente, più ironico (e perfino umoristico): una discesa negli inferi e nella psicosi, una scala che avvicina i vivi e i morti, i savi e i pazzi. Perché ogni vita nasconde una luce, se la si sa stanare; e i gesti e le parole più semplici rimandano alla trama più sottile dell'essere, se li si ascoltare, se si sa lasciarli accadere.</blockquote><br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-dotto"></div>
<br />
<span class="nomebox">Davide Dotto</span> <br />
<div class="dotto"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/davide-dotto-autore-di-il-ponte-delle.html" target="_blank" title="Davide Dotto">SCHEDA DELL'AUTORE</a></div></td></tr>
</tbody></table>
<br /> Davide Dottohttp://www.blogger.com/profile/10930982447612447398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-28533174197959826542024-03-11T07:00:00.018+01:002024-03-11T10:05:15.287+01:00Oscar 2024: tutti i vincitori<img alt="Oscar 2024: tutti i vincitori" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnYCmbexrLG0H8jYh_vl8DRbkycC1stqmjHwLr7KAAS4hGYEImUqdx8i-3IrvT_zAcj5_-GAF33j2gs3WkGdsnF7RdDhRqioUK5K4F-4xlcIzqJpE96co44QLEYAuNuYU3yOGzdCy_dS4hFOx-3xOnjI26d_oI0AuAqv8XaDcAtMyskwieWE2ky_T0P1XR/s1600/CINEMA.webp" width="100%" /><br /><br /><h2>
<span class="h2-post"> Cinema </span><span class="nome-autore">Di Stefania Bergo. </span>Nella notte degli Oscar trionfa come miglior film <i>Oppenheimer</i> di Nolan, che vince sette statuette. Emma Stone è la miglior attrice protagonista, <i>La zona di interesse</i> batte <i>Io, capitano</i> di Garrone come miglior film internazionale.
</h2>
Questa notte sono stati assegnati gli <b>Oscar del cinema 2024</b> al dal Dolby Theatre di Hollywood, mentre quelli alla carriera sono stati assegnati lo scorso 18 novembre all’attrice Angela Bassett, al regista Mel Brooks e alla montatrice Carol Littleton. La cerimonia è stata condotta ancora una volta dal comico <b>Jimmy Kimmel</b> e non sono mancate le <b>manifestazioni contro la guerra in Medio Oriente</b>, con proteste di attivisti che hanno ostacolato l'arrivo degli invitati sul red carpet, mentre alcuni attori hanno indossato le spillette rosse simbolo della richiesta del cessate il fuoco a Gaza. Inoltre, 400 membri dell'industria cinematografica nei giorni scorsi hanno firmato una dichiarazione inviata al presidente Joe Biden per richiedere<b> «la fine delle violenze in atto a Gaza»</b>.<br />
Il commovente momento <i>In memoriam</i>, dedicato ai personaggi del cinema che ci hanno lasciato nell'ultimo anno dalla corsa edizione – che ha omaggiato anche <b>Alexei Navalny</b>, l'oppositore di Putin morto in carcere –, è stato sottolineato dall'esibizione di Andrea Bocelli e del figlio, che hanno intonato la celebre <i>Con te partirò</i>.<br />
<br />
<h3>La 96ª edizione della notte degli Oscar incorona vincitore il film di Christopher Nolan, <i>Oppenheimer</i>, con ben sette statuette.</h3>
Vince <b>sette Oscar su tredici nomination</b> il pluriacclamato film di Christopher Nolan – <a href="https://www.primevideo.com/dp/amzn1.dv.gti.1bfde9bc-06c4-472d-84e8-13e019fa34b1?autoplay=0&ref_=atv_cf_strg_wb" target="_blank">disponibile per il noleggio su Amazon Prime</a> –, tra cui <b>miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista</b> per <b>Cillian Murphy</b> – che dedica la vittoria a «coloro che portano la pace» – e <b>non protagonista</b> per <b>Robert Downey Jr</b>, miglior fotografia, miglior montaggio e colonna sonora. Come prevedibile trionfa anche <b>Emma Stone</b> per la sua interpretazione di Bella Baxter di<b> <i>Povere creature!</i></b> – che dal 14 marzo sarà disponibile in abbonamento su Disney+ – che vince il premio anche per la miglior scenografia, il trucco e i costumi. Resta praticamente a secco <i>Barbie</i>, che vince solo per la miglior canzone originale, <b><i>What Was I Made For?</i>, di Billie Eilish e Finneas O'Connell.</b> Miglior attrice non protagonista è l'afroamericana Da’Vine Joy Randolph, per la sua interpretazione in <i>The Holdovers - Lezioni di vita</i>.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Davide Dotto | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2024/01/oppenheimer-un-film-di-christopher-nolan-la-recensione.html" target="_blank">OPPENHEIMER, UN FILM DI CHRISTOPHER NOLAN: LA RECENSIONE</a></div>
<br>
<h3>
Purtroppo, il bellissimo film di Garrone, <i>Io capitano</i>, non è riuscito a battere l'acclamato capolavoro <i>La zona di interesse</i> che si aggiudica la statuetta come miglior film internazionale.</h3>
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, il film del regista britannico Jonathan Glazer – ancora in programmazione nelle sale – porta sullo schermo un concetto che non ha mai smesso di essere di attualità,<b> la banalità del male</b>, che come società, se ci ha permesso di puntare il dito contro chi c'era mentre venivano sterminati sei milioni di ebrei e non ha fatto nulla, ora non ci assolve dall'essere nuovamente meri spettatori. Nel suo discorso di ringraziamento, infatti, Glazer ha ricordato la <b>deumanizzazione </b>messa in atto allora contro gli ebrei e ora a Gaza.<br />
<blockquote>Il mio film mostra a cosa può portare questa disumanizzazione, un film fatto per il presente. Siamo qui come uomini che rifiutano che il loro essere ebrei e l'Olocausto vengano deviati da un'occupazione che ha portato al conflitto cosi' tante persone innocenti. Le vittime del 7 ottobre in Israele o degli attacchi in corso a Gaza sono le vittime di questa deumanizzazione. Come possiamo resistere?
<span class="cite">Jonathan Glazer</span></blockquote>
<br />
<b><i>Il ragazzo e l'airone</i>, del regista Hayao Miyazaki</b>, è il miglior film d'animazione – l'acclamato Studio Ghibli torna a vincere dopo <i>La città incantata</i>.<br />
Di seguito, tutti i vincitori di questa edizione degli Oscar 2024.
<br />
<br />
<h3>
Le categorie e le nomination tra cui sono stati scelti i vincitori</h3>
<div class="due-colonne">
<h4>Miglior film</h4>
<span class="evidenzia"><i>Oppenheimer</i> di Christopher Nolan</span><br />
<i>Povere creature! </i>di Yorgos Lanthimos<br />
<i>Barbie</i> di Greta Gerwig<br />
<i>Killers of the Flower Moon</i> di Martin Scorsese<br />
<i>La zona di interesse</i> di Jonathan Glazer<br />
<i>Anatomia di una caduta</i> di Justine Triet<br />
<i>American Fiction</i> di Cord Jefferson<br />
<i>The Holdovers – Lezioni di vita</i> di Alexander Payne<br />
<i>Maestro</i> di Bradley Cooper<br />
<i>Past Lives</i> di Celine Song<br />
<br />
<h4>Miglior attore protagonista</h4>
Bradley Cooper, <i>Maestro</i><br />
Colman Domingo, <i>Rustin</i><br />
Paul Giamatti, <i>The Holdovers - Lezioni di vita</i><br />
<span class="evidenzia">Cillian Murphy, <i>Oppenheimer</i></span><br />
Jeffrey Wright, <i>American Fiction</i><br />
<br />
<h4>Miglior attrice protagonista</h4>
Lily Gladstone, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
Sandra Hüller,<i> Anatomia di una caduta</i><br />
Carey Mulligan, <i>Maestro</i><br />
Annette Bening,<i> Nyad - Oltre l'oceano</i><br />
<span class="evidenzia">Emma Stone, <i>Povere creature!</i></span><br />
<br />
<h4>Miglior attore non protagonista</h4>
Sterling K. Brown, <i>American Fiction</i><br />
Robert DeNiro, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
<span class="evidenzia">Robert Downey Jr.,<i> Oppenheimer</i></span><br />
Mark Ruffalo, <i>Povere creature!</i><br />
<br />
<h4>Miglior attrice non protagonista</h4>
Emily Blunt,<i> Oppenheimer</i><br />
Jodie Foster, <i>Nyad - Oltre l'oceano</i><br />
Danielle Brooks, <i>Il colore viola</i><br />
America Ferrera, <i>Barbie</i><br />
<span class="evidenzia">Da’Vine Joy Randolph, <i>The Holdovers - Lezioni di vita</i></span><br />
<br />
<h4>Miglior regia</h4>
Jonathan Glazer,<i> La zona d'interesse</i><br />
Yorgos Lanthimos, <i>Povere creature!</i><br />
<span class="evidenzia">Christopher Nolan, <i>Oppenheimer</i></span><br />
Justine Triet, <i>Anatomia di una caduta</i><br />
Martin Scorsese, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
<br />
<h4>Miglior montaggio</h4>
Laurent Sénéchal, <i>Anatomia di una caduta (Anatomie d'une chute)</i><br />
Kevin Tent, <i>The Holdovers - Lezioni di vita (The Holdovers)</i><br />
Thelma Schoonmaker, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
<span class="evidenzia">Jennifer Lame, <i>Oppenheimer</i></span><br />
Yorgos Mavropsaridis, <i>Povere creature! (Poor Things)</i><br />
<br />
<h4>Miglior film internazionale</h4>
<i>Io, Capitano</i> (Italia)<br />
<i>Perfect days</i> (Giappone)<br />
<i>La società della neve</i> (Spagna)<br />
<i>La sala professori</i> (Germania)<br />
<span class="evidenzia"><i>La zona d'interesse</i> (Regno Unito)</span><br />
<br />
<h4>Miglior colonna sonora originale</h4>
Laura Karpman, <i>American Fiction</i><br />
John Williams, <i>Indiana Jones e il quadrante del destino (Indiana Jones and the Dial of Destiny)</i><br />
Robbie Robertson, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
<span class="evidenzia">Ludwig Göransson, <i>Oppenheimer</i></span><br />
Jerskin Fendrix, <i>Povere creature! (Poor Things)</i><br />
<br />
<h4>Miglior scenografia</h4>
Sarah Greenwood e Katie Spencer, <i>Barbie</i><br />
Jack Fisk e Adam Willis, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
Arthur Max e Elli Griff, <i>Napoleon</i><br />
Ruth de Jong e Claire Kaufmann, <i>Oppenheimer</i><br />
<span class="evidenzia">James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek, <i>Povere creature! (Poor Things)</i></span><br />
<br />
<h4>Migliori effetti speciali</h4>
Jay Cooper, Ian Comley, Andrew Roberts e Neil Corbould, <i>The Creator</i><br />
<span class="evidenzia">Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima, <i>Godzilla: Minus One (ゴジラ-1.0マイナスワン)</i></span><br />
Stephane Ceretti, Alexis Wajsbrot, Guy Williams e Theo Bialek, <i>Guardiani della Galassia Vol. 3 (Guardians of the Galaxy Vol. 3)</i><br />
Alex Wuttke, Simone Coco, Jeff Sutherland e Neil Corbould, <i>Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno (Mission: Impossible - Dead Reckoning - Part One)</i><br />
Charley Henley, Luc Ewen, Martin Fenouillet, Simone Coco e Neil Corbould, <i>Napoleon</i><br />
<br />
<h4>Miglior sceneggiatura originale</h4>
<span class="evidenzia">Justine Triet e Arthur Harari, <i>Anatomia di una caduta</i></span><br />
David Hemingson, <i>The Holdovers - Lezioni di vita</i><br />
Samy Burch e Alex Mechanik, <i>May December</i><br />
Celine Song, <i>Past lives</i><br />
Bradley Cooper e Josh Singer, <i>Maestro</i><br />
<br />
<div class="text-en"><h4>Miglior sceneggiatura non originale</h4></div>
<span class="evidenzia">Cord Jefferson, <i>American Fiction</i></span><br />
Greta Gerwig e Noah Baumbach, <i>Barbie</i><br />
Jonathan Glazer, <i>La zona d'interesse</i><br />
Christopher Nolan, <i>Oppenheimer</i><br />
Tony McNamara, <i>Povere creature!</i><br />
<br />
<h4>Miglior film d’animazione</h4>
<span class="evidenzia"><i>Il ragazzo e l'airone</i>, regia di Hayao Miyazaki</span><br />
<i>Elemental</i>, regia di Peter Sohn<br />
<i>Nimon</i>a, regia di Nick Bruno e Troy Quane<br />
<i>Spider-Man: Across the Spider-Verse</i>, regia di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson<br />
<i>Il mio amico robot</i>, regia di Pablo Berger<br />
<br />
<h4>Miglior fotografia</h4>
Edward Lachman, <i>El Conde</i><br />
Rodrigo Prieto, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
Matthew Libatique,<i> Maestro</i><br />
<span class="evidenzia">Hoyte van Hoytema,<i> Oppenheimer</i></span><br />
Robbie Ryan, <i>Povere creature!</i> <br />
<br />
<h4>Migliori costumi</h4>
Jacqueline Durran, <i>Barbie</i><br />
Jacqueline West, <i>Killers of the Flower Moon</i><br />
Janty Yates e Dave Crossman, <i>Napoleon</i><br />
Ellen Mirojnick,<i> Oppenheimer</i><br />
<span class="evidenzia">Holly Waddington, <i>Povere creature! (Poor Things)</i></span><br />
<br />
<h4>Miglior documentario</h4>
<i>Bobi Wine: The People's President</i>, regia di Moses Bwayo e Christopher Sharp<br />
<i>The Eternal Memory</i>, regia di Maite Alberdi<br />
<i>Les Filles d'Olfa</i>, regia di Kaouther Ben Hania<br />
<i>To Kill a Tiger</i>, regia di Nisha Pahuja<br />
<span class="evidenzia"><i>20 Days in Mariupol</i>, regia di Mstyslav Černov</span><br />
<br />
<h4>Miglior cortometraggio documentario</h4>
The ABCs of Book Banning, regia di Trish Adlesic, Nazenet Habtezghi e Sheila Nevins<br />
<i>The Barber of Little Rock</i>, regia di John Hoffman e Christine Turner<br />
<i>Island in Between</i>, regia di S. Leo Chiang<br />
<span class="evidenzia"><i>The Last Repair Shop</i>, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot</span><br />
<i>Nǎi Nai e Wài Pó</i>, regia di Sean Wang<br />
<br />
<h4>Miglior trucco e acconciatura</h4>
Karen Hartley Thomas, Suzi Battersby e Ashra Kelly-Blue, <i>Golda</i><br />
Kazu Hiro, Kay Georgiou e Lori McCoy-Bell, <i>Maestro</i><br />
Luisa Abel, <i>Oppenheimer</i><br />
<span class="evidenzia">Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston, <i>Povere creature! (Poor Things)</i></span><br />
Ana López-Puigcerver, David Martí e Montse Ribé, <i>La società della neve (La sociedad de la nieve)</i><br />
<br />
<h4>Miglior canzone originale</h4>
The Fire Inside (musiche e testo di Diane Warren), <i>Flamin' Hot</i><br />
I'm Just Ken (musiche e testo di Mark Ronson e Andrew Wyatt), <i>Barbie</i><br />
It never went away (musiche e testo di Jon Batiste e Dan Wilson), <i>American Symphony</i><br />
Wahzhazhe (A song for my people) (musiche e testo di Scott George),<i> Killers of the Flower Moon</i><br />
<span class="evidenzia">What Was I Made For? (musiche e testo di Billie Eilish e Finneas O'Connell), <i>Barbie</i></span><br />
<br />
<h4>Miglior corto d’animazione</h4>
<i>Letter to a Pig</i>, regia di Tal Kantor<br />
<i>Ninety-Five Senses</i>, regia di Jared Hess e Jerusha Hess<br />
<i>Our Uniform</i>, regia di Yegane Moghaddam<br />
<i>Pachyderme</i>, regia di Stéphanie Clément<br />
<span class="evidenzia"><i>War is over! Inspired by the Music of John e Yoko</i>, regia di Dave Mullins</span><br />
<br />
<h4>Miglior cortometraggio live action</h4>
<i>The After</i>, regia di Misan Harriman<br />
<i>Invincible,</i> regia di Vincent René-Lortie e Samuel Caron<br />
Knight of Fortune, regia di Lasse Lyskjær Noer<br />
<i>Red, White and Blue</i>, regia di Nazrin Choudhury e Sara McFarlane<br />
<span class="evidenzia">La meravigliosa storia di Henry Sugar (The Wonderful Story of Henry Sugar), regia di Wes Anderson</span><br />
<br />
<h4>Miglior sonoro</h4>
Ian Voigt, Erik Aadahl, Ethan Van Der Ryn, Tom Ozanich e Dean Zupancic, <i>The Creator</i><br />
Steven A. Morrow, Richard King, Jason Ruder, Tom Ozanich e Dean Zupancic, <i>Maestro</i><br />
Chris Munro, James H. Mather, Chris Burdon e Mark Taylor, <i>Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno (Mission: Impossible - Dead Reckoning - Part One)</i><br />
Willie Burton, Richard King, Gary A. Rizzo e Kevin O'Connell, <i>Oppenheimer</i><br />
<span class="evidenzia">Tarn Willers e Johnnie Burn, <i>La zona d'interesse (The zone of interest)</i></span><br />
</div>
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
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</tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-17034721450144339262024-03-07T09:47:00.008+01:002024-03-07T09:56:41.165+01:00Quel che resta delle parole, di Tamara Marcelli: un estratto<img alt="Quel che resta delle parole, di Tamara Marcelli: un estratto" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJNqFslkF5GP5WxdSrBfiMzqNyRMrAbB36yQ8bvRRHoMHygyUKCzkJZl_I_J_vHVXNXYayc2LTdP4xYECBrYlmFNxQ5akRUtiXjdUX9FKUMo_qLGalTcOPmptLGFCzWzCbmEf6w7Dn4xcyOxE7Gr998dJEx9b7H2C4TqWE3EgFvvb2259iXclEXBZwb2_5/s1600/ESTRATTI.webp" width="100%"/>
<br /><br /><h2><span class="h2-post"> #booktok </span>Un estratto di <i>Quel che resta delle parole</i>, poesie e monologhi di Tamara Marcelli (PubMe - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto): «Il primo scoglio da superare sarà sempre quello del pregiudizio. Studiate perché per noi donne può fare la differenza».</h2>
<blockquote class="pag69">
È la nostra vita di ogni giorno che scorre tra mille responsabilità, tra i sogni e una realtà che spesso ci stritola ma che, alla fine, ci rende più forti.<br />
Il mio metodo innato consiste nel trovare sempre un equilibrio, in tutte le cose. Gli schemi non si adattano a ogni situazione, a volte è necessario mediare e trovare il punto di equilibrio, l’unico possibile in una data circostanza. E forse, in questo, l’essere donna può essere di aiuto. Le donne conoscono intimamente il bene e il male, sanno riconoscere a pelle, per istinto, ciò che è nascosto nel profondo. E io mi fido molto del mio istinto.<br />
Nonostante le difficoltà e i pregiudizi, ho continuato a svolgere il mio lavoro, a fare ciò in cui credo. Non mi sono mai rifiutata di affrontare i compiti più scomodi. Se li eseguivano i miei colleghi uomini, li avrei eseguiti anche io. Non ho mai accettato di essere relegata in una nicchia né in una riserva naturale, ma ho voluto essere al pari degli altri. In tutto e per tutto.
<br /><br />
<div class="citazione"><h3>Non ho mai preteso nulla e spesso ho rifiutato scorciatoie.
</h3></div>
Il mio ruolo comporta che io sia coerente. Che predichi e razzoli bene. Su questo aspetto, secondo me, non si può transigere.<br />
D’altra parte, non mi piacciono le frasi standard, i concetti preconfezionati, che rinchiudono le persone in una categoria fredda e vuota di contenuti. Non mi piacciono i cliché, i giudizi a priori. Mal sopporto il femminismo a tutti i costi, la svendita immorale della propria natura umana, del proprio essere e delle proprie peculiarità. Rivendico il diritto di essere donna a modo mio, senza quote rosa o sostantivi violentati al femminile: avvocata, sindaca, assessora, ispettrice. No, grazie. Non mi serve un sostantivo edulcorato, non voglio fermarmi alla forma. Non è questo a metterci sullo stesso piano degli uomini. Non è un sostantivo al femminile ad affermare la mia identità. La differenza risiede nella sostanza. Non serve a nutrire il mio ego, anzi, mi rattrista. Dobbiamo accettare che le donne sono diverse dagli uomini, nel bene e nel male, bisogna prendere consapevolezza di questa differenza e andare oltre.<br />
E diciamo pure che non sopporto le donne che si nascondono dietro al concetto astratto di parità di genere, ma poi rifuggono le stesse responsabilità dei colleghi uomini. Chi mi conosce lo sa, non faccio sconti a nessuno. Dico ciò che penso, ma sono aperta al dialogo, sempre.<br />
Tempo fa, un dirigente che stimo molto mi disse che le donne hanno una marcia in più, ma non le avrebbe volute inserire indistintamente in tutti i settori, per tutte le tipologie di incarichi, e io credo avesse ragione. Con il tempo ho capito che la nostra forza risiede proprio nella differenza e che sia da valorizzare per diventare complementari agli uomini. Non nemiche.<br />
[...]
<br /><br />
<div class="citazione"><h3>Un’ultima riflessione sull’8 marzo, ovvero: ma quale festa?
</h3></div>
Purtroppo, sembra sempre che una donna debba dimostrare ogni istante di meritare quel che ha raggiunto, di sicuro a fatica ed enormi sacrifici. Sembra sempre dover ringraziare qualcuno per tutto ciò che ha, come se non avesse camminato con le proprie gambe fino a quel momento. Il bello è che per un uomo è tutto normale; non ha bisogno, né gli è richiesto, di dimostrare niente a nessuno. Non si parla di quote per loro. Bisognerebbe essere considerati e valutati tutti indipendentemente dal genere.<br />
Sarebbe così bello non doverne parlare affatto, sì, delle donne, sarebbe già un bel passo avanti. Perché, quando una donna raggiunge un traguardo viene messo in risalto il suo genere? Come se fosse un fenomeno da baraccone, come fosse l’anomalia di un meccanismo ben rodato. «Ma davvero ci sei riuscita da sola? Tu?» domanda tipica con il sottinteso che tutte noi conosciamo. E no, non dovrebbe fare notizia una donna al comando. Dovrebbe essere la normalità.<br />
Anni fa, lessi un libro di Oriana Fallaci dal titolo <i>Il sesso inutile</i>, scritto nel 1961, agli albori del femminismo. Mi colpì molto questo suo viaggio nel mondo, tra diverse culture, un viaggio per scoprire se le donne potessero essere felici all’interno del potere e dei suoi meccanismi. La conclusione è che, per la donna, la felicità non ha a che fare con il potere, ma con la libertà.<br />
E questo mi ha riportato al mantra di mia madre che mi ripeteva spesso: «Non lasciare mai il tuo lavoro, sii sempre indipendente».<br />
Non vi dirò che la strada sia facile, vi dirò che riuscire a lavorare in un mondo prettamente maschile è possibile. Riuscire a farsi strada è possibile. Occorrono molta costanza, tenacia, passione, caparbietà, umiltà, pazienza e lungimiranza. Ma soprattutto, serve equilibrio e buon senso. <br />
E molta autoironia. <br />
Il primo scoglio da superare sarà sempre quello del pregiudizio.<br />
Studiate perché per noi donne può fare la differenza.
<span class="cite">Tamara Marcelli, "Donna è lavoro" da <i>Quel che resta delle parole</i></span>
</blockquote>
<br />
<h4>Continua a leggere...</h4>
<table class="caffe"><tbody><tr><td><img alt="Quel che resta delle parole" border="0" data-original-height="400" data-original-width="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyirAzTXZuRDPQEKZ7CXHfTegmBxo4Mlpj4mTTtF5ojoZA4XP3vOYan5ZYs_25GzytSnh09EzC0sUQ0DQ1e4p1h6c2flm4wWuxxYM36gZ-g7FMl9zw1V5oDiE3PnRcNsbbB0M97gpWgoxMcck0kdTSi1jjjVwY8vK3vcZeYFF3tQhI0GGQ-HBpvSSiIVf/s1600/quel-che-resta-delle-parole.webp" /><br />
<h3>Quel che resta delle parole</h3>
di<b> Tamara Marcelli</b><br />
<b>PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto</b><br />
Poesie | Monologhi<br />
Formato tascabile | 186 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254584989</b><br />
<a href="https://amzn.to/3OsViK4" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br />
<a href="https://amzn.to/4blRCUv" target="_blank">Cartaceo 13,00€</a><br />
<br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2024/02/quel-che-resta-delle-parole-poesie-e-monologhi-di-tamara-marcelli.html" target="_blank" title="Vai alla scheda del libro">SCHEDA DEL LIBRO</a></div></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>Una raccolta di Poesie, Prosa e monologhi teatrali che accompagnano il lettore tra le emozioni più pure come gli affetti familiari e altre più cupe, come l’ossessione, il dramma della violenza contro le donne. Un conflitto che da interiore, caratteristico di un’anima inquieta, si fa strada nel mondo esterno, in un continuo scontro con le maschere, i clichés e la mediocrità che imperversano senza tregua nella vita quotidiana. Il perenne combattimento tra il Bene e il Male trova spazio, spesso ben occultato tra simbolismi e cromie, nella musicalità dei versi, delle parole.<br />
Un’opera che unisce il profondo scavo interiore delle Poesie con la manifestazione luminosa che emerge attraverso il Teatro e la Prosa. Il risultato sono le parti di cui è costituita la raccolta, come in un cosmo variegato ma armonico: “Poesie ad est” sono le parole che esplorano l’intima essenza dei sentimenti più preziosi e nascosti; “Miti al centro” racconta il viaggio che si sviluppa attraverso la dimensione teatrale dei monologhi, tappe di un percorso esistenziale fatto di lotte estenuanti e solitarie, individuali e collettive; “Quel che resta delle parole”, infine, fa il punto della situazione, dove prose, monologhi e poesie (i ponti sommersi che collegano l’inconscio alla superficie, rendendosi visibili solo per pochi attimi, tra il fluttuare delle onde), si fondono per offrire un approdo, la sintesi di un viaggio che ha attraversato le profondità dell’animo umano e la luminosità della manifestazione artistica. </blockquote>
<br />
<h3>
Post-it: leggi altri estratti</h3>
<div>
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<br />Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-32687047937708955702024-03-06T19:12:00.011+01:002024-03-06T21:34:53.897+01:008 marzo: 15 libri in cui le donne sono protagoniste<img alt="8 marzo: 15 libri sulle donne" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS9bl23JcqGOkaPChss4uSdQ1bvNH7N28G1o5haTAVfQTDSQAf4AHJ4yhG3rLnAHV85CGS6rEbta_D_3YTpLXr2PEc_D-j8moX-aI7ZeiSxaMtSl40tXXPliLPDGQsnTalOV-4SINQyHinyMW09EZijJdJVjryzJvPr5RwpBl4ZdBrJm4Pz0LALz-T13Hd/s1600/EDITORIALE.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Professione lettore </span><span class="nome-autore">Di Stefania Bergo. </span>Quindici libri in cui le donne sono protagoniste. Coraggiose, spietate, ironiche, resilienti, indomite, intraprendenti: personaggi femminili indimenticabili per celebrare l'8 marzo.
</h2>
In occasione della <b>Festa della donna</b> – ma non solo –, vi propongo quindici libri che ben rappresentano la straordinaria diversità e complessità dell'universo femminile, raccontando storie di donne coraggiose, spietate, ironiche, resilienti, indomite e intraprendenti. In altre parole, <b>indimenticabili</b>. <br />
Dal thriller all'umoristico, dal memoir al romance, al romanzo storico, un viaggio attraverso le voci emergenti di scrittori contemporanei che hanno dato vita a personaggi multi sfaccettati e credibili o che ripercorrono la propria vita regalandoci pagine intense di storie vere.<br />
<br /><br />
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<h3>La Signora dei colori</h3>
di <b>Maurizio Spano</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Thriller<br />
Copertina flessibile | 442 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254585290</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2024/02/la-signora-dei-colori-un-thriller-di-maurizio-spano.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>Alessandro Sebastiani è un uomo dall’esistenza tranquilla, studioso e docente universitario di Storia. Improvvisamente Anna, l’amica del cuore, svanisce nel nulla. È Attilio Assani, ispettore di polizia e amico di Alessandro e Anna, a occuparsi del caso. Nel giro di qualche settimana la donna viene liberata ma quello che appare come un rapimento si rivela essere un groviglio molto più intricato e per nulla risolto.<br />
Chi è davvero Lorenzo, il suo rapitore? È un caso che Anna sia identica all’Antea del Parmigianino? E soprattutto, chi è la misteriosa Signora dei colori? Perché le sue dame assomigliano alle modelle di quadri rinascimentali?<br />
Sarà necessario mettere insieme una squadra per sciogliere la matassa alla ricerca di indizi. Tra i membri della squadra, anche Laura Gualtieri, poliziotta bellissima e temeraria, che avrà un ruolo determinante nell'evolversi degli eventi. <br />
Le indagini si svolgeranno tra musei, castelli e botteghe di maestri armaioli e sarti. Da Padova a Parigi, Napoli, Firenze, Venezia, inseguendo uno spietato assassino e una misteriosa organizzazione interessata all’arte e alla bellezza femminile.<br />
Lentamente affiora dalle nebbie del tempo un mondo tragico e affascinante, sospeso tra leggenda e realtà, con personaggi sempre in bilico tra passione e crudeltà. Due antiche famiglie legate da un giuramento che attraversa i secoli, implacabili suggestioni, una corsa contro il tempo, un thriller che si snoda a ritmo incalzante fino al concitato finale.</blockquote>
<br />
<br />
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<h3>In cerca di te</h3>
di Emma Fenu<br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa non-fiction | Memoir<br />
Formato tascabile | 120 pagine<br />
ISBN 979-1254583982<br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/11/in-cerca-di-te-un-romanzo-breve-di-emma-fenu.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>Emma, la protagonista di questa storia, affronta con coraggio e sincerità le sfide di un viaggio fatto di attese, esami medici e trattamenti dolorosi. Non si risparmia le lotte emotive legate alla fertilità e all’endometriosi, la pressione sociale sulle donne per generare nuova vita, né i demoni che si frappongono tra lei e il suo sogno di diventare madre.<br />
Tra queste prove, non mancano le dinamiche familiari fatte di momenti commoventi, teneri e drammatici.<br />
In cerca di te è intima esplorazione di sé, racconto di un percorso nella sua interezza e nelle sue sfaccettature più profonde.<br />
«Questa non è la storia della mia vita, ma solo di una parte di essa. Ci sono molti aspetti che in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni. Ora voglio liberare la mia parte in ombra, quella più fragile, quella che cede al dolore, quella che subito viene messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.»</blockquote>
<br />
<br />
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<h3>Due vite<br />
Diario di una riabilitazione</h3>
di <b>Desirée Repetti</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Non-fiction | Memoir<br />
Formato tascabile | 98 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254583609</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/07/due-vite-diario-di-una-riabilitazione-un-memoir-di-desiree-repetti.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
<a href="https://www.amazon.it/dp/B0CB7D1CNM?_encoding=UTF8&qid=1688624597&sr=8-1&linkCode=sl1&tag=gliscrittdell-21&linkId=4aa8df59c8cab098c5ac02b4fee20e19&language=it_IT&ref_=as_li_ss_tl" rel="nofollow" target="_blank">ebook 2,99€</a><br />
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<blockquote>
«La mia storia correva su due binari, come vivessi due vite parallele: la “me ideale” mal sopportava la “me dell’incidente”.»
<br />
Sono gli anni ‘90. Desy, una bambina di otto anni, è vittima di un brutto incidente. I genitori, a centinaia di chilometri di distanza per lavoro, si precipitano.<br />
È l’inizio di un cammino tortuoso, ma anche l’incontro con la vita e con persone che la cambieranno nel profondo facendola maturare e diventare la donna che è adesso.<br />
<i>Due vite</i> è il racconto autobiografico degli eventi che hanno scandito la lunga riabilitazione, il diario intimo e orgoglioso di una rinascita, il personale ringraziamento alle persone che l’hanno resa possibile. Una scrittura catartica, un viaggio a ritroso che sana ferite per riscoprirsi più forte.<br />
«Ricordo le inesauribili volte che mi urlava “Desy, occhi allo specchio”. Eh, lo specchio. Ballavo guardando a terra, e questo non si fa, mi veniva più facile durante gli spettacoli, lì non c’erano specchi ma persone. Durante gli allenamenti, lo specchio è fondamentale per correggersi, ma io lo odiavo, rifletteva una me che non mi piaceva, non dava l’idea che avevo di me, e soprattutto non mi rappresentava. Mentre ballavo stavo bene, mi sentivo normale, ma quella figura dentro lo specchio non era una persona normale…»
</blockquote>
<br /><br />
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<h3>Respiro nomade</h3>
di <b>Irina Pampararo</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Memoir di viaggio<br />
Copertina flessibile | 330 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254582145</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/10/respiro-nomade-un-memoir-di-viaggio-di-irina-pampararo.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>
«Il fatto che la mia città natale avesse cambiato nazione nell’atlante geografico, e avesse combattuto per non perdere la propria identità, mi sembrava un segno del destino: percepivo già che gli spostamenti sarebbero stati una condizione naturale della mia esistenza. Capii che avrei sempre cercato di rimanere me stessa.»<br />
<br />
Irina nasce con la valigia in mano: appena può, parte. Lo fa da bambina, per fuggire dalla guerra tra Etiopia ed Eritrea; da adolescente, per imparare le lingue; appena maggiorenne, per frequentare l’università; da adulta, per lavorare in giro per il mondo, convinta che il trasferimento in un altro Paese, se dettato da una scelta consapevole, sia fonte di profondo arricchimento.<br />
Questo memoir è un invito a osare, a lasciarsi guidare da intuizioni e percezioni, ad affrontare la vita come una personale ricerca. È un incoraggiamento a coltivare le proprie inclinazioni, a sperimentare percorsi alternativi, non scontati, un esempio di come ci si possa sentire a casa in molti luoghi.<br />
«Sono solo accenni, ricordi in superficie, pensieri che sorvolano luoghi visitati e persone in cui mi sono imbattuta, sprazzi di una vita in movimento. La mia.»
</blockquote>
<br><br>
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<h3>Biglietto di terza classe</h3>
di <b>Silvia Pattarini</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Romanzo storico<br />
Copertina flessibile | 384 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833669502</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/06/biglietto-di-terza-classe-il-romanzo-storico-di-silvia-pattarini.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<a href="https://amzn.to/3ktNlXa" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 18,00€</a><br />
<blockquote>
Lina ha poco più di vent’anni quando, per sfuggire alla miseria, lascia la Valtrebbia e s’imbarca su un bastimento con un biglietto di sola andata per New York.<br />
In terza classe il viaggio per mare è pieno di insidie e pericoli, tanti migranti, come lei, fuggono dalla disperazione, inseguendo il sogno di una vita migliore: la Merica.<br />
È il 25 febbraio 1904 quando sbarca a Ellis Island, l’isola delle lacrime. Dopo umilianti controlli l’attende una nuova vita da cittadina americana. <br />
Lina, determinata e coraggiosa, sarà in prima linea a lottare per l’emancipazione femminile, contro lo sfruttamento delle donne e dei minori.
Incontrerà anche l’amore della sua vita ma dovrà pagarlo a caro prezzo. <br />
Cos’altro avrà in serbo per lei il destino? Quali difficoltà dovrà affrontare? <br />
<b>Nel 2023 il libro ha vinto il Premio <i>Letteratura delle radici</i> nella categoria narrativa italiana – biografia romanzata.</b>
</blockquote>
<br /><br />
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<h3>Eva</h3>
di <b>Claudia Bresolin</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Noir | Romance<br />
Copertina flessibile | 284 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254581766</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/07/eva-il-nuovo-romanzo-di-claudia-bresolin.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>
«Invece quella sera non ero ancora una leggenda metropolitana, ma solo un fantasma, non abbastanza appariscente per essere notata, non abbastanza bella o promiscua da spingere qualcuno a provarci con me. Mi bastava andare in giro struccata, senza i capelli colorati, senza i tatuaggi, senza occhiali o maschera. Bastava poco per nascondermi nell’anonimato.»<br />
<br />
Adele, misteriosa e carismatica produttrice musicale, vive divisa tra Roma e Bruxelles. Un’esistenza da straniera, nel tentativo di cancellare le ombre del suo passato: un difficile rapporto con il padre, noto musicista belga, la presenza ambigua di un fratellastro, una vecchia accusa di omicidio.<br />
Quando Adele incontra Tommaso e s’innamora di lui, i frammenti della sua anima tornano dolorosamente a toccarsi, e il fragile equilibrio fra i due mondi inizia a vacillare, messo a dura prova dai sospetti di Tommaso, ossessionato dal passato che la donna si è lasciata alle spalle e dal videodiario di Eva, un’eccentrica e misteriosa artista belga.<br />
Un vortice di domande travolge Tommaso e il lettore: chi è Eva? Cosa nasconde Adele? <br />
</blockquote>
<br /><br />
<div class="iframe-amazon">
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<h3>La stanza numero cinque</h3>
di <b>Stefania Bergo</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Romanzo breve<br />
Formato tascabile | 100 pagine<br />
<b>ISBN 9788833663463</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/09/la-stanza-numero-cinque-un-romanzo-breve-di-stefania-bergo.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<br />
<blockquote>«Non si vendono verità e non si regalano giudizi, in questo romanzo colmo di materna delicatezza. Lo stile di Stefania Bergo è fluido, emozionale, coinvolgente. Le parole scorrono come acqua, come olio e come sangue. Non si arrestano e raggiungono l’anima.» [Emma Fenu] <br />
«Stefania Bergo, ha una penna delicata e sensibile e ha trattato questo argomento in punta di penna, dando realismo e tridimensionalità ai suoi personaggi. E, soprattutto, li ha resi veri. <i>La stanza numero 5</i> è un caleidoscopio di anime tutte al femminile dove l’Autrice ha tratteggiato ottimamente il bagaglio di vita di ogni singola protagonista; i pensieri, i retroscena, le angosce, le scelte. Un romanzo bello, intenso, senza sbavature.» [Loriana Lucciarini] <br />
Sei donne si ritrovano a raccontare la loro storia in una stanza d’ospedale in attesa dell’intervento programmato per la mattina seguente. Si tratta di Liliana e della giovane figlia Chiara, di Miriana, futuro amministratore delegato di una multinazionale, Daniela, architetto e madre di quattro figli, Valeria, editor in una casa editrice, ed Eva. Cinque di loro sono in lista per un aborto e condividere le loro storie crea un cerchio di confronto ed empatia. <br />
Un romanzo breve che invita a indossare le scarpe delle donne, per non giudicare ma comprendere, soprattutto che hanno il diritto di scegliere.
</blockquote>
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<h3>Con la mia valigia gialla</h3>
di <b>Stefania Bergo</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Memoir di viaggio | Narrativa non fiction<br />
Copertina flessibile | 196 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833667829</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/08/con-la-mia-valigia-gialla-un-memoir-di-stefania-bergo.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<a href="https://amzn.to/3GSWvGo" rel="nofollow" target="_blank" title="Acquista su Amazon">Ebook 1,09€</a><br />
<blockquote>È un diario di viaggio autobiografico.<br />
Stanca della superficialità di una vita nemmeno troppo tranquilla, Stefania decide di partire. Da sola. Casualmente, trova in internet i contatti di un'associazione che gestisce il St. Orsola, un ospedale in un'area rurale del Kenya, Matiri. E parte con una valigia gialla, poche aspettative, tanta curiosità e voglia di cambiare, non certo il mondo, ma almeno la sua piccola insignificante esistenza.<br />
<i>Con la mia valigia gialla</i> è il racconto dei piccoli eventi quotidiani (solo apparentemente banali) accaduti in quelle tre settimane, conditi con una manciata di riflessioni dell'autrice sulle diverse abitudini e sulla cultura locali, scanditi dai messaggi che inviava regolarmente via mobile a un caro amico con cui ha voluto condividere, in tempo reale, la sua esperienza.<br />
Contrariamente a quanto si pensi, però, non è un libro sul volontariato. Il volontariato è solo un dettaglio. L'intenzione dell'autore era di raccontare il viaggio, una piccolissima parte d'Africa, quella che lei ha conosciuto, diversa dalla miriade di altre facce di una terra magica, unica. Ne racconta le usanze locali, i profumi, i colori, i suoni, il quotidiano. Le emozioni. E ne ha dato una sua personale chiave di lettura, intervallando ai dipinti della natura le sensazioni restituite, i pensieri suggeriti, le domande che si è posta e che pone a chi vorrà leggere le pagine del suo libro e soffermarsi, come lei, a cercare una risposta. Anche se spesso risposte non ce ne sono. Ecco perché questo libro non vuole insegnare nulla. È un semplice mezzo messo a disposizione dall'autrice per far compiere al lettore lo stesso viaggio (anche se non sarà mai lo stesso) senza prendere un aereo, semplicemente con l'immedesimazione.
</blockquote>
<br /><br />
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<h3>Confessioni di una #badmum</h3>
di <b>Elena Genero Santoro</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa umoristica | Humour<br />
Copertina flessibile | 132 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833668123</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/02/confessioni-di-una-badmum-un-romanzo-umoristico-di-elena-genero-santoro.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>
Cosa deve fare una madre per essere considerata una #goodmum con tutti i sacri crismi? Allattare fino allo svenimento e fino a perdere i capelli. Abituare il proprio Neonato all'indipendenza facendolo dormire sempre nella sua culla. Usare con i Signori Figli un tono fermo ma gentile e non alzare mai la voce. Al mattino svegliarli con estrema dolcezza per accompagnarli puntuali a scuola. Scegliere gli istituti scolastici con i programmi formativi migliori. E tante altre cose che i manuali di pedagogia elencano e che io mi guardo bene dal mettere in pratica. Perché io sono una #badmum e queste sono le mie #confessioni. <br />
Che restino tra noi e tra quelli che seguono la mia rubrica su Facebook.
</blockquote>
<br />
<br />
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</div>
<h3>Il sogno dell'isola</h3>
di<b> Tamara Marcelli</b><br />
<b>PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto</b><br />
Romance | Narrativa<br />
Copertina flessibile | 240 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833667584</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/02/il-sogno-dellisola-un-romance-di-tamara-marcelli.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>
«Cercarsi, trovarsi, riconoscersi. Accettarsi o combattersi. Da dentro. Perché non hai scelta, devi prendere una strada e seguirla.»<br />
<br />
Questo romanzo non è semplicemente il racconto di una storia d'amore, in tutte le sue accezioni, ma piuttosto quello di una vita che si interseca con molte altre. Un viaggio nel tempo che rappresenta un viaggio dentro se stessa. Fino alla consapevolezza dei propri incubi più segreti. Fino alla liberazione. Per questo, lo stile fluido e i continui flashback, trasportano il lettore in dimensioni diverse, costringendolo anche a immedesimarsi, attraverso l’uso del tempo presente, alla situazione che in quel momento vive la protagonista. Come in Teatro.<br />
È la storia di Tara, instabile e romantica, perennemente inquieta, innamorata della Vita, dell'Amore e dell'Arte. La maternità difficile, i disturbi del comportamento alimentare, il Sogno, sono alcuni dei temi presenti. Il suo incontro con un Poeta, con un Musicista e con Laurence, l'uomo che diventerà il suo alter ego e la salverà dall'autodistruzione.<br />
Una vita vissuta sempre intensamente, tra luce e ombra. È la storia di un sogno che, una volta raggiunto, chiude il cerchio e rivive, trasfigurandosi, in nuovi occhi verdi. Nei sogni e nella vita, in un continuo scambio di dimensione e di senso, i segni diventano indizi, vanno colti e compresi. Ciò che sembra squilibrio e irrazionalità, è emozione e istinto; le sue maschere, quelle che spesso si è costretti a indossare nel mondo esterno per apparire "in linea" e sopravvivere. Ma l’anima va altrove.<br />
<br />
«La mia vita è tutta qua. La mia follia sempre accanto per non soccombere al tempo, per non ingrigire, risucchiata dalla desolazione del mondo. Spesso serve bloccarsi, respirare e guardare indietro, per poter guardare avanti. Per guardare ad un sogno. E stare tra le stelle.»
</blockquote>
<br /><br />
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<h3>Un modo lo trovo</h3>
di <b>Paola Napoleone</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa<br />
Copertina flessibile | 166 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833666990</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/11/un-modo-lo-trovo-il-romanzo-desordio-di-paola-napoleone.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>Futura è una donna realizzata, piena di vita, che nasconde una storia toccante. Nessuno immagina che abbia combattuto una strenua lotta contro il cancro, se non per l’incauta rivelazione di un’amica nel corso di una cena.<br />
Sarà Futura stessa, spinta da chi le è vicino, ad abbandonare ogni reticenza e a parlare di sé, della malattia, delle preoccupazioni per suo figlio, del rapporto blindato con il padre di lui, medico e alleato nella battaglia.<br />
A poco a poco la paura e lo sgomento iniziali lasciano spazio al coraggio e alla determinazione di guarire, all’ansia di lasciarsi alle spalle una parentesi intervallata da chemioterapia, interventi invasivi, radioterapia. Futura si confronta con se stessa, a caccia dell’innocua lusinga di una distrazione, di una routine salvifica. Realizza la metamorfosi dello spirito e del corpo, la propria fragilità e la necessità di adattarsi alla trasformazione in corso, di proteggersi da ingerenze indiscrete, di non elargire a chiunque la propria dimensione privata.<br />
Vagando tra “ferite e cicatrici”, si confronta con emozioni contrastanti e dolorose che la accompagnano nel suo viaggio.<br />
Grazie alla scrittura, Futura si toglie “la maschera di normalità” indossata di fronte agli altri, mostrando ciò che qualcuno, tuttavia, ha già letto tra le righe: la voglia di vivere, l’ansia di recuperare il tempo perduto, di lasciarsi ogni cosa alle spalle.
</blockquote>
<br /><br />
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di <b>Katia Manfredi</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa<br />
Copertina flessibile | 232 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833666044</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/07/petrolio-bollente-il-romano-desordio-di-katia-manfredi.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>Gabriella, giovane e brillante ingegnere, lavora presso il dipartimento di ricerca di una multinazionale petrolifera. Caruso è il suo capo, un siciliano aggressivo e autoritario, molto potente. È lui che decide quando e dove Gabriella deve recarsi per risolvere le questioni tecniche più disparate.<br />
L’ambiente di lavoro è maschilista e spregiudicatamente rivolto al profitto; Gabriella è costretta a interagire in contesti operativi e decisionali che la mettono a dura prova. Come primo importante incarico, viene mandata a Pointe Noire, in Congo, per risolvere alcune criticità operative che rischiano di bloccare l’attività di un impianto.<br />
Forse per la giovane età o per il fatto di essere donna, nonostante individui e denunci seri malfunzionamenti viene sistematicamente ignorata, sia dalla dirigenza italiana sia dai tecnici africani. Fino a quando accade l’irreparabile: divampa un incendio e qualcuno rimane gravemente ferito.<br />
Gabriella sarà chiamata a rispondere del suo operato, alla ricerca di un capro espiatorio per salvare il buon nome dell’azienda.<br />
Una storia attuale, che s’ispira ad alcuni eventi realmente accaduti. Scritta quasi come una sceneggiatura per una serie TV, fornisce numerosi spunti di riflessione sul mondo lavorativo del settore industriale, troppo spesso spinto al profitto e discriminante.</blockquote>
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<h3>Telma</h3>
di <b>Claudia Gerini</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa <br />
Copertina flessibile | 136 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833664187</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/04/telma-un-romance-di-viaggio-di-claudia.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>La storia di una giovane donna che affronta con coraggio il viaggio della vita. Una vita che però, presto, infrangerà i suoi sogni.<br>
Da un'isola del Brasile fino ad arrivare a Londra, passando per la Svizzera e l'Italia. La storia di Telma, una ragazza che decide di lasciare il suo piccolo angolo di paradiso per ricominciare una nuova vita in un mondo totalmente diverso da quello in cui è cresciuta. Telma affronta le avversità che le si presentano col sorriso sulle labbra e la forza di volontà che la contraddistingue. E anche se il destino sembra essere spesso contro di lei, troverà la forza di ricominciare ancora una volta, proprio dal punto in cui era partita.</blockquote>
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<h3>Il tesoro dentro</h3>
di <b>Elena Genero Santoro</b><br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa | Romanzo psicologico<br />
Copertina flessibile | 305 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833663265</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/08/il-tesoro-dentro-un-romanzo-psicologico-di.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>Anna è una bella donna che ha perso il marito da due anni ed è ancora depressa. Ha ereditato una libreria antiquaria sull’orlo del fallimento e mal sopporta il caratteraccio di Amanda, la sua contabile. Due uomini la corteggiano da qualche tempo: Emil, uno scrittore danese che fugge da se stesso, e Alberto, un entusiasta imprenditore che si offre di aiutarla con la sua libreria in crisi.<br />
Inizialmente Anna pare destinata a destreggiarsi tra entrambi gli uomini, in attesa di capire di chi innamorarsi e di tornare alla vita. In realtà per uno dei due il cuore di Anna non è il vero obiettivo.<br />
Ci sono ben altri interessi in gioco. Così, mentre il passato bussa alla porta di Emil, due persone si faranno davvero male. Ma chissà che nei vaneggiamenti della stramba Amanda non si nasconda qualche indizio e la chiave per arrivare alla fine di una singolare caccia al tesoro. Un romanzo a tinte gialle e rosa, che affronta anche il tema della malattia mentale.<br />
</blockquote>
<br /><br />
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<br />
<h3>La ricamatrice</h3>
di <b>Maurizio Spano </b><br />
<i>PubMe - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa | Romanzo storico<br />
Copertina flessibile | 316 pagine<br />
<b>ISBN 978-8833665283</b><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/05/la-ricamatrice-il-nuovo-romanzo-di-maurizio-spano.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div>
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<blockquote>«Quando le tovaglie o le lenzuola erano particolarmente grandi, tanto da creare quasi una piccola capanna, mi piaceva andare sotto il tamburello e osservare l’ago che entrava e usciva dalla stoffa. Era come se la mamma mi ricamasse il Paradiso intorno.»<br />
<br />Gianfranco ha otto anni e sogna d'incontrare sua madre Nives da giovane, quando sapeva sorridere come le ha visto fare in una vecchia fotografia. Un pomeriggio piovoso, mentre Nives ricama foglie e pappagalli su una tovaglia di lino chiaro, finalmente il suo sogno si avvera. Fa la conoscenza di una ragazza, con un sorriso talmente bello da farlo sentire in pace, che lo condurrà in un viaggio nel tempo attraverso gran parte del XX secolo, sempre in bilico tra ciò di cui è stato testimone o che gli è stato raccontato e ciò che semplicemente immagina. Un viaggio che, dipanandosi tra gli argini, le campagne e le piccole città di un remoto frammento della bassa Pianura Padana, lo porterà negli anni '30, lo renderà spettatore nell'alluvione del Polesine del ‘51, della vita nelle baraccopoli degli immigrati nella Francia del secondo dopoguerra e della rinascita italiana negli anni '60, di nuovo tra la gente della sua terra. È il bambino che ancora vive in Gianfranco, oramai vecchio, che racconta l'avventura di sua madre Nives e di un'epoca, di luoghi e di rapporti umani. Alla ricerca di una dignità che a tutti dovrebbe spettare di diritto e che invece Nives dovrà conquistare, per sé e suo figlio, inseguendo ingenuamente l'immenso sogno di felicità che fa girare il mondo.</blockquote>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-68570215398641619922024-03-06T10:01:00.005+01:002024-03-06T10:01:39.594+01:0081 anni di emozioni con Lucio Battisti<img alt="81 anni di emozioni con Lucio Battisti" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy0kmS5oog95QRMx69rYD0UHzfzJMs9G0iEXTlbwxjzcNAcVqaDzlrGMF8tB1_rLQjUYXXxQbOz5TYTnHJaOJUClXwJ_7FIYi_a7JnWLZ6LC0O6I7DgoorSup3nRyyFwwIWhNIURsVhX4RaGVIZyb9wgQDZa-AcPc0VQuXYs-D8I6eZ9NBgMZ3b0et9_L3/s1600/MUSICA_Mitidellamusica.webp" width="100%"/><br><br>
<h2><span class="h2-post"> Musica </span><span class="nome-autore">Di Tamara Marcelli. </span>L'eterna musica di Lucio Battisti, parole e melodia che raggiungevano cuori e anime, semplicemente e intensamente, arte introspettiva che vive di sé, lontana dal gossip e vicina alla natura, al senso profondo di vita ed emozioni.</h2>
<b>Lucio Battisti</b>, cantautore, compositore, produttore discografico italiano è nato nel piccolo centro reatino di Poggio Bustone il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti. <br />
Per motivi di lavoro del padre, la famiglia si trasferì nel 1950 a Roma, prima Tor Sapienza e successivamente in zona Casilina. È in quegli anni che cominciò il suo interesse per la musica. Si fece regalare la sua prima chitarra che suonava da autodidatta, allietando le estati trascorse dal nonno nel paese d'origine. <br />
Diplomato perito elettrotecnico, poté finalmente dedicarsi alla sua musica. Negli anni riuscì ad inserirsi nel circuito dei locali con musica dal vivo della capitale che gli permise di fare incontri che lo arricchirono di esperienza e collaborazioni creative. <br />
<br />
<h3>
Nel 1963 debuttò con il gruppo I Campioni. </h3>
Convinto dal leader del gruppo Roberto Matano, si decise a trasferirsi a Milano, sede delle case discografiche maggiori e luogo d'incontro per molti artisti. Ottenne un provino con la casa discografica Ricordi e incontrò i componenti del gruppo Dik Dik con i quali cominciò una collaborazione artistica che portò al brano scritto per loro <b><i>Se rimani con me</i></b>. Durante un altro provino conobbe il discografico Franco Crepax e venne notato da Christine Leroux, editrice musicale che cercava talenti per la Ricordi. La Leroux fu talmente colpita da Battisti che organizzò un incontro con <b>il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol</b>. Ne nacque una collaborazione artistica della quale beneficiarono altri cantanti, fino a quando, nel 1966, Mogol convinse Battisti a cantare le loro canzoni. <br />
<br />
<h3>
Nel 1966, durante un soggiorno a Londra con Mogol, Battisti conobbe Paul McCartney che gli offrì una collaborazione che poi non andò in porto a causa di questioni burocratiche. </h3>
Dal 1967 Mogol e Battisti composero brano indimenticabili come <b><i>29 settembre</i></b>, interpretato dal gruppo Equipe 84, <i><b>Il vento</b></i>, <i><b>Balla Linda</b></i>, <i><b>Io vivrò</b></i>,<i><b>Un'avventura</b></i>, classificata al nono posto al Festival della Canzone Italiana di Sanremo.<br />
Il 4 marzo 1969 pubblicò il primo album, <b><i>Lucio Battisti</i></b>, che fu il terzo album più venduto in Italia quell'anno. Il singolo <b><i>Acqua azzurra, acqua chiara</i></b> lo portò al terzo posto del Cantagiro, nonché a vincere il Festivalbar. <br />
Compose canzoni anche per Mina, come <b><i>Insieme</i></b> che rimane uno dei capolavori assoluti di Battisti e Mogol. Album come <b><i>Emozioni</i></b>, <b><i>Il mio canto libero</i></b>, <b><i>Il nostro caro angelo</i></b> e <i><b>Anima latina</b></i> (scritto dopo un'intensa esperienza musicale in Sud America) lo consacrarono definitivamente nel panorama della canzone italiana. <i><b>La canzone del sole</b></i> e <i><b>Anche per te</b></i>, restano brani indelebili nei ricordi dei giovani del tempo. <br />
Dal 1986 al 1994 collaborò con il paroliere, poeta e scrittore teatrale Pasquale Panella. <br />
<br />
<h3>
Con oltre 25 milioni di dischi venduti nel mondo, morì a Milano il 9 settembre 1998.</h3>
Le sue note riecheggiano ancor oggi ovunque e rappresentano repertorio classico imprescindibile per chiunque si accosti alla musica. La fortuna di chi ha potuto vivere quegli intensi anni in cui parole e melodia raggiungevano cuori e anime, semplicemente e intensamente, senza bisogno di inutili orpelli.<br />
Fu sempre schivo e geloso della propria dimensione familiare e personale, mantenne il contatto con il pubblico attraverso le sue canzoni. Figlio di una terra accecata dal verde dei boschi e dal bianco della neve, Battisti simboleggia l'arte introspettiva che vive di se stessa, lontana dal gossip e vicina alla natura, al senso profondo di vita ed emozioni. <br />
Nl comune di Poggio Bustone c'è un parco chiamato "I giardini di marzo" con una statua in bronzo dedicata al grande cantautore. Segno che la sua terra non lo ha mai dimenticato. La sua musica sarà eterna.<br />
<br />
<blockquote><div class="due-colonne">Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi<br />
Ritrovarsi a volare<br />
E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare<br />
Un sottile dispiacere<br />
<br />
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire<br />
Dove il sole va a dormire<br />
Domandarsi perché quando cade la tristezza<br />
In fondo al cuore<br />
Come la neve non fa rumore<br />
<br />
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere<br />
Se poi è tanto difficile morire<br />
E stringere le mani per fermare<br />
Qualcosa che è dentro me<br />
Ma nella mente tua non c'è<br />
<br />
Capire tu non puoi<br />
Tu chiamale se vuoi<br />
Emozioni<br />
Tu chiamale se vuoi<br />
Emozioni<br />
<br />
Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede a un passo<br />
Per ritrovar se stesso<br />
Parlar del più e del meno con un pescatore<br />
Per ore ed ore<br />
Per non sentir che dentro qualcosa muore<br />
<br />
E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa<br /><br />
Nascere un giorno una rosa rossa<br />
<br />
E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese<br />
Sapendo che quel che brucia non son le offese<br />
E chiudere gli occhi per fermare<br />
Qualcosa che è dentro me<br />
Ma nella mente tua non c'è<br />
<br />
Capire tu non puoi<br />
Tu chiamale se vuoi<br />
Emozioni<br />
Tu chiamale se vuoi<br />
Emozioni</div>
<span class="cite"><i>Emozioni</i></span></blockquote>
<blockquote>Che non si muore per amore, <br />
È una gran bella verità<br />
Perciò, dolcissimo mio amore, <br />
Ecco quello, <br />
Quello che da domani mi accadrà. <br />
Io vivrò Senza te,
<br />Anche se ancora non so, <br />
Come io vivrò...
<span class="cite"><i>Io vivrò senza te</i></span></blockquote>
<blockquote>Inseguendo una libellula in un prato, <br />
Un giorno che avevo rotto col passato, <br />
Quando già credevo di esserci riuscito, <br />
Son caduto... <br />
Chissà, chissà chi sei, chissà che sarai, <br />
Chissà che sarà di noi, <br />
Lo scopriremo solo vivendo...
<span class="cite"><i>Con il nastro rosa</i></span></blockquote>
<blockquote>Come può uno scoglio <br />
Arginare il mare?<br />
Anche se non voglio <br />
Torno già a volare. <br />
Le distese azzurre, <br />
E le verdi terre, <br />
Le discese ardite <br />
E le risalite <br />
Su nel cielo aperto <br />
E poi giù il deserto <br />
E poi ancora in alto <br />
Con un grande salto...
<span class="cite"><i>Io vorrei, non vorrei... ma se vuoi</i></span></blockquote>
<blockquote><div class="due-colonne">
In un mondo che<br />
Non ci vuole più<br />
Il mio canto libero sei tu<br />
E l'immensità<br />
Si apre intorno a noi<br />
Al di là del limite degli occhi tuoi<br />
Nasce il sentimento<br />
Nasce in mezzo al pianto<br />
E s'innalza altissimo e va<br />
E vola sulle accuse della gente<br />
A tutti i suoi retaggi indifferente<br />
Sorretto da un anelito d'amore<br />
Di vero amore<br />
<br />
In un mondo che (Pietre, un giorno case)<br />
Prigioniero è (Ricoperte dalle rose selvatiche)<br />
Respiriamo liberi io e te (Rivivono, ci chiamano)<br />
E la verità (Boschi abbandonati)<br />
Si offre nuda a noi (Perciò sopravvissuti, vergini)<br />
E limpida è l'immagine (Si aprono)<br />
Ormai (Ci abbracciano)<br />
Nuove sensazioni<br />
Giovani emozioni<br />
Si esprimono purissime in noi<br />
La veste dei fantasmi del passato<br />
Cadendo lascia il quadro immacolato<br />
E s'alza un vento tiepido d'amore<br />
Di vero amore<br />
<br />
E riscopro te<br />
Dolce compagna che<br />
Non sai domandare, ma sai<br />
Che ovunque andrai<br />
Al fianco tuo mi avrai<br />
Se tu lo vuoi<br />
Pietre, un giorno case<br />
Ricoperte dalle rose selvatiche<br />
Rivivono, ci chiamano<br />
Boschi abbandonati<br />
E perciò sopravvissuti vergini<br />
Si aprono, ci abbracciano<br />
<br />
In un mondo che<br />
Prigioniero è<br />
Respiriamo liberi<br />
Io e te<br />
E la verità<br />
Si offre nuda a noi<br />
E limpida è l'immagine ormai<br />
Nuove sensazioni<br />
Giovani emozioni<br />
Si esprimono purissime in noi<br />
La veste dei fantasmi del passato<br />
Cadendo lascia il quadro immacolato<br />
E s'alza un vento tiepido d'amore<br />
Di vero amore<br />
E riscopro te</div>
<span class="cite"><i>Il mio canto libero</i></span></blockquote>
<blockquote>Anche per te vorrei morire ed io morir non so, <br />
Anche per te darei qualcosa che non ho <br />
E così, e così, e così io resto qui<br />
A darle i miei pensieri, <br />
A darle quel che ieri <br />
Avrei affidato al vento <br />
Cercando di raggiungere chi... <br />
Al vento avrebbe detto sì. <br />
Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi <br />
Lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai <br />
Per te che un errore ti è costato tanto <br />
Che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto...
<span class="cite"><i>Anche per te</i></span></blockquote>
Doveroso tributo. Auguri Lucio.<br />
<br />
<iframe style="border-radius:12px" src="https://open.spotify.com/embed/playlist/74RiKH0eghcJT3oc9fZImE?utm_source=generator&theme=0" width="100%" height="352" frameBorder="0" allowfullscreen="" allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" loading="lazy"></iframe><br>
<br>
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-marcelli"></div>
<br />
<span class="nomebox">Tamara Marcelli</span> <br />
<div class="marcelli"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="vai_alla_scheda">
<a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/tamara-marcelli.html" target="_blank" title="Tamara Marcelli">SCHEDA AUTRICE</a></div>
</td></tr>
</tbody></table>Isola TMhttp://www.blogger.com/profile/09709357513824954771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-41481467879789601492024-03-02T18:25:00.007+01:002024-03-02T18:27:19.725+01:00Solo al cinema: 5 film da vedere a marzo<img alt="Solo al cinema: 5 film da vedere a marzo" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibQwjrqc3uljPRih84G9hGbdNkC3MxBXZfFiaaSz6FYwJI38oLbTu4CCVWwxT5VYYxmvGiV8-oZZwEmbOJqPpnJhy4na_Nvi7zV5lDYfY405K-aIY-Etd990XFojX2ADPhjZdDwH83tuN9KR_8g75j1i_XBbXomK1VUG6PR2OiBurRuy5K03LCaYjJtXkr/s1600/CINEMA.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Cinema </span><span class="nome-autore">Di Stefania Bergo. </span>Nelle sale a marzo spazio a film al femminile, come <i>May December</i>, con la coppia Portman e Moore, <i>Priscilla</i>, il punto di vista di lei sulla storia d'amore con Elvis, e il cartone animato <i>Red</i>, che parla alle adolescenti di cambiamenti di corpo ed emozioni e soprattutto del rapporto con le madri.
</h2>
Anche al cinema, spazio a protagoniste femminili nei film in uscita. Come Priscilla Presley, del film <b><i>Priscilla</i> di Sofia Coppola</b>, che dopo il biopic sulla vita di Elvis di qualche anno fa, porta sugli schermi i<b>l punto di vista di lei</b> nel raccontare una storia d'amore che ha anche avuto risvolti tossici. O come Meilin, protagonista del film d'animazione della Disney <i><b>Red</b></i>, che finalmente, dopo l'uscita in streaming nel 2022 per via della pandemia, ha il suo giusto tributo nelle sale, portando il <b>tema del cambiamento del rapporto madre–figlia durante la pubertà</b>, con tutta la carica dello stravolgimento ormonale delle prime mestruazioni e dei primi impulsi alla ribellione.<br />
Interessante anche il giordano <b><i>Inshallah a boy</i>, del regista Amjad Al Rasheed</b>, che, ispirandosi alla storia vera di una sua parente, ha provato a chiedersi che cosa potrebbe accadere se una donna si ribellasse alle imposizioni, e il franco-svizzero<b> <i>Il teorema di Margherita</i></b>, il ritratto di una laureanda in matematica che si accorge di aver consacrato alle aule universitarie una parte forse troppo grande del suo essere. <br />
L'attesa maggiore è tutta per <b>la coppia Natalie Portman e Julianne Moore</b>, in un film candidato agli Oscar per la sceneggiatura originale, <b><i>May December</i> del regista e sceneggiatore Todd Haynes</b> che racconta fondamentalmente la storia d'amore tra una donna e un ragazzo molto più giovane, portandola sotto la lente d'ingrandimento del giudizio della società.
<br />
Quale vi ispira di più tra questi cinque? Quale vorreste aggiungere a questo elenco?
<br />
In ogni caso... Buona visione <b>#soloalcinema</b>!<br />
<br />
<br />
<img alt="RED" border="0" data-original-height="320" data-original-width="229" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD8txS4RWnzulT1-66l0h65OvkAZW9zf6Sw9WawWmSmMCc0lepzJLiFR7LYSX00uM6L0qS_J7suROXsnkQ8MC1GYSBlWX7do0D7kqtQhgwNdnZ2PcLWVc9dLz2RY4q-0lhKc8Y2eArWsPxQWqMYoVHM8jOk9If3Jg96GcDHjRraSySWQhuHqTPjaOwuBpk/s1600/red.webp" style="float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" />
<h3>RED</h3>
<span class="h2-post"> In uscita il 7 marzo</span><br />
Animazione – USA, 2022<br />
Regia di Domee Shi<br />
Con Rosalie Chiang, Sandra Oh <br />
Distribuito da Walt Disney<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b>Una pop song colorata e liberatoria, che racconta la pubertà con una metafora portentosa. Diretto da Domee Shi, vincitrice del Premio Oscar® per il cortometraggio del 2018<i> Bao</i>. </b><br />
Ci voleva la genialità di Domee Shi, già autrice del provocatorio corto <i>Bao</i>, per sintetizzare tutto questo in un’immagine di rara forza e puro divertimento: il panda rosso. Simbolo di quella metamorfosi bestiale che è la pubertà, che ritocca la forma e la psiche, la metafora al centro di <i>Red</i> racconta brillantemente l’ingombro e l’inadeguatezza (ma anche la tenerezza e il calore) di quell’età ibrida, attraverso la dominante cromatica del sangue, dell’imbarazzo, degli scatti imprevisti di rabbia e della passione amorosa. Mentre normalizza con umorismo e intelligenza qualcosa che il cinema fingeva di non vedere (o affidava al genere horror), <i>Red</i> racconta una tra le più complicate relazioni umane, quella tra madre e figlia, guardando nello stile all’animazione giapponese di fine millennio scorso e alla sua capacità di tradurre le emozioni in esagerazioni grafiche, e nello spirito a quello di un’altra Ribelle della Pixar, di cui riprende non solo il tema della trasformazione magica ma anche quello, più specifico, dello strappo, nella variazione della cicatrice.
</blockquote>
<br />
<br />
<img alt="INSHALLAH A BOY" border="0" data-original-height="320" data-original-width="216" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWgtB6hQwngplQ8On42SkeIjsvWOYSKaOidlR4tiOZZpsBaKscgFVslUYFcj5UW7rqqd7b77z2_x4h9OeQKfn7C24e3ZZ38MWc3iefodOr643E70PG43rO72AkcEEjo_Lahqpqb50gBJdikcwn2ehKlfIQwMSBzpOeNXuqhyphenhyphenCKssiAYEEDWy_e2uSn6PsC/s1600/inshallah-boy.webp" style="float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" />
<h3>INSHALLAH A BOY</h3>
<span class="h2-post"> In uscita il 14 marzo</span><br />
Drammatico – Giordania 2023<br />
Regia di Amjad Al Rasheed <br />
Con Mouna Hawa, Haitham Alomari, Yumna Marwan, Salwa Nakkara <br />
Distribuito da Satine Film<br />
<blockquote class="tr_bq"><b>Storia di una ribellione femminile, con tante sfumature e senza manicheismo. Con Mouna Hawa, interprete perfetta. Una donna giordana, in seguito alla morte del marito, si trova a dover affrontare un mondo maschile non collaborativo.</b><br />
Nawal ha una figlia ancora bambina e vorrebbe concepire un altro figlio ma la morte improvvisa del marito sconvolge la sua vita. Il fratello dovrebbe sostenerla ma è comunque vincolato dal rispetto delle tradizioni. Il cognato, che aveva venduto un pick-up al marito e deve ricevere ancora delle rate di pagamento, inizia ad avanzare pretese pecuniarie. Se Nawal fosse incinta e se il nascituro fosse un maschio le cose cambierebbero.<br />
Amjad Al Rasheed ha preso le mosse da fatti accaduti a una sua parente e ha provato a chiedersi che cosa potrebbe accadere se una donna si ribellasse alle imposizioni. Ha trovato nella sua attrice protagonista Mouna Hawa l'interprete perfetta (e riconosciuta con diversi premi a festival internazionali) per la sua Nawal. Il regista colloca l'azione ad Amman e in tal modo ci fa conoscere un'altra faccia dell'imposizione alle donne di codici di comportamento che alcune giocoforza interiorizzano accettandoli ed altre no. Al Rasheed è molto abile nel leggere anche le minime sfumature nelle espressioni dei suoi protagonisti ed è anche capace, e non era facile, di tenersi lontano dal manicheismo.
</blockquote>
<br /><br />
<hr class="cinema-pellicola" />
<h3><i>May December</i>, un film di Todd Haynes. Candidato agli Oscar e ai Golden Globes e vincitore di un AFI Awards, un gioco di specchi che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale, con la coppia Portman e Moore.
</h3>
<img alt="May december" border="0" data-original-height="400" data-original-width="320" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBWiaf2FQlWJZTMTO4eFaNHFWbRTDKJSuQHRYhbzJ1PO1BRslKeLpCHIdQvr3tA3tpZ3sG_Xa0-VoWeyGud9OjgvYReMXtGsOHBYjrZIsTgDN6nMycxinRk4y2I6btxrBhqPImrUJ6Nl7H3mXLJz9NcW76vOGSjTUbh1z_-U2FfxN5EENbG2onkFHy5qR_/s1600/may-december.webp" style="float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" />
Drammatico – USA, 2023 <br />
Regia di Todd Haynes <br />
Con Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton, Cory Michael Smith <br />
Distribuito da Lucky Red<br />
<span class="h2-post"> <b>In uscita il 21 marzo</b></span><br />
<br />
<div>
<blockquote>
<b>
Vent'anni dopo che la loro famigerata storia d'amore da tabloid ha appassionato l'intera nazione, una coppia sposata cede alla pressione di un'attrice che deve fare ricerche sul loro passato per un film.
</b><br />
La storia di<i> May December</i> è pane per i denti del regista e sceneggiatore Todd Haynes, che conserva una particolare affinità con il “re del melodramma” Douglas Sirk di cui condivide la determinazione adesplorare l’universo della proibizione sociale: l’omosessualità del marito di <i>Lontano dal paradiso</i>, quella di Carol e Therese in <i>Carol</i>, e ora la relazione fra una donna e un ragazzino. Per la terza volta dopo <i>Safe</i> e <i>Lontano dal paradiso</i> Julianne Moore si conferma musa ideale per Haynes, pronta a incarnare le fragilità e contraddizioni dell’animo umano, e impavida nel sottolinearne anche la sgradevolezza. Nessuno è senza peccato in <i>May December</i>, nessuno può sottrarsi alla lente di ingrandimento di Haynes, che con mano gentile ma sicura scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale, pronta a puntare il dito e ad ostracizzare le differenze, ma soprattutto ad impedire alle persone di essere se stesse fino in fondo.<br />
<br />
</blockquote></div><br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/rxe-6VgqL2Y?si=O_pJYK_DkO78Absg" title="YouTube video player" width="100%"></iframe><br />
<hr class="cinema-pellicola" />
<br /><br />
<img alt="PRISCILLA" border="0" data-original-height="320" data-original-width="229" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5VJ5tTD2IYto2_4V_KHwLgyBbFNPpxgpLos7Sehh-EL4X_Iz8wRwE6CCVH8CvHiknYvlt0o8QPZ3KXgdgBRJ-0_QFtbgG2be3YFvLpLlRyNxVycNxYcTDibOAa02vcXO4hYVGlXqEm0d-dNfvImyH9rZVKV5W9eG7oCv6DnfzNYvOsGlOcIQj-OQBoT1N/s1600/priscilla.webp" style="float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" />
<h3>PRISCILLA</h3>
<span class="h2-post"> In uscita il 27 marzo</span><br />
Biografico – USA, Italia, 2023<br />
Regia di Sofia Coppola<br />
Con Jacob Elordi, Cailee Spaeny, R Austin Ball, Emily Mitchell <br />
Distribuito da Vision Distribution<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b>Sofia Coppola riscrive la storia d'amore tra Elvis e Priscilla Presley dal punto di vista di lei. Il grande, e turbolento, amore tra Priscilla Beaulieu e Elvis Presley iniziato in una base dell'esercito tedesco e proseguita nella tenuta da sogno a Graceland.</b><br />
Sofia Coppola porta al cinema l’autobiografia della moglie di Presley per raccontare la versione di Priscilla, l’altro lato del disco d’oro, che comprende anche i capitoli della solitudine, della gelosia, della rinuncia all’autonomia minima che le sarebbe derivata dal fare un lavoro, della richiesta – affatto reciproca - di esserci sempre, per lui, abbigliata e acconciata come piace a lui, nel rispetto dei suoi tempi, delle sue passioni passeggere, del volere inappellabile del Colonello che gli fa da manager e demiurgo. La sua storia era rimasta in ombra, eclissata dall’icona abbagliante del marito, e la Coppola di quell’ombra fa la cifra stilistica del film: sempre un po’ oscurato dal punto di vista fotografico, perché Priscilla vive dietro le tende tirate, nel privato della camera da letto, lontana dai set, dentro l’automobile. Se la regista è bravissima nel riportare lo spettatore nel corpo e nello spirito inquieto di una ragazzina di quattordici anni (di qualsiasi epoca), e nel raccontare attraverso l’uso del dettaglio la sua trasformazione in donna, il film purtroppo non si libera a sufficienza dei suoi strati di trucco, manca dell’irriverenza storica di Marie Antoinette, e resta intrappolato nel verosimile, nel compito ben fatto ma senza sorprese.
</blockquote>
<br /><br />
<img alt="IL TEOREMA DI MARGHERITA" border="0" data-original-height="320" data-original-width="229" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8iE2XbtdlswkbqqZ8C0mY3IBssQatth4LT3ZlTw8eaMoHfAKgRQC7lA0g6S-6Hgm-J0ANcbIXHeC4qqKUPJ8Fp6uhLsuiU7plTPlq7_bd3QLeMmuSXf-9AFkSp2iHEiNaYXlVbRxnj8XQ12srtG8LLiOpbjVcTni97GFgA8DR064X1TsVAbSbJpkQx6WT/s1600/il-teorema-di-margherita.webp" style="float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" />
<h3>IL TEOREMA DI MARGHERITA</h3>
<span class="h2-post"> In uscita il 28 marzo</span><br />
Drammatico – Francia, Svizzera, 2023<br />
Regia di Anna Novion<br />
Con Ella Rumpf, Clotilde Courau, Jean-Pierre Darroussin, Julien Frison <br />
Distribuito da Wanted<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b>Un film senza sorprese che coccola lo spettatore e si declina al gusto gentile di un'ossessione filosofica, vincitore di un premio Cesar e ai Lumiere Awards come miglior attrice esordiente. Una studentessa di matematica sta per presentare un'importante tesi. All'ultimo però scopre di aver fatto un errore.</b><br />
Anna Novion dirige in modo efficace se non particolarmente originale una storia tutta incentrata sulla magia della matematica, tema difficile da tradurre al cinema e proprio per questo intrigante. Una volta stabilito che non ci saranno sorprese, si può però godere del ritratto riuscito di una ragazza che si accorge di aver consacrato alle aule universitarie una parte forse troppo grande del suo essere. Se la matematica si fonda sulla capacità di immaginare strade nuove verso un obiettivo lontano, il film di Novion offre invece il piacere complementare di un già visto che coccola lo spettatore e si declina al gusto gentile di un’ossessione filosofica, ricordandoci che abbandonarla per un po’ aiuta sempre a rimetterla a fuoco.<br />
</blockquote>
<br /><br />
<hr />
Credits: <a href="https://www.mymovies.it/film/uscita/marzo/2024" target="_blank">www.mymovies.it</a><br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="social"><a href="https://www.facebook.com/stefania.m.bergo" target="_blank" title="Profilo Facebook"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> <a href="https://twitter.com/Gli_Scrittori" target="_blank" title="Twitter"><i class="fa fa-twitter-square"></i></a> <a href="http://www.flickr.com/photos/mwende/" target="_blank" title="Flickr"><i class="fa fa-flickr"></i></a> <a href="https://www.instagram.com/mwendesb/" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa fa-instagram"></i></a></div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/stefania-bergo.html" target="_blank">SCHEDA AUTRICE</a></div></td></tr>
</tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-41941128843841824512024-03-01T18:55:00.001+01:002024-03-01T18:55:08.301+01:00Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro
<img alt="Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_5Vc6L1UpSF1x0fz2iORRxKQ2Tj7lz5jpOA1-ERVAbLJm2j_Cq05MHOp1ijgj2dg8JW5sXHPZan0U5zQH7E0BSD9QX_PeRQs9ZpWP85ZU4gtskeDmUUfbrZE0Sk17Kyk7ecrCWj0GwwHLD1sxAGAGrUwnKWkkRMAVrNXsXgAVtqSGlLKQHfUGBnJbBu6q/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Luca Favaro presenta la raccolta di poesie <i>Cinquanta passi all'indietro</i> (Nulla Die edizioni): «La mia poesia è un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso».</h2>
Luca Favaro è nato a Treviso, vive a Thousand Oaks, California. Ha pubblicato tre raccolte di racconti tra le quali <a href="https://amzn.to/3T9VaC6" rel="nofollow" target="_blank"><i>Ti ho visto</i></a>, edizioni La Gru, e il fortunato romanzo <a href="https://amzn.to/3UWHaNz" rel="nofollow" target="_blank"><i>Il tempo senza ore</i></a> (Nulla Die 2015), primo classificato al Premio Prunola 2017 (ora diventato Premio Giorgione), primo classificato al Premio "Il lato notturno della vita 2017", premio speciale della Giuria all'IBRSC di Belluno 2016, e dalla quale è stata ricavata l'omonima rappresentazione teatrale. <i>Cinquanta passi all'indietro</i> è la sua prima raccolta di poesie.
<br /><br />
<img alt="Cinquanta passi all'indietro" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbLss7PBnJOtKJQeqaRbKVuDdnedVhKQmbAulyjLWgksBpowWjeb4qVMad9qR0aeHJCHEeepaSaHvjYf2MrnER3LeCymQOtJQMrboqjwaRWgoD1UTFWYgIHkLHRfDmPjfeAbhdHoaa58Xt3-RFaww-zzlqNz_UJ0lNO2xjjfGSumIiRJtcoel2yrkXKV9P/s1600/cinquanta-passi-allindietro.webp" /><br /><br />
<h3>Cinquanta passi all'Indietro</h3>
di Luca Favaro<br />
Nulla Die edizioni<br />
Poesia<br />
ISBN 978-88-6915-453-9<br />
<a href="https://amzn.to/3SXVD9o" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 12,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Quando si cammina all'indietro non si vede dove si sta andando. Non si sa quale direzione prendere, a volte indovinando la via, altre cozzando contro gli ostacoli, altre ancora uscendo di strada. In ogni caso, si riparte senza stancarsi mai di riprovare, di ricominciare. <br />
<i>Cinquanta passi all'indietro</i> è un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti spesso in contrasto tra loro, ma che, nel bene e nel male, tracciano un percorso, indicano una via verso una meta che se in alcuni momenti appare nitida e sicura, in altri scompare e si fa incerta. Questa raccolta di poesie è ulteriormente arricchita da una prefazione a opera di Adelaide Scarabello.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Luca Favaro, ben tornato sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Com’ è nata l’idea di scrivere <i>Cinquanta passi all’indietro</i>?</h4>
Buongiorno Silvia. <i>Cinquanta passi all’indietro</i> è una raccolta di poesie che ho scritto in momenti diversi della mia vita. Molte sono state composte quando avevo dai venti ai trent’anni, altre in tempi più recenti. Ho raccolto tutte le poesie che avevo scritto nel tempo, e ne ho scelte cinquanta, quelle che mi emozionavano di più. Poi ci ho lavorato sopra per renderle omogenee nello stile, perché il modo in cui scrivevo vent’anni fa, era sicuramente molto diverso da quello attuale. L’idea di comporre questa raccolta è nata dal desiderio di chiudere un ciclo, iniziato con la trilogia di racconti, ha raggiunto il suo apice con il romanzo <i>Il tempo senza ore</i>, e si chiude con un libro di poesie. Potrei dire che <i>Cinquanta passi all’indietro</i> costituisce il cosiddetto “coperchio sulla pentola”.<br /><br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Intervista a cura di Elena Genero Santoro | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2017/01/libri-luca-favaro-presenta-il-suo.html" target="_blank">Luca Favaro presenta: Il tempo senza ore</a> </div>
<br />
<h4>Ricordo <i>Il tempo senza ore</i>, un libro che racconta il dramma dell'Alzheimer. Com’è cambiata negli anni la tua esperienza creativa?</h4><i>
Il tempo senza or</i>e è un libro che mi ha fatto fare un notevole passo in avanti, sia in termini letterari che di popolarità. Credo però che la mia esperienza creativa si sia momentaneamente fermata; sono stato troppo impegnato, all’inizio per dare al romanzo la spinta promozionale che meritava, poi per il mio trasferimento negli Usa, che ha richiesto davvero molto tempo. In pratica non ho più scritto nulla di nuovo in tutti questi anni, a parte qualche poesia, entrata a far parte di <i>Cinquanta passi all’indietro</i>.<br /><br />
<h4>Come definiresti la tua poesia?</h4>
Non mi piace definire l’arte. Tutto ciò che nasce dal cuore e dall’anima non può semplicemente essere incasellato in una definizione. Potrei dire che lo stile delle mie poesie è lo stesso dei racconti e del romanzo; diretto, semplice, asciutto, senza tanti fronzoli di tipo letterario. Col tempo si è sempre più evoluto verso la semplicità e la schiettezza. Da quando sono negli Usa poi, ancora di più. Probabilmente sono molto influenzato dagli Americani che sono molto schietti, semplici e diretti nel modo di esprimersi e relazionarsi. Essenziale, ecco. <b>Potrei definire la mia poesia come un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso.</b><br /><br />
<h4>A chi sono destinate queste liriche, le hai dedicate a qualcuno in particolare?</h4>
C’è una dedica all’inizio della raccolta che recita: “Dedicato a chi soffre per aver trovato finalmente il coraggio di dire Basta!”<br />
Si volta pagina nella vita, e a volte si è costretti a fare delle rinunce. Sono scelte difficili e coraggiose. Le poesie sono dedicate proprio a quelle persone che come me, si sono spesso sentite giudicate per aver scelto di realizzarsi e di esprimere sempre di più il proprio essere più profondo. <b>A chi ha avuto il coraggio di togliersi la maschera e manifestarsi apertamente. </b>Un mio caro amico, purtroppo scomparso qualche anno fa, mi ha dato una grande lezione: “Quando hai ragione, non indietreggiare di un solo millimetro, anche se dovessi avere il mondo contro”. È quello che sostanzialmente ha sempre fatto lui nella sua vita. A quelli come lui dedico questo mio libro.<br /><br />
<h4>Questa raccolta contiene una poesia alla quale sei particolarmente legato? </h4>
Difficile scegliere, perché ogni poesia è nata in momenti diversi, e in quei momenti ha costituito la massima importanza. Oggi, potrei dire che la mia preferita è <i>Il nostro turno</i>, perché parlo molto apertamente della relazione tra me e mio padre. Ma un’altra poesia molto importante è <i>Lettera a me stesso</i>. Il verso finale recita: «Per non aver compreso
che in te c’era già / Il seme della felicità. / Io ti chiedo perdono».
<br /><br />
<h4>Perché bisognerebbe leggere<i> Cinquanta passi all’indietro</i>?</h4>
La lettura deve sempre essere una libera scelta. Nei miei libri non mi sono mai posto l’obiettivo di insegnare qualcosa a qualcuno o di dare consigli, né tanto meno lezioni di vita o pillole di saggezza. Al massimo posso regalarvi qualche emozione, ecco. <b><i>Cinquanta passi all’indietro</i> è una raccolta emozionante, nel bene e nel male.</b> Se vi piace emozionarvi, leggetelo.<br /><br />
<h4>
Progetti per il futuro?</h4>
Tantissimi. Direi perfino troppi per una vita sola. Diciamo che la scrittura negli ultimi tempi si sta trasformando in una scelta sempre più professionale. Dal punto di vista letterario, i miei futuri progetti per ora sono più rivolti verso la realtà Americana.
<br /><br />
<h4>Luca Favaro è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4>
È stato un piacere anche per me. Grazie e in bocca al lupo anche a voi.<br /><br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-11189865349634956202024-03-01T18:14:00.001+01:002024-03-01T18:14:21.466+01:00Canzoni come poesie: «Tu no», «Fragili» e «Ricominciamo tutto» da Sanremo 2024<img alt="Canzoni come poesie: «Tu no», «Fragili» e «Ricominciamo tutto» da Sanremo 2024" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaBdowVysWqfXNpQ-FuFLFVVnqPVPSoJdXxonEStAMLiQ4a2T9KNRQK1_Evg57ppQQRDkkSSKZaf3fPFbWLv-hx7_wtdQ7bml_1d6vDRSBThro8Oaw2Qr_dFxdwSSE_KKY6QR3DORf1XLGg9msW0nBgc2JWRPxsUN5EX7yvcUrkh2d7RgL_HeCjbgiaTtd/s1600/EDITORIALE.webp" width="100%"/><br><br>
<h2><span class="h2-post"> Musica </span><span class="nome-autore">Di Tamara Marcelli. </span>Dai versi alle note, quando le canzoni sono poesie: <i>Tu no</i> di Irama, <i>Fragili</i> di Il Tre e <i>Ricominciamo tutto</i> dei Negramaro. Tra rap, pop, ballate rock, testi emozionanti che parlano della fine di un amore, della lotta contro i propri demoni per non allontanare chi amiamo e della rinascita di una storia. In comune, una luce di speranza.</h2>
Dal Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2024, tra cantanti della nuova generazione e antiche glorie, tra rap, pop, ballad e rock vi propongo alcuni testi che mi hanno lasciato un segno, mi hanno evocato un'emozione. Al di là delle classifiche, perché la musica non ha bisogno di numeri.<br />
Le canzoni scelte e proposte di seguito hanno testi che raccontano le varie sfaccettature di un amore, verso gli altri e verso se stessi. Hanno <b>una luce di speranza</b>, nonostante tutto. E di speranza, in questo periodo, ne abbiamo bisogno.<br />
<br />
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<br />
<h3><i>Tu no</i> di Irama</h3>
Irama, nome d'arte di Filippo Maria Fanti – e infatti Irama è l'anagramma di Maria –, esordisce nel 2016 a Sanremo Nuove Proposte con la canzone <i>Cosa resterà</i>. Due anni dopo vince l'edizione del Talent show <i>Amici</i> di Maria De Filippi e nel 2019 partecipa al Festiva di Sanremo come big con la canzone <i>La ragazza dal cuore di latta</i> e si classifica settimo. Nel 2021, nell'edizione del Festival di Sanremo in piena pandemia, Irama partecipa con la registrazione della prova in teatro della canzone <i>La genesi del tuo cuore</i>, non potendo presentarsi sul palco a causa della positività al virus di un suo collaboratore: arriverà quinto nella classifica finale. Nel 2022 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo con la canzone <i>Ovunque sarai</i>, classificandosi al quarto posto. Quest'anno si è piazzato al quinto posto.
<br />
La canzone <i>Tu no</i> è <b>una ballata sulla fine di un amore, intrisa di ricordi ed emozioni ormai lontane, annegate nella nostalgia e nel dolore. Un grido che nasce dall'anima e vibra ripercorrendo il passato, una carezza ruvida e struggente. </b>Una grande prova, artistica ed emotiva.<br />
<blockquote>
<div class="due-colonne">
Ma tu no<br />
Tu no<br />
Tu no<br />
Tu no<br />
<br />
Quando non c’eri<br />
E non stavo in piedi<br />
Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo<br />
Soltanto per vivere<br />
E griderò forte<br />
Ma non starò meglio<br />
Cado ma in fondo me lo merito<br />
Il fondo è così gelido<br />
<br />
No<br />
Tu no<br />
Tu no<br />
Tu no<br />
<br />
Tu sorridevi<br />
Cercavi un modo per proteggermi<br />
Però non c’eri<br />
Quando volevo che tu fossi qui<br />
Bastasse<br />
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me<br />
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te<br />
Di te<br />
<br />
Quando non c’eri<br />
Passavano i mesi<br />
E in un secondo tutto intorno era invisibile<br />
E dimenticherò chi sei<br />
Mi dimenticherò di te<br />
E non lascerò<br />
Non ti lascerò<br />
Ancora una volta vedermi crollare<br />
E mi innamorerò di lei<br />
Ma tu non saprai mai chi è<br />
Cado ma in fondo me lo merito<br />
Il fondo è così gelido<br />
No<br />
Tu no<br />
Tu no<br />
Tu no<br /><br />
Tu sorridevi<br />
Cercavi un modo per proteggermi<br />
Però non c’eri<br />
Quando volevo che tu fossi qui<br />
Bastasse<br />
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me<br />
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te<br />
Di te<br />
Di te<br />
<br />
Non posso riportarti da me<br />
<br />
Tu sorridevi<br />
Cercavi un modo per proteggermi<br />
Però non c’eri quando volevo che tu fossi qui<br />
Bastasse<br />
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me<br />
Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te</div></blockquote>
<br />
<iframe allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="152" loading="lazy" src="https://open.spotify.com/embed/track/3ki4qt24MTfhk0iruUCpSR?utm_source=generator&theme=0" style="border-radius: 12px;" width="100%"></iframe><br />
<h3><i>Fragili</i> di Il Tre</h3>
Il Tre, nome d'arte di Guido Luigi Senia, ha esordito nella trasmissione <i>One shot game</i> nel 2015. Nel 2022 l'album Ali vince il "Premio Lunezia" al Festival della luna. Il "Premio Lunezia", teso alla valorizzazione musicale-letteraria delle canzoni italiane, è stato fondato ad Aulla nel 1996 dall'autore Stefano De Martino, alla presenza di Fernanda Pivano e Fabrizio De André.<br />
Quest'anno ha partecipato per la prima volta al Festival di Sanremo classificandosi al dodicesimo posto.<br />
La canzone <i>Fragili</i>, <b>un mix tra rap e pop, racconta la difficoltà di un amore, tra le naturali fragilità, i sensi di colpa, la paura di fallire, di riconoscere le proprie "crepe" che, in fondo, rendono ognuno unico.</b> Non è facile amarsi e basta poco per rompere un equilibrio. I demoni delle proprie insicurezze rischiano di farci commettere errori che feriscono e allontanano chi amiamo. Un inno alla parte più nascosta che abita ognuno di noi. E con cui dobbiamo fare pace.<br />
<blockquote>
<div class="due-colonne">
Le tue pupille sembrano pallottole, se mi guardi mi ferisci<br />
Ho dei pensieri che alzano la voce ma vorrei farli stare zitti<br />
Tu sai che avevo bisogno d'aiuto, potevi pure mandarmi a fanculo<br />
Invece mi hai detto che gli occhi che indosso non sono mai stati più tristi<br />
Ma se un giorno il vento, ti portasse indietro<br />
Dalle mie promesse, come se piovessero<br />
Da un cielo nero, lacrime di vetro<br />
Perché ancora sento, il tuo rumore dentro<br />
<br />
E siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe<br />
E so che non è facile<br />
Volersi bene, stare in catene<br />
Scusami ma può succedere<br />
E scusami se ti ho fatto del male<br />
Ma siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe<br />
<br />
Odio convivere con i demoni fissi nella mia testa<br />
Il senso di colpa mi fa sentire una bestia<br />
Vorrei dirti resta, sì ti prego resta, ma grido, "Vattene"<br />
Perché sento la tempesta sotto le palpebre<br />
E tu sei libera-a, sei come un'isola-a<br />
Nessuno ti abita, mi rubi l'anima<br />
E vorrei tornare indietro nel tempo<br />
Sei la sete nel mio deserto<br />
Sei come le fiamme che bruciano nell'inferno<br />
Adesso mi sento come un naufrago in mare aperto<br />
E se potessi scapperei da ricordi che sono vipere<br />
Perché mi fanno male e mi potrebbero uccidere<br />
Voglio averti ancora addosso però non posso<br />
Non voglio lasciarti andare, non sono pronto<br />
<br />
Ma siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe<br />
E so che non è facile<br />
Volersi bene, stare in catene<br />
Scusami ma può succedere<br />
E scusami se ti ho fatto del male<br />
Ma siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe<br />
<br />
In questo mare nero ci sei solo tu<br />
Sei la mia isola ah, forse mi ucciderai ma<br />
Volevo solo restarci di più<br />
<br />
Ma siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe<br />
E so che non è facile<br />
Volersi bene, stare in catene<br />
Scusami ma può succedere<br />
E scusami se ti ho fatto del male<br />
Ma siamo fragili<br />
Come la neve, come due crepe</div></blockquote>
<br />
<iframe allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="152" loading="lazy" src="https://open.spotify.com/embed/track/6RgeK0h4fZ7JRSqbVwPG3Q?utm_source=generator&theme=0" style="border-radius: 12px;" width="100%"></iframe><br />
<h3><i>Ricominciamo tutto</i> dei Negramaro</h3>
I Negramaro sono il gruppo pop-rock salentino composto dal grande cantautore Giuliano Sangiorgi e da Emanuele Spedicato, Andrea Mariano, Ermanno Carlà, Danilo Tasco e Andrea De Rocco. Giuliano Sangiorgi è autore e compositore anche per altri cantanti, vanta numerose collaborazioni artistiche di rilievo. Tra i migliori cantautori presenti nel panorama internazionale, unico nel suo genere che, come si dice nell'ambiente, è il "genere Negramaro". Non ha eguali. Da ascoltare e riascoltare.<br />
I Negramaro hanno esordito nel 2000 affermandosi presto nel panorama musicale italiano. La prima partecipazione al Festival di Sanremo risale al 2005 tra le Nuove Proposte con la canzone <i>Mentre tutto scorre</i> che vince il "Premio della critica radio e tv". Nello stesso anno partecipano al Festivalbar e vincono il "Premio Rivelazione Italiana" con la canzone <i>Estate</i>, poi nel 2006 con la canzone <i>Nuvole e lenzuola</i> vincono il "Premio best performer". L'album Mentre Tutto Scorre vince il "Premio Lunezia" e ottiene il disco di diamante, mentre nel 2008 lo vincono con il brano <i>Via le mani dagli occhi</i> e nel 2024 con <i>Ricominciamo tutto</i>.<br />
La canzone <i>Ricominciamo tutto</i> è stata scritta durante una vacanza in Abruzzo, tra la neve, con la sua famiglia. <b>Una ballata rock che è un inno alla rinascita di un amore. Alla speranza. Discese e risalite tra emozioni che tolgono il fiato. </b>L'Arte si forma così. <br />
<blockquote><div class="due-colonne">
Quanto tempo ti manca per esser pronta?<br />
Io sono sotto che ti aspetto<br />
Così ti porto al mare<br />
Quanto è passato dall'ultima volta<br />
Che mi hai detto, sì, mi hai detto<br />
Che ti manca il sale<br />
Che brucia le ferite?<br />
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca<br />
Eravamo ghiaccio che si scioglie in mezzo al nulla<br />
In mezzo a tutta quella neve<br />
Dio, com'eri bella? (Dio, com'eri bella?)<br />
E ogni volta che sembra essere tutto perfetto<br />
C'è sempre un pezzo che ci manca anche sotto il tetto<br />
Non rifacciamo il letto<br />
<br />
E allora piove da quel buco sulle teste<br />
Sì, ma non fa niente<br />
Tanto si riparte<br />
Non so nemmeno dove<br />
Tu dici, "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente"<br />
E non fa niente, non fa niente<br />
Basta saper andare, andare, andare<br />
Chi se ne frega dove<br />
Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa<br />
Che tu hai preso, sì, mi hai preso<br />
Solo per poi cantare "Discese e risalite"<br />
<br />
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca<br />
Eravamo una canzone di Battisti all'alba<br />
Anche senza bionde trecce<br />
Dio, quanto sei bella<br />
<br />
E allora piove da quel buco sulle teste<br />
Sì, ma non fa niente<br />
Tanto si riparte<br />
Non so nemmeno dove<br />
Tu dici, "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente"<br />
E non fa niente, non fa niente<br />
Basta saper andare, andare, andare<br />
Chi se ne frega dove<br />
<br />
Ma a me importa solo di poter restare<br />
Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare<br />
E che sia al mare, che sia dove soffia il vento<br />
Non mi importa<br />
Ricominciamo tutto<br />
<br />
E chi se ne fotte di tutti quei sogni<br />
Di una canzone o uno stupido testo<br />
Io, qui, ti aspetto<br />
Dici che poi ti trovo in un cassetto<br />
Intatto come quel sogno mai fatto<br />
Uoh-oh-oh-oh-oh, scendi, che ti aspetto<br />
Ricominciamo tutto
</div></blockquote>
<br />
<hr />
Lyrics powered by LyricFind.<br />
Immagine di copertina: screenshot dai video.
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-marcelli"></div>
<br />
<span class="nomebox">Tamara Marcelli</span> <br />
<div class="marcelli"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="vai_alla_scheda">
<a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/tamara-marcelli.html" target="_blank" title="Tamara Marcelli">SCHEDA AUTRICE</a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
Isola TMhttp://www.blogger.com/profile/09709357513824954771noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-63029468026295769042024-02-29T10:04:00.011+01:002024-03-06T11:49:06.009+01:00La Signora dei colori, un thriller di Maurizio Spano<img alt="La Signora dei colori, un thriller di Maurizio Spano" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZMVKcsIp-j_syf35Auj80G_pXcnkYNoVm1wHM2cGYdMpjQpz1EWDTx55pG4tlgbpP0zLV0lf2zjwp077J38Q6gUE_4WH0v8T9b2TZSrUPqj07z8F8dey3ZLqOM9gLmPuD3QyGlQUQLtPH4a9-k8hYxAPPENh-V2QOYA_dF8co_Yf0yM5rjZBtyH3gBwsi/s1600/MOODBOARD_la-signora-dei-colori.webp" width="100%" /><br /><br /><h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>La Signora dei colori</i> (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), un thriller di Maurizio Spano. Un romanzo dal ritmo incalzante: uno spietato assassino e una misteriosa organizzazione interessata all’arte e alla bellezza femminile, due antiche famiglie legate da un giuramento che attraversa i secoli, una corsa contro il tempo tra Padova, Parigi, Napoli, Firenze, Venezia. </h2>
<blockquote>
Entrai nella dodicesima sala ansimante.<br />
L’ispettore stava fermo, come una statua di cera, a pochi metri dal confine di un mondo che neppure lui pensava esistesse. Guardava un quadro, ma non era un semplice dipinto.<br />
Quando mi accostai alle sue spalle e alzai gli occhi, la tela davanti a noi sembrò muoversi, contro il nostro volere, uscendo da un’altra dimensione. Una vita alternativa, dove le stesse persone che conoscevamo stavano vivendo un’esistenza parallela.<br />
«Ale, sto sognando! Questa ragazza dipinta… È Anna!»<br />
«Incredibile! Questo quadro l’avrò visto mille volte e non ci ho mai fatto caso. Ma con che occhi guardo le cose, con che occhi?» risposi, mentre le labbra iniziavano a tremarmi per l’emozione.<br />
Eravamo di fronte all’Antea, uno dei simboli del manierismo italiano, prezioso capolavoro del Parmigianino. Non somigliava ad Anna,<i> era</i> Anna.<br />
Attilio estrasse dalla tasca del giubbotto il foglio con i disegni del vestito veneziano. «È il suo gemello anche questo – esclamò con stupore. – Nell’immaginario o nella follia di qualcuno, Anna e Antea sono la stessa persona!»<br />
«Questa fanciulla fu una celebre cortigiana ai suoi tempi e si mormora fosse l’amante del pittore, quando lui soggiornò a Roma, nella prima metà del 1500 – precisai. – A quanto pare, un altro artista ha pensato di ripetere la scena.»<br />
Un terrore oscuro mi pervase le membra. Mi sentivo paralizzato. Anna era nelle mani di un pazzo. Un pazzo che avrebbe anche potuto uccidere per un vestito. Ma perché?
«Per noi, questa è una traccia: prima non avevamo niente, ora abbiamo una fotografia. Un senso, per quanto assurdo possa sembrare. Domani parleremo col direttore del museo e vedremo» annuì Attilio. Poi mi prese per un braccio, portandomi via da quel luogo, dove avevamo scoperto, nascosta tra le innumerevoli, straordinarie bellezze, la porta dell’inferno.
<span class="cite">Maurizio Spano, <i>La Signora dei colori</i></span></blockquote>
<br />
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CWK1WQVK&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>La Signora dei colori</h3>
di <b>Maurizio Spano</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Thriller<br />
Copertina flessibile | 442 pagine<br />
<b>ISBN 979-1254585290</b><br />
<div class="linkacquisto">
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</div>
<br />
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>
Alessandro Sebastiani è un uomo dall’esistenza tranquilla, studioso e docente universitario di Storia. Improvvisamente Anna, l’amica del cuore, svanisce nel nulla. È Attilio Assani, ispettore di polizia e amico di Alessandro e Anna, a occuparsi del caso. Nel giro di qualche settimana la donna viene liberata ma quello che appare come un rapimento si rivela essere un groviglio molto più intricato e per nulla risolto.<br />
Chi è davvero Lorenzo, il suo rapitore? È un caso che Anna sia identica all’Antea del Parmigianino? E chi è la misteriosa Signora dei colori? Perché le sue dame assomigliano alle modelle di quadri rinascimentali?<br />
Sarà necessario mettere insieme una squadra per sciogliere la matassa alla ricerca di indizi. Le indagini si svolgeranno tra musei, castelli e botteghe di maestri armaioli e sarti. Da Padova a Parigi, Napoli, Firenze, Venezia, inseguendo uno spietato assassino e una misteriosa organizzazione interessata all’arte e alla bellezza femminile.<br />
Lentamente affiora dalle nebbie del tempo un mondo tragico e affascinante, sospeso tra leggenda e realtà, con personaggi sempre in bilico tra passione e crudeltà. Due antiche famiglie legate da un giuramento che attraversa i secoli, implacabili suggestioni, una corsa contro il tempo, un thriller che si snoda a ritmo incalzante fino al concitato finale.
</blockquote>
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/sr23THesqQA?si=9exDXhLB5zOzN_hR" title="YouTube video player" width="100%"></iframe>
<br /><br />
<h3>ESTRATTI E RECENSIONI</h3><div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/SignoraDeiColori?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script>
</div>
<br />
<table class="tasti-pagina-libro"><tbody><tr><td><a href="https://amzn.to/3IihfIl" target="_blank">SCRIVI UNA RECENSIONE</a></td><td><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/search/label/LibriMaurizioSpano" target="_blank">ALTRI LIBRI DI MAURIZIO SPANO</a></td></tr></tbody></table>
<br />
<h3>Maurizio Spano</h3>
<div class="foto-spano"></div>
<div class="social"><a href="https://www.facebook.com/maurizio.spano60" target="_blank" title="Profilo Autore"><i class="fas fa-desktop"></i></a> <a href="https://www.instagram.com/spano.maurizio/" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa fa-instagram"></i></a></div><br />
<div class="spano"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-59716470864871296022024-02-24T12:05:00.007+01:002024-02-24T12:06:57.023+01:00Recensione: Italo, di Ernesto Ferrero<img alt="Recensione: Italo, di Ernesto Ferrero" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5KeMYVNxZ7Oir_kmcS1ncODNn6bTEnLq4u8rVrTXtoszB2Vq0YPs097j_Ia88YHto9rOEcVuag8FxjiNgphszXCk2k1Vyx-yOorrepSFXvouMBIke3HzInd8uwLhjYvv6WqAnZpduYwkDNF_VjyxRdO6Cuh8fdg8HWOp-IcBE8jz4IMb9-0hmqdap7Ddu/s1600/recensione.webp" width="100%"/><br><br><h2>
<span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Recensione di Davide Dotto. </span><i>Italo,</i> di Ernesto Ferrero (Einaudi). Un inedito ritratto di Calvino, «a mezza via tra un desiderio di autorevolezza e il timore di essere preso sul serio».</h2>
<b><i>Italo</i> di Ernesto Ferrero</b>, scomparso di recente, presenta la figura di <b>Calvino </b>andando al di là della semplice “biografia”, del “saggio letterario”, della “ricostruzione” di vita e metodi di lavoro, nonché delle fonti di ispirazione. La panoramica ampia e dettagliata si innesta su un contesto storico-culturale ben preciso, caratterizzato da vivaci e ininterrotte trasformazioni.<br />
<br />
<h3>
<i>Italo</i> è una testimonianza diretta, dato che Ernesto Ferrero attinge alla propria memoria, quella di chi ha frequentato il mondo dell’editoria, in particolare la Einaudi, e le personalità che ne facevano parte, come Cesare Pavese, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio e molti altri.</h3>
La vastità del materiale raccolto ed elaborato lo rende un <b>libro-miniera</b>, un <b>libro-movimento</b> da rileggere e considerare con attenzione, redatto con una versatilità che si ritrova nell’autore del <i><b>Barone Rampante</b></i> e delle <b><i>Città Invisibili</i></b>. La profonda immersione nel contesto storico culturale permette di delineare “vite parallele” con personaggi che in qualche modo hanno avvicinato Calvino, o ai quali egli si è avvicinato, tra cui Pasolini e in qualche modo Sartre.<br />
Il dialogo di <b>Calvino</b> con il suo tempo è costante e le influenze sono reciproche. Le idee si inseguono e germogliano in un terreno fertile, quando altrove sono state abbandonate.<br />
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<h3>Il libro esplora idee legate allo <i>Strutturalismo</i>.</h3>
È il periodo del <b>Gruppo 63</b>, una sperimentazione linguistica focalizzata nella ricerca di costanti, schemi, regole rigorose, in un’arte combinatoria che non sempre unisce forma e contenuto. Perché la scatola, finché non la si riempie di qualcosa, o se ci si accontenta di guardarla da fuori, è vuota, e chissà che non sia questa l’esasperazione del volere a ogni costo venire a capo di ciò che è invisibile.<br />
Ma la <b>scatola è vuota</b> anche per quanto riguarda la <b>vita di Italo Calvino</b> che ben si è nascosto – o almeno ci ha provato – «sulla superficie della scrittura» («<b>Non troverete nulla</b>»).<br />
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<h3>Il confronto continuo di Calvino con l'invisibile, l'ineffabile, l'inesistente, ciò che in altre parole è specificamente umano, lo porta lontano.</h3>
Prestarvi attenzione è difficile, figurarsi parlarne. Ciò che di vero c’è non solo non viene allo scoperto, ma si disperde tra le pieghe di «segni astratti, carichi di un significato simbolico». Esso traspare nel senso che si attribuisce alle parole, ma per questo è necessaria una esattezza chirurgica, <b>«la precisione del linguaggio scientifico»</b> a cui l'aveva abituato sua madre, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Eva_Mameli_Calvino" target="_blank">Eva Mameli</a>, docente di botanica. Dal padre, invece, aveva appreso «l'ostinata fatica che bisogna mettere anche nella scrittura».
<blockquote class="tr_bq">
A poco più di vent’anni non sa di avere la vocazione del semiologo.
<span class="cite">Ernesto Ferrero, <i>Italo </i> </span></blockquote>
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<h3>Le dimensioni e le vite parallele che si possono seguire riguardano spiriti che in qualche modo procedono lungo gli stessi sentieri, e non è raro che talvolta si incrocino, per poi separarsi.</h3>
L’arte combinatoria di un <b>Umberto Eco</b>, solo per fare un esempio tra i tanti possibili, è sicuramente diversa dalla fantasia combinatoria di <b>Italo Calvino</b>, il quale confeziona storie, apologhi, tracce di racconti e idee romanzesche, senza trascurare il meccanismo che li regola, il <b>ruolo della letteratura</b> («la lente deformante che ci aiuta a vedere meglio») e la <b>funzione della finzione</b>. Al romanzo, Eco giunge per altre strade, giocando tuttavia con le stesse carte, tra finzione e realtà, e richiamandosi ugualmente, dando al tutto un impianto razionale, su quanto di ineffabile vi sia nel destino umano e nel suo bisogno di verità.
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<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Davide Dotto | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2024/01/recensione-confessioni-di-un-giovane-romanziere-di-umberto-eco.html" target=" blank">Recensione: Confessioni di un giovane romanziere, di Umberto Eco</a></div>
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<h3>È, questo, un bisogno di verità.</h3>
Tra narrativa (fantastica e metafisica), filosofia e semiotica, si fa ricerca intricata e sofisticata di connessioni profonde, che forse si compensano in un gioco a somma zero, di equilibrio tra <i>essere</i> e <i>non essere</i> che sfuma nell'<i>ineffabile</i>. E nella consapevolezza di dover uscire da una «interezza ottusa e ignorante, stupida come l'aria».
<blockquote class="tr_bq">
[...] credevo di veder tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te l’auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.
<span class="cite">Italo Calvino, <i>Il visconte dimezzato </i> </span></blockquote>
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<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="400" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CJTHSWH6&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_.98kFbSN334BF&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="250"></iframe></div>
<h3>
Italo</h3>
di <b>Ernesto Ferrero</b><br />
<i>Einaudi</i><br />
Biografia<br />
<b>ISBN 9788806261559</b><br />
<a href="https://amzn.to/4a4KryH" rel="nofollow" target="_blank"> Cartaceo 18,05€</a><br />
Ebook 9,99€<br />
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<h4>
Quarta </h4>
<blockquote class="tr_bq">
Chi era veramente Italo Calvino? «Non troverete nulla», rispondeva a chi cercava di scavare nella sua storia intima e biografica, fedele all’immagine dello scrittore appartato, del Barone rampante che vive sugli alberi: l’inafferrabile che voleva essere soltanto una mano che scrive. Eppure Ernesto Ferrero dimostra, con l’empatia del suo sguardo, come si possano illuminare dall’interno gli intrecci segreti tra la vita e l’opera di uno dei grandi del Novecento. In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, Ernesto Ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent’anni di vicinanza e lavoro comune in Einaudi. E lo fa con quel tono di voce che ha già saputo incantarci nei “Migliori anni della nostra vita” o nel recente “Album di famiglia”. Prendono vita i rapporti di Calvino con i genitori, l’importanza dell’imprinting famigliare, la passione per i fumetti e il gusto del disegno, l’amicizia con Eugenio Scalfari, i soprassalti della guerra partigiana, le passioni del dopoguerra, il legame con la Liguria, gli amori, tra cui il capitolo della relazione con Elsa De’ Giorgi, fin qui poco studiato. E poi il lavoro quotidiano, con i suoi piccoli segreti, in Einaudi e nelle redazioni dei giornali, l’incontro con Hemingway a Stresa, la visita a Silvana Mangano e Vittorio Gassman sul set di “Riso amaro”. E ancora il trauma dell’invasione sovietica in Ungheria e il progressivo distacco dal Pci e dalla politica militante, il viaggio in America, il matrimonio con Chichita Singer e le gioie della paternità con la nascita della figlia Giovanna, le decisive letture scientifiche, incontri-chiave (Perec, Barthes, Queneau), la fascinazione delle immagini, la scoperta dello strutturalismo e i soggiorni nelle metropoli come in altrettanti romitaggi, da Parigi a Roma, sino all’approdo ideale nella pineta toscana di Roccamare, dove scrive le “Lezioni americane”. L’insulare Calvino sembra sempre altrove, ma rimane a stretto contatto con il proprio tempo. Il filo che si snoda lungo la biografia è fittamente intrecciato all’opera e ne illumina dall’interno la genesi e gli sviluppi, il metodo di lavoro, sempre sostenuto da una forte tensione etica, sperimentale e progettuale. Perfino il radicale disincanto degli ultimi anni non impedisce a Calvino di dare spazio a tutto quello che non è inferno, di reinventare se stesso e nuovi modi di fare letteratura. Con il suo approccio confidenziale e una scrittura che mira a raggiungere una fusione tra il «romanzo» biografico e il saggio critico privo di connotazioni specialistiche, Ernesto Ferrero ci aiuta così a capire meglio una delle figure più amate della nostra letteratura.</blockquote>
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<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-dotto"></div>
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<span class="nomebox">Davide Dotto</span> <br />
<div class="dotto"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/davide-dotto-autore-di-il-ponte-delle.html" target="_blank" title="Davide Dotto">SCHEDA DELL'AUTORE</a></div></td></tr>
</tbody></table>
<br /> Davide Dottohttp://www.blogger.com/profile/10930982447612447398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-23703674410570110062024-02-23T18:58:00.004+01:002024-03-01T18:19:18.577+01:00Cinquanta passi all'indietro, una silloge poetica di Luca Favaro<img alt="Cinquanta passi all'indietro, una silloge poetica di Luca Favaro" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBvSI-PNhB9Otnj5w1CEXVH9RDn6FsO3Qeeby2Dg26Vh4JbCcPnEL30kv_98zHhl5ImcnMlV5_eULQu9VLcW873Pl2oJUWp_OHu1p85Iof9522J3SLnIXFMkeikyeuvaTLP2T6TZqWqRx1lqouP37EMCofMCJnax7T9b2rWzBDbMuKftMRTGPrsvM-Gnlk/s1600/segnalazioni.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Cinquanta passi all'indietro</i>, una silloge poetica di Luca Favaro (Nulla Die edizioni). Con la prefazione di Adelaide Scarabello, un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti.</h2>
<blockquote><i>Il sole in una lacrima</i><br>
<br>
Quando dura la vita di un essere umano? <br>
Appena il tempo per una lacrima di cadere, <br>
portando in sé il Dono del Tuo Amore, <br>
che durerà per sempre.
<span class="cite">Luca Favaro, <i>Cinquanta passi all'indietro</i></span></blockquote>
<br />
<img alt="Cinquanta passi all'indietro" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbLss7PBnJOtKJQeqaRbKVuDdnedVhKQmbAulyjLWgksBpowWjeb4qVMad9qR0aeHJCHEeepaSaHvjYf2MrnER3LeCymQOtJQMrboqjwaRWgoD1UTFWYgIHkLHRfDmPjfeAbhdHoaa58Xt3-RFaww-zzlqNz_UJ0lNO2xjjfGSumIiRJtcoel2yrkXKV9P/s1600/cinquanta-passi-allindietro.webp" /><br /><br />
<h3>Cinquanta passi all'Indietro</h3>
di Luca Favaro<br />
Nulla Die edizioni<br />
Poesia<br />
ISBN 978-88-6915-453-9<br />
<a href="https://amzn.to/3SXVD9o" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 12,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Quando si cammina all'indietro non si vede dove si sta andando. Non si sa quale direzione prendere, a volte indovinando la via, altre cozzando contro gli ostacoli, altre ancora uscendo di strada. In ogni caso, si riparte senza stancarsi mai di riprovare, di ricominciare. <br>
<i>Cinquanta passi all'indietro</i> è un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti spesso in contrasto tra loro, ma che, nel bene e nel male, tracciano un percorso, indicano una via verso una meta che se in alcuni momenti appare nitida e sicura, in altri scompare e si fa incerta. Questa raccolta di poesie è ulteriormente arricchita da una prefazione a opera di Adelaide Scarabello.
</blockquote>
<br />
<div class="sx-nolink"><img alt="Luca Favaro" border="0" data-original-height="320" data-original-width="320" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxB8Cc2BEIOQcsx2ck3CCjOuoRa1rFaWideZdMFWUUkiasAEf0bQcJbXd2J0n14HwTuvjqSgYl24-l1D9jLiDIxKhR4Jc8KNajRpxTKesGpB8hWdyYL_IALkiomlCzS_wEPC_H3RBfYn3kxDoarxIO33PU8KgMaSlsgdqobEj-00dT-8a5GPHwAAVwbawf/s200/Luca-Favaro.webp" width="200" /></div>
<h3>Luca Favaro</h3>
<div class="social"> <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100078669603805" rel="nofollow" target="_blank" title="Pagina autore"><i class="fab fa-facebook"></i></a> <a href="https://scrivere-con-il-cuore.webnode.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="www.avanzidicultura.com"><i class="fa-solid fa-globe"></i></a></div><br />
Luca Favaro, nato a Treviso, vive a Thousand Oaks, California. <br>
Ha pubblicato tre raccolte di racconti tra le quali <a href="https://amzn.to/3T9VaC6" target="_blank" rel="nofollow"><i>Ti ho visto</i></a>, edizioni La Gru, e il fortunato romanzo <a href="https://amzn.to/3UWHaNz" target="_blank" rel="nofollow"><i>Il tempo senza ore</i></a> (Nulla Die 2015), primo classificato al Premio Prunola 2017 (ora diventato Premio Giorgione), primo classificato al Premio "Il lato notturno della vita 2017", premio speciale della Giuria all'IBRSC di Belluno 2016, e dalla quale è stata ricavata l'omonima rappresentazione teatrale. <i>Cinquanta passi all'indietro</i> è la sua prima raccolta di poesie.
<br />
<br />Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-19341669700286084942024-02-21T10:31:00.002+01:002024-02-21T10:36:47.403+01:00Gli anni del Grunge – Italia 1989-1996, a cura di Giacomo Graziano: un estratto<img alt="Gli anni del Grunge, racconti non-fiction a cura di Giacomo Graziano: un estratto" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMwEZnVn3qBnFCvuPXYQ91SFOjUkLpzZDApGUUuNkquQAQ3w3u2dMZUWxtAEM_Xz9AluxkJFQipe3sBbR_OXDgLVqvq9UpscYbFvIxjZC4T_x5SjL1pyoq2GEqjocrrxA1PrjqHzE3cJD0ge8tnAhiQZ7OC99Go65HNQIc2OrB6efjRMvngY2uuUC3AZnT/s1600/ESTRATTI.webp" width="100%" /><br /><br /><h2><span class="h2-post"> #booktok </span>Un estratto di <i>Gli anni del Grunge: Italia 1989-1996</i>, una raccolta di racconti non-fiction a cura di Giacomo Graziano (PubMe - Collana Gli Scrittori della Porta Accanto): «È arrivato un ragazzo, un americano, un certo Kurt Cobain, in gravissime condizioni».</h2>
<blockquote class="pag69">
Le prime ore trascorrono tranquille. Bene, non chiedo altro. Non faccio in tempo a terminare questo pensiero, che vengo chiamata d’urgenza. È arrivato un ragazzo, un americano, un certo Kurt Cobain, in gravissime condizioni. In stato di coma, forse un tentativo di suicidio, ha ingerito un mix di champagne e Roipnol, un potente sonnifero con effetti ipnotici, ansiolitici e sedativi. Se assunto di frequente, può dare una pericolosa dipendenza; in dosi massicce, insieme all’alcol, può portare alla morte.<br />
I miei colleghi, concitati, non fanno altro che parlare di quanto sia famoso e importante il paziente. Io in quel momento penso soltanto a salvargli la vita. In questo posto sterile e freddo, per me le persone sono tutte uguali, sofferenti, impaurite, in cerca di sollievo e conforto. E poi, famoso o no, io non so chi sia.<br />
Non c’è tempo da perdere, devo correre attraverso i corridoi e raggiungerlo: è pallido e con un sanguinamento importante dal naso.<br />
I miei colleghi monitorano i parametri vitali e io eseguo una radiografia toracica per capire lo stato degli organi interni. Bisogna svuotare il contenuto dello stomaco e rimuovere il veleno. Lo prepariamo per una lavanda gastrica e, successivamente, non ci resta che aspettare il suo risveglio dal coma. Ci preoccupano eventuali danni cerebrali sopravvenuti.
<br /><br />
<div class="citazione"><h3>La situazione è grave ma stabile.
</h3></div>
Ho un attimo per respirare e alcuni colleghi mi spiegano che quel ragazzo biondo, così magro e fragile, è una famosa rockstar americana che tiene il mondo ai suoi piedi. Io fatico quasi a crederci, perché a vederlo su quel lettino, inerme e attaccato al respiratore, mi comunica un gran senso di solitudine e vulnerabilità. Nel mio immaginario le rockstar sono altro. Certo, vivono di eccessi e contrasti, attraversano con la stessa intensità grandi successi e grandi tragedie, ma sono pur sempre come degli dèi. Forti, irraggiungibili, patinati. Quelli della mia generazione sono stelle che amano la bella vita e camuffano i dissidi interiori. Io, poi, non ascolto nemmeno quel tipo di musica. Questo Kurt è un ragazzo normale, deve aver sofferto molto nella sua seppur breve vita, ma quella rabbia e quella inquietudine te la sbatte in faccia in tutti i modi possibili.<br />
Le percepisco perché mi investono mentre sono lì a guardarlo, in attesa che apra gli occhi.<br />
Sì, adesso che ci penso, ho sentito parlare di questa band, Nirvana; di questo nuovo “genere” musicale che ha conquistato i giovani degli anni Novanta, il grunge. Sembrano voler rivendicare un loro posto nel mondo, senza artifici e costruzioni, fedeli al loro essere, a volte sgangherato o volutamente sgarbato. Ma dietro riconosco che c’è molto, molto di più. <br />
<br />
<div class="citazione"><h3> Vengo destata da questi pensieri da inconsueti schiamazzi.
</h3></div>
Mi giro e vedo arrivare una giovane donna, bionda e furiosa. Ne intravedo la bellezza attraverso il trucco colato e la faccia sconvolta. Piange, urla. Mi dice di essere la moglie e di non voler più aspettare. Deve vedere in che condizioni si trova il marito.<br />
Le concedo due minuti, a patto che spenga la sigaretta. Ma lei mi manda al diavolo e corre verso il lettino. Quasi non riesco a credere alla sua sfrontatezza ed è una cosa che mi lego al dito. Lascio la stanza turbata e triste per quel giovane che mi dicono essere in Italia per una vacanza insieme anche alla figlioletta di pochi anni.
Mi chiedo cosa spinga un ragazzo di ventisette anni a ingerire ben cinquanta pillole di un micidiale medicinale durante un soggiorno in una delle città più magiche del mondo. Di magico nella sua vita deve esserci ben poco. E non c’è nulla che possa fargli cambiare prospettiva: non un talento favoloso e raro, una bella moglie, una figlia fantastica, una carriera folgorante e fan che farebbero di tutto per te.<br />
Niente, non esiste un’equivalente della lavanda gastrica per l’anima. Non c’è. Mi rendo conto dei limiti del mio mestiere. Io curo il corpo, strappo alla morte migliaia di vite, mi assicuro che tutti gli organi funzionino, ma non posso fare nulla per riparare gli ingranaggi della psiche. Mi affaccio alla finestra del mio studio, ho bisogno di respirare, ormai il sole è alto. È il 4 marzo. Per il resto della città è ricominciata un’altra giornata. Per me, invece, è finito un turno di lavoro che non dimenticherò mai. <br />
<span class="cite">Rosanna Cpstantino, "È ora di andare" da <i>Gli anni del Grunge: Italia 1989-1996</i> a cura di Giacomo Graziano</span>
</blockquote>
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<h4>Continua a leggere...</h4>
<table class="caffe"><tbody><tr><td><img alt="Gli anni del Grunge" border="0" data-original-height="400" data-original-width="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz3g6aIlhtD0s7Y4zAytQvMW0FcF8KrwPOpKG-YSgNulqN0lkjRXeO3ZNacHdP3eKEU6y-DqmteaaJp4LpcF5qD0DjXqXzMp0TVQdhsXy8zeXYjTPv7tIDTKtpVD9XCB7i1h9Hjc9Ms0BcfBbtcx9RPMy-obg3PgbZz7WuoZCnHkOl8gvNazqMYQ40EA/s1600/Grunge.webp" /><br />
<h3>Gli anni del Grunge<br />
Italia 1989-1996</h3>
a cura di <b>Giacomo Graziano</b><br />
<i>PubMe - Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Racconti | Interviste <br />
<b>ISBN 979-1254582909</b><br />
<a href="https://amzn.to/3ogfK7m" rel="nofollow" target="_blank">Cartaceo 15,00€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3o5Zt4R" rel="nofollow" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br />
<br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/03/gli-anni-del-grunge-italia-1989-1996-racconti-non-fiction-cura-di-giacomo-graziano.html" target="_blank" title="Vai alla scheda del libro">SCHEDA DEL LIBRO</a></div></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>Italia, 1989-1996. Il grunge è l’ultimo terremoto musicale, il pop si è fatto da parte per dare spazio al fenomeno underground uscito dal suo guscio alternativo, esploso in una supernova che non risparmia niente e nessuno.<br />
Non risparmia gli ultimi eroi del rock prima del crepuscolo: Kurt Cobain, Layne Staley, Andrew Wood, Chris Cornell e tanti altri artisti sensibili e talentuosi, ciascuno capace di comunicare un disagio personale cui era possibile immedesimarsi.<br />
Negli scritti qui raccolti di giornalisti, critici musicali, organizzatori, musicisti, strumentisti, DJ, promoter si attinge dal cassetto dei ricordi a rievocare le emozioni del passaggio del grunge, della «musica sporca e rumorosa del Northwest», dei piccoli e grandi concerti in Italia, o la trepidazione nel tenere in mano una copia fresca e scintillante di Ten o di Nevermind.<br />
Il grunge è stato “il manto protettivo” di un’intera generazione, forse in ritardo rispetto al resto del mondo, dove le innovazioni giungono come polvere trasportata dal vento.</blockquote>
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<h3>
Post-it: leggi altri estratti</h3>
<div>
<div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/Post-it?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script></div>
</div>
<br />Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-41477403104135004892024-02-16T21:46:00.005+01:002024-03-12T19:13:47.681+01:00Billie e Rosa e il Concerto per la Libertà, un libro per bambini di Mia Nightingale<img alt="Billie e Rosa e il Concerto per la Libertà, un libro per bambini di Mia Nightingale" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9kdpSxJLEDuOIbR3ydY2yosnwqjrEQXFHnL9AnjNXx9_QQxmzlIpvlDI2qZ6Yg3wxQCiyewr0zGJoGxiXb1Xl_mrziVXKGwULl0Yux8c_ntthmzpz8wjJNtG1sJRKANO6a2RUfLEycDAQoQOo6vqGe1B4AUlRf9Yyj2aHTxqA8zH8Y9X9XBR6bExIk6iI/s1600/segnalazioni_kids.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Billie e Rosa e il Concerto per la Libertà</i> (PubMe – Collana Gocce), un libro illustrato di Mia Nightingale per bambini dagli otto anni in su della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali. Due bambine di dieci anni, una grande amicizia e il coraggio di lottare per l’uguaglianza e per difendere i diritti umani.</h2>
<blockquote>
Rosa pensò per un momento, poi un lampo di ispirazione le illuminò il viso: «Possiamo scrivere una canzone che parla di uguaglianza e giustizia. E tu, Billie, puoi cantarla con la tua bellissima voce! Così tutti ti starebbero a sentire».<br>
Gli occhi di Billie si illuminarono. «Mi piace l’idea! Possiamo chiamarla <i>Non siamo frutti strani</i> e parlerà del diritto di tutti di stare dove vogliono!»<br>
E così, Billie e Rosa si misero al lavoro. Trovarono una vecchia chitarra nel garage di Billie e iniziarono a comporre la melodia. Rosa scrisse le parole con il cuore, raccontando la storia delle ingiustizie e della lotta per i diritti umani. Ne uscì una canzone potente, piena di emozione e speranza che promuoveva l’uguaglianza e la libertà.<br>
Quando la canzone fu pronta, Billie e Rosa decisero di organizzare un grande concerto, il Concerto per la Libertà, chiamando anche altre persone a cantare canzoni di protesta contro le ingiustizie. Non fu facile, ma sapevano che insieme dovevano fare la loro parte per creare un mondo più giusto e inclusivo.
<span class="cite">Bella Wanderlust, <i>Agatha e Jane nel Giardino delle storie</i></span></blockquote>
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CVHLPXNG&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div><br />
<h3>Billie e Rosa e il Concerto per la Libertà</h3>
di Mia Nightingale<br />
PubMe – Collana Gocce<br />
Narrativa per l'infanzia 8+<br />
Copertina flessibile | 76 pagine<br />
ISBN 979-8879356144<br />
<a href="https://amzn.to/3SC5p0I" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 13,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
🌈♫ Billie e Rosa e il Concerto per la libertà ♫🌈 da PubMe - Collana Gocce<br />
Liberamente ispirato alla cantante Billie Holiday e all'attivista Rosa Parks<br />
<br />
Billie e Rosa sono due bambine di dieci anni.<br />
Billie adora cantare, ha una voce che incanta. È gentile ma non sopporta prepotenza e razzismo. Porta sempre un fiore tra i capelli per ricordarsi che al mondo c’è anche tanta bellezza.<br />
Rosa è coraggiosa e sempre pronta a difendere ciò in cui crede. Si arrabbia di fronte alle ingiustizie. Si sente in dovere di difendere chi viene trattato male e non sa difendersi da solo.<br />
Cos’hanno in comune Billie e Rosa?<br />
Una grande amicizia, un forte senso della giustizia e il coraggio di lottare per l’uguaglianza e per difendere i diritti umani, sapendo che non si è mai troppo piccoli per fare la propria parte per un mondo più giusto e inclusivo.<br />
<br />
Un libro della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali.<br />
🌟 Età di lettura 8+ 🌟
</blockquote>
<br />
<h3>Un libro della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali.</h3>
Si tratta di libri per bambini dai sei anni in su in cui la fantasia si mescola con la realtà. I due personaggi della storia sono persone reali di differenti epoche storiche ma con la stessa passione ad esempio per l’arte, la musica, la letteratura, la scienza, lo sport. Le storie raccontate sono inventate, in ognuna i protagonisti condividono le loro abilità, le idee, i sogni, per spronarsi a vicenda e collaborare alla realizzazione di qualcosa di unico. Alla fine di ogni racconto ci sono le vere biografie dei personaggi per farli conoscere ai bambini e delle pagine vuote come invito alla scrittura, per inventare una nuova storia con i personaggi del libro o tra quelli studiati a scuola.<br />
Tutti i libri della serie sono illustrati con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.<br />
<br />
<h3>Tutti i libri della serie<i> Due diamanti</i></h3><div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/DueDiamanti?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script>
</div>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-12744849547597987942024-02-14T23:16:00.004+01:002024-02-14T23:16:32.020+01:00Canzoni come poesie: «Sogna ragazzo sogna» di Roberto Vecchioni<img alt="Canzoni come poesie: «Sogna ragazzo sogna» di Roberto Vecchioni" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh17IoPQn8kUjHRajl-UgPDHC9WKSsVgyCIGU8FjpZaqzfgK4Gf_fiFIUqzmt1EUHYmCQQGErnL4_-EMx0g_pJXWWGbTek69Q7PbprIlmQqQl0fvKqYikVPRehJFOowXq5k2HZ39Vs8ikLzihRWEqMptyfzwPjAtrjqp3eTK3c-rPJulVuOZYzGll5KOfCE/s1600/EDITORIALE.webp" width="100%"/><br><br>
<h2><span class="h2-post"> Musica </span><span class="nome-autore">Di Stefania Bergo. </span>Dai versi alle note, quando le canzoni sono poesie: <i>Sogna ragazzo sogna</i>, dall'album omonimo del 1999. Il passaggio di staffetta dal vecchio al giovane, l'eredità di chi sa cosa può riservare la vita, un inno alla libertà individuale, l'esortazione a seguire sempre i propri sogni. </h2>
Una canzone che è una vera poesia, un messaggio commovente, il passaggio di staffetta dal vecchio al giovane, da chi la vita l'ha già vissuta e la conosce bene, a chi vi si affaccia con inesperienza ed entusiasmo. <br />
<i>Sogna ragazzo sogna</i> è stata <a href="https://www.raiplay.it/video/2024/02/Sanremo-2024-quarta-serata-Alfa-con-Roberto-Vecchioni-canta-Sogna-ragazzo-sogna-27754d58-13aa-49e2-b981-60cad99ee14e.html" target="_blank">uno dei duetti più emozionanti sul palco di Sanremo di quest'anno, quello tra Roberto Vecchioni, appunto, e Alfa</a>, un rapper italiano di 23 anni. La canzone calzava perfettamente a entrambi, nella teatralità con cui l'hanno proposta al pubblico: Vecchioni che si fa indietro e spinge avanti Alfa affinché concluda l'esibizione col <b>suo</b> verso, Alfa visibilmente commosso per la consapevolezza di avere di fianco un mostro sacro della musica italiana, un maestro di mestiere e di vita.<br />
<br />
<h3><i>Sogna ragazzo sogna</i> è l'eredità di chi sa cosa può riservare la vita.</h3>
Vecchioni incoraggia il ragazzo della sua canzone a non lasciarsi abbattere dalle «parole rosse come il sangue» o «nere come la notte», a non piegarsi alla ragione del più forte. Con parole incisive e penetranti, lo esorta a credere in se stesso, a stringere i pugni e a non lasciarsi sconfiggere dalle avversità, dalle sfide, nemmeno quando la realtà sarà crudele e ingiusta.<br />
In un mondo spesso dominato dalla razionalità e dalla logica, Vecchioni ricorda al protagonista – e a tutti noi – che <b>i sogni sono la linfa vitale dell'animo umano</b>, danno valore alla vita stessa, possono trasformare la realtà e ci sostengono anche nei momenti più bui. Non vanno mai abbandonati – «Non lasciarlo andare, sogna fino in fondo».<br />
<br />
<h3><i>Sogna ragazzo Sogna</i> è anche un inno alla libertà individuale. </h3>
Ci invita a non lasciarci piegare dalle convenzioni sociali o dalle aspettative degli altri, ma a seguire i nostri sogni fino in fondo, a prescindere da ciò che gli altri possano dire o pensare. È <b>un messaggio di emancipazione e di fiducia in se stessi</b>, che risuona con forza in un mondo che spesso cerca di imprigionare gli individui in schemi prestabiliti. L'importante è non stare mai fermi alla stazione. Nemmeno quando a fermarci è il dolore per un amore finito.<br />
Perché, nonostante le difficoltà, la vita è una preziosa, unica opportunità cui aggrapparsi con le unghie. Perché è troppo breve, ed è proprio quando sta per sfuggire via che ci si rende conto di quanto sia preziosa – «La vita è così grande, che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire».
<br /><br />
<h3>Roberto Vecchioni parla alle nuove generazioni. Ma anche al ragazzo che è stato.</h3>
Quello che vorremmo abbracciare, tornando indietro nel tempo, per dirgli tutto quello che sappiamo, tutto quello che è venuto dopo. <br />
E poi, dopo aver condiviso la saggezza, non resta che passarlo, il testimone, invitando i giovani a contribuire col proprio verso – «Ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu».
<br />
<br />
<h3><i>Sogna ragazzo sogna</i>: un album di Roberto Vecchioni (1999)</h3>
<ol>
<li><i>Sogna ragazzo sogna</i></li>
<li><i>Vorrei essere tua madre</i></li>
<li><i>Vedrai</i></li>
<li><i>Canzone per Alda Merini </i></li>
<li><i>I commedianti </i></li>
<li><i>Alamo</i></li>
<li><i>Incubi ricorrenti del sognatore Olsen</i></li>
<li><i>Ho sognato di vivere</i></li>
<li><i>Ritratto di signora in raso rosa</i></li>
<li><i>Il più grande spettacolo del mondo </i></li>
</ol>
<br />
<iframe allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="152" loading="lazy" src="https://open.spotify.com/embed/track/7yF6VgvKBCv525LBBy5yLZ?utm_source=generator&theme=0" style="border-radius: 12px;" width="100%"></iframe><br />
<br />
<h3><i>Sogna ragazzo sogna</i> di Roberto Vecchioni</h3>
Compositore: Roberto Vecchioni<br />
Testo: Roberto Vecchioni<br />
<blockquote>
E ti diranno parole rosse come il sangue<br />
Nere come la notte<br />
Ma non è vero, ragazzo<br />
Che la ragione sta sempre col più forte<br />
Io conosco poeti<br />
Che spostano i fiumi con il pensiero<br />
E naviganti infiniti<br />
Che sanno parlare con il cielo<br />
Chiudi gli occhi, ragazzo<br />
E credi solo a quel che vedi dentro<br />
Stringi i pugni, ragazzo<br />
Non lasciargliela vinta neanche un momento<br />
Copri l'amore, ragazzo<br />
Ma non nasconderlo sotto il mantello<br />
A volte passa qualcuno<br />
A volte c'è qualcuno che deve vederlo<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Quando sale il vento<br />
Nelle vie del cuore<br />
Quando un uomo vive<br />
Per le sue parole<br />
O non vive più<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Non lasciarlo solo contro questo mondo<br />
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo<br />
Fallo pure te<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Quando cade il vento ma non è finita<br />
Quando muore un uomo per la stessa vita<br />
Che sognavi tu<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Non cambiare un verso della tua canzone<br />
Non lasciare un treno fermo alla stazione<br />
Non fermarti tu<br />
<br />
Lasciali dire che al mondo<br />
Quelli come te perderanno sempre<br />
Perché hai già vinto, lo giuro<br />
E non ti possono fare più niente<br />
Passa ogni tanto la mano<br />
Su un viso di donna, passaci le dita<br />
Nessun regno è più grande<br />
Di questa piccola cosa che è la vita<br />
E la vita è così forte<br />
Che attraversa i muri per farsi vedere<br />
La vita è così vera<br />
Che sembra impossibile doverla lasciare<br />
La vita è così grande<br />
Che quando sarai sul punto di morire<br />
Pianterai un ulivo<br />
Convinto ancora di vederlo fiorire<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Quando lei si volta<br />
Quando lei non torna<br />
Quando il solo passo<br />
Che fermava il cuore<br />
Non lo senti più<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Passeranno i giorni<br />
Passerrà l'amore<br />
Passeran le notti<br />
Finirà il dolore<br />
Sarai sempre tu<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Piccolo ragazzo<br />
Nella mia memoria<br />
Tante volte tanti<br />
Dentro questa storia<br />
Non vi conto più<br />
<br />
Sogna, ragazzo, sogna<br />
Ti ho lasciato un foglio<br />
Sulla scrivania<br />
Manca solo un verso<br />
A quella poesia<br />
Puoi finirla tu<br />
</blockquote><br />
E dall'esibizione di Sanremo, il verso del ragazzo è stato questo:
<blockquote>Lo voglio scrivere, cancellare e riscrivere<br />
Strappare delle pagine e usare dell’inchiostro invisibile<br />
Per poterlo nascondere e non lasciarne traccia<br />
Non so se sarà poesia oppure solo carta straccia<br />
In fondo c’ho 20 anni ma sai che cosa sento?<br />
Ho tutta la vita davanti eppure sto perdendo tempo<br />
C’è chi corre perché scappa poi chi corre perché insegue<br />
Io corro perché è solo quello che mi fa stare bene<br />
Salgo sopra questo palco per giocare con la vita<br />
Ma se poi mi si spezza il fiato, se mi si spezza la matita?<br />
Più in basso è il punto di partenza, più alta è la salita<br />
Ma spero che il panorama, valga tutta sta fatica<br />
Non so che cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco<br />
In un tramonto uno sguardo un disco<br />
E se mi guardo attorno, penso che son fortunato<br />
<b>Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato</b><br /></blockquote>
<br />
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<br />
<hr />
Lyrics powered by <a href="https://lyrics.lyricfind.com/lyrics/roberto-vecchioni-sogna-ragazzo-sogna" rel="nofollow" target="_blank">LyricFind</a>.<br />
Immagine di copertina: screenshot del video.
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
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</tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-47786924763047604652024-02-12T09:53:00.003+01:002024-02-13T14:32:27.946+01:00Celeste, una favola illustrata di Veronica Marzi e Camilla Lilliu<img alt="Celeste, una favola illustrata di Veronica Marzi e Camilla Lilliu" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsqi0lqfVVXN7c_wqz258X6A8pXvTNmBU68006BtvUmazZmD_JLdEePQ-WxI3t4WPhPm02bEnUlmAERNslbvUCLYjLZrZOxICeog4sfH6L20sZT5ZpqI891Km1anpRhlZ4rQMaygUvvK35mKrstsKyFDBwurxYSZoTpNdIfPb14dutIz07gpbJ6ZzMzQsu/s1600/MOODBOARD_KIDS_celeste.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Celeste</i> (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto KIDS), di Veronica Marzi, con le illustrazioni di Camilla Lilliu: una favola che parla ai più piccoli e ai loro genitori di accettazione dell'unicità e dell'importanza di seguire libere scelte personali.</h2>
<blockquote>
Molti anziani scossero il capo con disapprovazione, tutti tranne uno: il suo papà. Era orgoglioso di quella figlia coraggiosa e con tanto carattere da non aver paura di essere se stessa. di essere libera come il cielo. <br />
Fu così che ebbe inizio la leggenda di Celeste.
<span class="cite">Veronica Marzi, <i>Celeste</i></span></blockquote>
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CVB1JB14&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div>
<h3>Celeste</h3>
di Veronica Marzi<br />
illustrazioni di Camilla Lilliu<br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto KIDS</i><br />
Narrativa per bambini 4+ | Giocalibro<br />
Copertina flessibile | 78 pagine<br>
<b>ISBN 979-1254585023</b><br />
<div class="linkacquisto">
<a href="https://amzn.to/3ODZkj3" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 16,00€</a><br />
<a href="https://gliscrittoridellaportaaccanto.hoplix.shop/851798-tazza-bianca-il-fenicottero-celeste.htm" target="_blank">Tazza letteraria 8,00€</a><br />
<a href="https://gliscrittoridellaportaaccanto.hoplix.shop/collections/celeste" target="_blank">Gadget letterari Collezione Celeste</a><br />
</div><br />
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>
Se vi capita di vedere a spasso per la laguna o in alto nel cielo un fenicottero azzurro, sappiate che si chiama Celeste. Ed è una femmina.<br />
<br />
In una laguna vicino a un canneto, a una coppia di fenicotteri nasce una figlia, tanto attesa e desiderata.<br />
Si capisce subito che la piccola fenicottero vuole essere indipendente e il papà la asseconda lasciandole la libertà di scegliere cosa mangiare. È così che lei scopre di preferire alghe e molluschi blu che daranno colore anche alle sue piume.<br />
Inizialmente viene presa in giro e chiamata per questo Celeste. Ma poi scoprirà che sia il colore sia il nome le piacciono molto e sarà fiera di essere originale.<br />
<br />
<i>Celeste</i> è una favola che parla ai più piccoli di accettazione della propria unicità, di assecondare scelte personali che non seguono la maggioranza o vanno contro decisioni imposte da altri.<br />
Ma si rivolge anche ai loro genitori, perché non è sempre facile accettare che i figli e le figlie seguano le loro inclinazioni personali e il loro fisiologio bisogno di indipendenza.<br />
<br />
Un libro da leggere insieme o, per i bambini in età scolare, in autonomia, grazie ai testi ad alta leggibilità. E alla fine della storia, tanti disegni da colorare e giochi divertenti. <br />
Età di lettura: 4+
</blockquote>
<br />
<iframe width="100%" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/hj7X85-16ks?si=GMcNxGgCDdZvZXHB" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen></iframe><br>
<br>
<h3>RASSEGNA STAMPA</h3><div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/Celeste?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script>
</div>
<br />
<h3>Veronica Marzi e Camilla Lilliu</h3>
<b>Veronica Marzi</b> è insegnante di scuola primaria per scelta, esperta di letteratura per l’infanzia. Vive tra le storie e insegna ad amare i libri. Dopo studi classici, si è prima Laureata in Lettere Moderne e poi in Scienze della Formazione Primaria. Crede al potere delle storie, agli animali e al vento.<br />
<br />
<b>Camilla Lilliu</b> è illustratrice di storie per bambini, grafica e Fashion Designer. Dopo studi artistici si è specializzata nelle Arti e nel Design. Crede che i dettagli facciano la differenza tanto quanto chi li nota. <br />
<br />
Insieme hanno pubblicato, nel 2023, con la Literary Romance Kids il libro: <i>Nut, lo scoiattolo smemorato</i> disponibile anche in versione inglese col titolo di <i>Nut, the story of a forgetful squirrel</i>.
<br /><br />
Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-38000259538520711822024-02-09T22:57:00.004+01:002024-02-18T17:02:44.810+01:00Recensione: Scolpisci il tuo destino, di Teal Scott<img alt="Recensione: Scolpisci il tuo destino, di Teal Scott" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHTUX7GniSN4YNJSfSNVL2zwOS6BSRcqI_WHu8mEntBHz4oPFFD7xvMWv208Z3OumRrQ65AXBnUVeJ-muv8tPP9g2AxIK02K9-Y6CozdFFppXdVdRSdNRhnWL4VZvKRy-NjYtFxaSUBWa8vbwgcU5WeU6sF0knE9rGnpkc3hXjWQedMPBoVMB2hgCpya0Z/s1600/recensione.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2>
<span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Recensione di Andrea Pistoia. </span><i>Scolpisci il tuo destino</i> di Teal Scott (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Il bestseller di Teal Scott, l’influencer e autrice americana nota per i suoi insegnamenti spirituali. Al di là di alcuni argomenti controversi, un libro help-self, punti di vista originali sulla realtà, su noi stessi e su come affrontare la vita.</h2>
Un libro con un titolo e una quarta di copertina del genere non poteva che attirare la mia curiosità. Quindi non potevo esimermi dal leggerlo e, ovviamente, recensirlo. <br />
Ma di che cosa tratta questo libro così sopra le righe? Presto detto. <br />
<br />
<h3>
Teal Scott si concentra sulla differenza tra spiritualità e religione ma soprattutto su come quest'ultima abbia oscurato la prima.</h3>
Per cui è inevitabile che l'autrice introduca anche l'argomento<b> Dio</b> (da lei definito la “Fonte”, ovvero l'essenza di ogni cosa e a cui tutto fa ritorno) ma anche la natura dell'universo.<br />
Poi si sposta ad analizzare <b>il Paradiso e l'Inferno</b> ma anche concetti più orientali quali <b>il karma e la reincarnazione</b> (intesa non come un premio o una punizione causati dalle azioni passate ma come un’evoluzione personale). Quest’ultimo concetto porta l'autrice a sottolineare come il fine ultimo della vita di ogni persona sia rincorre la felicità attraverso esperienze positive da apprezzare ma soprattutto negative da superare.<br />
<br />
<h3>
Abbracciando nozioni così orientali, è inevitabile che l’autrice tiri in ballo anche le forme pensiero, l’aura, i meridiani e i chakra.</h3>
Ma soprattutto fornisce dei consigli su <b>come affrontare la vita nel migliore dei modi possibili</b>. In primis dimostrandoci come ogni esperienza di vita che viviamo (positiva o negativa che sia) sia la materializzazione di un desiderio profondo. Poi si focalizza sull’importanza del <b>potere dell'immaginazione per realizzare i propri desideri</b>, sull’essere pienamente consapevoli del presente ma soprattutto sui benefici del perdono e della gratitudine.<br />
Ma se a questo punto pensate che questo sia il classico libro di spiegazioni, spunti riflessivi, teorie e concetti astratti vi sbagliate di grosso, in quanto resta pur sempre <b>un libro di self-help</b>. Ecco perché l'autrice ha inserito tra le pagine del libro alcuni esercizi pratici: dalla meditazione al praticare la gratitudine a un questionario che definisce chi sei e soprattutto cosa desideri veramente. Pochi esercizi, certo, ma che nella loro semplicità possono veramente migliorare il mondo se applicati da tutti.<br />
Infine, il libro si conclude con <b>un glossario</b> in cui si trovano termini sia di uso comune che inusuale (quali il <i>monismo</i> e il <i>tulpa</i>).<br />
<br />
<h3>
Quindi, in definitiva, cosa ne penso di questo libro? Lo consiglierei? </h3>
Partiamo dal presupposto che il problema di tanti libri di self-help, o comunque spirituali, è che ripropongono concetti già presenti in altri manuali ma con parole diverse o scritti in modo più creativo. In pratica, la solita minestra. E ammetto che anche il libro di Teal Scott non sfugge a questa legge universale.<br />
Ciò nonostante ho trovato alcune teorie e riflessioni dell’autrice insolite al punto da considerarle a mio avviso originali. Senza contare che alcuni concetti, ma soprattutto come sono spiegati, li ho trovati meritevoli di essere sottolineati.<br />
Ad esempio, ho trovato interessante il concetto di <b>Legge d’attrazione</b> applicata non solo agli uomini ma anche alla Fonte e all'evoluzione dell'universo, il <b>libero arbitrio</b> al di fuori di Dio e del destino e la vera natura di fantasmi, angeli e guide spirituali. Da non sottovalutare anche le molte frasi d'effetto che possiedono delle verità intrinseche che potrebbero veramente migliorare la propria vita se interiorizzate. <br />
<br />
<h3>
Di contro, ci sono argomenti scomodi che potrebbero far storcere il naso a qualcuno e far gridare allo scandalo.</h3>
Ad esempio l'opinione dell'autrice sulla religione e i danni provocati da questa sui propri fedeli. A maggior ragione, quando Scott tocca argomenti ancora più delicati ed estremi (in primis<b> il genocidio</b>), i quali se non contestualizzati o anche solo presi in considerazione da una prospettiva più ampia e non convenzionale spingerebbero il lettore a mettere alla gogna l'autrice e la sua opera. Questo perché, come con tutti i libri di self-help, bisogna approcciarsi ad esso<b> con mente aperta e curiosa</b> in quanto ci sono tante nozioni fuori dall'ordinario e dalla nostra cultura condizionata dalla religione cattolica e dalla società occidentale.<br />
Ma, al di là di ciò che si può pensare dei singoli argomenti controversi, ciò non toglie che questo sia un libro molto interessante e che offre dei<b> punti di vista originali sulla realtà, su noi stessi e su come affrontare la vita</b>. <br />
Quindi è un libro che consiglio vivamente, a patto che vi approcciate a esso con una mente lucida, libera e disposta a mettere in discussione le proprie credenze e convinzioni, senza pregiudizi e preconcetti.<br />
<br />
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="400" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CKDLQ2FZ&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_.beqDb2GA8Y0P&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="250"></iframe></div>
<h3>Scolpisci il tuo destino</h3>
di Teal Scott<br />
traduzione di Chiara Lamanna<br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Saggio motivazionale | Spiritualità<br />
ISBN 979-1254583982<br />
Copertina flessibile | 218 pagine<br />
<a href="https://amzn.to/46o6Wgn" target="_blank">Cartaceo 15,00€ </a> <br />
<a href="https://amzn.to/3tmbNAa" rel="nofollow" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br />
<br />
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>
Finalmente in Italia il controverso <i>The Sculptor in the Sky</i>, un’opera che affronta un’ampia varietà di temi complessi e profondi: la natura della realtà, la potenza della mente umana, la ricerca spirituale e il processo di guarigione interiore.<br />
Sin dal suo debutto, il libro ha suscitato grande interesse e conquistato un pubblico variegato, sebbene Teal Scott sia stata oggetto di reazioni contrastanti per i metodi di insegnamento spesso descritti come non convenzionali e potenzialmente pericolosi.<br />
Scolpisci il tuo destino, sebbene privo di verifica scientifica, è un utile stimolo alla riflessione critica e alla ricerca della propria serenità, offrendo un invito a stabilire una connessione profonda con l’Universo e con la nostra guida interiore, basandosi esclusivamente sull’esperienza personale dell’autrice. In questo libro, attraverso l’introspezione, Teal Scott ci spinge a esaminare la nostra vita e le nostre aspirazioni e ci incoraggia ad affrontare le sfide e raccogliere le opportunità che si presentano lungo il nostro cammino.<br />
<br />
<b>DISCLAIMER</b><br />
<i> Le informazioni fornite in questo libro sono basate sulle esperienze personali dell’autrice e non sono state soggette a verifica scientifica. Pertanto, i lettori sono invitati a una lettura critica e riflessiva della presente pubblicazione.<br />
L’autrice non è una terapista di aiuto mentale autorizzata. In caso di questioni specifiche legate alla salute mentale e al benessere, si consiglia di consultare professionisti qualificati.<br />
L’editore declina ogni responsabilità per le conseguenze derivanti dall’interpretazione o dall’applicazione delle opinioni o informazioni espresse in questo libro.</i>
</blockquote>
<br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody> <tr><td><div class="foto-pistoia"></div>
<br />
<span class="nomebox">Andrea Pistoia</span> <br />
<div class="pistoia"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"> <a href="http://www.andreapistoia.it/" title="Sito web"><i aria-hidden="true" class="fa fa-desktop"></i></a> <a href="https://www.facebook.com/andrea.pistoia76" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a></div> <div class="vai_alla_scheda"> <a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/andrea-pistoia-autore-di-ancora-e-mai.html" target="_blank" title="Andrea Pistoia">SCHEDA DELL'AUTORE</a></div> </td></tr> </tbody></table> Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-73745116020073920602024-02-09T16:14:00.004+01:002024-02-16T21:48:24.755+01:00Agatha e Jane nel Giardino delle Storie, un libro per bambini di Bella Wanderlust<img alt="Agatha e Jane nel Giardino delle storie, un libro per bambini di Bella Wanderlust" border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz-z1iSamIIt0Nvvh-z53BVwVuDHoAQ8S6fwWuqjwhpkroZ7cmq6yWFJSKBP1dF_8wRmi7UvFaAlyEG5oXUszenq3b0ktFIhNZm0sCFH0JWHeOn_9jP1MSyIH8zVtNnw4-oUf2r4-wBTdbF5R9zZVwWasxcgkcRL-3LUPcV8Qi3fnXFM-ao0I6QzduW1rQ/s1600/segnalazioni_kids.webp" width="100%" />
<br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Libri </span><span class="nome-autore">Comunicato stampa. </span><i>Agatha e Jane nel Giardino delle storie</i> (PubMe – Collana Gocce), un libro illustrato di Bella Wanderlust per bambini dai sette anni in su della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali. Due bambine di nove anni, una grande amicizia e la passione per la scrittura.</h2>
<blockquote>
Senza perdersi d’animo, Agatha e Jane si misero subito a raccogliere tutti i fogli e provarono a ordinarli per separare le due storie. Ma si resero presto conto che intrecciandole come i rami di un albero ne avrebbero creato una nuova e originale, piena di personaggi indimenticabili. <br>
Passarono notti e giorni nel Giardino delle Storie, alimentando la loro passione per la scrittura. <br>
Fu così che diedero vita al libro Pensiero e passione, un romanzo straordinario che tutti ricordano ancora oggi.<br>
Erano così fiere della loro opera, che decisero di aprire il Giardino delle Storie a chi voleva ascoltare le loro avventure piene di coraggio, astuzia, amicizia e amore.
<span class="cite">Bella Wanderlust, <i>Agatha e Jane nel Giardino delle storie</i></span></blockquote>
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CTTNBS96&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div><br />
<h3>Agatha e Jane nel Giardino delle storie</h3>
di Bella Wanderlust<br />
PubMe – Collana Gocce<br />
Narrativa per l'infanzia 7+<br />
Copertina flessibile | 52 pagine<br />
ISBN 979-8878063111<br />
<a href="https://amzn.to/48fWIia" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 15,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
🌿 🦋 Agatha e Jane nel Giardino delle Storie 🦋 🌿 da PubMe - Collana Gocce<br />
Liberamente ispirato alle due scrittrici Agatha Christie e Jane Austen<br />
<br />
Agatha e Jane sono due bambine di nove anni.<br />
Agatha ama i misteri, esplorare posti segreti e stare nel suo giardino in compagnia del gattino nero Ombra.<br />
Jane è appassionata di storie romantiche e passa interi pomeriggi nel suo luminoso salotto con Neve, un uccellino tutto bianco.<br />
Cos’hanno in comune Agatha e Jane?<br />
Una grande amicizia e la passione per la scrittura che porterà le due bambine a creare qualcosa di unico lavorando insieme.<br />
<br />
🌟 Età di lettura 7+ 🌟
</blockquote>
<br />
<h3>Un libro della serie <i>Due diamanti</i>, storie inventate con protagonisti reali.</h3>
Si tratta di libri per bambini dai sei anni in su in cui la fantasia si mescola con la realtà. I due personaggi della storia sono persone reali di differenti epoche storiche ma con la stessa passione ad esempio per l’arte, la musica, la letteratura, la scienza, lo sport. Le storie raccontate sono inventate, in ognuna i protagonisti condividono le loro abilità, le idee, i sogni, per spronarsi a vicenda e collaborare alla realizzazione di qualcosa di unico. Alla fine di ogni racconto ci sono le vere biografie dei personaggi per farli conoscere ai bambini e delle pagine vuote come invito alla scrittura, per inventare una nuova storia con i personaggi del libro o tra quelli studiati a scuola.<br />
Tutti i libri della serie sono illustrati con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.<br />
<br>
<h3>Tutti i libri della serie<i> Due diamanti</i></h3><div class="mappa_mesi">
<script src="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/feeds/posts/default/-/DueDiamanti?max-results=9999&alt=json-in-script&callback=loadtoc"></script>
</div>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-47745264535397862742024-02-07T10:32:00.011+01:002024-02-07T10:41:19.038+01:00Canzoni come poesie: «Fast car» di Tracy Chapman<img alt="Canzoni come poesie: «Fast car» di Tracy Chapman" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjraFSPgYvf8Kh37THND4PgsmyiZQayiSwBXUF37-T3See1N_IAWuePi_1H8WDknwfwz98DVvqqx3owokMCGE0kOGifrTMbYvUBKIVH5IsGzX5v_N6JxHxaTPFa3yuKYvySsAEIX1xmhUHwPKTuvh69XHLeINzeZDqQl8I5tkSh-BmzPemMm0YrxvUNezjE/s1600/EDITORIALE.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Musica </span><span class="nome-autore">Di Stefania Bergo. </span>Dai versi alle note, quando le canzoni sono poesie: <i>Fast car</i>, dall'album di debutto del 1988. La celeberrima ballata di Tracy Chapman, una storia di povertà generazionale, speranza, determinazione e resilienza. </h2>
Nel vasto panorama della musica, ci sono poche canzoni che hanno il potere di toccare così profondamente il cuore e l'anima come <b><i>Fast Car</i> di Tracy Chapman</b>. Uscita nel 1988 come singolo dall'album di debutto omonimo di Chapman, questa canzone è diventata un classico intramontabile, una ballata che racconta una storia di speranza, amore e lotta per la sopravvivenza.<br />
<br />
<h3>
La bellezza di <i>Fast Car</i> risiede nella sua semplicità. </h3>
Chapman canta con una voce dolce e coinvolgente, accompagnata solo dalla sua chitarra acustica, creando un'atmosfera intima che permette all'ascoltatore di immergersi completamente nella storia che si dipana.<br />
La canzone racconta la storia di una giovane donna che sogna di scappare dalla sua vita difficile insieme alla persona che ama. Sognano di partire in macchina, di lasciarsi tutto alle spalle e di iniziare una nuova vita insieme.<b> La macchina diventa un simbolo di speranza e libertà</b>, un mezzo per fuggire dai problemi e dalle difficoltà della vita quotidiana.<br />
Ma mentre la coppia parte alla ricerca di un futuro migliore, la realtà della loro situazione diventa sempre più evidente. <b>La vita continua a presentare ostacoli</b>, e i sogni di libertà sembrano sempre più irraggiungibili. <br />
<br />
<h3>
Tracy Chapman canta con una tristezza palpabile mentre racconta la storia della giovane donna, una storia di sacrificio, determinazione e resilienza.</h3>
Ciò che rende <i><b>Fast Car</b></i> così potente è la sua capacità di toccare argomenti universali. <b>La lotta per una vita migliore, il desiderio di libertà e l'amore che tutto supera</b>, la speranza e il sogno di una vita migliore quando si nasce svantaggiati dal destino, ma anche la realtà cruda e le difficoltà che incontriamo lungo il cammino.<br />
Oltre al testo commovente, la melodia di <i><b>Fast Car</b></i> è altrettanto coinvolgente. La semplice armonia della chitarra acustica si intreccia con la voce di Chapman in un modo che è allo stesso tempo delicato e potente, un esempio perfetto di come la musica possa essere un veicolo per trasmettere emozioni complesse e profonde.<br />
<br />
<h3>
Nel corso degli anni, <i>Fast Car</i> è diventata una delle canzoni più amate e celebrate della storia della musica.</h3>
È un capolavoro musicale che parla direttamente al cuore, toccando corde emotive profonde e offrendo un messaggio di speranza e di resilienza che risuona in tutti noi.<br />
<i><b>Fast Car</b></i> è stata reinterpretata da numerosi artisti e ha ispirato generazioni di musicisti e ascoltatori. La sua bellezza senza tempo e la sua profondità emotiva la rendono un classico che continuerà a essere amato e apprezzato per molti anni a venire. <b>Nella <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Fr7oYjnt3bM" target="_blank">versione di Luke Comb in chiave country</a> la canzone è stata candidata ai Grammy Award 2024</b>. Solo due giorni fa, una brizzolata Tracy Chapman, che nel corso della sua carriera di Grammy ne ha vinti quattro, trionfando proprio con <b><i>Fast Car</i> </b>nella categoria Miglior interpretazione vocale femminile pop, è salita sul palco con la chitarra esibendosi in un'emozionante interpretazione unplugged, con la sua inconfondibile voce.<br />
La rivista <i>Rolling Stone</i>, ha collocato <i><b>Fast Car</b></i> alla 165ª posizione della lista delle 500 migliori canzoni della storia.<br />
<br />
<h3><i>Tracy Chapman</i>: l'album d'esordio di Tracy Chapman (1988)</h3>
<ol>
<li><i>Talkin' 'bout a Revolution</i></li>
<li><i>Fast Car</i></li>
<li><i>Across the Lines </i></li>
<li><i>Behind the Wall</i></li>
<li><i>Baby Can I Hold You</i></li>
<li><i>Mountains o' Things</i></li>
<li><i>She's Got Her Ticket</i></li>
<li><i>Why?</i></li>
<li><i>For My Lover</i></li>
<li><i>If Not Now...</i></li>
<li><i>For You</i></li>
</ol>
<br />
<iframe allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="152" loading="lazy" src="https://open.spotify.com/embed/track/2M9ro2krNb7nr7HSprkEgo?utm_source=generator&theme=0" style="border-radius: 12px;" width="100%"></iframe><br />
<br />
<h3><i>Fast car</i> di Tracy Chapman</h3>
Compositore: Tracy L. Chapman<br />
Testo: © EMI Music Publishing<br />
<blockquote>
<div class="due-colonne">
<i>You got a fast car<br />
I want a ticket to anywhere<br />
Maybe we make a deal<br />
Maybe together we can get somewhere<br />
Any place is better<br />
Starting from zero got nothing to lose<br />
Maybe we'll make something<br />
Me, myself, I got nothing to prove<br />
<br />
You got a fast car<br />
I got a plan to get us outta here<br />
I been working at the convenience store<br />
Managed to save just a little bit of money<br />
Won't have to drive too far<br />
Just 'cross the border and into the city<br />
You and I can both get jobs<br />
And finally see what it means to be living<br />
<br />
See, my old man's got a problem<br />
He live with the bottle, that's the way it is<br />
He says his body's too old for working<br />
His body's too young to look like his<br />
My mama went off and left him<br />
She wanted more from life than he could give<br />
I said somebody's got to take care of him<br />
So I quit school and that's what I did<br />
<br />
You got a fast car<br />
Is it fast enough so we can fly away?<br />
We gotta make a decision<br />
Leave tonight or live and die this way<br />
<br />
So I remember when we were driving, driving in your car<br />
Speed so fast it felt like I was drunk<br />
City lights lay out before us<br />
And your arm felt nice wrapped 'round my shoulder<br />
And I-I had a feeling that I belonged<br />
I-I had a feeling I could be someone, be someone, be someone<br />
<br />
You got a fast car<br />
We go cruising, entertain ourselves<br />
You still ain't got a job<br />
And I work in the market as a checkout girl<br />
I know things will get better<br />
You'll find work and I'll get promoted<br />
We'll move out of the shelter<br />
Buy a bigger house and live in the suburbs<br />
<br />
So I remember when we were driving, driving in your car<br />
Speed so fast it felt like I was drunk<br />
City lights lay out before us<br />
And your arm felt nice wrapped 'round my shoulder<br />
And I-I had a feeling that I belonged<br />
I-I had a feeling I could be someone, be someone, be someone<br />
<br />
You got a fast car<br />
I got a job that pays all our bills<br />
You stay out drinking late at the bar<br />
See more of your friends than you do of your kids<br />
I'd always hoped for better<br />
Thought maybe together you and me'd find it<br />
I got no plans, I ain't going nowhere<br />
Take your fast car and keep on driving<br />
<br />
So I remember when we were driving, driving in your car<br />
Speed so fast it felt like I was drunk<br />
City lights lay out before us<br />
And your arm felt nice wrapped 'round my shoulder<br />
And I-I had a feeling that I belonged<br />
I-I had a feeling I could be someone, be someone, be someone<br />
<br />
You got a fast car<br />
Is it fast enough so you can fly away?<br />
You gotta make a decision<br />
Leave tonight or live and die this way</i>
<br />
<div class="text-en">Hai una macchina veloce</div>
voglio un biglietto per qualsiasi destinazione<br />
forse possiamo metterci d'accordo<br />
forse insieme possiamo andare da qualche parte<br />
qualsiasi posto va bene<br />
iniziando da zero non abbiamo nulla da perdere<br />
forse riusciremo a fare qualcosa<br />
ma io non ho niente da dimostrare<br />
<br />
Hai una macchina veloce<br />
Ho un piano per uscire fuori da qui<br />
Ho lavorato al negozio di alimentari<br />
Cercando di risparmiare qualche soldo<br />
Non dovevo guidare troppo lontano<br />
Bastava attraversare la strada e andare in città<br />
Te ed io possiamo entrambi trovare lavoro<br />
E finalmente vedere cosa vuol dire essere vivi<br />
<br />
Guarda mio padre ha un problema<br />
Vive con la bottiglia in mano<br />
Lui dice che il suo corpo è troppo vecchio per lavorare<br />
Il suo corpo è troppo giovane per sembrare così<br />
Mia madre è scappata e l'ha lasciato<br />
Lei voleva di più dalla vita di quello che lui poteva dare<br />
Ho detto che qualcuno deve prendersi cura di lui<br />
Così ho lasciato la scuola è quello che ho fatto<br />
<br />
Hai una macchina veloce<br />
È veloce abbastanza così possiamo volare via?<br />
Dobbiamo prendere una decisione<br />
Andarcene questa notte o vivere e morire in questo modo<br />
<br />
Così ricorda quando noi stavamo guidando guidando nella tua macchina<br />
Andando così veloce che mi sembrava di essere ubriaca<br />
Le luci della città si spegnevano prima di noi<br />
E il tuo braccio sembrava dolce appoggiato intorno alla mia spalla<br />
E ho avuto questa sensazione di appartenere<br />
Ho avuto la sensazione di essere qualcuno, essere qualcuno, essere qualcuno<br />
<br />
Hai una macchina veloce<br />
Andiamo in crociera per divertirci<br />
Non hai ancora un lavoro<br />
E io lavoro in un mercato come cassiera<br />
Lo so che le cose miglioreranno<br />
Te troverai un lavoro e io avrò una promozione<br />
Noi ci trasferiremo<br />
Compreremo una casa più grande e vivremo nei sobborghi<br />
<br />
Così ricorda quando noi stavamo guidando guidando nella tua macchina<br />
Andando così veloce che mi sembrava di essere ubriaca<br />
Le luci della città si spegnevano prima di noi<br />
E il tuo braccio sembrava dolce appoggiato intorno alla mia spalla<br />
E ho avuto questa sensazione di appartenere<br />
Ho avuto la sensazione di essere qualcuno, essere qualcuno, essere qualcuno<br />
<br />
Hai una macchina veloce<br />
Ho avuto un lavoro per pagare tutte le nostre bollette<br />
Tu stai fuori fino a tardi a bere al bar<br />
Vedi più i tuoi amici che i tuoi figli<br />
Vorrei sempre aver sperato per il meglio<br />
Ho pensato che insieme forse io e te lo troveremo<br />
Non ho un piano e non andrò da nessuna parte<br />
Così prendi la tua macchina e continua a guidare<br />
<br />
Così ricorda quando noi stavamo guidando guidando nella tua macchina<br />
Andando così veloce che mi sembrava di essere ubriaca<br />
Le luci della città si spegnevano prima di noi<br />
E il tuo braccio sembrava dolce appoggiato intorno alla mia spalla<br />
E ho avuto questa sensazione di appartenere<br />
Ho avuto la sensazione di essere qualcuno, essere qualcuno, essere qualcuno<br />
<br />
Hai una macchina veloce<br />
è veloce abbastanza per volare via?<br />
Devi prendere una decisione<br />
Andarcene questa notte o vivere e morire in questo modo
<br />
<br />
</div>
</blockquote><br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/AIOAlaACuv4?si=8LL3_7v4I-9kO4fL" title="YouTube video player" width="100%"></iframe>
<br />
<hr />
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Immagine di copertina: screenshot del video.
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
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