tag:blogger.com,1999:blog-83740752397724356912024-03-18T19:50:53.383+01:00Gli scrittori della porta accantoWeb Magazine Culturale . Collana EditorialeGli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.comBlogger686125tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-62345978553280191722024-03-14T15:13:00.008+01:002024-03-14T15:25:17.740+01:00Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU<img alt="Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6zaXmdgzSOyx8DBOTA638s4t18wlQL-Knl6bg4Z_-LHlILSz5S3oRiN5LijmgDvw4zQ8iswr_ZjZP7pXvtN9CnjlILzQHzW4gcdga0wnk_ZYgAkRxU0MUFezErwWfnBEmdiLxv2CvdmQfQW9qwN4mLw2RLUkw43OBPewVrGvsm6N7C_IsG5WWzfxsG7pp/s1600/PEOPLE.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> People </span><span class="nome-autore">A cura di Elena Genero Santoro. </span>Intervista a Claudio Secci, scrittore e fondatore di CSU: «Ho iniziato a scrivere per sfogare un intenso e spasmodico momento di sofferenza». Ora gestisce «il gruppo di autori emergenti più grande d’Italia».</h2>
Oggi è qui con noi <b>Claudio Secci</b>, un autore poliedrico che ho avuto modo di apprezzare in numerose occasioni, e come scrittore di grande sensibilità, e come organizzatore impeccabile. Ma partiamo dall’inizio.<br />
<b>Claudio Secci</b> è un informatico di professione. Nel tempo libero è autore di romanzi. Dal 2009 scrive e pubblica almeno un libro all’anno. Il suo portfolio è composto da dieci libri di genere sempre diverso. Ama viaggiare, e nelle sue opere traspare molto di questa sua passione che ha contribuito ad espandere enormemente il suo bagaglio d’ispirazione. Nel suo percorso artistico, ha organizzato e svolto più di cento presentazioni in tutta Italia, compresi oltre trenta laboratori negli istituti scolastici in occasione dei due libri contro il bullismo e la ludopatia. Amante delle location prestigiose ha sempre riposto massima attenzione ai minimi dettagli in ogni evento personale o comunitario. Numerosi i media che hanno dedicato omaggi alle sue opere e la critica nel tempo ha dato sempre più attenzione ai suoi romanzi. È stato socio SEU dal 2014 al 2018, poi ideatore e fondatore di <b>CSU, il Collettivo Scrittori Uniti</b>.<br />
<br />
<h4>Sei nel folle mondo dei libri da molti anni. Questa passione per la scrittura come e quando affonda le radici? Quando hai scritto il tuo primo romanzo? So che è accaduto dopo un turbamento emotivo...</h4>
Ciao Elena e grazie dell’invito. In realtà il tutto nacque, come raccontato nella mia autobiografia <i><b>Sto meglio al buio</b></i> nel ’98, quando a causa di alcune delusioni sentimentali e lavorative ho iniziato a scrivere poesie e saggi decisamente duri, acerbi nello stile e spietati. Ho iniziato a pubblicare quel primo saggio, dal titolo <i><b>Il profumo del sentimento</b></i> nel 2008, e da quel momento, almeno un romanzo all’anno. Quindi, come accaduto per i più grandi autori (sebbene io non lo sia minimamente) tutto è nato per sfogare un intenso e spasmodico momento di sofferenza.<br />
<br />
<h4>
A distanza di anni, di crescita personale e tecnica, come percepisci i tuoi primi romanzi? Li guardi con tenerezza o, col senno di poi, li riscriveresti da capo?</h4>
Questa è una bella domanda. Sì, li vedo con tenerezza ma anche grande imbarazzo. Per quanto non mi definisca un autore ancora finito nello stile, rileggere quelle righe dense di istinto, immaturità e improvvisazione, senza lo straccio di una programmazione, di uno schema, di una visione generale della storia, mi fa quasi sorridere e di alcuni mi sono anche un po’ vergognato. Ma perché rinnegare il nostro passato? Fa parte di noi, alla fine… e qualsiasi cosa siamo oggi, deriva anche da quegli sbagli, quegli sfoghi, quelle esperienze, quei tentativi di arrivare a qualcuno con gli stessi disagi.<br />
<br />
<h4>
Come autore hai un’esperienza notevole. Come è cambiato per te il panorama editoriale in questi anni? Come lo percepisci adesso?</h4>
Quando ho iniziato a pubblicare era modus applicare gli adesivi argentati Siae su ogni copia, cosa che oggi non esiste più. Mi sento vecchio a dire “quando ho iniziato” ma è pur vero che, 15 anni fa or sono, senza la liquefazione editoriale che c’è adesso e senza l’eccessiva liberalizzazione nelle pubblicazioni, ahimè troppo spesso senza la minima selezione sulla qualità dello scritto, scrivere assomigliava ancora a un mestiere. Eravamo molti meno a farlo e il sudore e il privilegio del pubblicare assumeva un sapore decisamente diverso da oggi, dove chi pubblica spesso lo spesso un po’ per “sfizio”, per avere qualcosa la sua storia (la più interessante del mondo che sarà sicuramente un bestseller mondiale) nelle librerie.<br />
<br />
<h4>
Claudio, sei un autore che spazia tra generi diversi. Cito qualcosa di ciò che ho letto di tuo, ma la produzione è molto più ampia. Nella trilogia “A piedi nudi” esplori l’animo di una ragazza orfana e ti immedesimi in una giovane donna che, di primo acchito, si direbbe un personaggio lontanissimo da te. Con <i>Reset: L’alba dopo il lungo freddo</i> e <i>Il supervisore dei suicidi </i>ti sei dato alla fantascienza. <i>Reset</i> è un romanzo post apocalittico per il quale ti sei documentato moltissimo; con <i>Il supervisore dei suicidi</i>, di cui sto aspettando con ansia il sequel, l’umanità si sposta addirittura su un altro pianeta. Infine <i>La stanza dell’acqua grigioverde</i> è un poliziesco ambientato a Torino con tutti i sacri crismi. Sono storie molto diverse per ambientazione e genere, ma tutte accomunate da una grande sensibilità e immedesimazione nei tuoi personaggi. Qual è la scintilla che ti dà l’input per un nuovo romanzo? C’è una storia a cui sei particolarmente legato? </h4>
Ognuna di queste richiederebbe pagine per la risposta. Partiamo dalla scintilla: assolutamente e troppo spesso frutto di casualità. Ad esempio, per <i><b>A piedi nudi</b></i>, ho sognato per un mese intero una ragazzina scalza in vestaglia che attraversava un corridoio scuro, ed è nato il personaggio di Gisèle. Il libro della mia bibliografia al quale sono particolarmente affezionato è <i><b>Le rose di Eusebia</b></i> per la sua costruzione a intreccio di tre storie su binari temporali differenti assolutamente sperimentale. Il libro che ha riscosso più affetto e attaccamento è forse stato proprio <i><b>Sto meglio al buio</b></i>, nel quale ho raccontato pagine di intenso dolore e dal quale sono nate, come ben sai, alcune delle canzoni del mio <b>EP Oltre il Battito</b>, pubblicato in ottobre 2023. In quei quattro brani miei sono la musica e il testo delle canzoni, e tutto è iniziato dal fischiettio di alcune melodie da me inventate quanto ero adolescente. Quindi la mia autobiografia è sicuramente una delle pubblicazioni alle quali sono più legato.<br />
<br />
<h4>
La domanda a questo punto è necessaria: vuoi anticiparci i tuoi progetti in uscita nel 2024? I kibiani torneranno sulla Terra?</h4>
Certamente sì. Il 2024 vedrà l’uscita del seguito de <i>Il supervisore dei suicidi</i>, e credo che a livello personale sarà il mio traguardo più importante dell’anno. Poi la cura del progetto Space Land, la prima antologia di Fantascienza targata Land Editore, è qualcosa che mi sta senz’altro impegnando molto. Ho scritto anche diversi racconti per diversi progetti e contest, con destinazioni diverse, e quasi tutti di fantascienza. Vi aggiornerò nel corso dell’anno sulle loro destinazioni ovviamente.
<br /><br />
<h4>
E adesso veniamo all’altro Claudio Secci, l’organizzatore impeccabile, che però è intrinsecamente legato al Claudio autore. Ci siamo conosciuti all’interno dell’associazione SEU (Scrittori Emergenti Uniti) sulle cui ceneri hai fondato il Collettivo Scrittori Uniti che oggi è una realtà intorno alla quale ruotano centinaia di scrittori da tutta Italia. Il Collettivo Scrittori Uniti non è un’associazione ma un gruppo di autori, guidato da un direttivo di volontari che, senza fini di lucro coordina la partecipazione a eventi importanti, organizza presentazioni, mette in contatto tra loro le diverse voci dell’editoria: autori, pubblico, editori.
Cosa ti spinge a dedicarti a quest’opera di volontariato? Quanto conta per te la cooperazione tra autori? </h4>
Diciamo che sono passato dal lavorare artisticamente solo per me stesso allo spendermi prevalentemente per gli altri, in maniera molto intensiva e sempre più professionale e strutturata. Da una mission nata per continuare a fare il Salone del libro di Torino in modo sostenibile, nel giro di sei anni dalla fondazione siamo diventati il gruppo autori emergenti più grande d’Italia, con quasi 400 autori frequentatori e soltanto sette nel direttivo a far da motore. Il nostro primo obiettivo era organizzare fiere per dare spazio ad autori orfani di case editrici che non potevano partecipare ai grandi eventi o ai self, ma oggi in realtà ci dedichiamo anche a tante altre attività. Da qualche mese, infatti, abbiamo anche fondato un magazine che ha subito avuto grande successo: l’aperiodico <i>Spazio lettura</i>, attraverso il quale promuoviamo gratuitamente operatori culturali di vario tipo, autori e case editrici.<br />
<br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-santoro"></div>
<br />
<span class="nomebox">Elena Genero Santoro</span><br />
<div class="santoro"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="social">
<a href="http://perchenesonoinnamorata.blogspot.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="Sito web dell'autore"><i aria-hidden="true" class="fa fa-desktop"></i></a> <a href="https://www.facebook.com/elena.generosantoro?fref=ts" rel="nofollow" target="_blank" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a></div>
<div class="vai_alla_scheda">
<a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/elena-genero-santoro-gli-scrittori.html">SCHEDA AUTORE</a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />Elena Genero Santorohttp://www.blogger.com/profile/07245655566289048514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-41941128843841824512024-03-01T18:55:00.001+01:002024-03-01T18:55:08.301+01:00Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro
<img alt="Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_5Vc6L1UpSF1x0fz2iORRxKQ2Tj7lz5jpOA1-ERVAbLJm2j_Cq05MHOp1ijgj2dg8JW5sXHPZan0U5zQH7E0BSD9QX_PeRQs9ZpWP85ZU4gtskeDmUUfbrZE0Sk17Kyk7ecrCWj0GwwHLD1sxAGAGrUwnKWkkRMAVrNXsXgAVtqSGlLKQHfUGBnJbBu6q/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Luca Favaro presenta la raccolta di poesie <i>Cinquanta passi all'indietro</i> (Nulla Die edizioni): «La mia poesia è un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso».</h2>
Luca Favaro è nato a Treviso, vive a Thousand Oaks, California. Ha pubblicato tre raccolte di racconti tra le quali <a href="https://amzn.to/3T9VaC6" rel="nofollow" target="_blank"><i>Ti ho visto</i></a>, edizioni La Gru, e il fortunato romanzo <a href="https://amzn.to/3UWHaNz" rel="nofollow" target="_blank"><i>Il tempo senza ore</i></a> (Nulla Die 2015), primo classificato al Premio Prunola 2017 (ora diventato Premio Giorgione), primo classificato al Premio "Il lato notturno della vita 2017", premio speciale della Giuria all'IBRSC di Belluno 2016, e dalla quale è stata ricavata l'omonima rappresentazione teatrale. <i>Cinquanta passi all'indietro</i> è la sua prima raccolta di poesie.
<br /><br />
<img alt="Cinquanta passi all'indietro" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbLss7PBnJOtKJQeqaRbKVuDdnedVhKQmbAulyjLWgksBpowWjeb4qVMad9qR0aeHJCHEeepaSaHvjYf2MrnER3LeCymQOtJQMrboqjwaRWgoD1UTFWYgIHkLHRfDmPjfeAbhdHoaa58Xt3-RFaww-zzlqNz_UJ0lNO2xjjfGSumIiRJtcoel2yrkXKV9P/s1600/cinquanta-passi-allindietro.webp" /><br /><br />
<h3>Cinquanta passi all'Indietro</h3>
di Luca Favaro<br />
Nulla Die edizioni<br />
Poesia<br />
ISBN 978-88-6915-453-9<br />
<a href="https://amzn.to/3SXVD9o" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 12,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Quando si cammina all'indietro non si vede dove si sta andando. Non si sa quale direzione prendere, a volte indovinando la via, altre cozzando contro gli ostacoli, altre ancora uscendo di strada. In ogni caso, si riparte senza stancarsi mai di riprovare, di ricominciare. <br />
<i>Cinquanta passi all'indietro</i> è un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti spesso in contrasto tra loro, ma che, nel bene e nel male, tracciano un percorso, indicano una via verso una meta che se in alcuni momenti appare nitida e sicura, in altri scompare e si fa incerta. Questa raccolta di poesie è ulteriormente arricchita da una prefazione a opera di Adelaide Scarabello.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Luca Favaro, ben tornato sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Com’ è nata l’idea di scrivere <i>Cinquanta passi all’indietro</i>?</h4>
Buongiorno Silvia. <i>Cinquanta passi all’indietro</i> è una raccolta di poesie che ho scritto in momenti diversi della mia vita. Molte sono state composte quando avevo dai venti ai trent’anni, altre in tempi più recenti. Ho raccolto tutte le poesie che avevo scritto nel tempo, e ne ho scelte cinquanta, quelle che mi emozionavano di più. Poi ci ho lavorato sopra per renderle omogenee nello stile, perché il modo in cui scrivevo vent’anni fa, era sicuramente molto diverso da quello attuale. L’idea di comporre questa raccolta è nata dal desiderio di chiudere un ciclo, iniziato con la trilogia di racconti, ha raggiunto il suo apice con il romanzo <i>Il tempo senza ore</i>, e si chiude con un libro di poesie. Potrei dire che <i>Cinquanta passi all’indietro</i> costituisce il cosiddetto “coperchio sulla pentola”.<br /><br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Intervista a cura di Elena Genero Santoro | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2017/01/libri-luca-favaro-presenta-il-suo.html" target="_blank">Luca Favaro presenta: Il tempo senza ore</a> </div>
<br />
<h4>Ricordo <i>Il tempo senza ore</i>, un libro che racconta il dramma dell'Alzheimer. Com’è cambiata negli anni la tua esperienza creativa?</h4><i>
Il tempo senza or</i>e è un libro che mi ha fatto fare un notevole passo in avanti, sia in termini letterari che di popolarità. Credo però che la mia esperienza creativa si sia momentaneamente fermata; sono stato troppo impegnato, all’inizio per dare al romanzo la spinta promozionale che meritava, poi per il mio trasferimento negli Usa, che ha richiesto davvero molto tempo. In pratica non ho più scritto nulla di nuovo in tutti questi anni, a parte qualche poesia, entrata a far parte di <i>Cinquanta passi all’indietro</i>.<br /><br />
<h4>Come definiresti la tua poesia?</h4>
Non mi piace definire l’arte. Tutto ciò che nasce dal cuore e dall’anima non può semplicemente essere incasellato in una definizione. Potrei dire che lo stile delle mie poesie è lo stesso dei racconti e del romanzo; diretto, semplice, asciutto, senza tanti fronzoli di tipo letterario. Col tempo si è sempre più evoluto verso la semplicità e la schiettezza. Da quando sono negli Usa poi, ancora di più. Probabilmente sono molto influenzato dagli Americani che sono molto schietti, semplici e diretti nel modo di esprimersi e relazionarsi. Essenziale, ecco. <b>Potrei definire la mia poesia come un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso.</b><br /><br />
<h4>A chi sono destinate queste liriche, le hai dedicate a qualcuno in particolare?</h4>
C’è una dedica all’inizio della raccolta che recita: “Dedicato a chi soffre per aver trovato finalmente il coraggio di dire Basta!”<br />
Si volta pagina nella vita, e a volte si è costretti a fare delle rinunce. Sono scelte difficili e coraggiose. Le poesie sono dedicate proprio a quelle persone che come me, si sono spesso sentite giudicate per aver scelto di realizzarsi e di esprimere sempre di più il proprio essere più profondo. <b>A chi ha avuto il coraggio di togliersi la maschera e manifestarsi apertamente. </b>Un mio caro amico, purtroppo scomparso qualche anno fa, mi ha dato una grande lezione: “Quando hai ragione, non indietreggiare di un solo millimetro, anche se dovessi avere il mondo contro”. È quello che sostanzialmente ha sempre fatto lui nella sua vita. A quelli come lui dedico questo mio libro.<br /><br />
<h4>Questa raccolta contiene una poesia alla quale sei particolarmente legato? </h4>
Difficile scegliere, perché ogni poesia è nata in momenti diversi, e in quei momenti ha costituito la massima importanza. Oggi, potrei dire che la mia preferita è <i>Il nostro turno</i>, perché parlo molto apertamente della relazione tra me e mio padre. Ma un’altra poesia molto importante è <i>Lettera a me stesso</i>. Il verso finale recita: «Per non aver compreso
che in te c’era già / Il seme della felicità. / Io ti chiedo perdono».
<br /><br />
<h4>Perché bisognerebbe leggere<i> Cinquanta passi all’indietro</i>?</h4>
La lettura deve sempre essere una libera scelta. Nei miei libri non mi sono mai posto l’obiettivo di insegnare qualcosa a qualcuno o di dare consigli, né tanto meno lezioni di vita o pillole di saggezza. Al massimo posso regalarvi qualche emozione, ecco. <b><i>Cinquanta passi all’indietro</i> è una raccolta emozionante, nel bene e nel male.</b> Se vi piace emozionarvi, leggetelo.<br /><br />
<h4>
Progetti per il futuro?</h4>
Tantissimi. Direi perfino troppi per una vita sola. Diciamo che la scrittura negli ultimi tempi si sta trasformando in una scelta sempre più professionale. Dal punto di vista letterario, i miei futuri progetti per ora sono più rivolti verso la realtà Americana.
<br /><br />
<h4>Luca Favaro è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4>
È stato un piacere anche per me. Grazie e in bocca al lupo anche a voi.<br /><br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-14525421357952508412024-01-31T08:57:00.001+01:002024-01-31T08:57:33.820+01:00Imma Pontecorvo presenta: Nico e i cibi della salute<img alt="Imma Pontecorvo presenta: Nico e i cibi della salute" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi791noctRQ8FqGyWTQHmH77oXklXgcJ8bPTS3FmjiF0wAt4UMRvMJREeOA7mJGrNWr7UmFZFConISUj9LP4wGfThmMteizyS_2gqFPdNnrS4_3IIm7T8A42_9HkaUaEssRK8Cj6gAdYlv28U73Ibwqvdv3JIZ8BkuSoACob8JuWdjsOBhnc-2iV3FQIj2B/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini.</span>Imma Pontecorvo presenta la favola didattica <i>Nico e i cibi della salute</i> (Youcanprint): «L'importanza di mangiare bene per crescere sani».</h2>
Imma Pontecorvo è laureata in Scienze dell’Educazione, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. <br />
Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Le sue opere figurano in numerose antologie letterarie. Nel corso del tempo ha svolto il Corso di scrittura creativa e il Corso di Giornalismo, web journalism e attualmente collabora come redattrice sul quotidiano nazionale<i> La voce agli Italiani</i>. <br />
Tra le sue opere: la silloge di poesie <b><i>A passi di danza sui miei pensieri</i></b>, il racconto breve <b><i>Lo specchio dei ricordi</i></b>, il romanzo <b><i>In un mare di emozioni</i></b> (Menzione d’onore al Concorso Letterario Internazionale Le Pieridi), il racconto di narrativa per ragazzi <i style="font-weight: bold;">L’azzurro dell’amicizia</i> (Menzione d'onore - sez. racconti - al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore"), il romanzo <b><i>Nel sorriso dell’aurora</i></b>, il racconto <b><i>La più bella realtà</i></b>, la silloge di poesia <b><i>Carezze di seta</i></b>, la favola ecologica per l’infanzia <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2019/10/scrittori-intervista-imma-pontecorvo.html" target="_blank"><b><i>Nico e il fantastico mondo del mare</i></b></a> (1° classificato - sez. favole – al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale “Perdersi nell’amore”), il per ragazzi <b><i>Il Bivio </i></b>(PAV edizioni), il romanzo <b><i>Il diritto di vivere - La voce di Angela</i></b>. Di recente pubblicazione è il romanzo <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/09/i-passi-dellamore-un-romanzo-di-imma-pontecorvo.html" target="_blank"><b><i>I passi dell’amore – La mia vita con e senza la danza</i></b></a> (Youcanprint). <br />
<br /><br /><img alt="Lo specchio infranto" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXhNcU8gXFF5rSD8PNW4ChHG1_zG2JmQ7c_2VawifJFS_AvSWNOWY7b2oeeo-U8i-YIRkI3VbGXVE1kJzWtJqwnBMkLG0OwK_sf_hoc3EPqDcN1F2tuFzjYmQoMkNWc3uP_Y3ANB2EFceiLucq32cNVG5AQDfsxUWOUMLXsToFYzLsmTVNywi86eMj5sQK/s1600/nico-e-i-cibi-della-salute.webp" /><br /><br />
<h3>Nico e i cibi della salute</h3>
di Imma Pontecorvo<br />
Youcanprint<br />
Favola educativa | Narrativa per l'infanzia 6+<br />
ISBN 979-1222706320<br />
<a href="https://amzn.to/48B3NLc" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 8,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Nico frequenta la seconda elementare e durante la ricreazione ama sedersi sotto il grande tiglio in fondo al cortile con il suo compagno Pietro. Dopo qualche giorno si unisce a loro Alan, un nuovo compagno di classe che non ha mai con sé merendine confezionate, ma ogni giorno mangia un semplice frutto. Pietro, invece, più paffutello, spesso ha perfino una doppia merendina.<br />
Un giorno, mentre sono in palestra a giocare, Pietro rimane steso a terra e viene portato al Pronto Soccorso.<br />
Osservando il banco vuoto accanto al suo, Nico è triste e preoccupato. I bambini non sanno cosa è successo a Pietro, ma la maestra spiega loro che il cibo che mangiamo è determinante per la nostra salute e che alcuni cibi sono più sani di altri. <br />
Quando l’amico ritorna c’è una sorpresa per tutti: le mamme si sono organizzate per portare a scuola una merenda sana, costituita da succhi di frutta fatti in casa, fette di pane cotto nel forno a legna e condite con un filo di olio extravergine d’oliva.<br />
Nico è il più felice di tutti perché capisce che anche cambiando solo una piccola abitudine come la merenda a scuola, lui e i suoi amici possono aiutarsi reciprocamente a crescere sani e forti e non ammalarsi più. <br />
Età di lettura: da 6 anni.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Buongiorno Imma Pontecorvo, benvenuta sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: come è nata l’idea di scrivere <i>Nico e i cibi della salute</i>, ce ne vuoi parlare?</h4>
Buongiorno a tutti voi!<br />
La favola <i>Nico e i cibi della salute</i> nasce dalla mia esperienza di insegnante. Per due anni l'intero istituto dove ho lavorato, é stato coinvolto nel progetto di educazione alimentare coadiuvato con una recita a fine anno scolastico dove i bambini mostrarono ciò che avevano appreso riguardo ad una corretta alimentazione.<br />
È stato, quindi, spontaneo, per me, creare una storia che parlasse di tale tematica.<br />
<br />
<h4>
Cosa devono aspettarsi i lettori da questa bellissima favola didattica? </h4>
Questa favola vuole porre l'attenzione sulla buona alimentazione, ma, non solo, anche sul valore del cibo nel rispetto di chi non ha cibo sufficiente per sopravvivere. Attraverso dei dialoghi e vicissitudini, viene mostrata la differenza tra i cibi sani e i cibi spazzatura.<br />
I lettori, quindi, leggeranno una storia sull'importanza di mangiare bene per crescere sani.<br />
Non ci sono capitoli ma dei disegni realizzati dalle bravissime grafiche Domenica ed Emilia Lupia che mostrano le scene più salienti della storia.<br />
<br />
<h4>
Immagino che il bimbo in copertina sia Nico, il protagonista, che con la complicità della nonna divora una salutare fetta di pane…</h4>
In copertina é raffigurata la scena di Nico che ogni qualvolta si reca a casa della nonna, può gustare una bella fetta di pane, di quello casareccio con un filo d'olio paesano.<br />
<br />
<h4>
Un libro destinato a giovani lettori ma non solo, è una bella fiaba anche per gli adulti, affronta un tema molto importante: c’è anche un altro messaggio nascosto tra le righe?</h4>
La genuinità dei cibi con le loro proprietà nutritive, é il messaggio principale di questa favola che viene veicolato apertamente in ogni pagina del libro.<br />
Non é presente, quindi, nessun altro messaggio nascosto.<br />
<br />
<h4>
Hai all’attivo diverse pubblicazioni: secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?</h4>
La scrittura é stata sempre una passione molto forte pur se il mio "abito" naturale, é la poesia. La narrativa é stato un sentiero che nasce proprio da una mia poesia con il mio primo libro quale <i>In un mare di emozioni</i>. Da questo sono nati altri libri che abbracciano generi diversi, dai classici romance ai libri di formazione per ragazzi fino alle favole.<br />
Ogni libro porta nelle sue pagine, un po' di me, i miei stati d'animo, riflessioni, emozioni, dire, quindi qual é il più bello, é alquanto difficile...<br />
Forse la mia prima favola, <i>Nico e il fantastico mondo del mare</i>, é quello che ho scritto con maggiore sentimento. Da insegnante, sono entrata nel mondo "magico" dell'infanzia e quando ho iniziato a scrivere le prime riga, ho rivissuto i svariati momenti che ho condiviso con i miei piccoli alunni. Mi sono sentita più "libera" nel "creare" Nico e il granchietto Tobia, la stella marina Betty, il pesciolino Noé e altri simpatici personaggi, rispetto agli altri libri, un po' più "studiati".<br />
Una favola ecologica per la salvaguardia del mare e delle spiagge che é entrata a far parte di diversi progetti plastic-free e della terza edizione degli Stati generali del mare promosso dal Comune di Napoli.<br />
<br />
<h4>
Secondo te è più difficile scrivere libri per bambini o per adulti?</h4>
Scrivere un libro per bambini, per me, é piú difficile rispetto a quello per gli adulti per l'attenzione che si deve porre soprattutto al linguaggio. Bisogna entrare nel loro mondo, "parlare" con la loro semplicitá. La scrittura per l'infanzia richiede fantasia, cura e i bambini sono anche lettori attenti ed esigenti. Ovviamente la mia professione di insegnante, mi ha "formata" in tutto ciò, ho ascoltato, imparato, condiviso con i miei piccoli alunni e mi sono impegnata piacevolmente, quindi, nel creare i dialoghi e nella descrizione di certe scene.<br />
<br />
<h4>
Prima di congedarti ti chiedo: progetti per il futuro?</h4>
Mah! Sinceramente io ho sempre scritto in modo naturale e spontaneo. Ho un racconto di formazione chiuso nel cassetto e mi piacerebbe "rispolverarlo" per dargli luce.<br />
In futuro, vorrei scrivere una terza favola per realizzare una sorta di trilogia, affidando sempre a Nico una nuova storia di formazione da raccontare, vedremo...
<br />
Grazie di cuore a te, Silvia e a tutto lo staff degli scrittori della porta accanto per la cortesia e la disponibilità.
<br /><br />
<h4>Imma Pontecorvo è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4><br /><br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-7922211708282594442023-12-27T11:06:00.002+01:002023-12-28T16:13:29.973+01:00Paolo Avanzi presenta: Lo specchio infranto
<img alt="Paolo Avanzi presenta: Lo specchio infranto" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBuA_A0eFiaLUCA_w2oFIcd39f0juCTNuTyDMpWeUaUyoBnmeE8mviIigoC_MQX39ONGMyUAgl3vL_GfwvAyNA53XF9k_zF6xOUq85t47PRURRcUcNGLE6NoNQ9uq-h3xkaFOZcJeoXwBgNb86K7-k1iz3fIMKIue-T83Vtky3VnlFpGLxcU5IXZiI0wwP/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini.</span> Paolo Avanzi presenta il thriller psicologico <i>Lo specchio infranto</i> (Gruppo Albatros): «Volevo coinvolgere il lettore in una storia che fosse avvincente. Così ho ipotizzato una mia scomparsa improvvisa. Una specie di cold case che il protagonista del romanzo è chiamato a risolvere».</h2>
<b>Paolo Avanzi</b> è nato a Rosolina (Rovigo) nel 1958 ma ora risiede a Bresso (Milano). <br />
Laureato in Psicologia, con un master in Organizzazione aziendale, per oltre trent'anni ha lavorato in società multinazionali di servizi come quadro aziendale e project manager. In parallelo all’attività aziendale ha sviluppato competenze in vari ambiti artistici e culturali.<br />
Da una ventina d'anni, come artista ha realizzato centinaia di opere esposte in decine di mostre personali, collettive e fiere in Italia e all'estero, come indicato sul sito <a href="https://www.artmajeur.com/paolo-avanzi" rel="nofollow" target="_blank">www.paoloavanzi.com</a>.<br />
Ha tenuto corsi e presentazione su temi relativi alla cultura, all’arte e alla narrazione personale. Come attore ha messo in scena suoi testi teatrali sia in collaborazione con compagnie sia come monologhista. Svolge attività di promozione culturale presentando artisti e organizzando mostre di pittura. Conduce programmi radiofonici di aggiornamento e intrattenimento culturale su radio web (<a href="https://vimeo.com/user69537399" rel="nofollow" target="_blank"><i>Avanzi di cultura</i></a> e <a href="https://www.radiostudio104.com/shows/kult-news/" rel="nofollow" target="_blank"><i>Kult News</i></a>).<br />
Ha scritto romanzi, poesie, racconti, testi teatrali e saggi. Tra le pubblicazioni: <i>Il vuoto dietro l'angolo</i>, racconti, Todariana editore, 1990; <i>La decifrazione del male</i>, romanzo, Tranchida editore, 1998; <i>Una domenica notte in via della Pace al 53</i>, racconti, Radar Edizioni, 2011; <i>Confessioni apocrife</i>, poesie, Tracce editore, 2012; <i>Punti di vita diversi</i>, poesie, The writer editore, 2013; <i>Il penultimo atto di Manlio Z.</i>, testo teatrale, The writer editore, 2013; <i>Divagazioni a 360° sulla creatività</i>, saggio, The writer editore, 2016; <i>Inezie sotto spirito</i>, poesie, Youcanprint, 2017; <i>Che racconto sei? Parole per vivere meglio</i>, saggio, Youcanprint, 2018; <i>Anche le cipolle piangono</i>, saggio, Youcanprint, 2019; <i>Breve romanzo finale</i>, romanzo, Youcanprint, 2021; <i>Il figlio smarrito</i>, romanzo, Rossini Editore, 2022; <i>Il colpevole tra noi. Testi teatrali</i>, Youcanprint, 2023.
<br /><br />
<img alt="Lo specchio infranto" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFDVC7FQqbhTsnNuTv07zcdEU0c8ylZaXQlMK1SqM9Jyc-KJ0bJ-7mN1Vj0VUMGq4QLrVDO1-DRD5NpPYZk8xwoYWPsHJdQYRy6RqbIhZX1yy3PyJu2_z_M21UM0qqNSnz3_gfe6u14hm6QUlYiAH2dwtSs-JGdfS9b92PzM3VSlx1DGPqYeleLadX3By2/s1600/lo-specchio-infranto.webp" /><br /><br />
<h3>Lo specchio infranto</h3>
di Paolo Avanzi<br />
Gruppo Albatros<br />
Thriller psicologico<br />
ISBN 9788830685192 <br />
<a href="https://www.gruppoalbatros.com/prodotti/lo-specchio-infranto-paolo-avanzi/" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 14,90€</a><br />
Ebook 9,49€<br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Il protagonista di questo romanzo è l’autore stesso proiettato agli albori del ventiduesimo secolo. <br />
La vicenda si svolge cinquant'anni dopo la morte dello stesso Paolo Avanzi. Una morte presunta, dato che lui è scomparso senza lasciare traccia.
Ivano Paltesi, un cinquantenne che ha mollato lavoro e compagna per ricominciare una nuova vita capita nella casa, nei pressi del lago di Como, dove Paolo Avanzi ha vissuto. La frequentazione dell’abitazione, con i suoi misteri, innesca in quest’uomo un rapporto quasi mediatico con Paolo Avanzi, tanto da indurlo a intraprendere una ricerca per far luce sulla scomparsa.<br />
Ivano Paltesi finisce così per ripercorrere la vita di Paolo Avanzi cogliendo dalle sue relazioni e dalla sua produzione artistica e letteraria quegli indizi utili all’indagine. <br />
Il quadro di questo "cold case" procede come un puzzle, o più precisamente come uno specchio infranto di cui devono essere recuperati tutti i frammenti per giungere alla visione complessiva. Immagine che non a caso richiama le opere pittoriche dello stesso artista dove le figure appaiono frammentate, come riflesse da uno specchio rotto.<br />
Una storia dove sogno e realtà, passato e presente si confondono a tal punto da immergere il lettore nel mondo creativo del poliedrico artista.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Paolo Avanzi, benvenuto sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: come è nata l’idea di scrivere <i>Lo specchio infranto</i>, ce ne vuoi parlare?</h4>
Mi sono spesso domandato che ne sarà di me quando non ci sarò più. Cosa resterà di quello che ho fatto in vita, dei miei quadri, dei miei romanzi e racconti… Su questa proiezione di me in un lontano futuro ho scritto questo romanzo. <br />
Cosa ne sarà di noi (quando non ci saremo più) credo sia una questione che molti si siano posti, indipendentemente dal fatto che si creda o no in una dimensione ultraterrena. E ciò riguarda soprattutto gli scrittori e gli artisti che dedicano gran parte della loro vita a creare qualcosa che duri nel tempo. Personalmente non sono attratto tanto dal successo quanto dalla speranza di poter lasciare una traccia visibile ai posteri.<br />Nella prospettiva di un lontano futuro ho cercato di proiettarmi in una dimensione che fosse verosimile al lettore. Non mi immagino così famoso che tanti possano ricordarsi di me. E tuttavia volevo coinvolgere il lettore in una storia che fosse avvincente. Così ho ipotizzato una mia scomparsa improvvisa. Una specie di <i>cold case</i> che il protagonista del romanzo è chiamato a risolvere.<br /><br />
<h4><i>Lo specchio infranto</i> è un titolo evocativo che desta subito curiosità. Lo specchio svolge anche un ruolo da protagonista nel romanzo?</h4>
Sì. Ho voluto richiamare il tipo di pittura che mi caratterizza. Nelle mie opere le figure appaiono frammentate e distorte come se riflesse da specchi frammentati o deformati. Questa frammentazione della figura è un po’ una metafora di come vedo io la condizione umana, della nostra difficoltà a percepire gli altri in modo chiaro e univoco. Ciò anche per la effettiva complessità insita sia in ognuno di noi, nella nostra personalità, sia nel mondo che ci circonda, sempre più caotico e turbolento.<br />Lo specchio infranto nel romanzo non è però solo una metafora (legata alla mia pittura) ma anche un oggetto concreto in cui il protagonista si imbatte. Ed è proprio questa inspiegabile rottura dello specchio a indurre il protagonista stesso a cercare una ragione plausibile (di come esso si sia potuto rompere) e intraprendere la sua ricerca. Insomma questo specchio infranto è un po’ il filo conduttore del romanzo.<br /><br />
<h4>Che rapporto sussiste tra il Paolo Avanzi autore e il Paolo Avanzi protagonista del romanzo? In che veste ti sei raccontato?</h4>
Come ho detto, il Paolo Avanzi del romanzo sono io stesso proiettato nel futuro. Si tratta quindi di una mia fanta-biografia. Ho provato a immaginare che ne sarà di me in un lontano futuro: la mia fine, che resterà di me quando non ci sarò più. Così facendo ho dato rilievo al mio essere pittore e scrittore. <br />Non a caso ciò che, prevedo, resterà di me saranno le mie opere pittoriche e narrative. E proprio queste guideranno il protagonista alla ricerca di me misteriosamente scomparso. <br />Questo protagonista è una sorta di mio alter ego. Un cinquantenne che ha condotto una vita grigia e anonima, il quale cerca un riscatto ripercorrendo le tracce di questo scrittore artista che sarei io proiettato nel futuro.<br /><br />
<h4>La zona del lago di Como in cui hai ambientato la storia è reale? È un luogo a cui sei particolarmente legato?</h4>
Sì. La stessa casa in cui si svolge la vicenda a Dizzasco (tra il lago di Como e la Valle Intelvi) esiste realmente. Lì trascorro diversi week end e buona parte dell’estate con mia moglie. <br />Nel romanzo questa casa è descritta in modo piuttosto fedele, anche per rendere più verosimile la storia. A distanza di quasi un secolo in questa casa è cambiato ben poco, il che lascia trasparire in modo evidente la presenza di Paolo Avanzi che lì incombe.<br />Le località del lago e della valle fanno poi da corollario alle varie vicende che si susseguono in questa ricerca investigativa. <br />Il lago di Como in particolare mi ha sempre affascinato. Questo anche nel mio precedente romanzo<i> Il figlio smarrito</i>. È davvero sorprendente come uno specchio d’acqua possa nascondere tanti segreti. Forse per il fatto che le sue profondità non sono visibili, per quanto vicine a chi ci passa accanto.<br /><br /><br />
<h4>Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Le domande che mi sono posto io sul mio futuro, su cosa lascerò ai posteri, che dovrebbe porsi chiunque. Noi spesso viviamo schiacciati in un presente che vorremmo essere eterno, ma che eterno non è. Non pensiamo più al passato perché lo riteniamo “vecchio” e obsoleto, e così perdiamo l’aggancio con le nostre radici. Tantomeno pensiamo al futuro (a parte quello immediato) perché non siamo più in grado di fare piani a lunga scadenza, succubi come siamo dell’utilità immediata e dell’effimero. I nostri antenati, per quanto limitati, avevano una visione del mondo più a lunga scadenza, sia verso il passato che verso il futuro.<br />Io ho cercato di raccontare una storia con questa visione. Non volevo scrivere un romanzo di fantascienza ma un romanzo esistenziale proiettato sul futuro. Credo che questa proiezione sul futuro, sul lascito personale ai posteri sia la caratteristica più originale del mio libro. E un invito al lettore a riflettere su questi aspetti spesso trascurati.<br /><br />
<h4>La domanda che non ti hanno mai fatto…</h4>
<i>I tuoi interessi sono molteplici (scrittura, teatro, pittura, promozione culturale…). Ma chi sei realmente?</i><br />
Sono un po’ tutto questo. Mi considero una persona eclettica, il che mi aiuta ad approcciarmi a persone e a tematiche anche molto diverse. Questa varietà di interessi non mi ha permesso di dedicarmi in modo esclusivo ad un campo particolare. La società tende a premiare l’eccellenza di chi si specializza piuttosto che la vastità degli interessi. Io ho la fortuna o sfortuna di avere questa ansia di cimentarmi in tutto ciò che ha a che fare con la creatività. Così non mi annoio, e spero di non annoiare le persone che mi seguono.<br /><br />
<h4>Per finire, perché si dovrebbe leggere <i>Lo specchio infranto</i>?</h4>
Chi ha letto questo romanzo, così come il precedente, è rimasto intrigato dalla tensione narrativa che afferra fino all’ultima pagina. <br />
Si tratta in effetti di un thriller che accompagna il lettore in una indagine di tipo sia investigativo sia psicologico. Ed è un romanzo che parla di me come scrittore e pittore. Una storia che aiuta a capire chi sono, che cosa voglio trasmettere, che cosa potrei essere un domani. <br /><br />
<h4>Paolo Avanzi è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4><br /><br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-17984350465645760362023-12-07T17:51:00.001+01:002024-02-18T17:02:44.802+01:00Ilaria Mainardi presenta: Milù la gallina blu<img alt="Ilaria Mainardi presenta: Milù la gallina blu" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyCgdYAYb5ABAJ5cLdeUlD_Z1mCVvqZyDcPhEi1LsEPfKnnWn82fk5TpmY2vRoMlQpL0f66wYbAySdQCpcNbbmf4ruHTrOm9NtN-b-iYFCI7FUZpUHYBMOu5Db94dzQw9ZEwKxQ9Od_abzRdiQ5ID0IILFsxVB9bpy6zCrEIzjDE_oQsuL4k5zXYUcTjiG/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Ilaria Mainardi presenta il libro per bambini <i>Milù la gallina blu</i> (PubMe - Collana Gli scrittori della Porta Accanto KIDS): «L’accettazione di sé e degli altri, della “diversità” intesa anche come capacità di pensiero obliquo, come elemento distintivo e non discriminatorio».</h2><b>
Ilaria Mainardi</b> nasce a Pisa, dove risiede da sempre.<br />
Lì ha scoperto l’amore immenso per il cinema, del quale scrive sulla rivista di critica online www.spietati.it. L’altra sua grande passione è il calcio.<br />
Ha pubblicato alcuni volumi di narrativa e saggistica, tra cui: <i>La quarta dimensione del tempo</i> (Les Flaneus Edizioni, 2020), <i>Il racconto di un sogno. Ritorno a Twin Peaks</i> (Les Flaneus Edizioni, 2021) e <i>I tigli di Silverwood</i> (Aporema Edizioni, 2022).<br />
Ha pubblicato altri libri per bambini: un racconto illustrato da Andrea Guglielmino dal titolo <i>Mastro Tasso e il suo cappello</i> (MdS Editore, 2014), ispirato al noto caso clinico di Oliver Sacks, mentre la fiaba dal titolo <i>Edera e il capello magico</i> è in corso di pubblicazione in un’opera collettiva per Saga Egmont.<br />
Un sogno (anzi due)? Vincere la Palma d’oro a Cannes per un film sceneggiato a quattro mani con Quentin Tarantino e una cena con Pep Guardiola!<br />
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CNY77X5Q&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="400"></iframe></div>
<h3>Milù la gallina blu</h3>
di Ilaria Mainardi<br />
illustrazioni di Federica Dotto<br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto KIDS</i><br />
Narrativa per bambini 8+<br />
<b>ISBN 9791254584422</b><br />
<a href="https://amzn.to/3uy7ja6" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 9,00€</a><br />
<a href="https://gliscrittoridellaportaaccanto.hoplix.shop/811849-tazza-bianca-milu-la-gallina-blu.htm" target="_blank">Tazza letteraria 8,00€</a><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/11/milu-la-gallina-blu-una-favola-illustrata-di-ilaria-mainardi.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div><br />
<blockquote>
Nella fattoria Ape Ronzante è nata Milù, una gallina blu, dalla cresta alla punta delle zampe.<br />
Fin da quanto era un pulcino, desiderava essere diversa: si rotolava nel fango per tingersi di marrone ed essere come le altre o guardava gli uccellini che riuscivano a volare.<br />
Nella fattoria si dice che il suo colore sia dovuto all’alimentazione della mamma, Cunegonda, intollerante al glutine. E se invece Milù avesse lo stesso blu dei nontiscordardimé o dei mirtilli? O se fosse una “pavallina”, un incrocio tra una gallina e un pavone? E perché non riesce nemmeno a deporre un uovo?<br />
Milù si sente diversa e si lascia andare alla tristezza. Ed è allora che incontra Rigel, una stella blu, che le insegnerà a cambiare prospettiva.<br />
<i>Milù la gallina blu</i> è una favola illustrata sul valore della diversità, con tante attività da fare da soli, in compagnia degli adulti o di altri amici: tanti disegni da colorare, sfide a chi inventa la parola più buffa e un cruciverba ispirato alla storia.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Ilaria Mainardi, benvenuta sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Ci racconti com’è nato il progetto, l’idea di <i>Milù la gallina blu</i>?</h4>
L’idea di Milù è nata a partire dal bando di un concorso per racconti brevi. Alla fine non ho partecipato al concorso perché il tema non era perfettamente centrato rispetto all’idea che mi era venuta in mente, ma quello sprone è stato utile per fissare intanto alcune immagini.<br />
Una volta imbastita la trama, a grandi linee, ho cominciato a lavorare sull’arricchimento della storia, arrivando poi a una stesura che mi sembrava sondare a sufficienza i temi principali che volevo trattare, ovvero quelli dell’accettazione di sé e degli altri nonché della “diversità” intesa anche come capacità di pensiero obliquo, come elemento distintivo e non discriminatorio. Il racconto affronta poi il tema dei cicli naturali, da preservare e rispettare .<br />
<br />
<h4>
Parlaci un po’ di <i>Milù la gallina blu</i>, illustrato dalla bravissima Federica Dotto: cosa devono aspettarsi i lettori?</h4>
Federica è davvero molto brava e la ringrazio per il lavoro che ha fatto! Il libro si compone essenzialmente di due parti. La parte principale è rappresentata dal racconto, suddiviso in capitoletti, e dalle illustrazioni che i lettori potranno colorare in autonomia, lasciandosi ispirare dalla storia. Credo che questi due elementi, racconto e illustrazioni, vadano considerati insieme e che lavorino in modo sinergico, parlandosi, insomma. Alla fine del volume c’è poi una seconda parte, più piccolina, composta da alcuni giochi che possono essere arricchiti a piacere. Sono giochi che hanno uno stretto riferimento con la storia di Milù e che dunque potranno essere utilizzati anche come attività didattica complementare, qualora un docente decidesse di far leggere <i>Milù la gallina blu</i> in classe.<br />
<br />
<h4>
La copertina è meravigliosa, di grande impatto visivo.</h4>
La copertina piace moltissimo anche a me. Posso dirlo, senza peccare di superbia, perché non l’ho realizzata io, ma Stefania Bergo, a partire dalle illustrazioni di Federica! Una delle cose che mi aveva colpito della <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/gli-scrittori-della-porta-accanto.html" target="_blank">collana “Gli scrittori della porta accanto”</a> era stata proprio la cura e il “gusto” con i quali venivano progettate le copertine. Credo che sia un valore aggiunto non di poco conto.<br />
Senza dubbio Milù, una gallina tutta blu, dalla cresta alla punta delle zampe, è la protagonista assoluta della storia. Ciò che però mi interessava è che la sua evoluzione di gallina, un’evoluzione a cui assistiamo nel corso del racconto, non riguardasse solo lei, ma anche la sua capacità di relazionarsi con gli altri. Senza fare spoiler, Milù, dopo aver compreso alcune cose di sé, riesce anche a essere utile in una situazione che non la riguarda direttamente. Si passa cioè dal personale – trovare il proprio posto nel mondo – al collettivo.<br />
<br />
<h4>
Davvero una bella favola sul valore della diversità e della crescita personale, adatta a bambini un po' più grandi, dagli otto anni in su, con tante attività che possono da fare anche da soli. A cosa o a chi ti sei ispirata?</h4>
Più che un’ispirazione, mi ha guidata la voglia di concentrarmi su alcuni temi che mi stavano a cuore. Non sono temi inediti (cosa lo è?), ma credo che valga la pena continuare a rifletterci.<br />
Ogni storia poi, a prescindere dal tema portante, è qualcosa che consente a chi legge di immaginare altre storie, in un circolo virtuoso di creatività potenzialmente inarrestabile.<br />
<br />
<h4>Sono d'accordo, il potere e la necessità della lettura fin da piccoli sono proprio questo: trasmettere concetti e stimolare la creatività. Tornando al tuo libro, la storia è ambientata in una fattoria, i personaggi sono molti e tutti ben caratterizzati nella loro unicità. Chi sono gli amici di Milù?</h4>
Milù ha a che fare, oltre che con i contadini, Gino e Luana, con vari animali che abitano nella fattoria e persino con dei vegetali: sua madre, Cunegonda, il gatto Billy, il pavone Jean-Luc, la mucca Amanda, il caprone Sergio e così via.<br />
Ciascuno ha delle caratteristiche distintive perché ogni persona – o animale – è unica a modo suo. Billy, in particolare, è un micio polidattile. Per questa sua particolarità, mi sono ispirata ai gatti tanto amati da Ernest Hemingway.<br />
<br />
<h4>
Ogni autore nel proprio scritto lascia sempre qualche piccola traccia di se stesso. Il carattere di qualche personaggio rivela qualche tratto di Ilaria Mainardi?</h4>
La domanda è complessa e credo che richieda una risposta articolata.<br />
In <i>Lettere a un aspirante romanziere</i>, Mario Vargas Llosa sostiene che l’invenzione chimicamente pura, come la definisce lui, non esista. Vargas Llosa ci dice che uno scrittore deve essere come il catoblepa, l’animale che compare a Sant’Antonio ne<i> La tentazione di Sant’Antonio</i> di Flaubert. In altre parole, l’autore si nutre di sé stesso. Tuttavia, se su questo percorso, forse naturale, non si innesta la capacità di sublimazione e di un processo trasformativo che, dal particolare, va fino al generale, non si può dare un’opera creativa “pubblicabile”, ma al massimo un diario da conservare nel cassetto a futura memoria. Ragionando della <i>Recherche</i>, Mario Vargas Llosa infatti scrive: «La capacità creatrice di Proust […] ha trasformato gli episodi tutto sommato convenzionali della sua esistenza in un arazzo risplendente, in un’abbagliante rappresentazione della condizione umana». E aggiunge: «Sebbene il punto di partenza per l’invenzione del romanziere sia il vissuto, non è né può essere il punto di arrivo».<br />
Dunque, per quanto lontane da me/noi possano sembrare le paturnie di una giovane gallina blu, sì, le sue domande sono state, magari in altri termini, per certi versi anche le mie. E per ciò che riguarda le risposte, be’, le sto ancora cercando.<br />
<br />
<h4>
Un libro destinato a giovani lettori ma non solo, è una bella fiaba anche per gli adulti e affronta temi importanti: c’è un ulteriore messaggio nascosto tra le righe?</h4>
Mi rifaccio alla risposta precedente. La volontà non è tanto quella di far passare un messaggio uguale per tutti, ma di provare a gettare qualche semino di riflessione che magari, un domani, germoglierà in modi per fortuna imprevedibili. Ciò vale, a vari livelli e con diversi gradi di consapevolezza, sia per i piccoli lettori che per gli adulti. Le storie per bambini che più ho amato, da Gianni Rodari a Bianca Pitzorno, hanno questo dono e, nel mio piccolo (anzi, piccolissimo!), ho voluto provare a seguire le loro orme.<br />
<br />
<h4>
Che tipo di lettrice è Ilaria Mainardi? Qual è il tuo genere preferito? Preferisci i classici cartacei o sono più comodi gli ebook?</h4>
Mi ritengo una lettrice piuttosto tradizionalista, ma senza alcuna preclusione aprioristica rispetto alle novità, ormai non più tali, in senso stretto: preferisco leggere su carta, ma non disdegno affatto gli ebook e gli audiolibri. Una mia storia breve per bambini è uscita proprio come audiobook. Si intitola <a href="https://amzn.to/3GEeSyF" target="_blank" rel="nofollow"><i>Edera e il cappello magico</i></a>.<br />
<br />
<h4>
Prima di congedarti ti chiedo: progetti per il futuro?</h4>
Sto scrivendo altri racconti per bambini, vari per tipologia e temi. Non so se arriverò mai a pubblicarli: mi piacerebbe, ma ancora è presto per pensarci. Del resto il processo che da un’idea conduce a una storia è difficile e appagante di per sé, e vale la pena affrontarlo in ogni caso. Quasi sempre…!<br />
<br />
<h4>Ilaria Mainardi è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4><br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/s0tZZpCTT-8?si=e3frNAnUTOliNyi9" title="YouTube video player" width="100%"></iframe><br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-27332081554686260622023-12-01T10:19:00.015+01:002024-02-18T17:02:44.805+01:00Emma Fenu presenta: In cerca di te<img alt="Emma Fenu presenta: In cerca di te" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx0Zfcv1nniPNq9CpN95ofA3FbfoVtyj7ExQDrpoLTHF2jsvSmhei-Ste8WwL93yDDUUAoBv2LF8FLHWuOVyEvX2slyv6Fwg5gGRjUazFiKu2gfMveJhsH5EYrXleKz13mYNazAReYeg6tOHzGw-CeJbF9R9Ady0dwvc5uW5fQc98bJf5zmddK7ZPNUSZH/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Emma Fenu presenta il libro autobiografico <i>In cerca di te</i> (PubMe - Collana Gli scrittori della Porta Accanto), un diario intimo sulla maternità negata: «Quando ci sono difficoltà e dolori ci si trova davanti a un bivio: soccombere o accorgersi della forza che abbiamo davvero e rinascere».</h2>
<h4>Chi è Emma Fenu?</h4>
<div class="fenu"><br>
<h4>Cos'ha pubblicato?</h4> <div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2014/11/emma-fenu.html" target="_blank" title="Media e info">PAGINA AUTORE</a></div><br />
<br /><br>
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0CLKD74XT&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_.beqDb2GA8Y0P&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>In cerca di te</h3>
di Emma Fenu<br />
<i>PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto</i><br />
Narrativa non-fiction | Memoir<br />
ISBN 979-1254583982<br />
<a href="https://amzn.to/3QUlQ7N" target="_blank">Cartaceo 9,00€ </a> <br />
<a href="https://amzn.to/40wzmTj" rel="nofollow" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br />
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/11/in-cerca-di-te-un-romanzo-breve-di-emma-fenu.html" target="_blank" title="Media e info">SCHEDA DEL LIBRO</a></div><br />
<blockquote>
Emma, la protagonista di questa storia, affronta con coraggio e sincerità le sfide di un viaggio fatto di attese, esami medici e trattamenti dolorosi. Non si risparmia le lotte emotive legate alla fertilità e all’endometriosi, la pressione sociale sulle donne per generare nuova vita, né i demoni che si frappongono tra lei e il suo sogno di diventare madre.<br />
Tra queste prove, non mancano le dinamiche familiari fatte di momenti commoventi, teneri e drammatici.<br />
In cerca di te è intima esplorazione di sé, racconto di un percorso nella sua interezza e nelle sue sfaccettature più profonde.<br />
<br />
«Questa non è la storia della mia vita, ma solo di una parte di essa. Ci sono molti aspetti che in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni. Ora voglio liberare la mia parte in ombra, quella più fragile, quella che cede al dolore, quella che subito viene messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.»
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Benvenuta sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Dopo aver letto il tuo ultimo, bellissimo ed emozionante libro autobiografico, In cerca di te, mi sorge spontanea una domanda che, all’apparenza, potrebbe sembrare banale ma non la è affatto: come stai?</h4>
Buongiorno Silvia, grazie per l’accoglienza. Ho voglia di vita, coltivo progetti e inseguo sogni, quindi sto bene.<br />
<br />
<h4>
La copertina è bellissima, semplice, intuitiva, evocativa, un inno alla dolcezza, un’emozione a prima vista: è stata una tua scelta?</h4>
La copertina è frutto del talento e della sensibilità di Stefania Bergo, che ringrazio: io ho solo scelto fra una sua selezione di immagini.<br />
<br />
<h4>
<i>In cerca di te</i> è un libro potente che suscita forti emozioni: emergono sentimenti come l’amore, un forte desiderio di maternità, la gestione dell’attesa, ma anche fragilità, dolore e rabbia. Ce ne vuoi parlare?</h4>
Da anni racconto, tramite video su YouTube e pubblicazioni, la mia esperienza di ricerca di un figlio tramite fecondazione assistita; ho svelato una parte autentica di me: la donna determinata, resiliente e combattiva.<br />
Nel libro <i>In cerca di te</i> do spazio a un’altra parte, altrettanto autentica ma più nascosta: la donna sfinita, arrabbiata, delusa ma mai vittima e perdente.<br />
<br />
<h4>
La tua vita non è stata facile, ma nonostante le avversità che hai dovuto affrontare ho letto tra le righe una grande forza e determinazione, caratteristiche tipiche delle donne coraggiose, ma mai rassegnazione. È così?</h4>
Ognuno ha le proprie prove; io ho avuto le mie e possono essere considerate poche, molte o troppe a seconda dell’esperienza di chi si pone in ascolto. Quando ci sono difficoltà e dolori ci si trova davanti a un bivio: soccombere o accorgersi della forza che abbiamo davvero e rinascere.<br />
Ho scelto di rinascere molte volte: ne vale la pena.<br />
<br />
<h4>
<i>In cerca di te</i> è un libro molto intimo, coinvolgente, scorrevole e a tratti poetico, a conferma di quanto la scrittura possa rivelarsi terapeutica. Lo si avverte fin dall'apertura.</h4>
<blockquote>Ti ho partorito infinite volte, senza dolore.<br />
Eri maschio, riccio e scuro, oppure biondo e con le fossette sulle guance. Mi chiamavi subito con voce monocorde, battevi le manine e facevi pipì.
Ti stringevo e sapevi di gomma; non conosco un odore più dolce. Ancora oggi, quando mi aggiro per gli scaffali dei negozi di bambole, non posso fare a meno di pensarti, di liberare la tua immagine in un sorriso. Cicciobello è l’unico che mi abbia mai chiamata “mamma”.<br />
Ti desideravo, Bambino, fin da quando ero una principessa guerriera e volevo vincere tutte le battaglie, fin da quando ero solo una figlia che si occupava della propria madre malata, fin da quando cantavo le canzoni dei cartoni animati davanti a un microfono e scrivevo fiabe di nascosto, per cullarmi la notte.<br />
Volevo cullare anche te, e oggi ancora ti cullo, nell’utero caldo della mia anima. Perché è lì che sei rimasto, Bambino, nel mondo del possibile, profumato di giocattoli e lacrime, perché ci sono sfide nelle quali non è sufficiente uccidere il drago. Far nascere è più difficile che sconfiggere: bisogna siglare un patto magico con il futuro, e non basta la mia caparbietà.<br />
Il futuro è una donna. Ha carni bianche e morbide, sguardo saggio, mani forti. Il futuro è una madre e partorirà le mie gioie e i miei dolori.
Presto ti stringerò tra le braccia Bambino, e, stavolta, profumerai di te, di borotalco e di me. O forse no, e fra le mani vuote cercherò il tuo dito minuscolo, fatto di desiderio.
<span class="cite">Emma Fenu, <i>In cerca di te</i></span></blockquote>
<h4>A che pubblico di lettori lo consigli?</h4>
È un libro per madri e padri nell’accezione più ampia del termine: per chi ha figli, per chi li desidera, per chi li ha desiderati, per chi è fertile e accogliente verso gli altri e verso se stesso, per chi crea e dà la luce a qualcuno o qualcosa.<br />
<br />
<h4>
Quale messaggio vorresti lasciare ai tuoi lettori?</h4>
Vorrei che si comprendesse e accogliesse un percorso di maternità negata raccontato senza filtri e oltre gli stereotipi.<br />
Una donna che cerca un figlio non è capricciosa e ossessiva, ma nemmeno sfortunata e condannata a essere incompleta.<br />
In generale, si possono vivere esperienze dolorose, si può essere fragili e, al contempo, scoprirsi felici, grati e pieni di passione per la vita.
<br /><br />
<h4>
Hai nuovi progetti per il futuro?</h4>
Molti: mi nutro di progetti.<br />
Ho due libri in cantiere, vari eventi culturali e festival letterari dall’Italia alla Norvegia, in cui mi sono trasferita da pochi mesi. E poi ci sono gli obiettivi e i sogni di ogni giorno, quelli piccoli, talvolta frivoli, eppur importanti per avere cura di noi.<br />
<br />
<h4>
Emma Fenu è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.</h4>
Grazie, Silvia, è stato un piacere e un onore rispondere alle tue domande. E “viva il lupo” della cui simbologia ho trattato in un mio saggio: un’altra storia con un’altra parte di me.<br />
<br />
<table class="boxautore" style="text-align: left;"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-84876839323259684912023-09-20T14:09:00.006+02:002023-09-24T09:14:32.098+02:00Luca Di Domenico presenta: Invidia – Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa<img alt="Luca Di Domenico presenta: Invidia – Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3nbNVWOkvt2a__GT1HyugDLWHv85CpSzEqRQ8NcUFumnctikuFmIlz3JMaiH4eTBdbZqXWfR2bn-yRDwkvzYKzT906sA8_RKMb0hN2VSnWuJkjNk47XVPgCXwxUtKE0V8mQyHg4x3xQHz0c0vaP4F3o_FUlAtbtCzPGNWLZKc5l2R9Ac7GMJV83QzFVVQ/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Luca Di Domenico presenta il saggio <i>Invidia – Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa</i> (Edizioni del Poggio). Da un un’omelia di Papa Francesco, l'ispirazione per approfondire il vizio dell’invidia, dall’Antico Testamento agli insegnamenti più antichi di teologia morale, alla psicologia.</h2><b>
Don Luca Di Domenico</b> nasce a Torremaggiore (FG) e fa ingresso nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” in Molfetta nel 1999, compiendo gli studi filosofici e teologici. Viene ordinato Diacono nel 2005 e Presbitero nel 2006. <br />
Consegue il <b>Baccalaureato in Sacra Teologia</b> presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale in Molfetta nel 2004, e la<b> Licenza in Sacra Teologia con Specializzazione in Antropologia Filosofica</b> presso la Pontificia Facoltà Teologica “Regina Apuliae” in Molfetta nel 2008. <br />
Nella Diocesi di appartenenza ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui: Collaboratore del Centro Diocesano Vocazioni; Vicario parrocchiale della Chiesa Cattedrale; Vicario parrocchiale della Chiesa Cristo Re; Rettore della Chiesa SS. Trinità; Segretario Vescovile; Promotore di Giustizia del Tribunale Diocesano; Direttore del Centro Diocesano Missionario. <br />
Nel 2007 gli viene conferita la nomina a Cavaliere dell’OESSG per mezzo dell’Eminentissimo Sig. Cardinale Carlo Furno. <br />
Nel 2014 intraprende un percorso avanzato di studi sullo sviluppo delle potenzialità umane riguardanti concetti teorici ed esperienziali di Analisi Transazionale; nello stesso corso approfondisce la pratica della <i>Mindfulness</i>, pratica che accresce la consapevolezza metacognitiva per ridurre l’automaticità del funzionamento mentale, favorendo la disidentificazione, il distacco e la deautomatizzazione dei pensieri e delle emozioni e maggiore apertura e accettazione dell’esperienza. <br />
Nel 2021 il presidente del Consiglio dei Ministri con Decreto proprio conferisce il riconoscimento delle Insegne di <b>cavaliere dello Stato Italiano</b> e viene nominato<b> Incaricato diocesano per la Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia</b>.<br />
<br>
<a href="#DonLucaDiDomenico">[Leggi la bio completa a fondo pagina]</a><br>
<br /><br />
<img alt="Invidia. Rivalità e vana gloria indeboliscono la Chiesa" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicMjuCFq_DsjjzSBe1CfWPlyhYSoFgA9qvpu0_0Re_ShGfFPvcAN-St0pPKaGsFDNM3fPBUitglYAlpndZDROGPS16D4wbbpondZpMSdrYf-RiVWu92A7lXFh8-EiAChFdvOC7MPN7d2Yqld8N6vGqiabmWQuv9c6qfcMP0U3zGGjTX1IVMCxQDL7EohOH/s1600/invidia-rivalita-vanagloria-indeboliscono-la-chiesa.webp" /><br /><br />
<h3>Invidia<br />
Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa</h3>
di Luca di Domenico<br />
Edizioni del Poggio<br />
Saggistica | Poesia | Narrativa<br />
ISBN 979-12-80156-29-7 <br />
<a href="https://www.edizionidelpoggio.biz/store/product/invidia-rivalita-e-vana-gloria-indeboliscono-la-chiesa" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 15,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Nel testo, edito da edizioni del Poggio, si fa un approfondito excursus del ‘vizio’ dell’invidia, ricercandone le tracce già nell’Antico Testamento e negli insegnamenti più antichi di teologia morale, approdando alle più recenti conoscenze messe a disposizione dalle scienze umane e dalla psicologia, che fornisce anche nuovi metodi e tecniche di analisi per riconoscerla e sconfiggerla.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Benvenuto sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: presentati ai nostri lettori, chi è Luca Di Domenico?</h4>
Buongiorno, mi presento mi chiamo don Luca Di Domenico, ho 43 anni, sono sacerdote da 17 anni, della Diocesi di San Severo, e Parroco della Parrocchia Maria SS. Annunziata in Lesina, una cittadina lagunare di settemila abitanti.<br />
<br />
<h4>
Come è nata l’idea di scrivere <i>Invidia – Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa</i>? Ce ne vuoi parlare?</h4>
L’idea di scrivere questo libro, nasce da un’omelia fatta da Papa Francesco, dove lui parlava appunto della rivalità e della vanagloria come strumenti negativi che non favoriscono il bene né per il soggetto che frequenta la Chiesa, né per la Chiesa stessa ovviamente, e questa omelia che mi sono portato dietro nella meditazione quotidiana per molto tempo ha portato la mia riflessione ad approfondire l’argomento, in base anche all’esperienza che quotidianamente svolgo nella comunità in cui offro il mio ministero.<br />
<br />
<h4>
L’invidia è il sentimento che si prova quando si desidera qualcosa che appartiene ad altri. A tuo parere come nasce nella vita di tutti i giorni e da cosa è causata?</h4>
A mio modestissimo parere l’invidia nasce dal fatto che il soggetto che la prova e soprattutto che la mette in atto, non esercita un giusto equilibrio con se stesso e con il prossimo e ovviamente le cause possono essere svariate.<br />
<br />
<h4>
Come si manifesta l’invidia, cosa si prova quando si è invidiosi? A tuo parere è possibile smascherare una persona invidiosa e difendersi?</h4>
Nello studio che è stato fatto anche a livello psicologico, l’invidia abbiamo visto si manifesta attraverso un processo complesso, ma soprattutto quando chi la esercita pensa che l’altro possieda qualcosa immeritata che dovrebbe possedere lui.<br />
Io credo che non ci sia bisogno di smascherare l’invidioso perché automaticamente lo farà lui con il suo atteggiamento, perché è un soggetto che non vive bene le sue relazioni, e quando le relazioni sono negative ognuno di noi è in grado di capire quale sentimento l’altro sta manifestando.<br />
<br />
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Non c'è una parte specifica del libro che vorrei che il lettore apprezzasse di più, ma a me piacerebbe che l’intero testo fosse uno strumento utile affinché questi sentimenti negativi non regnassero nella vita di nessuno.<br />
<br />
<h4>
La domanda che non ti ha mai fatto nessuno…</h4>
<i>L’invidia, la rivalità e la vanagloria come possono essere allontanati dalla vita di un cristiano?</i><br />
Noi cristiani abbiamo a disposizione uno strumento potentissimo che ci permette di dialogare con Dio e questo strumento è la preghiera.<br />
Se la preghiera accompagnata dal discernimento le usiamo per il bene della nostra anima e chiediamo a Dio attraverso questo dialogo di compiere la Sua volontà allora non abbiamo nulla da temere.<br />
<br />
<h4>
Per finire, perché si dovrebbe leggere <i>Invidia – Rivalità e vanagloria indeboliscono la Chiesa</i>?</h4>
Perché, come ho detto, vorrei che questo testo fosse uno strumento utile per vincere e combattere questi sentimenti negativi, per il nostro bene e per il bene della Chiesa.<br />
<br />
<h4>
Ringraziamo tantissimo Luca Di Domenico per averci presentato il suo saggio. Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per il suo libro e per i progetti futuri.</h4>
<br><br>
<h3 id="DonLucaDiDomenico">Biografia completa</h3>
Don Luca Di Domenico è nato a Torremaggiore (FG) il 09 novembre 1979 e ha conseguito il diploma di Scuola Superiore presso l’Istituto Magistrale “E. Pestalozzi” in San Severo (FG). <br />
Fa ingresso nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” in Molfetta nel 1999, compiendo gli studi filosofici e teologici. È stato ordinato Diacono il 31marzo 2005 e Presbitero il 07 gennaio 2006. <br />
Ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia discutendo la tesi di Laurea in: “Il simbolismo del pane e del vino nella celebrazione eucaristica”, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale in Molfetta il 28 giugno 2004. <br />
Ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia con Specializzazione in Antropologia Filosofica, discutendo la tesi Specialistica in: “La Valenza Salvifico Antropologica dei Segni e dei Gesti nella Celebrazione dell’Eucarestia” presso la Pontificia Facoltà Teologica “Regina Apuliae” in Molfetta il 22 febbraio 2008. <br />
Nella Diocesi di appartenenza ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui: Collaboratore del Centro Diocesano Vocazioni; Vicario parrocchiale della Chiesa Cattedrale; Vicario parrocchiale della Chiesa Cristo Re; Rettore della Chiesa SS. Trinità; Segretario Vescovile; Promotore di Giustizia del Tribunale Diocesano; Direttore del Centro Diocesano Missionario. <br />
Il 12 maggio 2007 gli viene conferita la nomina a Cavaliere dell’OESSG per mezzo dell’Eminentissimo Sig. Cardinale Carlo Furno. <br />
Nell’anno 2014 intraprende un percorso avanzato di studi sullo sviluppo delle potenzialità umane: riguardanti concetti teorici ed esperienziali di Analisi Transazionale, nello stesso corso approfondisce la pratica della Mindfulness, pratica che accresce la consapevolezza metacognitiva per ridurre l’automaticità del funzionamento mentale, favorendo la disidentificazione, il distacco e la deautomatizzazione dei pensieri e delle emozioni e maggiore apertura e accettazione dell’esperienza. <br />
Il 09/03/2016 viene nominato Amministratore della Parrocchia San Placido Martire in Poggio Imperiale. <br />
Il 01/08/2016 viene nominato Parroco della Parrocchia Maria SS. Annunziata in Lesina.<br />
Il 07/03/2017 La Congregazione per L’educazione Cattolica Conferisce il riconoscimento dei Titoli Giuridici tra Santa Sede e Stato Italiano.<br />
Il 26/03/2019 Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con decreto Ministeriale gli conferisce il grado di Laurea Magistrale.<br />
Il 08/01/2021 Il presidente del Consiglio dei Ministri con Decreto proprio conferisce il riconoscimento delle Insegne di cavaliere nello lo Stato Italiano. <br />
Il 09/06/2021 viene nominato Incaricato diocesano per la Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia.<br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br /><br /><br /><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-58252245304048631192023-07-07T19:13:00.006+02:002023-07-07T19:17:42.370+02:00Duilio Paiano presenta: Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata<img alt="Duilio Paiano presenta: Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidf2zHRY2wPiMoqESqdkerap9aDuLEQBqQJYTsmgT39ZLSmHeTgrnpZJQrdfyZTgvFnsZA4h8SUo8y0nn9TazqGKigAMe74n8jWtydddcMIftyggE0oVF5X12xrLfFvHbL8MS5EtjBOTzgNBlK9azqrkd1T71zSi7y5o2p2hzm0Xdzz0OreDCjiIqMBnHD/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Duilio Paiano presenta il saggio storico <i>Protagonisti della storia e della</i> <i>cultura di Capitanata </i>(Edizioni del Poggio): «L’umanità che trasuda dalle vicende personali dei 30 personaggi contribuisce a farli percepire, al di là della gloria e dell’affermazione professionale, come amici o come vicini della porta accanto».</h2><b>
Duilio Paiano</b>, giornalista e scrittore, è nato a Maglie (Lecce) ma vive a Foggia da oltre quarant'anni.<br />
Ha lavorato a lungo nel mondo dell'informazione locale: tra gli altri incarichi, è stato direttore responsabile di Teleradioerre, caporedattore del Giornale d'Italia per la provincia di Foggia, redattore del quotidiano Puglia, direttore responsabile di numerosi periodici a contenuto culturale. Attualmente dirige Il Provinciale e Il Rosone, organi d'informazione delle Edizioni del Rosone di Foggia.<br />
Cittadino onorario di Faeto dall'anno 2011, ha anche diretto Il Provenzale, periodico della minoranza francoprovenzale di Faeto e Celle di San Vito.<br />
Come scrittore, attraverso saggi, ricerche e studi, si è interessato alla storia e alle tradizioni del territorio.<br />
Le sue opere più recenti sono: <i>Tempi, pagine di cronaca tra secondo e terzo millennio</i> (2010), <i>Itinerari faetani</i> (2011), <i>Voci e volti della cultura dauna</i> (2013), <i>Quando a scuola andavo in bicicletta</i> (2014), <i>Come un aquilone</i> (2015), <i>Utopia, il naufragio della speranza</i> (2017), <i>Chi racconterà il mio domani...</i> (2019).<br />
Numerosi suoi saggi sono stati pubblicati su riviste a carattere prevalentemente culturale.<br />
Vincitore di concorsi letterari nazionali e destinatario di menzioni e segnalazioni d'onore e speciali per la narrativa e la poesia.<br />
Già socio dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. <br />
<br /><br />
<img alt="Protagonisti della storia e della cultura della Capitanata" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm-oEl5d21HEtagvq4SAY5agfut_3ftFZrW2z6ioVA15rg7HqmJrZ7G3nNdnNEmo9Wq2nNpUWMq3q0ZJR4xjX-v1PncBr-sX-Uhh05ZmD2pNzEdNUZOxt2Dc2eD5aJZcEYAcVKacxwEGGN-6AcFc604_aBqsz2UI1sG8jghMWugGYPLTMhzPhTooB55Tva/s1600/protagonisti-della-storia-e-della-cultura-capitanata.webp" /><br /><br />
<h3>Protagonisti<br />della storia e della cultura della Capitanata</h3>
di Duilio Paiano<br />
Edizioni del Poggio<br />
Saggio<br />
ISBN 979-12-80156-13-6 <br />
<a href="https://www.edizionidelpoggio.biz/store/product/protagonisti-della-storia-e-della-cultura-di-capitanata" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 25,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata è una raccolta di biografie di uomini e donne che con il loro impegno hanno dato lustro alla nostra terra. È un'ideale passerella dove sfilano uno dietro l'altro personaggi illustri che si sono distinti nell'arte, nell'economia, nella musica, nel teatro, nello sport, nella politica, nella storia, nella religione, la cui fama è andata ben oltre i confini della Capitanata.<br />
La preziosità di questo libro è data dalla ricchezza di informazioni sul nostro passato e sulla nostra storia recente che si ricavano dalla lettura delle biografie narrate con sapienza e profondità, tali da poter essere considerate veri e propri capolavori capaci di illuminare il cammino di una comunità non sempre conscia della grandezza di alcuni suoi figli.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Benvenuto sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: presentati ai nostri lettori, chi è Duilio Paiano?</h4>
Sono laureato in Scienze geologiche e in virtù di questa laurea ho insegnato Scienze naturali nelle Scuole secondarie di II grado. Alla mia professione di docente ho affiancato da subito la seconda attività che, per la verità, è sempre stata la mia vera passione: il giornalismo e la scrittura. Ho al mio attivo collaborazioni giornalistiche con diversi quotidiani e riviste, soprattutto a carattere culturale. Di alcune di queste sono stato anche direttore. Ho svolto attività giornalistica anche nelle televisioni locali e sono stato direttore responsabile per diversi anni dell’emittente <i>Teleradioerre</i> di Foggia. La scrittura mi ha sempre appassionato, in tutte le sue forme, anche se prediligo la ricerca e, quindi, la saggistica. Tuttavia, oltre ai saggi, ho pubblicato anche un romanzo, una silloge poetica, un libro di racconti: insomma, mi piace cimentarmi con la scrittura a 360 gradi benché, come detto, la saggistica rimanga al primo posto nelle mie preferenze.
<br>
<br />
<h4>Come è nata l’idea di scrivere <i>Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata</i>? Stavi già facendo delle ricerche in merito ai "protagonisti"?</h4>
Sì, in effetti avevo in corso una collaborazione con la rivista <i>Pianeta cultura</i> delle Edizioni del Poggio: per ogni numero inviavo il profilo di un personaggio tra i più noti e i meno noti della storia e della cultura di Capitanata. Col trascorrere del tempo, moltiplicandosi le biografie, è scattata l’idea di incrementare le mie ricerche e di raggiungere un numero che consentisse una pubblicazione autonoma comprensiva delle biografie già pubblicate e di quelle scritte in funzione del saggio. È nato così <i>Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata</i>.<br />
<br />
<h4>Si tratta quindi di un saggio storico, una raccolta di biografie di personaggi che hanno reso grande Foggia e il territorio della Daunia. Ce ne vuoi parlare? Chi erano questi personaggi? In che campo si sono distinti? Quando?</h4>
Il mio saggio comprende ben <b>trenta biografie di personaggi che hanno illustrato la Capitanata dal XV al XX secolo nel campo delle professioni, delle scienze, dell’arte, della letteratura, della musica, dell’imprenditoria</b>. Sono personalità che hanno lasciato un’impronta forte del loro passaggio terreno, soprattutto lontano dalla terra natale, costruendo la loro fama nel resto d’Italia o addirittura in Europa. Per ciascuno di questi personaggi ho condotto una ricerca di primo livello, attingendo a fonti archivistiche o bibliotecarie ma mi sono preoccupato di consultare anche testi di autori che se ne sono occupati prima di me. Ho riportato brevi passaggi di queste opere che ho affiancato alle mie notizie e ai miei giudizi, nell’intento di consentire al lettore di fare una lettura comparata e, in definitiva, “costruirsi” in maniera autonoma un suo giudizio e una sua valutazione. Questo mio intendimento è chiaramente espresso nella prefazione per un atto di lealtà che sempre si deve al lettore che si accinge a confrontarsi con una tua opera.<br />
Tra i trenta personaggi illustrati in oltre 400 pagine, vi sono nomi conosciutissimi quali il musicista <b>Umberto Giordano</b>; il sindaco di New York <b>Fiorello La Guardia</b> (il cui papà era originario di Foggia); l’economista <b>Donato Menichella</b>, Governatore della Banca d’Italia e uno degli artefici della ripresa del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale; il grande latinista italo-americano <b>Joseph Tusiani</b>; <b>Nicola Zingarelli</b> cui si deve l’omonimo, conosciutissimo Vocabolario della lingua italiana.<br />
Accanto a questi, una serie notevole di personaggi meno conosciuti, o addirittura sconosciuti agli stessi concittadini della loro terra d’origine: <b>Ralph De Palma</b>, vincitore di Indianapolis e ritenuto l’uomo più veloce del mondo; <b>Francesco De Robertis</b>, ufficiale della Marina con la passione del cinema, antesignano del neorealismo, collaboratore di Roberto Rossellini; <b>Francesco Rotundi</b>, generale del Genio della Marina, progettista della nave scuola “Amerigo Vespucci”; <b>Evemero Nardella</b>, raffinato musicista che ha composto alcuni dei più famosi brani della canzone classica napoletana, in sodalizio con Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo ed Ernesto Murolo; <b>Giuseppe Telfener</b>, imprenditore geniale e lungimirante, progettista e costruttore della linea ferroviaria New York-Città del Messico, uomo di fiducia dei Savoia da cui acquisto Villa Ada, a Roma; <b>Alessandro Minuziano</b>, colto editore e stampatore che operò nel XV secolo dando un impulso decisivo allo sviluppo dell’editoria; <b>Enrico Radesca</b>, musicista che prediligeva il genere della monodia che, qualche decennio dopo, sarebbe sfociata nel melodramma.<br />
E potrei continuare con una serie accattivante di storie, tutte interessanti e sorprendenti. Tutte storie che hanno avuto inizio a Foggia o nella sua provincia, in Capitanata.<br />
<br />
<h4>Secondo te <i>Protagonisti</i> è un libro che si potrebbe annoverare nel genere di letteratura delle radici?</h4>
Certo che sì. Uno degli intendimenti, tra i tanti che hanno guidato il mio impegno, è stato proprio quello di esaltare l’importanza delle radici, il senso di appartenenza, l’indispensabilità del culto delle origini. Potrà apparire strano, o forse voler andare contro corrente, esaltare questi valori in un regime di ineludibile e galoppante globalizzazione. Invece, sono proprio le radici a salvarci dallo straniamento che ci coglie in un mondo globalizzato e caotico che non offre punti di riferimento certi. Il pensiero di un “porto” sicuro cui poter approdare dopo aver navigato, materialmente o virtualmente, attraverso l’universomondo, ci incoraggia e ci garantisce un sollievo spirituale a cui non possiamo rinunciare.<br />
C’è, poi, anche un altro aspetto, tutt’altro che secondario: quello della memoria che noi tutti dobbiamo a chi ci ha preceduti. A questi personaggi dobbiamo guardare con orgoglio, facendo esercizio di conoscenza, prima, e di riconoscenza, poi. Ma dovremmo anche essere capaci di trasmettere questa memoria alle giovani generazioni affinché le orme lasciate dai nostri padri non vengano cancellate dalla polvere dell’oblio.<br />
<br />
<h4>È possibile raccontare la storia attraverso le biografie?</h4>
Sono convintissimo che la storia “debba” essere raccontata attraverso le storie perché ognuna di esse appartiene a un contesto più ampio. Se i programmi di storia delle nostre scuole prevedessero di cominciare col conoscere gli “eroi” del nostro territorio per poi allargare gradualmente l’orizzonte delle conoscenze, si renderebbe il suo studio più interessante, con risultati di apprendimento più efficaci di quanto non lo siano oggi. La grande storia altro non è se non un intreccio combinato di storie “minori”, ma non per questo meno importanti e significative. L’aggettivo “minori” non vuole essere una diminutio, tutt’altro!<br />
<br />
<h4>Dalla lettura delle biografie dei personaggi si ricavano tante informazioni sul nostro passato ma anche sulla nostra storia recente: qual è il protagonista che ti ha coinvolto di più, e perché?</h4>
Forse non c’è un protagonista che mi ha coinvolto più degli altri. Tutti mi hanno ugualmente “preso” e, in qualche caso, anche emozionato. Potrei rispondere, però, che i protagonisti meno conosciuti, quelli che anche per me sono stati una sorpresa e una scoperta insieme, hanno lasciato un segno particolare sul mio animo e sulla mia coscienza. Ciò che mi appare inspiegabile è l’atteggiamento delle persone e delle istituzioni che in alcuni casi letteralmente trascurano, o ignorano, donne e uomini a cui dovrebbero (e dovremmo) essere grati. La conoscenza di queste storie può far scattare l’orgoglio dell’appartenenza e della discendenza, stimola tutti a sviluppare un sentimento di gratitudine e, soprattutto, a operare per essere all’altezza della loro fama. Solo sulla spinta di questi sentimenti la memoria diventa volano potente per un continuo miglioramento e sviluppo delle nostre realtà e delle condizioni di vita dei popoli che le abitano.<br />
<br />
<h4>Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Lo studio e l’approfondimento della conoscenza di questi personaggi mi ha stimolato prima di tutto il senso dell’appartenenza e la necessità di coltivare l’orgoglio delle radici. Ma c’è un secondo aspetto, che accomuna gran parte dei miei “protagonisti”, che mi ha piacevolmente coinvolto: l’umanità che trasuda dalle vicende personali di ciascuno e che contribuisce a farli percepire, al di là della gloria e dell’affermazione professionale, come amici o come vicini della porta accanto.<br />
Riferisco soltanto un esempio, lasciando ai lettori il piacere della scoperta per tanti altri presenti nel libro. Joseph Tusiani, grande latinista e italianista nato a San Marco in Lamis (FG) nel 1924 e trasferitosi negli USA dopo aver conseguito la laurea in Lettere a Napoli, apparteneva a una famiglia poverissima. Papà Michele, calzolaio, mamma Maria, sarta ma in realtà donna tuttofare, non riuscivano a portare avanti la famigliola con i loro miseri guadagni, cosicché Michele si convinse a emigrare negli USA prima ancora che Giuseppe (poi diventato Joseph, come vedremo) nascesse. Il piccolo Giuseppe, intanto, dimostrava passione e attitudine per gli studi, e dopo aver conseguito brillantemente la laurea in Lettere, era l’anno 1947, con mamma Maria decisero di raggiungere il papà in America. A 24 anni dalla sua partenza da San Marco in Lamis. Soltanto allora Giuseppe-Joseph poté conoscere suo padre e pronunciare per la prima volta la parola “papà”. E Maria, dopo 24 anni, poté riabbracciare il suo Michele.<br />
La storia, riassunta in poche parole ma ampiamente riportata nel libro, è esemplificativa delle vicende umane che hanno accompagnato gran parte dei nostri protagonisti, prima ancora di quelle professionali che hanno dato loro lustro e fama. Ecco, questo è, per ritornare alla domanda, l’aspetto che mi sta più a cuore e che coltivo con delicatezza e rispetto.<br />
<br />
<h4>La domanda che non ti ha mai fatto nessuno…</h4>
Deluderò la mia cortese interlocutrice affermando che non ho nella mia mente domande che attendo mi vengano fatte. Sono abituato, per storia personale e per attività lavorativa (soprattutto quella giornalistica) a fare domande e a dare risposte sui problemi della collettività, dalla cultura alla cronaca. Da curioso quale sono, mi scopro spesso a farmi domande a cui cerco di dare risposte, approfondendo o semplicemente ragionando tra me e me. Ritengo sia un atteggiamento che aiuta a crescere. Se devo essere sincero, però, la domanda che non mi ha mai fatto nessuno è proprio questa della mia intervistatrice. Nessuno, infatti, mi ha mai chiesto “Qual è la domanda che non ti ha mai fatto nessuno?”. Forse per questo sono stato costretto a eluderla, mi ha colto impreparato.<br />
<br />
<h4>In realtà non sono affatto delusa, bensì lusingata di averti fatto <i>la</i> domanda che non ti ha mai fatto nessuno! La tua risposta mi ha spiazzato e divertito allo stesso tempo. Per finire: perché si dovrebbe leggere <i>Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata</i>?</h4>
Credo che la risposta a questa domanda sia già in quelle date alle domande precedenti. Tuttavia, vorrei aggiungere ancora una motivazione che sposta l’attenzione dal passato (a cui appartengono i nostri personaggi) al futuro: mi piacerebbe che <i>Protagonisti</i> venisse letto dai più giovani perché imparino a essere orgogliosi della loro terra e perché si facciano cinghia di trasmissione dei valori e delle motivazioni che hanno animato i “trenta” del mio libro. Sarebbe come saldare un debito di riconoscenza e, nello stesso tempo, assicurare loro il perpetuarsi della memoria. Non è retorica, ma una necessità.<br />
<br />
<h4>
Ringraziamo tantissimo Duilio Paiano per averci presentato <i>Protagonisti della storia e della cultura di Capitanata.</i> Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per il suo libro e per i progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br /><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-27051339391919272192023-06-10T11:04:00.006+02:002023-06-22T17:58:19.384+02:00Roberto Frazzetta presenta: La strada non aspetta<img alt="Roberto Frazzetta presenta: La strada non aspetta" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEskhL-uomW4X57Jw-2QCvhHbizMtbWwJQzVu8_fM0pWDtx2L-d3yOUgCdyTStZR0z7kQTzwvOyN8CdwQ8PYB1dbTdv8AZ9y_NpHS0rl28zMlJoi7vFpmVqFvsG8gi9aKehSvNH9OldVfAnzDe5mUeFH32T1WXCb2k5RuyA8NNm1YOljW0Lo1mGJRZTA/s1600/Anteprima.webp" width="100%" />
<br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Roberto Frazzetta presenta <i>La strada non aspetta </i>(Bertoni Edizioni): «Cosa saresti disposto a fare per cambiare per sempre la tua vita?»</h2>
Roberto Frazzetta classe '76, vive a Cerveteri. Ama la musica, suona il basso e il pianoforte. <br />
Pratica arti marziali, bookblogger, legge tantissimo e tiene corsi di scrittura creativa.<br />
Questo è il suo primo romanzo noir.
<br />
<br />
<img alt="La strada non aspetta" border="0" class="immagine_sx_ombra" data-original-height="400" data-original-width="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgReeiI9yFoE0CkZHIh5hHVsUePIP8SvdTFKsmos9jg1Ujbu_JP1HkKoH3VnSG6NwQvPqip3bhdLKKcx2Qhjtq1dG8umHfVd-dfthR-U-SzHtT3IHAX1WuwG4ac_rrgC1MVr5ae_kiGEDi6W9OgLsT_MyIrxJj6LcW1U9IDjQy2TbcZNkHk6fLQC5XJRg/s320/la-strada-non-aspetta.webp" /><br /><br />
<h3>La strada non aspetta</h3>
di Roberto Frazzetta<br />
Bertoni Editore<br />
Noir | Crime | Thriller<br />
ISBN 978-8855355629 <br />
<a href="https://www.bertonieditore.com/shop/it/libri/1128-la-strada-non-aspetta.html" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 18,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Riccardo Masi è un capitano del ROS con un passato da infiltrato nella Ndrangheta. Ora è a capo di una squadra fantasma dei servizi nascosto a Cerveteri. Ha perso gli ideali. Solo Tania gli fa credere possibile una vita diversa altrove ma alla vigilia della fuga, lei sparisce. La copertura di Riccardo salta, nella squadra c’è una talpa e il Clan che ha tradito non si è dimenticato di lui. Quando troverà Tania assassinata, il senso di colpa metterà in moto la vera natura criminale. Nella vendetta scoprirà che bisogna perdere ogni scrupolo perché niente si dimentica.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta<br /></h3></div>
<br /><br />
<h4>Benvenuto sul web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: presentati ai nostri lettori, chi è Roberto Frazzetta?</h4>
Buongiorno e grazie a voi dell’opportunità. È sempre una fregatura identificarsi, specialmente quando si hanno tante passioni e si cerca di coltivarle. La passione che poi è diventata il mio lavoro è quella dello Shiatsu e del benessere olistico, poi ci sono le arti marziali di stampo orientale iniziate in tenera età, la spada giapponese, c’è la musica che non mi lascia mai, sia da fruitore audiofilo che da musicista ma la prima vera passione è stata la scrittura e la lettura di storie. Una cosa che echeggia dal periodo della scuola elementare. Io sono un cocktail di queste cose chiuse e shakerate in un’anima “altolunga” e curiosa.<br />
<br />
<h4>Quando hai maturato l’idea di scrivere La strada non aspetta?</h4>
Ho avuto il piacere di intervistare un carabiniere del Ros con un passato da infiltrato e lì in quel momento è nata la scintilla di scrivere <i>La Strada Non Aspetta</i>. Mi sono immaginato in chiave romantica e fantasiosa la vita della persona che avevo davanti e non c’è stato modo di fermare quell’impeto.<br />
<br />
<h4>La strada non aspetta è un thriller che racconta tematiche complesse e purtroppo attuali, ce ne vuoi parlare?</h4>
Da anni chi si misura con le cosiddette forze della malavita rinuncia a tutto pur di comprenderne i funzionamenti, la logica e come sventarle. Ci sono tante testimonianze di persone dello Stato che non sono riuscite in questo compito ma che come dire, hanno fatto il salto, riconoscendosi negli ideali delle persone che avevano giurato di combattere. Anche se cruento, il male ha una sua logica, un suo fascino seducente. La maggior parte dei romanzi noir si basa su questa caratteristica. Al di là delle storie narrate, mi interessa l’essere umano quando si trova in bilico, quando cambia, a volte anche in peggio. Cito Antony Burgess: «È necessario che l’essere umano possa scegliere tra il bene e il male e che vi sia il caso in cui egli scelga anche il male. Privarlo di questa possibilità di scelta significa renderlo qualcosa di inumano, un’arancia meccanica appunto!»<br />
Insomma mi piace l’essere umano quando ascolta coraggiosamente la sua parte profonda.<br />E la segue.
<br /><br />
<h4>Riccardo Masi, il protagonista, è un uomo tormentato, cosa ami di più in lui?</h4>
Riccardo è un guerriero spezzato, la categoria che preferisco, un uomo che dopo mille vicissitudini e tentativi di fare del bene onorando gli ideali di giustizia, si ritrova ad essere simile ai suoi nemici, scopre che quel demone che perseguita gli uomini malvagi è anche dentro di lui e allo stesso tempo tenta di combatterlo in tutti i modi, senza successo. Solo l’amore ci riesce e lo convince che la vita può essere vissuta anche in pace, lontano da lotte idealistiche e in maniera semplice. Amo di lui l’intraprendenza e la determinazione a cambiare il suo destino, il bisogno viscerale di scappare e darsi un’altra possibilità, in moto, faccia al vento e sentendosi strette le braccia della sua donna.<br />
<br /><h4>Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Il concetto di “strada”. Sia sotto l’aspetto crudo di quello che avviene ogni giorno tra le persone in società, sia sul discorso della “strada” che ognuno sceglie di imboccare. Un volto zen se vuoi, la “strada” dentro il cuore delle persone, vedere se coincide con quella fuori, quella che dà il ritmo ai nostri giorni. E c’è anche la “strada” vista come fuga, percorso di liberazione e cambiamento, un aspetto caro ad ogni motociclista.<br />
<br />
<h4>Cosa saresti disposto a fare per cambiare per sempre la tua vita? Avresti la forza di lasciarti tutto alle spalle? Riusciresti a salire in sella alla tua moto e metterti in strada senza mai voltarti?</h4>
La strada non aspetta...<br />
<br />
<h4>Per finire, perché si dovrebbe leggere <i>La strada non aspetta</i>?</h4>
Il noir è anche intrattenimento, <i>La Strada Non Aspetta </i>ha degli aspetti catalizzanti, come la voglia di fuggire, l’amore complicato, l’amicizia, il complotto, l’infamia, la vendetta. Sicuramente una lettura per gli amanti delle storie intense. E poi perché bisogna dare opportunità alle novità e agli esordienti.<br /><br />
<h4>
Ringraziamo tantissimo Roberto Frazzetta per averci presentato <i>La strada non aspetta.</i> Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br /><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-60398845995947212942023-04-14T09:14:00.006+02:002023-06-22T17:58:19.411+02:00Massimiliano Pane presenta: Distorsioni<img alt="Massimiliano Pane presenta: Distorsioni" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfDsr3_A29MHhEEpnJdqhlDUBHIu9nV_UmopfTcX-YTXkPdbmq5eq7HFBIWF-XYSlMsn7Iku87q8ZZx65KNsq0axufgUCrzfG0YDQ5Nyn0wMi30XNofHR80-L6JiKST_zsV_Icajj8Qy8w2ejjeIF2E3qeCwO19Ys7_yx59cNrrZAUDW4p0XBXgBBl7g/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Massimiliano Pane presenta <i>Distorsioni</i> (Les Flâneurs Edizioni): «Oltre al giallo, una bella storia d’amicizia e di dipendenza, di tradimenti e d’amore, di nostalgia e di musica».</h2><b>
Massimiliano Pane</b> nasce a Vico Equense (NA) il 1980. Laureato con lode in architettura presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, esercita dal 2006 la libera professione specializzandosi in progettazione degli interni. Dal 2008 amministra l’impresa edile “Pane Group s.r.l.”, particolarmente attiva nel campo delle ristrutturazioni, delle riqualificazioni alberghiere e nel restauro di opere monumentali di interesse storico-artistico. È inoltre socio di un’impresa turistica e di un’associazione culturale senza fini di lucro.<br />
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="400" sandbox="allow-scripts allow-same-origin allow-popups" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BWNSBMTX&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_24545NHTPMSH99F0NHR2&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="250"></iframe></div>
<h3>Distorsioni</h3>
di Massimiliano Pane<br />
Les Flâneurs Edizioni<br />
Giallo | Musica<br />
ISBN 9791254511183<br />
<a href="https://amzn.to/3nNc2RP" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 17,10€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3KiaFlU" rel="nofollow" target="_blank">ebook 9,99€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>
Marvin è il frontman degli Psycho, rock band fondata con il fratello Ivan che ha velocemente scalato le vette delle classifiche radiofoniche con la hit Iliade. Autore delle canzoni e vera anima del gruppo, Marvin viene ben presto inghiottito nel vortice degli eccessi e della delirante confusione della vita da rock star fino a quando un grave incidente riduce in coma la sua amata Giulia. La scoperta della inconfessabile vita segreta della fidanzata, e persino il diretto coinvolgimento in un omicidio, lo obbligheranno a confrontarsi con una realtà distorta, assai distante da quella che aveva fino ad allora percepito. Costretto per contratto a dover pubblicare un nuovo album, che verrà titolato <i>Exit</i>, Marvin tenterà attraverso la forza evocativa della musica a confrontarsi con la sua arte e a contrastare tutti i suoi demoni perché in fondo il dolore, come direbbe Johnny Cash, è l’unica cosa reale.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta<br /></h3></div>
<br /><br />
<h4>Diamo il benvenuto a Massimiliano Pane sul webmagazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: presentati ai nostri lettori, chi è Massimiliano Pane?</h4>
Sono un architetto di quarantatré anni che vive nella splendida penisola sorrentina. Sposato da quasi quattro anni sono, con gioia, padre della piccola Sonia.<br />
<br />
<h4>
Quando hai maturato l’idea di scrivere <i>Distorsioni</i>?</h4>
Fin dal Ginnasio coltivo la passione della scrittura; <i>Distorsioni</i> è maturato durante la pandemia, quando ho deciso e trovato il coraggio di scrivere non solo per me stesso. Tuttavia per pudore nessuno, ad eccezione del mio editore, della mia editor e di Tarik Berber (l’artista che mi ha donato l’uso del quadro in copertina), ha mai letto questa storia prima che venisse pubblicata.<br />
<br />
<h4>
<i>Distorsioni</i> è un giallo, ma è anche un libro in cui musica e poesia si fondono originando un’opera d’arte. Ce ne vuoi parlare?</h4>
Ho scelto di scrivere<b> un giallo</b> convinto, da lettore, che fosse il miglior genere letterario per sostenere e rendere dinamico un romanzo scritto in prima persona che ha <b>qualche pausa di riflessione e diversi momenti d’introspezione</b>. <i>Distorsioni</i> oltre a narrare l’inchiesta successiva a un brutale omicidio è una storia che parla d’amicizia e di dipendenza, di tradimenti e d’amore, di nostalgia e di musica.<br />
Il protagonista del romanzo è Marvin, un musicista rock in un periodo di profonda crisi interiore, costretto per contratto a produrre un nuovo album. La storia si evolve durante l’arco temporale della nascita di questo nuovo LP, dal titolo Exit, e ho inserito nel testo qualche verso sotto forma di canzoni con l’intento di descrivere al meglio il dissidio interiore e le emozioni del protagonista. Difatti dopo l’incidente che riduce la sua Giulia in coma, Marvin trasformerà il dolore da una sensazione in un vero e proprio sentimento da coltivare con dedizione e senza alcun ripensamento. E quando il suo mondo verrà d’improvviso sconvolto e il suo credo verrà smarrito, solo la musica riuscirà a salvarlo dalla deriva.<br />
<br />
<h4>
Marvin, il protagonista, è un musicista tormentato, dunque, cosa ami di più in lui?</h4>
Marvin cerca costantemente di amplificare, fino al distorcerla, ogni emozione per donarla all’arte e non ha dubbi o paure: la musica per lui è tutto e per la buona musica è disposto a tutto. Essendo un integralista devoto alle sue passioni e al suo grande talento, solo con profondo sacrificio riuscirà a risollevarsi ma lo farà senza mai scendere a compromessi, nemmeno davanti all’improvvisa fama che lo travolgerà quando verrà accusato di omicidio.<br />
<br />
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
<i>Distorsioni</i> e il mio editore mi hanno permesso di unire le passioni per la musica e per la poesia. Spero che i lettori possano avere il desiderio, anche dopo la lettura, di riaprire <i>Distorsioni</i> per cercare i versi in esso contenuti, magari per leggerli con il sottofondo musicale selezionato nella playlist del libro.
<br />
<br />
<h4>
Cosa ti aspetti da questo libro?</h4>
Rispetto alle tematiche affrontante in <i>Distorsioni,</i> aspetto con impazienza di potermi confrontare con qualcuno che non mi conosca, che non sia condizionato dalla mia vita ma solo dalla storia.<br />
<br />
<h4>
Per finire, a chi consigli la lettura di <i>Distorsioni</i>?</h4>
A chi ama la musica, a chi convive con le proprie mancanze, a chi combatte il dolore dell’assenza di una persona amata, a chi come me ha avuto la fortuna di essere ripagato dall’amore sincero e dalla vita.<br />
<br /><br />
<h4>
Ringraziamo tantissimo Massimiliano Pane per averci presentato <i>Distorsioni</i>. Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-13019469017438267822023-03-27T17:26:00.006+02:002024-02-18T17:02:44.799+01:00Kendall Talbot presenta: Lost in Australia<img alt="Kendall Talbot presenta: Lost in Australia" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF04FUbgn7b2gFn37jscZ-JRd3Iux2teB9d37OirwQtwwF5K_J5y5fjyJ6l7YARWn51klxoSkNeFGTYYbMSTVimCQmR2eWAWRz2dUcpjGKT8-r6Rc4Rg4bV_u5MzwBmokyxZ6HEzwFWIHK6o2p6860hFGHKLgpCrH_mhHCPxsAsbujzfao0VEIpUHLvw/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br />
<br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Valentina Gerini. </span>Kendall Talbot presenta <i>Lost in Australia</i> (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Finalmente in Italia il bestseller da più di 3000 recensioni Amazon, Romantic Book of the Year 2014: un romance avventuroso, una storia di resistenza, dolore, sopravvivenza e amore eterno.</h2>
<blockquote>Rimase nascosta con il cuore che le batteva forte. Mackenzie arrivò alla piattaforma di rocce e si sfilò lo zaino dalle spalle. Non indossava altro che un paio di pantaloncini blu. Il suo corpo era agile e atletico, aveva i muscoli delle braccia scolpiti e larghe spalle squadrate che scendendo si stringevano fino alla vita sottile. Era attraente, e Abigail si stava scaldando solo a guardarlo.<br />
Era come una scolaretta che spia nello spogliatoio dei ragazzi. Rimase senza fiato quando Mackenzie si tolse i pantaloncini e rimase in piedi nudo dandole le spalle. Con le braccia allungate sopra la testa, si stirò da una parte e dall’altra e a ogni movimento le sue natiche si indurivano e rilassavano. Non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo sedere bianco.<br />
[...] Mackenzie si allungò e nuotò a dorso verso la cascata. Si portò sotto il getto d’acqua, lasciandolo rimbalzare su testa e spalle. Rituffandosi, fece un paio di vasche nel lago e poi scivolò sott’acqua verso il largo masso sul lato opposto.<br />
Si arrampicò fuori con un rapido movimento atletico e Abigail trattenne il fiato mentre lui si stendeva sulla roccia. Il sole risplendeva dorato sul suo corpo, una scena di pura magia; lei si sentì euforica e viva.<br />
Dopo diversi minuti, Mackenzie si alzò in piedi di fronte a lei, che ebbe una visione completa del suo corpo nudo. Una stupenda sensazione che non aveva mai provato prima la smosse dal profondo...
<span class="cite">Kendall Talbot, <i>Lost in Australia</i></span></blockquote>
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BZMK95GP&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>Lost in Australia</h3>
di Kendall Talbot<br />
traduzione di Chiara Lamanna<br />
PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto<br />
Romance | Avventura | Romantic suspense adventure<br />
<span class="h2-post"> Romantic Book of the Year 2014</span><br />
ISBN 9791254582978<br />
cartaceo 18,00€ – IN USCITA IL 31 MARZO<br />
ebook <strike>2,99€</strike><br />
<a href="https://amzn.to/3lQi9UR" rel="nofollow" target="_blank"><span class="h2-post"> 0,99€ IN PREORDER FINO AL 30 MARZO</span> </a>
<div class="cosaleggo"> <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2023/03/lost-in-australia-finalmente-in-italia-il-romance-davventura-di-kendall-talbot.html" target="_blank">SCHEDA DEL LIBRO</a></div><br /><br />
<h4>Quarta</h4>
<blockquote>
<b><i class="fa-solid fa-heart"></i> Romantic Book of the Year 2014 <i class="fa-solid fa-heart"></i><br />
Approda per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Chiara Lamanna e a PubMe, il pluripremiato <i>Lost in Kakadu</i>, con oltre 3000 recensioni Amazon.<br />
Un romance d’azione e avventura, una storia di resistenza, dolore, sopravvivenza e amore eterno.<br /></b>
<br />
Abigail Mulholland, superficiale e snob, vive circondata dal lusso. Fino a quando il suo aereo precipita nella remota landa australiana del Kakadu National Park. In attesa dei soccorsi, si ritrova catapultata, completamente fuori contesto, in un mondo selvaggio di animali mortali e condizioni primitive, immersa in una natura brutale ma bellissima.<br />
L’altro sopravvissuto del disastro aereo è Mackenzie Steel, giovane chef a cinque stelle, gay e dal passato doloroso, il cui volo celebrativo per la realizzazione del suo sogno si trasforma in un incubo a occhi aperti.<br />
Per Abigail fare trekking nelle terre selvagge di Kakadu sarà una dura lotta contro le sue abitudini, gli elementi della natura e soprattutto l’attrazione magnetica verso Mackenzie, sebbene sia molto più giovane di lei. E mentre combatte i suoi demoni cercando di sopravvivere, anche lui si sentirà attratto dalla frustrante ingenuità e dall’inconsapevole ironia di Abigail, riuscendo piano piano a demolire i suoi pregiudizi.<br />
<br />
Direttamente dall'Australia, arriva in casa PubMe, per la collana Gli scrittori della porta accanto, la penna di Kendall Talbot, che ci regala un avvincente romance d’azione e avventura, ambientato nell’aspro Kakadu National Park in Australia.<br />
Vincitore del Romantic Book of the Year nel 2014, questo romanzo vi terrà col fiato sospeso, attraverso le esperienze di una donna snob e superficiale, che ha bisogno di ritrovare se stessa, e di un eroe dal cuore infranto che la salverà.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta<br /></h3></div><br /><br />
<h4>Diamo il benvenuto a Kendall Talbot, per la prima volta in Italia con il suo bestseller <i>Lost in Australia</i> (titolo originale <i>Lost in Kakadu</i>). Presentati ai nostri affezionati lettori: chi è Kendall Talbtot?</h4>
Sono autrice del Romantic Book of the Year 2014, amo scrivere storie ricche di suspense romantica, cariche di azione, calore sfrigolante, misteri intriganti e ambientate in luoghi esotici. Odio i tradimenti, amo il lieto fine e adoro le eroine e gli eroi con addominali scolpiti e cuori spezzati! Ho cercato il brivido in tutti i 44 paesi che ho visitato. Mi sono calata in corda doppia lungo cascate ghiacciate, sono stata catapultata fuori da una zattera, sono saltata giù da una montagna con un uomo che parlava poco inglese e mi sono avvicinata troppo a uno squalo. Vivo a Brisbane, in Australia, con il mio eroe personale e un cagnolino dal pelo soffice specializzato nel ridurre il mio tempo di scrittura. Quando non scrivo o leggo, mi godo vino e formaggio con i miei pazzi amici e pianifico la mia prossima fuga internazionale.<br /><br />
<h4>Il tuo romanzo <i>Lost in Australia </i>è un bestseller in in lingua originale, col titolo <i>Lost in Kakadu</i>. Come ti è venuta l’idea di questo libro?</h4>
Adoro fare escursioni nel nostro grande bush australiano. Non c'è niente come la solitudine, gli odori della terra, gli uccelli melodiosi e la nostra abbondanza di flora e fauna, che a volte è bella e a volte un po' meno. Durante un'escursione di quattro giorni attraverso il Milford Track in Nuova Zelanda, mi è venuta in mente la storia di <i>Lost in Kakadu</i>. Per l'escursione abbiamo portato cibo, acqua, vestiti, biancheria da letto, abbiamo camminato sotto il sole e la pioggia, attraversato ruscelli cristallini e scalato una montagna così alta che mi sentivo in cima al mondo. Durante questi quattro giorni ho immaginato di perdermi nella natura senza alcun lusso. <b>Così è nata Abigail</b>: una donna che, in tempi non sospetti, sarebbe inorridita all'idea di trovarsi nella boscaglia, il suo cuore sarebbe battuto all'impazzata solo al pensiero. E infatti, quando il sole tramonta e l'oscurità completa la consuma e gli insetti fanno capolino, il suono del fruscio tra i cespugli rischia di mandarla oltre il limite. Poi, per metterla ancora più in difficoltà, l'ho intrappolata nella boscaglia con un completo sconosciuto, un uomo con cui non avrebbe mai nemmeno condiviso un caffè a casa. <b>Abigail raggiunge il punto di rottura, e solo allora scopre chi è veramente.</b><br />
<br />
<h4>Perché pensi che questo libro sia stato tanto apprezzato dai lettori angolfoni?</h4>
Il mio motto di vita è: sono grata di essere mortale e questo mi motiva. Questa storia non è solo una storia di sopravvivenza, si tratta di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. Penso che i lettori di <i>Lost in Kakadu </i>abbiano adorato lo stile di scrittura di <b>avventura e azione</b>, i miei messaggi nascosti sull'accettazione di chi siamo, e se amano i miei personaggi tanto quanto me, allora anche loro credono veramente nell'amore! A volte ritrovarsi con il culo per terra è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Voglio personalmente ringraziare ognuno dei miei lettori per aver creduto nella mia storia tanto quanto me. E spero tanto che i lettori italiani lo apprezzino come quelli australiani!<br />
<br />
<h4>Parliamo un attimo dei due personaggi principali, Abigail e Mackenzie: dicci una cosa che ami di loro.</h4>
In<i> Lost in Australia</i>, prima che si schiantasse nella Riserva Nazionale Kakadu, <b>Abigail</b> è la moglie insicura ed egocentrica di un adultero. L'aristocrazia di suo marito è più importante per lei di un matrimonio felice. Il suo mondo ingenuo è incentrato sulla vanità e sul rimanere in contatto con persone influenti. Tuttavia, dopo l'incidente, il suo botox svanisce, i suoi costosi riflessi biondi crescono e Abigail riesamina chi è e si trasforma in Abi, una donna con forza, coraggio e capacità di ridere di se stessa. Abi cresce per amare la donna che diventa e impara il significato del <b>vero amore</b>. Questo è ciò che amo di lei.<br />
<b>Mackenzie</b> ha finalmente realizzato i suoi sogni di diventare uno chef a cinque stelle quando il suo tanto atteso volo di gioia si trasforma in un incubo. Ha condotto una vita tumultuosa, piena di tragedie e trionfi, e non è estraneo a combattere per sopravvivere. Anni di dolore lo hanno reso un uomo forte e compassionevole che combatte per le sue convinzioni, ma non ha paura di mostrare amore. Mentre combatte i suoi demoni in natura, trova guarigione misurandosi col bush per sopravvivere. Ma scopre anche di avere una nuova lotta interiore: i suoi sentimenti crescenti per Abigail, una donna tanto oppressa quanto ingenua e affascinante.<br />
<br />
<h4>C'è un messaggio che vuoi dare ai lettori italiani che si apprestano a leggere <i>Lost in Australia</i>?</h4>
<i>Lost in Australia</i> è un avvincente romanzo d'azione e avventura, è una straordinaria storia di dolore, sopravvivenza, avversità, coraggio, speranza e amore inatteso. Aspettatevi un groviglio di emozioni! Piangerete, riderete e tiferete per questi personaggi che devono imparare tanto su se stessi quanto l'uno sull'altro. Il destino li ha uniti, la natura può farli a pezzi. Ma una cosa è certa: l'amore è imprevedibile come la Riserva Nazionale Kakadu e la sopravvivenza è solo l'inizio...<br /><br />
<h4>Grazie a Kendall Talbot per essersi prestata a questa intervista e buona lettura a tutti gli amanti del romance avventuroso, che si perderanno in Australia con Abigail e Mackenzie.</h4><br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-gerini"></div>
<br />
<span class="nomebox">Valentina Gerini</span><br />
<div class="gerini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="social"><a href="https://www.facebook.com/valentina.gerini" target="_blank" title="Profilo Facebook"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a><a href="https://www.instagram.com/valegerini/?hl=it" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa fa-instagram"></i></a></div><div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/valentina-gerini.html" target="_blank" title="Valentina Gerini">SCHEDA AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>Valentina Gerinihttp://www.blogger.com/profile/10542725675593879337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-12685141598373991032023-03-10T22:25:00.004+01:002024-02-18T17:02:44.798+01:00Ornella Nalon presenta: Una luce sul futuro<img alt="Ornella Nalon presenta: Una luce sul futuro" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkKWBAKQPxHuRMYycc7CeuLaEqqLYlzn9vLx9aJjzm6ZqQV9GHlj0te1UaEhC-dqXhCFOpKDnLEJteNdmhhBHomIPA_Hos6zeEW0pUxoRt4O0tE57s6JFv9fsfWcbN33bDpwWu79sKECaGLXCwYiCTruWtQIie7MaL4rFXRtQmdB32T0VjdiUdsVCZSA/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br />
<br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Ornella Nalon presenta <i>Una luce sul futuro</i>: una storia d'amore contrastata dall'aristocrazia ottocentesca, un intreccio tra passato e presente, il mistero di un incontro impossibile.</h2>
Dice di sè: <blockquote><div class="nalon"></div></blockquote>
<br><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B07VW6WBXY&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_.beqDb2GA8Y0P&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>Una luce sul futuro</h3>
di <b>Ornella Nalon</b><br>
<i>PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Narrativa | Paranormal<br />
ISBN 9788833663173<br />
<a href="https://amzn.to/39jqeaf" target="_blank">Ebook 2,99€</a><br>
<a href="https://amzn.to/35qH8Ts" target="_blank">Cartaceo 12,50€</a><br><br>
<h4>Quarta</h4><blockquote class="tr_bq"><b>Quando il passato è ottenebrato dai rimorsi, solo una luce può rischiarare il futuro.</b><br>
Cosa possono avere in comune un cantante rock e una ragazza vissuta nel 1800? Potrebbe sembrare nulla, ma la storia di Richard e Lidya vi dimostrerà che un collegamento può esserci. Dopo una breve gavetta, Richard Harvey riesce ad affermarsi nel panorama musicale londinese ed europeo. Ha rincorso la celebrità, sacrificando le amicizie, gli affetti familiari e i propri valori. Alla soglia della vecchiaia, si accorge che quanto ha ottenuto non lo ripaga di ciò che ha perduto. Un forte senso d’inutilità, il rimorso e la solitudine lo stanno conducendo verso un grave stato depressivo. Decide di affittare un piccolo castello a Filey, nel North Yorkshire e di rimanervi rinchiuso finché avrà scritto la sua biografia. Svelerà tutti i suoi segreti come atto di riscatto per una intera vita di bugie. In quello stesso castello, più di duecento anni prima, aveva vissuto Lidya, la figlia dei custodi. Una ragazza semplice, dolce e intelligente che, fin da piccola, coltivava il suo profondo amore per il figlio dei castellani. Un sentimento maturato con il trascorrere degli anni, ma destinato a incontrare molti ostacoli. Due storie totalmente diverse e separate dal tempo, ma che conosceranno un punto di connessione. Sarà quella fugace interconnessione che costituirà la salvezza per entrambi.
</blockquote><br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta<br /></h3></div>
<h4>Diamo il benvenuto a Ornella Nalon, che oggi ho il piacere di avere come gradita ospite nel mio Caffè Letterario. Presentati ai nostri affezionati lettori: chi è Ornella Nalon e soprattutto, chi non è?</h4>
Ciao Silvia, anche per me è un grande piacere partecipare al tuo Caffè.<br />
Mi chiedi di presentarmi, ma quant'è difficile parlare di sé! Chi sono? Una mamma e aspirante nonna, una contabile con la passione della scrittura. Chi non sono? Una bugiarda. Odio la falsità in tutte le sue forme.<br>
<br>
<h4>Parliamo del tuo romanzo <i>Una luce sul futuro</i>. Come ti è venuta l’idea di questo libro, perché hai voluto raccontare la storia di Richard e Lydia?</h4>
Non sono stata io a scegliere di raccontare la storia di Richard e di Lydia, ma sono stati loro a scegliere me. A parte il mio giallo che è stato ispirato da una storia vera, tutti gli altri miei romanzi sono frutto di una illuminazione. La storia mi si è delineata all'improvviso e ho avuto l'esigenza di scriverla.<br />
<br><h4>Le meravigliose descrizioni della contea del North Yorkshire sono molto realistiche. Hai avuto modo di visitarle personalmente?</h4>
No, in verità non ci sono mai stata. Tempo fa, dopo avere scritto il mio romanzo ambientato in Africa, un autore mi ha suggerito di non ammettere che non l'avevo mai visitata, perché avrebbe potuto diventare un deterrente agli occhi di un eventuale lettore. Infatti, molti “esperti” della scrittura, consigliano di parlare solo di luoghi che si conoscono poiché sarebbe un azzardo farlo di posti sconosciuti. Indubbiamente hanno ragione tutti quanti, ma io, tra le altre cose, sono testarda e mi piace sbagliare da sola. Dopotutto, con i mezzi che abbiamo a disposizione, al giorno d'oggi, si può conoscere ogni angolo del mondo senza muoversi da casa.<br>
<br>
<h4>Hai ragione, la tecnologia ci aiuta molto nei viaggi virtuali. Lydia, la sua vita passata e il castello, le terre selvagge del nord Europa, questo personaggio surreale che fa la sua comparsa con discrezione, mi rimanda ai racconti gotici di Karen Blixen. Hai letto qualcosa di suo, ti sei forse ispirata al suo mondo?</h4>
Forse, chissà, potrei averne attinto anche per scrivere il romanzo ambientato in Africa, di cui ti parlavo prima, ma se l'ho fatto, non me ne sono resa conto, così, come in quest'ultimo. Sono comunque certa che dalle proprie letture qualcosa rimanga sempre e che, alla fine, finiscano con l'influire sul proprio stile, anche se a livello inconscio.<br>
<br>
<h4>Passato, presente e futuro: è così che racconti la vita di Richard, un po’ come Dickens quando scrisse<i> Canto di natale</i> e fecero la comparsa i tre spettri. Nel tuo libro <i>Una luce sul futuro</i> fa il suo ingresso un solo spettro che incarna tutti e tre i fantasmi: è un fantasma del passato che si materializza nel presente e ha ripercussioni sul futuro del protagonista, un po’ come capita al protagonista del libro di Dickens. Ornella Nalon, avevi pensato a queste analogie o sono frutto del caso?</h4>
Anche in questo caso non ho attinto intenzionalmente da Dickens, tant'è che sei tu stessa, con la tua domanda, a farmi notare delle attinenze che probabilmente non avrei mai preso in considerazione.<br />
In effetti, com'è stato per Scrooge che ha dovuto ripercorrere il passato per accorgersi che i suoi errori gli avevano procurato un presente vuoto di valori, prospettandogli una morte in totale solitudine, così è anche per Richard.<br />
Ma in fondo, come ha scritto Pitigrilli: «Di scrittori originali non ce ne sono e si è sempre il plagiario di qualcuno».<br>
<br>
<h4>Ci lasci un breve estratto significativo di <i>Una luce sul futuro</i>?</h4>
Ti posso proporre questo breve estratto; uno dei momenti in cui Richard realizza di essere ricco soltanto di cose materiali.
<blockquote class="tr_bq" >Non aveva idea se suo padre amasse gli orologi e avesse un minimo di conoscenza del loro mercato, ma credette di avere fatto una scelta giusta, quando gli si illuminarono gli occhi alla vista del Rolex Datejust 16013. Tuttavia, quando l’uomo lo indossò al braccio sinistro, realizzò che era quello che accusava difficoltà di movimento e si sentì mortificato.<br />
Se fosse stato meno sprovveduto e più sensibile, avrebbe dovuto evitare un oggetto che andasse a evidenziare la sua menomazione. In quel momento ebbe dei forti dubbi anche sull’adeguatezza del regalo scelto per sua madre. Si chiese se una donna di mezza età, così umile e semplice, avrebbe mai avuto l’occasione o l’audacia di indossare la sua vistosa collana di smeraldi.<br />
“Ho appena smentito ciò che ho confermato a mio padre poco fa. Non sono il solito Richard, né potrò mai più esserlo. Sono diventato un ibrido: un povero che si è arricchito in fretta, che ha perso il contatto con le sue radici, che ha barattato i suoi valori per raggiungere il paradiso. Scoprendo, troppo tardi, che quel paradiso era soltanto di carta” pensò mestamente.</blockquote>
<br>
<h4>Si dice che “in un buon libro la cosa migliore è fra le righe”. Ornella Nalon, tra le righe è celato qualche messaggio particolare o il tuo obiettivo è esclusivamente quello di intrattenere piacevolmente il lettore?</h4>
Proprio qualche giorno fa, una persona che ha letto questo mio libro mi ha voluto lasciare il suo commento nel quale, tra le altre cose, ravvisava questo tipo di messaggio: “per quanto un essere umano possa sentirsi smarrito, il cordone ombelicale con il passato mai potrà essere reciso. È dalla storia, è dal ricordo, è dalle persone apparentemente dimenticate e invisibili che noi traiamo la linfa che alimenta la nostra vita” e mi chiedeva se era questo ciò che volevo trasmettere al lettore. Io le ho risposto che ognuno trae le proprie conclusioni da ogni libro che legge, perché legge sempre un po' di se stesso. Ed è quello, proprio quello il messaggio corretto.<br>
<br>
<h4>Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?</h4>
Ho esordito con due libri per bambini che ora ho intenzione di ripubblicare aggiungendo qualche illustrazione. Successivamente ho scritto un mainstream dal titolo <a href="http://amzn.to/2ne8o0o" rel="nofollow" target="_blank"><i>Oltre i confini del mondo</i></a> e un giallo che costituisce il mio bestseller personale <a href="http://amzn.to/2nfAyIn" rel="nofollow" target="_blank"><i>Non tutto è come sembra</i></a>.<br>
<br>
<h4>Ornella Nalon, che tipo di pubblico vorresti conquistare?</h4>Tutto è una risposta un po' troppo scontata? Scherzi a parte, mi piacerebbe conquistare almeno un po' di quel pubblico tendenzialmente diffidente verso lo scrittore non noto, farlo ricredere, farlo diventare un lettore più curioso, più coraggioso, che impari ad attingere anche tra le opere degli emergenti.<br>
<br>
<h4>Progetti per il futuro...</h4>Revisionare, rielaborare, correggere, editare e poi pubblicare il giallo che ho nel cassetto. Per cui non stiamo parlando di un futuro molto prossimo.<br>
<br>
<h4>Brava, sempre sul pezzo. Grazie Ornella Nalon per essere stata con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.</h4>
Grazie a te Silvia, per gli auguri e per questa bella chiacchierata.<br />
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table>Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-8366027625693246472023-02-24T18:34:00.003+01:002023-06-22T17:58:19.372+02:00Michele Gentile presenta: Il dono<img alt="Michele Gentile presenta: Il dono" border="0" data-original-height="550" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9qgk0zbk9hAEFXDrt2F-CEMWzQLXE4wIBvzSWJHDLhLLYgNgJQtIZb0FX2BSQ1SfZQhifWaSl6as4N9ED2zZHki8_rk4Gs150_LUb9W8u-uC0ZwbawqZYHI79rkEuTu3zSxkuLZ4E__3cWRO9J8XnD3sqY-katu3Dumt6g30UyoZUxkArp1omlU3RUg/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Michele Gentile presenta <i>Il dono</i> (Masciulli Edizioni): «Una storia in bilico tra prosa e poesia, un libro solidale, con prefazione di Gianni Maritati, presentato con menzione d'onore a Casa Sanremo, che aiuta la casa famiglia "Chiara e Francesco" di Pomezia».</h2><b>
Michele Gentile, aforista e poeta</b>, nasce a Ostia-Roma il 4 gennaio 1972. Legatissimo alla sua città, amante del mare e della natura, crede nell’assoluto e necessario valore della poesia come strumento di crescita intellettuale. Laureato in Lettere, è ideatore e organizzatore del premio internazionale di poesia per bambini e ragazzi "Un Mare di Poesia", ideatore e curatore del Festival Nazionale di poesia "La Rocca
dei Poeti", ideatore e organizzatore della rassegna culturale "Lettere in Viaggio", ideatore e fondatore della Nazionale Italiana Calcio Poeti. Ha pubblicato i romanzi <i>I Respiri del Mare</i>, <i>I Graffi del Buio</i>, <i>L'Orologio Parallelo</i> per la narrativa, <i>Sassi nel Fiume, Lungo il Sentiero, Io abito qui, D’Amaro e d’Amore, Ordalia, Nomenclatura di un tramonto, Aforismitudine, Il Dono, Ostia , L’urgenza della pioggia</i> e <i>Come il mare </i>per la poesia.
<br /><br />
<img class="immagine_sx_ombra" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu-aKf5WVt7NYUwIjChIaXubRbKu_Sgz8p2_ccpubFHEDfwskBDh01051PXT8Hj0I_QQgiRKiY5HY_PYxI4svyQX0fswuWdCUNg4MTN9CSCkZk09GFxtKoZKrMk_TrCcYv1JA2E-mEnB-o7y36FsoShVngjbBf5KKKMO7pBJ8Uk0UnlX3q09uu4rJ6Lg/s400/il-dono.webp" /><br /><br />
<h3>Il dono</h3>
di <b>Michele Gentile</b><br />
<i>Masciulli Edizioni</i><br />
Fiaba | Poesia<br />
<b>ISBN 978-8885515970</b><br />
<a href="https://www.masciulliedizioni.com/prodotto/il-dono/" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 12,00€</a><br />
<br />
<h4>
Quarta</h4>
<blockquote>È complicato inserire <i>Il Dono</i> in un genere letterario convenzionale. Il libro ha i connotati di una fiaba nel suo incedere, scritta a metà tra prosa e poesia. Essenzialmente è il fattore lirico ad alimentare le pagine dell’opera considerando che la poesia è presente non solo nei versi della breve silloge che chiude il libro, ma si mostra in tutta la narrazione di questa vicenda. È la storia del piccolo Giuseppino, rimasto orfano di madre, con un padre assente, e che trova sostegno in Amir, africano sfuggito ai conflitti del suo paese di origine. Il tutto è ambientato nel fantasioso borgo mediterraneo di Roccasolenne, dove il mare è sinonimo di libertà e speranza, dove il bambino si fa cullare dai suoi infiniti orizzonti, trovando sollievo in mondi immaginari e distanti. <br />
<i>Il Dono</i>, che porta la prefazione di Gianni Maritati, scrittore e giornalista del Tg1, si configura anche materialmente quale dono, dato che l’intero ricavato delle vendite andrà a sostenere le attività della Onlus casa-famiglia “Chiara e Francesco” (<a href="https://www.chiaraefrancesco.it" rel="nofollow" target="_blank">www.chiaraefrancesco.it</a>)</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta<br /></h3></div>
<br>
<h4>Diamo il benvenuto a Michele Gentile sul webmagazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: come è maturata l’idea di scrivere <i>Il dono</i>?</h4>
Grazie Silvia. Con quest'opera volevo concretamente mettere un mio libro di poesia al servizio di qualcosa di importante. Partendo dalla bella e significativa frase di Massimo Troisi ne <i>Il Postino</i>: «La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve» ho tradotto un'idea artistica in un vero e proprio progetto sociale.<br />
<br />
<h4>
<i>Il dono</i> non è solo il titolo del libro, anticipiamo subito che l’intero ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza, ci spieghi il tuo progetto?</h4>
Esattamente. In piena sintonia con il mio editore Alessio Masciulli ho stabilito di devolvere totalmente proventi e incassi del libro ad una <a href="https://www.chiaraefrancesco.it" rel="nofollow" target="_blank">Onlus di Pomezia che conosco personalmente, <b>la casa famiglia "Chiara e Francesco" che ospita minori vittime di maltrattamenti e abusi</b></a>. Chi acquista una copia del libro praticamente corrisponde il prezzo del volume come offerta a questa a casa famiglia. Per questo motivo il libro <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Fqll8TWDOsc" target="_blank">è stato presentato e premiato con una menzione d'onore lo scorso 6 febbraio a Casa Sanremo, durante il Festival</a>.<br />
<br />
<h4>Un libro solidale particolare, è difficile inquadrare <i>Il Dono</i> in uno specifico genere letterario. Vi troviamo favola, poesia e prosa, ci anticipi qualcosa?</h4>
<i>Il Dono</i> è concettualmente una fiaba che poi ho scritto dando vita ad un ibrido letterario, una miscela di prosa e poesia. Il libro è in buona sostanza un romanzo breve che si conclude con una silloge poetica.<br />
<br />
<h4>
Con <i>Il Dono</i> affronti delle tematiche molto attuali, ce ne vuoi parlare?</h4>
Ho cercato di evidenziare l'importanza di alcuni valori che considero essenziali; su tutti l'integrazione, la condivisione, il rispetto per le culture diverse dalla nostra. In più natura e cultura, binomio fondamentale per il buon vivere.<br />
<br />
<h4>
Anche il mare svolge un ruolo di rilievo se non da protagonista…</h4>
Il mare è fondamentale nella mia vita. Non solo è una compagnia dalla quale traggo quotidianamente ispirazione ma rappresenta da sempre il mio punto d'osservazione privilegiato sul tempo che passa. È libertà, è l'anarchia di madre natura. Nel libro il mare è un personaggio che aiuta gli altri personaggi a resettare distanze e ricordi, un po' come avviene nella mia esistenza.<br />
<blockquote>È inutile chiedere alla pioggia le risposte che ti deve il mare. A volte abbiamo delle domande che restano in silenzio, ancorate in fondo al cuore, che aspettano solo il momento giusto per riemergere. Sono quelle domande che non hanno un punto interrogativo alla fine della frase ma dei volti, degli sguardi che non sappiamo decifrare e che ritroviamo disegnati sui vetri appannati dal respiro dei ricordi.
<span class="cite">Michele Gentile, <i>Il dono</i></span></blockquote>
<br />
<h4>
Hai detto che il libro contiene anche una silloge poetica, a chi sono destinate queste liriche, le hai dedicate a qualcuno in particolare?</h4>
La silloge che conclude il volume contiene più di trenta liriche. Amo considerarle delle stazioni, delle fermate durante il viaggio del piccolo protagonista del libro.<br />
<br />
<h4>
Se potessi esprimere con un’immagine ciò che rappresenta veramente per te la scrittura, quale sarebbe?</h4>
Un riparo in montagna durante un pomeriggio di pioggia o un balcone vista mare al tramonto.<br />
<br />
<h4>
Nuovi progetti per il futuro?</h4>
Sto ultimando il mio nuovo libro di liriche che intitolerò <i>Terra ferma </i>e mi sto dedicando ai prossimi magnifici eventi della Nazionale Italiana Calcio Poeti della quale sono il fondatore.
<br />
<br />
<h4>Ti seguiremo sul web per restare aggiornati, allora! Ringraziamo tantissimo Michele Gentile per averci presentato <i>Il dono</i>. Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-33483531154327041622023-01-18T11:41:00.001+01:002023-03-21T18:37:52.221+01:00Scrittori: intervista a Lara Zavatteri<img alt="Scrittori: intervista a Lara Zavatteri" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_ttsKWgJVnfWBGPtMa-KoSboOeutPi3MFF3jKW7SQX-_BYyTRywhuU3fxE2lcJobQ9e0DQgQBclZeDZVGoMpRLennU3C9DK1uPghvCPMuZWOGog38_RhKiQR2VfjlijXtxkQy3FU3I3UY9Tn9b4Slcry6JeAGjdU1Dp93csj512tfWDtxvtV_3CORdw/s1600/Intervista-autore.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Caffè letterario </span><span class="nome-autore">A cura di Silvia Pattarini. </span>Intervista a Lara Zavatteri, in tutti gli store online con <i>A piedi nudi nei tini </i> (Youcanprint): «Scrivere da sempre è tutta la mia vita».</h2>
<h4>Diamo il benvenuto a Lara Zavatteri sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Ti offro volentieri un caffè fumante e poi entriamo subito nel vivo di questa intervista: come è nata l'idea di scrivere <i>A piedi nudi nei tini</i>? È il tuo ultimo libro?</h4>
Ciao Silvia e grazie. <i>A piedi nudi nei tini</i> è il mio penultimo libro, è del 2021, l’ultimo è <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/11/un-momentino-con-le-nuvole-il-nuovo-libro-di-lara-zavatteri.html" target="_blank"><i>Un momentino con le nuvole</i></a> che parla appunto di nuvole. <br />
<a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/10/a-piedi-nudi-nei-tini-e-altri-racconti-della-valpantena-e-della-val-di-sole-lara-zavatteri.html" target="_blank"><i>A piedi nudi nei tini</i></a> è un libro a cui tengo moltissimo. L’idea è nata per ricordare mio papà Renato, scomparso improvvisamente nel 2020. Volevo scrivere la sua storia, così ho iniziato ed è nato un libro con racconti della Valpantena nel veronese (dove era nato) e della val di Sole in Trentino (dove ha passato la maggior parte della sua vita e dove vivo anch’io). Da piccolo pigiava l’uva nei tini, per questo il titolo e l’immagine in copertina che è mio padre da piccolo. C’è la sua storia nel veronese, poi quando da Carabiniere lo mandarono in Sardegna e infine nel mio paese in Trentino, dove poi rimase. Fece la firma da carabiniere solo per qualche anno, poi lavorò sempre in edilizia. Nel libro si trovano altri racconti della Valpantena, come la leggenda del Brigante Falasco, o legati a quei luoghi, come quando qui in val di Sole io e mio papà conoscemmo la campionessa di mountain bike Paola Pezzo. Ci sono poi racconti sulla val di Sole, sui paesi di Mezzana, Roncio, Cavizzana, che visse l’emigrazione verso l’Alta Savoia, ed altri.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Lara Zavatteri | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/09/quando-capita-te.html" target="_blank">Quando capita a te</a></div>
<br>
<h4>Sei un’autrice molto prolifica e vanti un pubblico di lettori che apprezzano i tuoi libri. Quante pubblicazioni hai all’attivo, ci ricordi i titoli?</h4>
Una ventina. Oltre che <i>A piedi nudi nei tini</i>, <i>Un momentino con le nuvole</i>, con foto e testi brevi con curiosità sulle nuvole, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/11/el-ghe-dis-el-bis-al-tas-il-nuovo-libro.html" target="_blank"><i>El ghe dis el bis al tas... Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole</i></a>, con modi di dire del dialetto della val di Sole (tradotti in italiano), <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2019/12/lintimo-non-si-cambia-racconti-umoristici-di-lara-zavatteri.html" target="_blank"><i>L’intimo non si cambia (e nemmeno si prova)</i></a>, per ridere, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2018/12/lara-zavatteri-presenta-aroma-di-caffe-e-profumo-di-fieno.html" target="_blank"><i>Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto</i></a>, con storie su una zona di Mezzana, <i>Agata. Come un funerale ti salva la vita </i>, un altro libro umoristico, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2017/12/gli-occhi-di-aughen-di-lara-zavatteri.html" target="_blank"><i>Gli occhi di Aughen</i></a>, sulla mia gattina, <i>Le piccole cose</i>, con racconti vari tra cui alcuni su prima e seconda guerra mondiale, <i>L’Inclinazione. Storia di Artemisia e Nives</i>, un fantasy tra presente e passato della pittrice Gentileschi, <i>Matteo e Ronja nel Parco nazionale dello Stelvio-settore Trentino</i>, fiaba per i più piccoli, <i>Sopravvissuti </i>(disponibile anche in ebook), dove immagino personaggi della storia sopravvissuti alla loro presunta morte, partendo dalla loro vita vera, <i>La strada di casa</i>, ambientato nella seconda guerra mondiale, <i>Reset</i>, con le storie di tre famiglie del mio albero genealogico, e il seguito <i>Guardando le stelle</i>, che racconta la storia dei miei nonni, <i>Un cane di nome Giuliano</i>, con la storia del mio cagnone purtroppo scomparso recentemente ma sempre nel mio cuore, <i>Risparmia subito!</i>, manuale per risparmiare scritto con il mio ragazzo Mirko Rizzi, <i>Cuor di Corteccia</i> con racconti dove parlano gli alberi, <i>Amici per sempre. Storie vere di animali</i>, iniziativa mia e scritto con altri autori italiani, i cui proventi sostengono il Canile di Naturno (attualmente staff e animali sono in Val D’Ultimo, ma sono gli stessi), <i>Frammenti di una valle</i>, con articoli curiosi sulla val di Sole scritti da me, il mio primo “esperimento” legato ai libri. Con Bardi Edizioni ho pubblicato la fiaba <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2022/01/la-dolomia-e-lanatra-mandarina-una-fiaba-di-lara-zavatteri.html" target="_blank"><i>La dolomia e l’anatra mandarina </i></a>sull’ecomuseo e la valle del Meledrio sempre in val di Sole (disponibile sul loro sito www.bardiedizioni.it). Poi negli anni ho partecipato ad altre raccolte e antologie.<br />
<br />
<h4>I tuoi libri sono tutti diversi per trama e genere. Hanno una caratteristica che li accomuna?</h4>
Sono divisi per genere, molti però hanno una caratteristica in comune, cioè la necessità di ricordare.<br />
<br />
<h4><i>A piedi nudi nei tini</i> è una raccolta di racconti, ambientati anche in val di Sole, in Trentino. Ci anticipi qualcosa?</h4>
Posso dire che per la parte della val di Sole (altri racconti sono sulla Valpantena) si tratta di storie in cui chi è nato qui, o ci ha vissuto, o anche conosce la zona può identificarsi. Ci sono storie che parlano di persone, luoghi, che oggi non ci sono più, ma che con questo libro restano per sempre. Per questo, perché restassero e perché restasse la storia di mio papà, nel 2022 ho donato il libro gratuitamente al Punto di lettura di Mezzana.<br />
<table class="caffe"><tbody><tr><td><img alt="A piedi nudi nei tini" border="0" data-original-height="320" data-original-width="213" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7yj1xS0YA4jFH9FrO_rDWIWIloPCaaOPkri8lDYHSKhL1oc_GtuHhTi2JXl6GPq2dTYTPn950Dcv1nTP2eAqt1vo1eyKxvKKbSu71N1kfd3XCZ2ggVl_xX7be8XEXPiBlgk-NLJPJtK0xLfDf3zRGX1j3srsOLA8T-dBMy4xPdhAhA7c3xX1mj-nHLw/s200/a-piedi-nudi-nei-tini.webp" /><br /><br />
<h3>A piedi nudi nei tini<br />
e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole</h3>
di Lara Zavatteri<br />Youcanprint<br />Racconti<br />
ISBN 979-1220354608<br />
<a href="https://amzn.to/3GQAhEy" rel="nofollow" target="_blank">Cartaceo 11,40€</a><br /><br /></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>L’autore nel proprio scritto lascia sempre qualche piccola traccia di se stesso. C’è qualcosa di autobiografico o prevale la fantasia?</h4>
In molti libri, quelli che riguardano il mio paese, c’è anche una parte di me. Così come in A piedi nudi nei tini e in tanti altri, dove racconto storie che mi appartengono. Per questo, per me, scrivere è anche ricordare.<br />
<br />
<h4>Com’è stato scrivere pensando di omaggiare la memoria di tuo padre?</h4>
Volevo fare qualcosa per lui e così, quasi di getto, mi è fiorito tra le mani un racconto che parlava di un ragazzino che pigiava l’uva nei tini, nel veronese e poi ho continuato raccontando la sua vita. Non è stato facile, ma devo dire che questo libro per me è un pezzo di cuore.<br />
<br />
<h4>A chi consigli la lettura de A piedi nudi nei tini ?</h4>
Ovviamente a chi conosceva mio papà, ma anche a chi vuole leggere racconti della valle di Sole e della Valpantena. In generale per chi ama i libri che sono ricordi da non dimenticare.<br />
<br />
<h4>Progetti per il futuro?</h4>
Penso sempre a cosa scrivere... Vedremo. Ho delle idee ma non sono ancora sicura di come svilupparle, seguitemi in questi mesi anche sul mio blog <a href="http://www.larazavatteri.blogspot.com/">www.larazavatteri.blogspot.com</a> per conoscere i miei libri e seguirmi nella mia attività.<br /><br />
Grazie di cuore a te Silvia e a tutti i miei lettori!<br />
<br />
<h4>Ti seguiremo sicuramente! Ringraziamo tantissimo Lara Zavatteri per essere stata ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4><br />
<br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-66389659511086529642023-01-13T17:36:00.001+01:002023-03-21T18:39:42.237+01:00Marco Zanoni presenta: Il maiale sbagliato<img alt="Marco Zanoni presenta: Il maiale sbagliato" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2v-VKF1LEo3lcGEZvWa51gYmWwL7CMGj00qHLQ1eqCppUQS3-7k_e2u0PJD6dA3anZKl6WTjws-MKTERHmtsmqHr6smtBzKrLDRI3qmVf4HOhfjdPMWSbmi3Pxw0iMwUZrMEeAxy9APYkEXxM0el6doY-DmN3jmyr8ocd0mrhhtv6LKMT_Yg2weTWsg/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Marco Zanoni presenta <i>Il maiale sbagliato</i> (Watson Edizioni): «Una storia ibrida che omaggia il grande Joe Lansdale: western, pulp, commedia, romanzo di formazione, detective story, noir e <i>bizzarro fiction</i>».</h2>
<blockquote>Ogni tanto mi capita di lavorare anche su testi altrui. È qualcosa che mi dà tanta soddisfazione e mi consente di mettermi in gioco in un’altra veste oltre che imparare tanto sui meccanismi narrativi. <br />
Lo faccio più che altro per passione, non perché questo sia il mio mestiere. Questo mi regala la libertà di scegliere i libri su cui lavorare. Seleziono soltanto storie verso cui d’istinto sento che c’è qualcosa che mi attira. Qualcosa di nuovo, di originale, magari soffocato da qualche ingenuità o dall’inesperienza dell’autrice o dell’autore. Storie che - se ben temperate – potrebbero regalare delle ore piacevoli ed entusiasmanti ai lettori. <br />
A volte è un rapporto diretto con la scrittrice o lo scrittore, che mi chiedono la disponibilità a lavorare insieme, altre è mediato da qualche casa editrice che mi affida una consulenza su dei libri che sono in qualche modo affini ai miei o ai generi letterari che frequento come lettore.<br />
Marco Zanoni è stato un mio allievo in qualche corso di scrittura e mi ha chiesto se mi andasse di editare il suo romanzo. Mi è bastato leggere qualche pagina del suo inedito per accettare con grande passione l’editing del testo.
<span class="cite">Piergiorgio Pulixi</span></blockquote>
<br />
<br />
<div class="immagine_sx_ombra"><img alt="Il maiale sbagliato" border="0" data-original-height="400" data-original-width="286" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv2Dh4g7xS6Ikq2t_my5XArcqsS4DmDH5s4JLXcyNr0YFnud1R7TqJykr7SDdI-3tjBPIxqeASUbRI16E8mPewguuxWEVQpMohbyHeUWXNvi2APZznZcN_tZwPJ_35FHrFJsghhcPuVPVj2OA9OpdlSbLVhKAXE08JB4CKb-2dXySRXvGPhRRb4gRGhA/s400/il-maiale-sbagliato.webp" /></div><br /><br />
<h3>Il maiale sbagliato</h3>
di <b>Marco Zanoni</b><br />
<i>Watson Edizioni</i><br />
Giallo | Western Pulp<br />
<b>ISBN 979-1281006102</b><br />
<a href="https://amzn.to/3QzCnNL" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 15,20€</a><br />
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Texas orientale, Queeker City, nel bel mezzo della Grande Depressione. I gemelli Alfred e Andrew Evans, di sedici anni, hanno davanti a sé l'ennesima noiosa estate. Hanno un pessimo rapporto col padre, un ubriacone rimasto incastrato dalla madre dei gemelli che è morta partorendoli, e i due ragazzi s'inventano di tutto pur di non stare a casa con lui. Andrew ha una luce che illumina la sua vita: è innamorato della splendida Grace, figlia di Adam Thorpe, un predicatore battista e allevatore di maiali, uomo anch'esso tormentato e che vorrebbe rinchiudere la figlia in una campana di vetro. Un giorno Adam scopre Drew e Grace in atteggiamenti a suo parere troppo intimi, e li picchia entrambi. Alfred e Andrew non possono tollerare quell'aggressione. Così tornano a casa, recuperano i fucili, e tornano a casa del battista. Scelgono il maiale più grosso tra quelli che popolano la porcilaia e fanno fuoco, sapendo bene che Thorpe tiene più a quei suini che alla figlia. Non si aspettano però di vedere qualche istante dopo Grace uscire di corsa dal fitto del bosco. Le corrono in aiuto e la trovano nel granaio; tra le mani tiene la testa mozzata del padre. Capendo di essere caduti mani e piedi in una storia più grande di loro, i gemelli Evans sono costretti a recarsi dallo sceriffo di Queeker City, un individuo che non brilla di certo per acume investigativo. Infatti l'uomo non pare voler nemmeno avviare un'indagine. Si limita ad accertare che Thorpe è stato ucciso in maniera selvaggia e che la figlia, che nel frattempo si è dileguata rendendosi latitante, è probabilmente l'autrice del massacro. Andrew e Alfred non ci stanno, e a quel punto iniziano a indagare per conto loro, insieme all'amico Bert, un ragazzino di colore dalla velenosa vena polemica, scoperchiando un vaso di Pandora che li porterà a insozzarsi le mani col marcio e la corruzione che hanno messo radici in città e trovando delle inaspettate alleate nelle prostitute di un bordello e in un giocatore di poker che ama sguazzare nei guai.</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div><br /><br />
<h4>Diamo il benvenuto a Marco Zanoni sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Passiamo subito alla tua ultima fatica letteraria: come è nata l’idea di scrivere <i>Il maiale sbagliato</i>?</h4>
Buongiorno Silvia e grazie per l'invito!<br />
L'idea di questo romanzo covava sotto le ceneri già da diverso tempo. Volevo scrivere qualcosa che fosse diverso rispetto alle precedenti pubblicazioni: nuove ambientazioni, tempi distanti e personaggi completamente nuovi. Sono un amante di tutto quello che gira intorno al “selvaggio West” o che quantomeno rimandi a quei tempi andati. Amo alla follia ogni pubblicazione di Lansdale, le sue ambientazioni nel Texas orientale, le storie che racconta. Così mi sono ispirato un po' anche a lui e il romanzo è venuto da sé. Ammetto che mi sono divertito molto a scrivere di questi ragazzi che sono dovuti crescere in fretta, bruciando le tappe per affrontare quello che il destino gli presenterà un pomeriggio sonnolento, di fine estate.<br />
<br />
<h4>Quindi il tuo romanzo è ambientato negli Stati Uniti negli anni ‘20 del secolo scorso, e parla di ragazzi alle prese con avventure e misteri da risolvere. Ci anticipi qualcosa di più?</h4>
Il romanzo è ambientato a Queeker City, nel Texas Orientale, e il giorno in cui Andrew Evans le prese di santa ragione, dal vecchio battista di Adam Thorpe, non immaginava che si sarebbe ritrovato in una situazione ancora peggiore. Anche perché avrebbe tirato in ballo anche il suo gemello, Alfred. Da lì a poco la questione di un maiale li avrebbe portati a frequentare quattro prostitute di un bordello e un giocatore di poker, oltre a condividere un futuro sempre più pericoloso insieme al loro amico Bert ma soprattutto con Grace, la figlia di Adam Thorpe, nonché l'amore adolescenziale di Andrew. Tanto meno potevano sapere che avrebbero passato gli ultimi giorni di quell'estate tra morti ammazzati, sparizioni, ritrovamenti e pallottole che piovono come le gocce dell'uragano in arrivo. Questa avventura viene raccontata proprio da Andrew, ragazzino dalle buone intenzioni e spinto da uno spirito di giustizia che fa a botte con il razzismo strisciante in quella parte di Texas e con la Grande Depressione che attanaglia le vite e le coscienze. Un'estate da dimenticare che permetterà però ai protagonisti di ritrovarsi, alla fine, molto diversi da quello che pensavano di essere.<br />
<blockquote>Leggere è esplorare nuovi mondi; scrivere è progettarli. Con il cuore e la fantasia.
<span class="cite">Marco Zanoni</span></blockquote><br />
<h4>Sei un autore già conosciuto nel panorama letterario di genere giallo/noir, vanti collaborazioni con riviste online prestigiose: <i>Milanonera</i>, specializzata in noir, e avrai di certo una rosa di affezionati lettori. Grazie ai <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/corso-di-tecniche-di-narrazione.html" target="_blank">corsi di scrittura degli Scrittori della porta accanto</a> hai conosciuto Piergiorgio Pulixi, grande maestro di questo genere letterario. Quanto si è rivelato utile frequentare il corso, anche se non sei più un esordiente?</h4>
Lavorare con Piergiorgio è stata un'esperienza entusiasmante! Partecipare ai vostri corsi con lui come “coach” è stato quanto di meglio potevo scegliere di fare durante il periodo post pandemia. I corsi che avete strutturato li consiglio a tutti coloro che fanno della scrittura una passione prima ancora di un lavoro (come nel mio caso). Studiare insieme ad un gruppo affiatato la “cellula narrativa”, il mercato editoriale, l'editing di un romanzo e come presentarlo alle case editrici è stato un processo formativo e di consapevolezza incredibile.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Servizio editoriale </span><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/coaching-editoriale-con-pulixi.html" target="_blank">Coaching editoriale con Piergiorgio Pulixi</a></div>
<br />
<h4>Com’è stato scrivere con la supervisione di Piergiorgio Pulixi?</h4>
Piergiorgio è un professionista vero, disponibile all'ascolto e all'aiuto, oltre che ad essere uno scrittore meraviglioso. Per quanto mi riguarda è stato il valore aggiunto, la ciliegina sulla torta per arrivare a presentare un lavoro compiuto, già editato e pronto per essere preso in visione da Watson Edizioni. Editore che ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità poi di pubblicare <i>Il Maiale Sbagliato</i>.<br />
<br />
<h4>A chi consigli <i>Il maiale sbagliato</i>?</h4>
Consiglio il mio libro a tutti coloro che cercano una storia che scorra veloce, che abbia ritmo e che faccia sorridere. Il romanzo è un giallo/pulp con quel tocco di western che ne caratterizza l'ambientazione, quindi, se volete, ammicca anche a tutti i lettori che vogliono leggere di misteri da risolvere ma anche di percorsi di trasformazione personale che avvengono nei protagonisti coinvolti nella storia.<br />
<br />
<h4>I progetti per il futuro di Marco Zanoni?</h4>
Tempo per scrivere purtroppo non ne ho molto visto i tanti impegni lavorativi e una splendida famiglia, con tre bambini che stanno ormai diventando ragazzi, da organizzare e mandare avanti grazie all'aiuto fondamentale di mia moglie Elena. Anzi, senza Elena, non sarei arrivato a questo punto.<br />
Come progetto, mi piacerebbe dare seguito a <i>Il maiale sbagliato</i>. Sto “progettando” una nuova e spero avvincente avventura per i gemelli Evans...<br />
<br />
<h4>... E noi saremo lieti di accoglierti ancora nel nostro spazio per presentare il tuo prossimo romanzo. Ringraziamo tantissimo Marco Zanoni per essere stato ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori, e averci presentato il suo ultimo romanzo <i>Il maiale sbagliato</i>. Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-36420694813599135842023-01-10T16:43:00.004+01:002023-03-21T18:37:52.225+01:00Scrittori: intervista a Milena Ri<img alt="Scrittori: intervista a Milena Ri" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEismWlBPSapcYfdOMU_xIJ8CnEgedk0nXs7FxnUcnMwMAFmtFuyNooRV7Tltw1H_2ADqRk9BxhEGWCH4epXY0RNV4kXyzcNPNDbjh15aPi-0IpBMeDeujpEN5I7I-cDizPNNqxfqL2Vd_rgnY6JctUF2On7ymDrXXOrXM3QudYWZezyavYZvbDdKdB8zA/s1600/Intervista-autore.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Caffè letterario </span><span class="nome-autore">A cura di Silvia Pattarini. </span>Intervista a Milena Ri, in tutti gli store online con <i>Ineluttabile incontro di sguardi</i> (L'Erudita): «Per me la scrittura è libertà».</h2>
<h4>Diamo il benvenuto a Milena Ri sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Ti offro volentieri un caffè fumante e poi entriamo subito nel vivo di questa intervista: cos'è per te la poesia?</h4>
Grazie del caffè, Silvia. Per me è un onore essere nel tuo salotto letterario.<br />
La poesia per me è liberazione.<br />
È la libera uscita del flusso di pensieri che vaga implacabile nella mente. Questo flusso trova forma solo attraverso la scrittura. Tramite la penna riesco a calmarlo, almeno per un po’. Riesco a dargli una dimensione, una definizione, un ritmo.<br />
Per me, la poesia è anche musica.<br />
È lo spartito dei pensieri e delle emozioni; la cadenza esatta; la scansione delle cose; il giusto tempo.<br />
È l’andamento delle emozioni; la creazione di suoni ma anche di immagini attraverso le parole.<br />
È la chiave per entrare nella parte più intima di me; quel piccolo centimetro di libertà che continuo a difendere e proteggere.<br />
La poesia è tutto l’amore taciuto.<br />
Nella mie poesie ci sono dichiarazioni mai fatte; tutti i sentimenti taciuti.<br />
La poesia è tentare di mettere ordine a tutte quelle emozioni in fermento nello stomaco.<br />
La poesia è un nascondiglio.<br />
Scrivo, perché non so parlare, non di cose troppo mie.<br />
<br />
<h4>
<i>Ineluttabile incontro di sguardi</i>: perché hai scelto questo titolo, cosa rappresenta per te?</h4>
Perché credo fermamente che diverse situazioni nella vita sono inevitabili, ineluttabili. L’Enciclopedia Treccani con "ineluttabile" intende qualcosa contro cui non si può lottare, che non si può contrastare, quindi inevitabile, senza scampo.<br />
Ho sempre avuto la tendenza a scappare dalle situazioni impervie. Quando la faccenda diventava ingestibile, fuggivo. Letteralmente. Mi spostavo nello spazio e mi ritrovavo in un’altra nazione. Prima per studio, poi per lavoro, trovavo sempre un modo per andare via. E lasciavo quelle situazioni lì, incompiute, incomplete, indefinite.<br />
La mia mente rimaneva lì, presa da quello che avevo lasciato.<br />
Dopo tempo, ho acquisito la consapevolezza che da molte cose non si può scappare; che ci sono circostanze nella vita che non si possono evitare. Accadono e basta. Bisogna incassare il colpo, riprendersi e andare avanti. Game over. Il gioco è finito. Quel <i>qualcosa</i> ha vinto e ci ha vinto. Ma la fuga non serve. So, let’s start again.<br />
Per esorcizzare questa tendenza, l’ho quindi inserita nel titolo.<br />
Gli occhi stabiliscono il primo contatto tra gli esseri umani.<br />
Prima della parola, della voce, della stretta di mano.<br />
Attraverso gli occhi avviene il primo incontro.<br />
Qualche tempo fa, ho incrociato degli occhi che non ho più saputo dimenticare.<br />
Ci ho provato più e più volte, senza esito positivo.<br />
Ero in un ambiente semi buio, e questi occhi hanno illuminato la stanza, come un lampo nel mezzo della notte.<br />
Rivedo quegli occhi ogni volta che chiudo i miei.<br />
Li vedo ancora brillare.<br />
È stato un ineluttabile incontro di sguardi.<br />
Non potevo evitarlo, mi son trovata lì incastrata in quello sguardo senza vie di fuga.<br />
Ci sono emozioni che sfuggono al controllo, vagano, fluiscono per poi, a volte, svanire; ci sono eventi inevitabili: un incontro, un sorriso, un incontro di sguardi. Alcuni occhi non li puoi schivare, dimenticare, abbandonare. Restano così, luminosi nel buio della mente.<br />
Resta quell’ineluttabile incontro di sguardi.<br />
Così, quegli occhi hanno dato il nome alla raccolta.<br />
[E chissà se lo sai… recita una canzone dei Pinguini Tattici Nucleari]<br />
<br />
<h4>
Che argomenti o che tematiche affronti?</h4>
Ci sono diverse tematiche in <i>Ineluttabile incontro di sguardi</i>.<br />
Ripercorro le mie esperienze dai venti ai venticinque anni. Per questo, lo definisco il frullato della mia vita in quegli anni.<br />
Credo che il il tema principale sia la ricerca di me stessa: il mio cercarmi, conoscermi, scoprirmi, e alla fine il mio ritrovarmi.<br />
Le persone transitorie sono ricorrenti, così come la paura di affidarsi a qualcuno. L’Alienazione dell’essere umano, l’uomo-robot, l’amore per se stessi, la fine di una relazione, la lotta contro l’insoddisfazione e la frustrazione, la bellezza delle piccole cose.<br />
Lascio il piacere della scoperta di altri temi ai lettori de Gli scrittori della porta accanto. Fatemi sapere quale ricorrenza vi ha più colpito.
<table class="caffe"><tbody><tr><td><img alt="" border="0" height="200" data-original-height="320" data-original-width="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDXo2EHvwFl-SmQDyPvMshk1PLbyzMX2CWVc48C5G6ghleaflAO9IJRT5Q_eRg2-mPyplmy4_MGuFJQdZ7luv_Q_T4C5negWZ5AnVLphP0WE7diH4O63BXz1qbIwvN9DFS-lt2K32HiUvU8Hh5VcihXoD80yL7sNhsEjVlKGEC73AN0qd032o7YuyMCQ/s200/ineluttabile-incontro-di-sguardi.webp"/><br /><br>
<h3>Ineluttabile incontro di sguardi</h3>
di <b>Milena Ri</b><br /><i>L'Erudita</i><br />Poesie<br />
<b>ISBN 978-8867708093</b><br />
<a href="https://amzn.to/3Qw8oq4" rel="nofollow" target="_blank">Cartaceo 15,20€</a><br /><br /></td> </tr>
</tbody></table>
<h4>A chi sono destinati i tuoi componimenti, li hai dedicati a qualcuno in particolare?</h4>
No, i componimenti non hanno una dedica particolare.<br />
Possono essere di tutti quelli che, anche solo per un attimo, hanno vissuto e provato le mie stesse emozioni.<br />
Sono per tutti quei lettori che sanno cosa significhi abitare nella cassa della risonanza emotiva.<br />
<br />
<h4>
Se potessi esprimere con un’immagine ciò che rappresenta veramente per te la scrittura, quale sarebbe?</h4>
L’immagine del vento che scuote il mare.<br />
Il vento non lo vedi, non riesci a definirlo visivamente, ma lo senti sulla pelle o nelle ossa.<br />
La scrittura mi scuote allo stesso modo.<br />
Nelle giornate tranquille, la penna asseconda l’andamento calmo dell’animo; nelle giornate in tempesta, la scrittura è come il vento che smuove le acque.<br />
<br />
<h4>
Partecipi o hai intenzione di partecipare a qualche concorso di poesia?</h4>
Sì, ho intenzione di partecipare a concorsi di poesia.<br />
Trovo che siano un occasione per ricevere feedback utili per il libro.<br />
<br />
<h4>
Qualche altro progetto per il futuro?</h4>
Condividere Ineluttabile con più persone possibili. Mi sto già muovendo per promuoverlo in diverse città italiane. E, come sempre, sogno l’estero. Vorrei presentare la mia raccolta oltre la penisola.<br />
<br />
<h4>Ringraziamo tantissimo Milena Ri per essere stata ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-87970260144053571012023-01-05T11:03:00.005+01:002023-03-21T18:39:42.253+01:00Piergiorgio Pulixi presenta: La libreria dei gatti neri<img alt="Piergiorgio Pulixi presenta: La libreria dei gatti neri" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyFT3LdI-95s_yGsuhUljed8_v333h3TypjN2G_to8_thwJIqeiJ96edI0MEHnhjSiq-2neTvr2RMOLKRl2LHhhKg7qlWrzt4RSRyc9jznxY9DbDD9dZKq90kFmF5OEJRd7mIAP_oYRoXh6k8lSFLBXxEV5ggqk0faFwk6vfN_UmAgu0qzCRQ5VmGfPQ/s1600/Anteprima-Piergiorgio-Pulixi-nuova-uscita.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Stefania Bergo. </span>Piergiorgio Pulixi presenta <i>La libreria dei gatti neri</i> (Marsilio Editore): «Un cozy mystery pieno di suspense, ironia e leggerezza, che parla di libri e omaggia i classici del giallo, dove i protagonisti sono i lettori appassionati di misteri, indagini, crimini e detective». </h2>
Piergiorgio Pulixi è autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo (<i>Una brutta storia</i>, <i>La notte delle pantere</i>, <i>Per sempre</i>, <i>Prima di dirti addio</i>, Edizioni E/O) e della serie "I canti del male" (<i>Il canto degli innocenti. I canti del male Vol.1</i>, <i>La scelta del buio. I canti del male Vol. 2</i>, Edizioni E/O). Tra gli altri romanzi, per Edizioni E/O ha pubblicato <i>L'appuntamento</i>; per Edizioni CentoAutori <i>L'ira di Venere</i>; per Rizzoli <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/10/recensione-lo-stupore-della-notte-di-piergiorgio-pulixi.html" target="_blank"><i>Lo stupore della notte</i></a>, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/01/recensione-lisola-delle-anime-di-piergiorgio-pulixi.html" target="_blank"><i>L'isola delle anime</i></a>, <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/04/recensione-un-colpo-al-cuore-di-piergiorgio-pulixi.html" target="_blank"><i>Un colpo al cuore</i></a>, <i>Il mistero dei bambini d'ombra</i> e <i>La settima Luna</i>; per Mondadori <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2021/10/recensione-per-mia-colpa-di-piergiorgio-pulixi.html" target="_blank"><i>Per mia colpa</i></a>; per Marsilio, in uscita <i>La libreria dei gatti neri</i>.<br />
<br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BQCBC68Y&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_RG4581GSH0W9VQBKBJ6C&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="320"></iframe></div>
<h3>
La libreria dei gatti neri</h3>
di <b>Piergiorgio Pulixi</b><br />
<i>Marsilio Editore</i><br />
Giallo | Cozy mystery<br />
<b>ISBN 978-8829711642</b><br />
<a href="https://amzn.to/3VI0Xg9" rel="nofollow" target="_blank">ebook 7,99€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3WU6C4s" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 15,00€</a><br />
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot. Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La libreria ha anche un gruppo di lettura, “gli investigatori del martedì”, un manipolo di super esperti di gialli che si riuniscono dopo la chiusura per discettare del romanzo della settimana. È una banda mal assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l’anima, suo malgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostrato capace di aiutare una vecchia amica di Montecristo a risolvere un vero caso da tutti considerato senza speranza. Ora la sovrintendente Angela Dimase torna a chiedere la loro collaborazione per un’indagine che le sta togliendo il sonno: un uomo incappucciato si è presentato a casa di una famiglia, ha immobilizzato due coniugi e il loro figlioletto e ha intimato all’uomo di scegliere chi doveva morire tra la moglie e il figlio; se non avesse deciso entro un minuto, li avrebbe uccisi tutti e due. Il sadico killer viene presto soprannominato «l’assassino delle clessidre», visto che sulla scena del crimine ne lascia sempre una. Riusciranno gli improbabili “investigatori del martedì” a sbrogliare anche questo caso, intricato quanto agghiacciante, permettendo alla polizia di fermare il feroce assassino prima che colpisca di nuovo? Pulixi firma un giallo pieno di suspense e ironia che parla di libri e omaggia i classici del mystery, rendendo i lettori i veri protagonisti di questa storia.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div><br /><br />
<i>La libreria dei gatti neri</i> è il nuovo romanzo di Piergiorgio Pulixi, <b>in uscita il 10 gennaio </b>per Marsilio Editore. Dalla quarta di copertina si sa che racconta le rocambolesche indagini di un gruppo di lettura d’eccezione: gli Investigatori del martedì, appassionati di gialli. Il loro quartier generale è la libreria Les Chats Noirs. Neri sono Miss Marple e Poirot, i gatti che sovrintendono alle loro malefatte. Nero è l’umore del proprietario, Marzio Montecristo. Ma ancora più nero sarà il caso per risolvere il quale dovranno mettere in società le loro preziose «cellule grigie».<br />
Dopo numerosi thriller, come <a href="https://amzn.to/3GlJ2X9" rel="nofollow" target="_blank"><i>Un colpo al cuore</i></a> (Rizzoli 2021), intensi noir psicologici, come <a href="https://amzn.to/3igeFJI" rel="nofollow" target="_blank"><i>Per mia colpa</i></a> (Mondadori 2021), e il noir per ragazzi <a href="https://amzn.to/3vFWPTu" rel="nofollow" target="_blank"><i>Il Mistero dei bambini d’ombra</i></a> (Rizzoli 2022), Piergiorgio Pulixi si cimenta con <b>un cozy mystery</b>, la cui precorritrice ideale è Agatha Christie – non a caso i gatti neri hanno i nomi dei suoi celebri investigatori. <br />
<br />
<h4>
L’ironia e le pause di leggerezza anche nei tuoi romanzi più cupi non sono mai mancate, ma come ti è venuta l’idea di raccontare un’intera storia affidandola alle capacità logiche dei protagonisti più che alla suspense e all’azione?</h4>
È un’esigenza che nasce dal mio bisogno di dare ai lettori sempre un qualcosa di nuovo e diverso. Ho una serie letteraria (quella di Strega, Rais e Croce) che porto avanti e a cui molti miei lettori sono affezionati, ma al tempo stesso ho la necessità ogni di tanto di lasciare quel porto sicuro per cimentarmi un po’ con generi letterari o personaggi nuovi. Romanzi come <a href="https://amzn.to/3QiKzSv" rel="nofollow" target="_blank"><i>Lo stupore della notte</i></a> o <a href="https://amzn.to/3vIsOT3" rel="nofollow" target="_blank"><i>L’appuntamento</i></a>, oppure antologie come <a href="https://amzn.to/3igeIoS" rel="nofollow" target="_blank"><i>L’ira di Venere</i></a> sono opere che si discostano un po’ dai generi che sono solito affrontare con le mie storie, ma sono libri che mi hanno permesso di studiare e sperimentare nuove sfumature della letteratura d’intrattenimento. <b><i>La libreria dei gatti neri</i> è un cozy mystery, un giallo leggero, lieve, ironico</b>, dove c’è sicuramente l’intrattenimento tipico del giallo deduttivo alla Agatha Christie – per l’appunto – ma c’è anche tanta spensieratezza e voglia di fare sorridere i lettori. È senz’altro un’opera più leggera rispetto alle altre della mia produzione, e mi è servita per prendermi una pausa da Strega e compagnia, omaggiare i classici della letteratura mystery e affilare gli attrezzi per la scrittura di un giallo classico, che soltanto all’apparenza è semplice da scrivere: in realtà necessita di tanta maestria, ingegno e dedizione. Non essendo il mio campo d’elezione in ambito letterario, ho dovuto imparare a mettermi alla prova con questo genere, ed è stato un grande piacere farlo.
<br /><br />
<h4>
In qualche tua intervista hai ammesso che se non fossi stato uno scrittore avresti comunque fatto un mestiere che ha che fare coi libri, come ad esempio il libraio. Non è un caso, quindi, che questo romanzo racconti di questa affascinante libreria nel cuore di Cagliari. La vicenda si svolge tutta lì, tra congetture e intuizioni del gruppo di lettori, o esce dalle mura? Ritroveremo la tua amata Sardegna come co-protagonista?</h4>
In realtà ho proprio fatto il libraio, a Cagliari, in una libreria indipendente, per qualche anno. Sono stati anni straordinari, perché amavo tantissimo quel mestiere e il rapporto con la clientela, e avrei continuato a farlo se non avessi deciso di spingere un po’ di più sulla carriera di scrittore. Purtroppo, le due attività erano abbastanza incompatibili dal punto di vista della promozione che richiede la pubblicazione di un romanzo oggi: molto spesso sono fuori casa per mesi, impegnato in tour di presentazioni in tutta Italia, e questo ovviamente sarebbe stato un problema dal punto di vista della libreria dove lavoravo. Quindi ho deciso di concentrare tutte le forze e le energie verso la scrittura. Perciò, <b>in questo nuovo libro sono confluite tante esperienze di quando sono stato libraio</b>: alcune gag divertenti con dei clienti piuttosto difficili, le varie disavventure in cui ogni libraio prima o poi si imbatte, ma soprattutto il sempiterno amore per i libri e per le storie. “Les chats noirs”, la libreria di Marzio, si trova a Cagliari, la mia città, ed è in qualche modo la mia libreria ideale: piccola ma con una forte “personalità”, specializzata in gialli, con una splendida saletta per gli incontri ispirata allo studio di Sherlock Holmes e un piccolo (ma combattivo) gruppo di lettura formato da super-lettori di romanzi polizieschi. Lettori che nel romanzo usciranno dalle quattro mura della libreria per seguire la loro indagine. Quindi ci sarà un bell’omaggio a questa città e alla sua mediterranea bellezza.<br />
<br />
<h4>
A chi ti sei ispirato per il gruppo degli Investigatori del martedì? È un omaggio ai tuoi lettori?</h4>
Non saprei. È un gruppo strano: <b>una signora ottantenne</b> all’apparenza gracile e innocua che in realtà adora i thriller più violenti e sanguinari ed è innamorata del Jack Reacher di Lee Child; <b>un frate cappuccino </b>imponente e dall’aria minacciosa dietro cui si nasconde un uomo bonario e sempre sorridente, amante dei racconti di Padre Brown e fan sfegatato de <i>Il nome della rosa</i>; <b>una ragazzina dark-goth</b> (che ha un’aria un po’ alla <i>Mercoledì</i> per citare una serie-tv molto popolare in questo periodo) amante dei romanzi polizieschi ambientati in epoca vittoriana, che segretamente sogna di uccidere qualcuno;<b> un anziano gentiluomo </b>dai modi garbati che sembra uscito da un libro di Georges Simenon, autore che peraltro adora; e per concludere, Marzio Montecristo, il burbero libraio de “Les Chats noirs”, un ragazzo di nemmeno quarant’anni, sfortunato in amore (e anche a livello economico è messo piuttosto male) ma che riesce sempre a sorridere e a fare autoironia sulle sue disavventure. Presi singolarmente sono personaggi bizzarri, pittoreschi e forse anche un po’ naïf, ma non appena si ritrovano e iniziano a ragionare come gruppo, diventando un’unica macchina raziocinante, be’, diventano degli investigatori formidabili, perché è come se attingessero a un pozzo di esperienze investigative sconfinato, pari alle letture di gialli, thriller e noir che hanno alle spalle. E parliamo di migliaia di libri. <br />
<br />
<h4>
Marzio Montecristo è il titolare della libreria – il cognome è per caso un rimando a uno dei tuoi libri preferiti? Al di là dell’umore nero, che tipo è? </h4>
Sì, ovviamente il suo cognome è un omaggio al romanzo a cui sono più legato: <i>Il Conte di Montecristo</i>. Marzio di base è un bravo ragazzo. È la classica persona buona che cerca di fare sempre la cosa giusta, anche quando questo potrebbe portarlo a sfortunate e nefaste conseguenze. Non nasce libraio, nel senso che prima faceva un altro mestiere. Aprire la libreria, per lui, è stato un modo per ricominciare, per dare il via a una seconda fase della sua vita. Il problema è che <b>non sa mentire e non è nemmeno tollerante o diplomatico</b>: questo lo porta spesso a litigare con i clienti e quindi inimicarsi potenziali acquirenti. Ha pochi amici, perché “Les chats noirs” è diventato il fulcro della sua esistenza, e raramente abbandona la libreria. In questa storia sarà costretto a farlo per seguire le evoluzioni dell’indagine in cui si troverà suo malgrado coinvolto. <br />
<br />
<h4>
Tu lo sai, io sono affezionata a Lopez, Rais e Croce come a delle amiche d’infanzia, la caratterizzazione che ne hai fatto le rende vere, un indimenticabile mix di luci e ombre. Come sarà questa nuova poliziotta, Angela Dimase?</h4>
Angela è una vecchia amica di Marzio. Si sono incontrati quando entrambi avevano tredici anni. Lei arrivava da Torino ed era finita a Cagliari a seguito del padre, che era stato trasferito in Sardegna per via del suo mestiere. Marzio ne è innamorato da sempre, ma non è mai stato in grado di farglielo capire in maniera diretta. Alla fine, Angela si è fatta la sua vita, e lui continua a correrle dietro, con poca fortuna devo ammettere. Dimase ora è una sovrintendente della Polizia di Stato a Cagliari. In passato (quasi per gioco) aveva coinvolto Marzio e il suo gruppo di lettura nella risoluzione di un cold-case. L’esperimento era stato molto fruttuoso, perché i lettori avevano risolto il delitto ormai dato per irrisolvibile. Da quel momento ha iniziato a servirsi di Marzio e degli “investigatori del martedì” ogni volta che si è trovata davanti a un’indagine piuttosto complessa. <b>È consapevole del potere seduttivo che esercita su Marzio, e non si fa scrupolo a utilizzarlo.</b> Marzio, come tutti gli innamorati, non si accorge di essere “usato”; per lui qualsiasi modo per starle vicino va bene, anche se alla lunga dovesse soffrirne. E soffrirà, ahimè. <br />
<br />
<h4>
Nei tuoi <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/corso-di-tecniche-di-narrazione.html" target="_blank">corsi di scrittura</a> dici spesso che il mestiere dello scrittore è molto simile a quello dell’attore, perché si deve calare nella parte di tutti i personaggi che crea per guardare il mondo dal loro punto di vista. Con quale personaggio di questo romanzo ti sei trovato più a tuo agio? E con quale hai avuto più difficoltà a immedesimarti?</h4>
È proprio così: lo scrittore deve “recitare tutte le parti”. Diventi ogni personaggio di cui scrivi, anche quelli più secondari. In questo caso, credimi, mi sono davvero divertito a “diventare” tutti i personaggi, a partire da Marzio. Ripeto: questo è un romanzo più lieve e ironico rispetto al solito, popolato da personaggi simpatici che inevitabilmente ti strappano un sorriso. Quindi è stato davvero piacevole dirigere questa strana compagnia di attori. <br />
<br />
<h4>
Piergiorgio, perché i gatti? Avranno un ruolo nell’indagine o sono solo a corredo folcloristico?</h4>
I gatti neri sono in realtà un omaggio a un altro grandissimo autore che adoro: Edgar Allan Poe. E direi di sì: avranno un ruolo all’interno della storia. Ovviamente non ti posso svelare quale… <i class="fa-solid fa-face-smile"></i><br />
<br />
<h4>
Cosa ci dobbiamo aspettare da <i>La libreria dei gatti neri</i>? È una lettura adatta anche ai giovani lettori?</h4>
Dovete aspettarvi<b> un romanzo giallo pieno di suspense, ironia e leggerezza, che parla di libri e omaggia i classici del mystery, ma dove soprattutto in qualche modo i protagonisti siete voi, lettori appassionati di misteri, indagini, crimini e detective</b>. Ho cercato di scrivere un romanzo piacevole e godevole da leggere in poche ore, con degli investigatori dilettanti e amatoriali che strappasse qualche sorriso – oltre che qualche brivido – rendendo omaggio a Simenon, Agatha Christie, Michael Connelly, Edgar Allan Poe, Sir Arthur Conan Doyle e tantissimi altri autori di mystery novel. Credo che sia il romanzo ideale per riprendersi dallo stress delle festività natalizie e per affrontare con più leggerezza e spensieratezza questo nuovo anno o da portarsi come compagno di viaggio in una vacanza o in un finesettimana. <br />
<br />
<h4>È sempre un piacere accogliere Piergiorgio Pulixi nel nostro spazio culturale dove ormai è per così dire "di casa". A nome di tutto lo staff e dei nostri lettori, un grande in bocca al lupo per questo nuovo romanzo, in uscita il 10 gennaio ma già disponibile in preordine e di cui vi parleremo molto presto.</h4>
<br />
<table class="boxautore"><tbody>
<tr><td><div class="foto-bergo"></div><br /><br />
<span class="nomebox">Stefania Bergo</span><br />
<div class="bergo"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div>
<div class="social"><a href="https://www.facebook.com/stefania.m.bergo" target="_blank" title="Profilo Facebook"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> <a href="https://twitter.com/Gli_Scrittori" target="_blank" title="Twitter"><i class="fa fa-twitter-square"></i></a> <a href="http://www.flickr.com/photos/mwende/" target="_blank" title="Flickr"><i class="fa fa-flickr"></i></a> <a href="https://www.instagram.com/mwendesb/" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa fa-instagram"></i></a></div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/stefania-bergo.html" target="_blank">SCHEDA AUTRICE</a></div></td></tr>
</tbody></table>Gli Scrittori della Porta Accantohttp://www.blogger.com/profile/18004134177862668527noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-60270362838842776952022-12-23T22:50:00.011+01:002023-03-21T18:39:42.229+01:00Stefano Caselli presenta: Cuori nella nebbia<img alt="Stefano Caselli presenta: Cuori nella nebbia" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcD2B_Q70keKSm5QxpkY1qUbrERWxqujyDjKkuFqqzJtVtkv6UFivPvbbeSU_kExyOIwji7wugV8RHgOmDD4LNuE-zlH71wsQpOj4S-TpVovsrXM9U2mb7-edm2GgJtEbo5CCqpoU-USUYUS6UuI30KIiS1cCNlGfj2Y3D_4kRY5g1ec5nEOwS8hzugA/s1600/cuori-nella-nebbia-presentazione-anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Stefano Caselli presenta <i>Cuori nella nebbia</i> (Cento autori): «Un investigatore tormentato e tenace, che sembra un tutt’uno con la nebbia in cui si trova a indagare». </h2>
<b>Stefano Caselli</b> è nato ad Alessandria e vive ad Arona. Ama leggere e passeggiare sulle rive del suo lago. In una mattina dove la nebbia era più fitta del solito, in quella bruma si è perso. Ma è proprio lì che ha incontrato i personaggi di questa storia.<br />
<blockquote>Quello di Stefano Caselli è un esordio importante, che rimarrà. Sulla scia dei grandi maestri del thriller come Connelly, Rankin e Nesbø, Caselli dipinge un investigatore tormentato e tenace, che sembra un tutt’uno con la nebbia in cui si trova a indagare. I lettori di noir avranno un nuovo personaggio a cui affezionarsi.
<span class="cite">Piergiorgio Pulixi</span></blockquote>
<br />
<div class="immagine_sx_ombra"><img alt="" border="0" data-original-height="400" data-original-width="260" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmlzsvNv103Ct9n0_lWQifuxQrluKhv03Zoy9Q79_pc6L1vvf6lTR9Ltz6JzDFYrmmgXc_xygar5s2eDqj3u1TpoehmdM1KCQF-WQc6pfTrwQcFeWoOro6acrsAteeSTouTdIQ65ai2K0Htw_sv6ZL2rXCoCMj6HmoZt6LQ8c47xXRx2-qxIFElGO2qA/s400/cuori-nella-nebbia.webp" /></div><br><br>
<h3>
Cuori nella nebbia</h3>
di <b>Stefano Caselli</b><br />
<i>Cento autori</i><br />
Thriller | Noir<br />
<b>ISBN 97-8868722975</b><br />
<a href="https://amzn.to/3FScpjC" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 15,00€</a><br />
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>In un’Alessandria avvolta da una nebbia opprimente, viene commesso un brutale omicidio. L’assassino, dopo aver ucciso, ha lasciato sul corpo della vittima la statuina di un angioletto con le ali nere, che regge tra le mani un cuore. L’ispettore capo Marco Fossati, un tipo solitario, ma dal grande talento investigativo, viene incaricato di indagare sul delitto, anche se sta ancora facendo i conti con un amore finito e una situazione personale mai risolta, che aleggia come un fantasma sulla sua esistenza e rischia di travolgerlo. Ma c’è di più. Il dettaglio del cherubino abbandonato sulla scena del crimine, come a protezione del cadavere, lo mette in allerta: sembra un segnale destinato a lui, come se il killer lo stesse sfidando in un gioco perverso. Intanto, mentre l’indagine stenta ad avanzare, l’assassino continua a colpire, protetto dalla nebbia. Ed è proprio in quella foschia che Fossati si dovrà addentrare per scovare l’uomo che sta terrorizzando la città, con la paura che le azioni dell’omicida siano mosse dal suo stesso motore: l’amore. Con una trama densa di colpi di scena, Caselli tratteggia una città che sembra aver perso la propria anima, dipingendo personaggi memorabili, in cerca di una redenzione forse impossibile, ma che continuano imperterriti a sfidare le ombre. Fuori e dentro di loro.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div><br /><br />
<h4>Diamo il benvenuto a Stefano Caselli sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Ti offro volentieri un caffè fumante. E ora passiamo al tuo esordio letterario: come è nata l’idea di scrivere <i>Cuori nella nebbia</i>?</h4>
Da appassionato lettore di Piergiorgio Pulixi, seguendolo sui social ho scoperto i <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/corso-di-tecniche-di-narrazione.html" target="_blank">corsi di scrittura degli Scrittori della porta accanto</a>. Mi sono iscritto per curiosità, per capire come nasce un romanzo e diventare un lettore più consapevole. Durante le lezioni mi sono appassionato e ho chiesto se fosse possibile parlare con Piergiorgio di un’idea che avevo da tempo e non ero mai riuscito a portare avanti per mancanza di un metodo di lavoro.<br />
Lavorando sull’idea iniziale è nata la trama del romanzo che man mano si è arricchita di personaggi e sottotrame che ritengo importanti per dare sostegno alla storia principale.<br />
<blockquote>Scrivere è un momento di evasione, un modo per ricaricare l’energia.
<span class="cite">Stefano Caselli</span></blockquote><br />
<h4>Quindi l’incontro con Piergiorgio Pulixi si è stato determinante, grazie anche ai nostri corsi di scrittura creativa. Quanto si è rivelato utile partecipare ai corsi? Qual è stato l'insegnamento migliore che ne hai tratto?</h4>
La partecipazione ai corsi di scrittura creativa è stata fondamentale. Ho acquisito un metodo di lavoro: per me è indispensabile creare una scaletta di trama robusta e dettagliata e solo dopo averla realizzata incomincio a scrivere. In questo modo, quando scrivo una scena, sono tranquillo di non andare fuori tema e di non trascinare fuori strada con me anche il lettore, perché so cosa succederà in quella determinata scena e nelle successive.<br />
Inoltre, ho imparato che scrivere richiede impegno e disciplina, non si può aspettare che arrivi l’ispirazione. Per me, che scrivo per hobby e ho un lavoro molto impegnativo, è indispensabile organizzare le giornate per sfruttare al meglio i ritagli di tempo.<br />
<blockquote>Stefano Caselli ha seguito uno dei miei corsi sulle Tecniche di narrazione e poi abbiamo continuato a lavorare insieme al suo primo romanzo. Ciò che più mi ha colpito in lui - pur essendo un esordiente completo - è stata l'estrema passione, dedizione e professionalità: Stefano si è messo in gioco con molta umiltà, voglia di imparare e di fare bene. E il duro lavoro, come sempre, ripaga di tutti gli sforzi.
<span class="cite">Piergiorgio Pulixi</span></blockquote>
<br />
<h4>Piergiorgio Pulixi dice del tuo libro «Caselli dipinge un investigatore tormentato e tenace, che sembra un tutt’uno con la nebbia in cui si trova a indagare». Le sue parole mi incuriosiscono, ci racconti qualcosa di <i>Cuori nella nebbia</i>?</h4>
<i>Cuori nella nebbia</i> è un noir con sfumature di thriller, ambientato in una piccola città di provincia, Alessandria, avvolta da una nebbia opprimente. È un romanzo di solitudini e sensi di colpa, di assenze, che racconta una caccia all’uomo in cui cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, fino a capire che sono entrambi due facce della stessa medaglia.<br />
Vengono commessi degli omicidi, alcuni dei quali hanno in comune la firma lasciata dall’assassino: un angioletto in ceramica bianco, con le ali nere, che stringe tra le mani un cuore.<br />
A indagare, l’ispettore capo della polizia Marco Fossati, un uomo duro e tenace, stropicciato dalla vita, con alle spalle una situazione personale non risolta che lo rende vulnerabile. Durante le indagini il protagonista scoprirà che l’angioletto è una sorta di sfida lanciata dal killer che sembra avere piani oscuri anche nei suoi confronti.<br />
La nebbia è una vera e propria protagonista di questo noir: non soltanto avvolge la città, ma rappresenta sia la confusione che alberga nell’animo del protagonista sia un elemento di protezione che aiuta l’assassino a muoversi indisturbato. Ed è in quella nebbia densa, ostile e a tratti diabolica che Fossati si dovrà inoltrare per scovare l’uomo che sta terrorizzando la città, salvo scoprire che il killer sarà mosso nelle sue azioni dal suo stesso motore: l’amore.<br />
<br />
<h4>Com’è stato lavorare affiancato da un grande scrittore come Piergiorgio Pulixi?</h4>
Lavorare con Piergiorgio Pulixi è stato un grande privilegio e un’emozione fortissima, anche perché è uno dei miei scrittori preferiti e mai avrei immaginato che un giorno mi sarei trovato faccia a faccia con lui a ragionare sulla trama di un romanzo.<br />
Durante i nostri incontri ho avuto modo di approfondire alcune tematiche affrontate nei corsi organizzati dagli Scrittori della porta accanto e così ho scoperto che Piergiorgio non solo è un bravissimo insegnante, disponibile e generoso, ma soprattutto una persona speciale.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Servizio editoriale </span><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/coaching-editoriale-con-pulixi.html" target="_blank">Coaching editoriale con Piergiorgio Pulixi</a></div>
<br />
<h4>Una domanda che vorresti che il lettore si facesse durante la lettura di <i>Cuori nella nebbia</i>...</h4>
Una domanda che vorrei che il lettore si facesse durante la lettura è: «Chi è più colpevole?»<br />
<br />
<h4>A chi consigli la lettura di <i>Cuori nella nebbia</i>?</h4>
Ai lettori che amano una narrazione ben ritmata, con capitoli veloci dove la tensione narrativa è costante.<br />
<i>Cuori nella nebbia</i> è anche un romanzo dove è ben presente la storia personale del protagonista e delle persone a lui vicine che con diverse sottotrame vanno a dare sostegno alla storyline principale, quella della caccia al killer dei cuori.<br />
<br />
<h4>I progetti per il futuro di Stefano Caselli...</h4>
Ho da poco terminato il mio secondo romanzo che ha ancora come protagonista Marco Fossati e mi auguro possa avere la stessa sorte di <i>Cuori nella nebbia</i>.<br />
<br />
<h4>E noi te lo auguriamo di tutto... Cuore! Ringraziamo tantissimo Stefano Caselli per essere stato ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori, e averci presentato il suo romanzo d'esordio <i>Cuori nella nebbia</i>. Anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-78881382032030442482022-11-29T22:01:00.008+01:002023-03-21T18:37:52.273+01:00Scrittori: intervista a Marina Atzori<img alt="Scrittori: intervista a Marina Atzori" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJiWPCw7CG_ihgP-jwMyKCTYTZ_gW7xHQweDIrt6gKeedCPdd0vi0oF6t2APElgJOgo1JFSRhB5x-FtO2N8qh1YS3HWEBv7vWebErG-_KIGbIKb7ipHMmRl67D81XOCjMiI8crDMXF0mKE6dhfx3JsLnQFgWa0HbebJ10huXU-lGSkUZZ8erGI8xXldQ/s1600/CAFFE.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Caffè letterario </span><span class="nome-autore">A cura di Silvia Pattarini. </span>Intervista a Marina Atzori, in tutti gli store online con <i>Non dimentico</i> (Independently published): «Scrivo per sognare un mondo diverso. Nei libri può accadere di tutto, no?»</h2>
<h4>Diamo il benvenuto a Marina Atzori sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Ti offro volentieri un caffè fumante... </h4>
Ciao Silvia, è un piacere ritrovare te e tutta la redazione degli Scrittori della Porta Accanto. Nonostante sia passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ci siamo sentiti, con voi mi sento sempre a casa.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Intervista a cura di Silvia Pattarini | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2019/05/naturalmente-poesia-il-progetto-di-marina-atzori-in-difesa-dellambiente.html" target="_blank">Naturalmente poesia, il progetto di Marina Atzori in difesa dell'ambiente</a></div><br>
<br>
<h4>Anche per noi è sempre un piacere ritrovare una vecchia amica e affezionata lettrice. Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Come è nata l’idea di scrivere <i>Non dimentico</i>?</h4>
Inizio col dirti che il progetto di <i>Non dimentico</i> risale a un po’ di tempo fa. In buona sostanza non ero pienamente convinta della “prima versione”, così a un certo punto mi sono tirata su le maniche, anche grazie a un amico che mi ha incoraggiata a non abbandonarlo in un cassetto, e ho deciso di rimetterci mano. È stata una sfida tra me e il foglio bianco, perché tra mille difficoltà, di stesura e di revisione, ho dovuto affrontare persino il mostro dei mostri: il blocco dello scrittore. Non pensavo che avrebbe colpito anche me, che senza scrittura non saprei vivere, eppure… non sai quante volte sono stata a un passo da gettare la spugna. Alla fine ce l’ho fatta.<br />
<br />
<h4>La trama di questo romanzo mi incuriosisce molto, vuoi perché è ambientato nella bellissima terra di Sardegna, vuoi perché lascia intendere che ci siano antichi segreti da scoprire. Ce ne vuoi parlare?</h4>
È così, Silvia, anche nel sottotitolo (“La Sardegna è la mia vera casa”) e nella copertina di Luigi Lai, mio caro amico e stimato artista, che approfitto per ringraziare di cuore, la Sardegna è presente. E ti dirò di più, è l’ambientazione ideale per uno scrittore in cerca di ispirazione. L’atmosfera ancestrale che si respira nell’isola rimanda a un’età antica ancora da scoprire. La Sardegna non è solo quella da cartolina, ci tengo a dirlo. Si crea un vero e proprio legame, molto forte, con chi la incontra, perché si rimane quasi affascinati dalla natura incontaminata che la circonda. La Sardegna, inoltre, ha una storia importante, fatta di appartenenza, di tradizione, di mistero, di leggenda, e perché no, di poesia. Questa terra ha un’eredità di intenti tramandati nel tempo che è unica al mondo. <i>Non dimentico</i> va in questa direzione, si spinge nei luoghi che la gente conosce a malapena, vuole andare in profondità, una profondità universale, che spero possa valere per chiunque. La mia storia si focalizza sul sentimento contrastante, di amore odio, che si scatena in chi ci vive non senza difficoltà, perché ci si sente messi da parte, e a volte, purtroppo, persino dimenticati. <br />
<blockquote>Scrivo per sognare un mondo diverso. È così difficile cambiare le cose, spesso ci sentiamo piccoli e impotenti, eppure io non mi stanco mai di provarci scrivendo. Sui libri può accadere di tutto, no?</blockquote>
Il mio libro vuole cercare di essere un ritorno alle origini. È anche per questa ragione, ovvero, per non dimenticare i valori e le radici di un entroterra, a mio avviso, mai valorizzato fino in fondo, che ho scritto questo libro. Mi sono sentita piccola come la foglia di un albero durante la stesura. Sai perché, Silvia? Perché avrei voluto prendere per mano il lettore e portarlo con me, mostrargli altre pagine di storia di vita vissuta intensamente. Avrei voluto fargli conoscere una Sardegna più nascosta, ma non per questo meno potente nella sua fragilità. Perciò ho voluto puntare i riflettori sul Sulcis, perché il Sud Sardegna merita luce, dopo il buio delle miniere e degli ecomostri rimasti lì, a rappresentare quanto la doppia faccia della medaglia, il giusto e l’ingiusto, di un passato abbia segnato la vita di molti sardi che hanno lavorato al buio e in silenzio sottoterra. È così che ho dato vita ai miei personaggi. Questo libro è un viaggio fuori dalle righe. Si entra e si esce dal reale, fino a rimanere quasi disorientati. Potrebbe sembrare un paradosso, ma creare il caos era uno dei miei obiettivi, in un certo senso. Vorrei invitare il lettore a perdere l’equilibrio, a lasciarsi prendere senza porsi troppe domande, a entrare dalle varie porte aperte e chiuse all’improvviso, senza che vi sia un apparente motivo, senza che vi sia una razionalità contenutistica.<br />
<table class="caffe"><tbody><tr><td>
<img alt="Non dimentico" border="0" data-original-height="350" data-original-width="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeqM0VTH0hjpZdf7MpTInX-H81bCBocPO6WE3dsh7ZvI0HR4S5qv4u3mfCujqlsShkX9ypFFbrtZOZir1mhdNAI7QKGkGe3EcgX7XtVLYGzvZBn08qz199pdNw5RJ33BAK45tgkW5JQJBdWuZyq7jiMVBzVQAT6B_ynS5McMH4yKVtACeNDsasz_5f2Q/s1600/non-dimentico.webp" /><br /><br>
<h3>Non dimentico</h3>
di <b>Marina Atzori</b><br />
<i>Independently published</i><br />
Narrativa<br />
<b>ISBN 979-8544668183</b><br />
<a href="https://amzn.to/3XApkyy" target="_blank">Cartaceo 7,00€</a><br />
Ebook 2,99€</td> </tr>
</tbody></table>
<h4>Hai all’attivo diverse pubblicazioni. Esiste un filo conduttore o di aggregazione nei tuoi libri, oppure ciascuno è un mondo diverso, per trama e genere?</h4>
Il filo conduttore è il mio amore incondizionato nei confronti della natura. I miei personaggi sono ombre, la natura e gli animali che la abitano sono il vero cuore pulsante dei miei libri.<br /><br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span>Recensione di Renata Morbidelli | <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2016/06/il-fiordaliso-spinoso-di-marina-atzori.html" target="_blank">Recensione: Il fiordaliso spinoso, di Marina Atzori</a></div><br>
<br>
<h4>Raccontaci una curiosità su <i>Non dimentico</i> che il lettore non si aspetta: stupiscilo!</h4>
Il lettore dovrà cercare di capire chi sia il piccolo essere che dialoga nel libro trovato in soffitta da Pittanu Melis, il protagonista. La storia di questo libro, a cui mancano delle pagine, scorre in parallelo con quella principale e alla fine ci sarà una sola e vera unica protagonista… ma non voglio rivelare di più. Non hanno capito in molti chi fosse. Non so se sia un bene o un male. So solo che mi sono divertita a nasconderla tra metafore e allegorie. Bisogna sfoderare alcune doti da detective filo-romantico. Dico solo questo, e poi mi taccio.
<br /><br /><h4>A chi consigli <i>Non dimentico</i>?</h4>
A chi vuole leggere qualcosa di diverso dalla trama in cui azione e reazione si inseguono meccanicamente. A chi vuole farsi rapire dalla magia di una storia all’insegna dello skeptomai (dal greco «osservare»). <i>Non dimentico</i> va osservato, non per forza capito o sviscerato.
<br /><br /><h4>Progetti per il futuro?</h4>
Ho un altro libro in cantiere. Vi posso anticipare che si tratta di un giallo. Voglio sperimentare. Piccolo spoiler, l’immagine dell’elefante giocherà un ruolo fondamentale.<br /><br />
<h4>Ringraziamo tantissimo Marina Atzori per essere stata ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.</h4>
<br /><table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"> </div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"> <div class="libri"></div> <div class="collana"></div></div>
<div class="social" style="text-align: left;"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div><div class="vai_alla_scheda"><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-71695202171477771562022-11-04T19:24:00.006+01:002023-06-22T17:58:19.420+02:00Roberta Gelsomino presenta: Senxual<img alt="Roberta Gelsomino presenta: Senxual" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDiZ67w2g3sHIzqj28Y4cRFEohJVlllOG629Hd_CoNPoeBeJtDfbtKzK8PUL2ox9NiYtXub9EJLYh1xTCasJ5-hARcmNc2wk99RaplWbbRYYvKmOUGb5Gioh05VVJcXWbk5NFrOO-8zfEqK6TX8mmvx8qw60f1e0W51b0MUAjNgYKQgpWiBUMhndXRlQ/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Roberta Gelsomino presenta <i>Senxual</i> (Youcanprint). Un viaggio di conoscenza e riscoperta di poesia in poesia, dove tutti gli istinti sono disinibiti e finalmente liberi.</h2>
Artista, ritrattista, illustratrice, poetessa, scrittrice, blogger, divulgatrice culturale.<br />
Roberta Gelsomino nasce a Milano nel 1979. La sua infanzia è a suo ricordo una infanzia triste, desolata, ai margini. Per far fronte a soprusi e prepotenze, non le resta che rifugiarsi in quel mondo tutto suo che inizia a concepirsi e ad aiutarla: la sua viscerale attitudine artistica. Segue con determinazione e positività gli studi di grafica pubblicitaria, poi di fumetto giapponese e soprattutto di illustrazione. Proprio negli anni che definisce del "risveglio di coscienza" pubblica nel 2013 il suo primo libro, la silloge poetica <b><i>Pietre</i></b> (ed. Eventualmente). Quando inizia a contattare galleristi e realtà artistiche ne trova riscontro eccitato delle sue opere, della sua espressività. Le avversità iniziano a essere viste anche come sfide a cui rispondere con un cambiamento. Nel 2015, genera centinai di disegni in inedito stile art brut – molto di getto e con cromie nette – che raccoglierà nel progetto edito <i><b>Primavera</b></i> (ed. Eventualmente). Nel 2020 pubblica una raccolta di poesie, <a href="https://amzn.to/3fceltM" rel="nofollow" target="_blank"><b><i>L'ultima stella del mattino: Poesie e illustrazioni</i></b></a> (Self Publishing) e il suo primo <a href="https://amzn.to/3SI0ucA" rel="nofollow" target="_blank"><b>Catalogo d’arte</b></a>, che raccoglie tanti suoi disegni e dettagli maggiori della sua storia che è poi anche il suo percorso artistico.<br />
Il suo ultimo lavoro è la raccolta di poesie <b><i>Senxual</i></b>, nata da un percorso interiore notevole sotto il punto di vista sessuale e del vissuto erotico.
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" sandbox="allow-scripts allow-same-origin allow-popups" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BJXY6CL8&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_24545NHTPMSH99F0NHR2&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>
Senxual</h3>
di <b>Roberta Gelsomino</b><br />
<i>Youcanprint</i><br />
Poesia erotica<br />
<b>ISBN 979-12-21421-40-8</b><br />
<a href="https://amzn.to/3DDXZDK" rel="nofollow" target="_blank">ebook 6,49€</a><br />
<a href="https://www.youcanprint.it/senxual/b/66574498-51a6-5ca8-9ab2-1484a22a0b74" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 13,00€</a><br>
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Poesie ad altissimo tasso di erotismo, da cui traspare la profondità di un percorso di rinascita tosto e degno di tale coming out. Un punto di vista dirompente fuori schema come un taglio sulla tela di Fontana. Un libro in cui il romanticismo molto presente anch'esso può colorarsi sinceramente e con un suo candore di sesso, palpiti, immagini, e in cui il porno non è il freddo materiale porno conosciuto ma assume valore di emozioni, esperienze interiori con quel tocco di leggerezza che è all'apice di un bagaglio di emancipazione forte sottinteso. Un libro che è una dichiarazione di libertà di espressione, nello specifico anche femminile, un libro che con amore e godimento anche erotico prende per mano; come indica l'autrice un libro in cui regna una sua innocente semplicità proprio per il tema anche esposto con sconfinata serenità, felicità, "fa i fatti" tra tanti interminabili dibattiti femministi e sul diritto di esprimere sé stessi che tiene in palinstesti tv opinioni accalorate su temi Lgbt ecc. che questo nostro essere piaccia o meno.
</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div><br /><br />
<h4>Roberta Gelsomino benvenuta sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo dell’intervista. Quando è nata l’idea di scrivere <i>Senxual</i>?</h4>
È stato il mio compagno a dare l'idea di raccogliere le poesie erotiche. Naturalmente, avevo già intenzione di pubblicare in libri anche questo mio genere di cose, e lui che è molto più concreto mi ha solo sollecitata: «Ma perché non lo fai? dai amore!» e all'Amore ho eseguito! 😊<br>
Proprio per non smarrirmi e procrastinare oltre, ho trovato di aiuto che mi abbia suggerito cosa poter fare avendo io una tendenziale disorganizzazione sociale. Dunque si parla di estate 2022 e un pochino prima. Il processo di lavorazione è stato mostrato e confrontato con lui che conosce le poesie di <i>Senxual</i>, essendo state proposte in un mio gruppo Fb a tema narrativa erotica, e in cui lui anche è fondatore admin.<br>
<br>
<h4>
Come mai hai deciso di cimentarti con la poesia erotica? Com'è stato mettere in versi un aspetto così intimo?</h4>
È una questione umana che in genere non si mostra perché per antonomasia è intima, nuda. Da molto giovane ero pudica mai avrei immaginato un mio libro così. Innanzitutto <i>Senxual</i> mi piace definirlo un <i>coming out</i>, cioè mi appaga e mi libera. È la più importante sensazione. In questo caso non è solo una esposizione della sessualità personale o una qualche storia a sfondo sessuale per farci successo. Trionfa un messaggio sulla libertà d'essere, poi anche sana e arricchente. Lo fa in modo inedito da par mio: forte, ribelle. Più di alcuni dibattiti in tv e senza necessità di rientrare nel femminismo.<br>
Fa. Agisce. Col sorriso gentile di chi è felice, di chi esprime sé senza più tentennamenti.<br>
L'erotismo lo si nota è un tema a me caro, perché poi viene visto con morbosità e al tempo stesso è guardato male, non è capito: A volte mi ci identifico un po’ per queste e altre ragioni. Il sesso è la vita, ma se credete sia progressismo libertino a ogni costo vi invito a leggere queste poesie e vi darete un parere su cosa sia <i>Senxual</i>. L’importante sia il vostro pensiero. Dunque per un parere va letto, accarezzando pagine intinte di sangue e lacrime che stanno dietro tanta allegria e gioia. Dietro tanto porno e tanto eros. Tanta emozione e tanto sorvolare come una fatina voyeur amorevole.<br>
Ho usato spesso termini coloriti e spicci, perché secondo me vanno a completare un discorso che si libera dal giudizio interiore dal giustificare, da tutta una serie di atteggiamenti verbosi e a mani avanti; ponendomi con una innocenza Soave e nuda che non bada a nessuno, piaccia o meno. Una spensieratezza che sorge da traversie e un lungo, tosto cammino interiore. Il sesso è qualcosa in cui da giovanissimi ci imbattiamo ed è molto determinante cosa ne portiamo come esperienza: I ragazzi di oggi credo abbiano bisogno di poesia (in senso lato) più che di video porno, mediocri peraltro e senza alcun tocco che avvalora in modo interessante e degno uno dei fatti più rispettabili e dignitosi.<br>
<br>
<h4>
A chi sono destinati i tuoi componimenti?</h4>
Sarà banale ma è dedicato a tutti perché la nostra intimità sessuale è una cosa che ci accomuna, ci coinvolge parecchio. Pertanto potrei dire, ecco, che lo potrei magari dedicare a quel ragazzo, ragazza insiti in noi di età adolescenziale o meglio ancora tardo adolescente: che inizia a mettere in forte discussione i genitori il mondo che gli è stato presentato. Un braciere rosso e vivo che può essere indirizzato e non andrebbe mai sopito! Le prime vittime di questa società sono le persone che le si sono adattate molto: penso a Tiziana Cantone a tutte le donne che si sentono in colpa, perché si punta loro il dito. Per questo con certi epiteti riferiti anche a me faccio un atto che è contro il bullismo anche: neutralizza una colpa che non esiste. Avere una sessualità e goderne.<br>
Non emerge che “sesso è bello" in senso che vada fatto o sia un parametro di riferimento, no il sesso è specchietto per allodole, è carburante. Infatti mi rivolgo anche a quelle ragazzine educate dal <i>material girl</i> degli ultimi decenni, la donna moderna alla Sex & The City ecc. perché la realtà è ben differente. Alle giovanissime, come me un tempo, che all'insegna del “non ci sta niente di male a farlo" si espongono e non tanto per “lupi cattivi" ma per il vero Lupo che è complessivamente una idea degradata della cosa. Tra repressione e libertà finte e ipocrite, c’è la poesia, comunicare. Gli esseri umani.<br>
<br>
<h4>Hai dedicato <i>Senxual</i> a qualcuno in particolare?</h4>
Lo dedico anche a quelle donne, mogli, madri, lavoratrici che avrebbero piacere a partecipare a un contesto di confronto sul tema, fanno capolino ma “non possono". “Il paese sparla", “sono solo sciocchezze".<br>
Lo dedico agli uomini aperti mentalmente e, perché no, anche a quelli per cui "la donna è solo una cosa scopabile" o meno, e poi lamentano di non trovarne quando al posto della tartaruga si è presentata una pancia di uomo maturo. Per questo ribadisco che lo dedico a tutti… e in modo sentito e grato a chi questo libro lo leggerà con piacere.<br>
<br>
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Mi auguro di trasmettere libertà, anche già solo parlando non di tematiche attuali, poiché il sesso è sempre attuale e di moda. È come se dicessi che molto altro sia effimero, altro resta sono ricordi semplici e importanti. Non dico assolutamente che certe cose attuali e brutte non debbano essere trattate, ma ritengo siano state gonfiate dai media per indirizzare interesse e sperimentali indagini sul nostro comportamento. Dettarci una idea della vita. Ciò non è novità e allora anche dedicare attenzione alla bellezza è ribellione; quando la bellezza è innovativa e può magari nel suo piccolo far vedere cose, la ribellione si esponenzia all'infinito. Chissà se questo sarà percepito perché trovare contatto con le emozioni e le questioni più umane può aiutarci.<br>
Poi per il resto non entro ancora nel merito, con <i>Senxual</i> è già bello passare un tempo sognando e deliziandosi. La bellezza va innaffiata in tutto non solo in vestiti di alta moda e cose così. La piccolezza del qui e ora: e a suo modo il sogno erotico a occhi aperti non è anche lui come altre poche cose un ottimo qui e ora?<br>
Vorrei che toccasse e fosse rivoluzionario a suo modo.<br>
<br>
<h4>Il solito gioco che faccio con gli autori che intervisto: fatti una domanda e datti una risposta.</h4>
<i>Avrà successo Senxual?</i><br>
Non conto granché sul mondo in cuor mio, non confido sia capito e amato il mio Senxual ma conto di lasciarvi tutto quello che è in mio potere come cose capite e cose ancora da intraprendere. Questo mi rende contenta. Non incerta ecco.<br>
<br>
<h4>
Se esistesse una canzone da abbinare alla tua raccolta, quale sarebbe?</h4>
<i>I want to break free</i>, canzone dei Queen del 1984.<br>
Aggiungo <i>Respect</i> di Aretha Franklin (1967), <i>America </i>di Gianna Nannini (1979), per la chiara ode all’autoerotismo e dell’autosufficienza femminile,<i> Wham Rap!</i> (1982), personalmente lo trovo un pezzo fantastico che carica di energie quella grinta che ha a suo modo il mio libro.<br>
<br>
<h4>
Roberta Gelsomino, ti ringraziamo per essere stata con noi e ovviamente ti facciamo un gran in bocca al lupo per l'uscita del tuo ultimo libro.</h4>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="450" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/yNsB4GCsYJA" title="YouTube video player" width="100%"></iframe>
<br /><br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br /><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-73053214765319015692022-10-21T18:20:00.004+02:002023-06-22T17:58:19.421+02:00Nicolò Madia presenta: Anche per te<img alt="Nicolò Madia presenta: Anche per te" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxH0HLf58VWD0HGwn2NcZs1Svx-OOhNrbmrPm12dwiFCpdJfxcl8Db_4MU1mj7WMrbxNB7aSceWoppIE5KXfA1QmBNyQGiWwpjMIEmJPVwTseKXmr0JeWE82q25NYOBJ5nfm1n3h8Xn8HvEYCyTctz7TWeZrJnPcsGWvqKY1uzqHY_0vPfuwWarnHisQ/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Nicolò Madia presenta il suo romanzo d'esordio <i>Anche per te</i> (Dialoghi Edizioni). Tre donne completamente diverse ma unite dalla sofferenza, riescono a fare squadra in nome del bene e dell’amore nel suo più ampio significato.</h2>
Nato a Roma nel 1988. Coltiva fin da piccolo la passione per la scrittura, cimentandosi inizialmente nella stesura di canzoni. Nel 2011 arriva in finale allo Star Music Festival con il brano inedito <i>Non è un calcolo matematico</i>. Successivamente si dedica a racconti brevi, due dei quali "Passioni pericolose" e "Delitto dolceamaro" sono pubblicati nelle antologie<i> Racconti liberi</i> e <i>Racconti a tavola</i> editi da Historica Edizioni. Unendo l'interesse per il cinema scrive soggetto e sceneggiatura del cortometraggio <i>Giù le mani da Paperino</i> selezionato in molti Festival cinematografici italiani. <i>Anche per te</i> è la sua prima pubblicazione. <br />
<br><br>
<div class="immagine"><img alt="Anche per te" border="0" data-original-height="400" data-original-width="286" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic99gFBOrnsAg3DkkmOC_KUPKjvVkwHHs4l5Sziv0v0L-f3_UG8aBQx7R4fYUS8kKgZdnUFikjwMMUebeZAoH9wsDYXYRLgcTxTuGqsD7RNdIDJWRYoWBSqvrsmwLBbvQnnVV3vlGuZw4VO-C9RorIlyJVCQQVJRe0CMXRQRUwyKFXj21dKCXUmBqgLw/s320/anche-per-te.webp" /></div>
<h3>
Anche per te</h3>
di <b>Nicolò Madia</b><br />
<i>Edizioni Dialoghi</i><br />
Narrativa | Romance | Thriller<br />
<b>ISBN 978-88-9279-144-2</b><br />
<a href="https://www.edizionidialoghi.it/anche-per-te" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 12,00€</a>
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Angela, una giovane novizia colta da forti dubbi esistenziali si ritrova a riflettere sulla sincerità della sua vocazione. Irina, invece, è fuggita dalla povertà del suo Paese natio ed è giunta in Italia in cerca di fortuna; finisce però in balia di un uomo senza scrupoli che la costringe a prostituirsi per pagare i propri debiti di gioco. Infine Giulia, ragazza madre, deve crescere suo figlio senza alcun sostegno, rinunciando agli studi e maturando un sentimento di diffidenza nei confronti dell'altro sesso. Le loro vite incroceranno quella di Claudio, uomo brillante e generoso con alle spalle una vita familiare difficile ma con la vocazione di aiutare il prossimo.</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Nicolò Madia, benvenuto sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: quando hai maturato l’idea di scrivere <i>Anche per te</i>?</h4>
Buongiorno a voi e grazie per ospitarmi nel vostro spazio. In realtà l’idea è nata tanti anni fa, dopo l’ascolto dell’omonimo brano di Lucio Battisti. I personaggi si sono come materializzati nella mia mente ed è venuto naturale costruirgli intorno una storia. Inizialmente volevo realizzare una sceneggiatura cinematografica che ho poi in effetti realizzato parzialmente. Per anni, a causa del lavoro e di varie vicissitudini, il progetto è però rimasto chiuso nel cassetto. Durante il covid poi, ho avuto il tempo e la calma di riflettere e riprendere in mano situazioni lasciate in stand by in passato, così ho deciso di riscrivere Anche per te sotto forma di romanzo.<br />
<br />
<h4>
<i> Anche per te</i> tratta temi di attualità, ce ne vuoi parlare?</h4>
In questo libro si parla di fede, di prostituzione, di famiglia, di sentimenti, di violenza sulle donne. Tutte tematiche estremamente attuali ma che in realtà forse non hanno tempo. Sono tematiche rivolte sicuramente alle donne, ma che possono essere attribuite a qualsiasi essere umano. A tutti capitano momenti della vita in cui è necessario prendere una decisione difficile o affrontare un problema che sembra essere più grande di noi. L’importante è non perdere mai la speranza che le cose possano andare per il verso giusto.<br />
<br />
<h4>
Ci anticipi qualcosa sulle tre protagoniste?</h4>
Angela è una giovane novizia che ormai non si guarda più allo specchio ed inizia a chiedersi se veramente è quella la strada giusta per lei. Irina è una ragazza ucraina arrivata in Italia con la speranza di condurre una vita migliore, invece come spesso accade in questi casi, viene ingannata e costretta a prostituirsi. Giulia è una ragazza madre che ha visto sparire il proprio compagno non appena comunicato di essere incinta e ha rinunciato ai propri sogni per prendersi cura di suo figlio.<br />
Tre donne completamente diverse ma unite dalla sofferenza che riescono a fare squadra in nome del bene e dell’amore nel suo più ampio significato.<br />
<br />
<h4>
Come sei riuscito a raccontare il variegato universo femminile e risultare credibile, senza cadere in stereotipi?</h4>
Spero di esserci riuscito, grazie. Ho provato a rendere queste donne il più reali e terrene possibili, sono donne comuni che è possibile incontrare tutti i giorni e non personaggi da film di Hollywood. È possibile imbatterci in una di loro in qualsiasi momento nell’arco della giornata, basta solo avere la sensibilità di farci caso.<br />
<br />
<h4>
Nel libro compare anche un personaggio maschile, Claudio. Cosa puoi dirci di lui?</h4>
Claudio ha la funzione di collante tra queste tre donne. Riesce in maniera più o meno casuale ad entrare a far parte delle loro vite stravolgendone in effetti le condizioni di partenza. Sembra un uomo senza difetti, un eroe senza macchia, forse anche troppo perfetto. In realtà la sua funzione è altamente simbolica. Rappresenta quel treno che può passare nella vita di tutti noi durante un periodo difficile. Perché il treno passa, sta a noi riconoscerlo e salirci sopra verso un futuro migliore.<br />
<br />
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Proprio per il fatto che in origine era stata pensata come una sceneggiatura credo che il lettore possa facilmente immaginarsi nella propria mente come siano fatti i personaggi e ricostruire le ambientazioni grazie alle descrizioni dettagliate. Riuscire ad “entrare” virtualmente nella storia penso sia uno degli aspetti fondamentali per appassionarsi ad un libro.<br />
<br />
<h4>
Per finire, a chi consigli la lettura di <i>Anche per te</i>?</h4>
Lo consiglio a chiunque voglia immergersi in una storia intensa e coinvolgente che lascia un qualcosa dentro anche quando il libro è finito. Lo consiglio ovviamente a chi già ama leggere ma anche a chi inizia ad approcciarsi alla lettura.<br />
<br />
<h4>
Ringraziamo Nicolò Madia per essere stato con noi e ovviamente gli facciamo un gran in bocca al lupo per il suo romanzo d'esordio!</h4>
<br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-34338678796967171452022-10-14T18:13:00.004+02:002023-06-22T17:58:19.391+02:00Alberto Kofi presenta: La follia di Aiace<img alt="Alberto Kofi presenta: La follia di Aiace" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh27rwBT0q5-Q9dFT7FTf2RvG39sBkqMkRsPHBz_AXhdHaI7swc--E1Y84u8ulrdYA2cvhD0yrcI23llD3H-BEsykgDUmlbsLJhGrfthOrsGMU3mkxkSanvIvAl_GKpLUaeaXUgDjRWkT-Dr3TQdPZ-XR8uzBFBS_hQoYHYDEURDorZTEfqmrS623nCdw/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Alberto Kofi presenta la silloge <i>La follia di Aiace</i> (Europa Edizioni). Un universo mitopoietico ove antico e moderno di fondono in una sintesi prodigiosa.</h2>
<b>Alberto La Prova è in arte Alberto Kofi</b>, nome battezzato in Ghana, terra di adozione alla quale si sente indissolubilmente legato da affetti e numerosi viaggi. È nato a Milano nel 1987, dove ha vissuto qualche anno, poi con la famiglia si è trasferito a Frosinone, da qui l’esigenza di evadere, oppresso dal clima di provincia. <br />
Inizia a 20 anni numerosi trasferimenti: Roma, Modena, Reggio Emilia, ora Londra. <br />
Ha lavorato nel campo dell’immigrazione e poi nell’attività di assistenza, prevenzione ed informazione per i senzatetto e i sofferenti di disagio sociale nella capitale britannica.<br />
Questa è la sua prima pubblicazione.<br />
<br />
<div class="social"> <a href="https://www.facebook.com/alberto.laprovagaliano" rel="nofollow" target="_blank" title="Facebook"><i class="fab fa-facebook"></i></a> <a href="https://www.instagram.com/albertokofi" rel="nofollow" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa-brands fa-instagram"></i></a></div>
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" sandbox="allow-scripts allow-same-origin allow-popups" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B09QY6YJV7&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_A0AXCX7YWBC83MSZE7KB&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>
La follia di Aiace</h3>
di <b>Alberto Kofi</b><br />
<i>Europa Edizioni</i><br />
Poesia<br />
<b>ISBN 9791220113953</b><br />
<a href="https://amzn.to/3rn4HHc" rel="nofollow" target="_blank">ebook 6,64€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3LWhbPv" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 9,40€</a>
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>«Forse, se dovessimo descrivere con una frase l’essenza di Alberto La Prova – in arte Alberto Kofi – in quanto uomo e poeta, potremmo scegliere quest’aforisma: “Non si vive per viaggiare, ma si viaggia per vivere” – o sopravvivere, aggiungerei. Definirei infatti <i>La follia di Aiace</i> una silloge nomade, perché esiste al di là degli assi cartesiani dello spazio-tempo, in un universo mitopoietico ove antico e moderno si fondono in una sintesi prodigiosa; ove uomini, Dei ed eroi si muovono e risuonano dietro le quinte di una perfetta scenografia. D’altronde, la seduzione e la commistione con le suggestioni dell’antica Grecia, si configurano subito come un intreccio indissolubile alle parole del poeta, e una circolarità non accidentale contrassegna la sua piena riflessione metafisica.»<br />
Dalla prefazione di Giuseppe Palladino.
<br />
L'opera ha partecipato al Concorso Premio Città di Napoli.</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Alberto Kofi, benvenuto sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: cos’è per te la poesia?</h4>
Sicuramente scrivere non è un hobby. Ma un’esigenza personale e dolorosa fine a se stessa. Ricordo in adolescenza scrivevo ovunque; fra i banchi di scuola, nei fazzoletti o pezzi di carta.<br />
<br />
<h4>
Chi sono e dove trovi le “muse ispiratrici”?</h4>
Non parlerei di muse ispiratrici. Utilizzo figure o simboli provenienti dal mondo antico greco o dalle culture lontane dall’occidente come i Maori o il mondo Orientale, Africano ed Arabo per filtrare la realtà.<br />
<br />
<h4>
<i>La follia di Aiace</i> è la tua ultima fatica letteraria, ispirata ai miti greci. Quanto tempo ti ha impegnato la sua stesura?</h4>
L’opera è una scelta di componimenti tra venti diverse raccolte inedite composte fra il 2000 e il 2022.<br />
<br />
<h4>
Aiace è un personaggio della mitologia greca, perché hai scelto questo titolo, cosa rappresenta per te?</h4>
Aiace è una figura non proprio protagonista, Ho sempre amato i ruoli secondari e gregari e dal mio punto di vista riflette molto di più le caratteristiche ed emozioni umane. Aiace è caratterizzato da rabbia, pentimento, dolore, passione, follia, morte. Tutte emozioni ed aspetti alla quale tutti noi ci confrontiamo prima o poi.<br />
<br />
<h4>
Che argomenti o che tematiche affronti con <i>La follia di Aiace</i>, ci anticipi qualcosa?</h4>
Solitudine, Pathos, Ricerca interiore.<br />
<br />
<h4>
A chi sono destinati i tuoi componimenti, li hai dedicati a qualcuno in particolare?</h4>
Sono dedicati a tutti nessuno escluso ma forse in maniera più specifica alle parti più deboli e minoritarie ed emarginate della società.<br />
<br />
<h4>
Se esistesse una canzone da abbinare alla tua raccolta, quale sarebbe?</h4>
<i>Amico Fragile</i> di Fabrizio De André.<br />
<br />
<h4>
Hai mai partecipato o hai intenzione di partecipare a qualche concorso di poesia?</h4>
L’opera ha partecipato al Premio Città di Napoli e Premio Città di Como. Personalmente sono restio nel partecipare a concorsi.<br />
<br />
<h4>
Nuovi progetti per il futuro?</h4>
In questi giorni ho iniziato la stesura di una nuova raccolta più intima dal titolo <i>Il diario di Abdul</i>.<br />
<br />
<h4>
Titolo interessante, magari ce ne parlerai la prossima volta. Ringraziamo Alberto Kofi per essere stato con noi e ovviamente gli facciamo un gran in bocca al lupo per i progetti futuri!</h4>
<br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-12715321185577137032022-10-13T17:59:00.008+02:002024-02-18T17:02:44.798+01:00Irina Pampararo presenta: Respiro nomade<img alt="Irina Pampararo presenta: Respiro nomade" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtn4LfpLpMnacVo_LbtlUrByTCjG1hqTDqmXhXdB6oAfZMfJpPI-d3mtUUK1SzYvvhBKDed1GngX7aLaq_6rab_MPp-bRWCRRu--1ZXt5ROhFwcfgKO7-Gq2zi9MDmjr0C4as1IYmAX9OXOqi8qqwjmEZvVDVOQR29YQhQFcpXJ0T-V4bpwj4wzADVRg/s1600/Anteprima_irina-pampararo.webp" width="100%" />
<br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Irina Pampararo presenta <i>Respiro nomade</i> (PubMe-collana Gli scrittori della porta accanto), in uscita il 15 ottobre. Dall’Africa all'Europa, dall’Asia alle Americhe fino all'Oceania. Il giro del mondo a portata di mano.</h2>
<b>Irina Pampararo</b> è uno spirito nomade: nata nel 1967 ad Asmara, in Etiopia, ora Eritrea, è cresciuta in Italia, si è laureata in Francia, ha visitato cinque continenti e più di cinquanta paesi. Dopo aver lavorato a lungo nel Sudest Asiatico, si è stabilita a Bali, in Indonesia, dove lavora come Sales & Marketing Manager per uno studio di design. Oltre a scrivere di viaggi ha due grandi passioni: lo scuba diving e le chiacchiere.<br />
<br>
<div class="social"><a href="https://www.apomondoindonesia.com/" target="_blank" title="Sito web"><i class="fa-solid fa-globe"></i></a> <a href="https://www.instagram.com/apomondo/" target="_blank" title="Instagram"><i class="fa fa-instagram"></i></a></div>
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BHM91TB5&preview=newtab&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_uynUDbRJNBCF5&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>Respiro nomade</h3>
di <b>Irina Pampararo</b><br />
<i>PubMe - collana Gli scrittori della porta accanto</i><br />
Memoir di viaggio<br />
<b>ISBN 979-1254582145</b><br />
<a href="https://amzn.to/3Ctlmhm" target="_blank" rel="nofollow">ebook 2,99€</a><br />
<a href="https://amzn.to/3yBnkuY" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 16,00€</a><br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>«Il fatto che la mia città natale avesse cambiato nazione nell’atlante geografico, e avesse combattuto per non perdere la propria identità, mi sembrava un segno del destino: percepivo già che gli spostamenti sarebbero stati una condizione naturale della mia esistenza. Capii che avrei sempre cercato di rimanere me stessa.»<br />
<br />
Irina nasce con la valigia in mano: appena può, parte. Lo fa da bambina, per fuggire dalla guerra tra Etiopia ed Eritrea; da adolescente, per imparare le lingue; appena maggiorenne, per frequentare l’università; da adulta, per lavorare in giro per il mondo, convinta che il trasferimento in un altro Paese, se dettato da una scelta consapevole, sia fonte di profondo arricchimento.<br />
Questo memoir è un invito a osare, a lasciarsi guidare da intuizioni e percezioni, ad affrontare la vita come una personale ricerca. È un incoraggiamento a coltivare le proprie inclinazioni, a sperimentare percorsi alternativi, non scontati, un esempio di come ci si possa sentire a casa in molti luoghi.<br />
«Sono solo accenni, ricordi in superficie, pensieri che sorvolano luoghi visitati e persone in cui mi sono imbattuta, sprazzi di una vita in movimento. La mia.»</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Irina Pampararo benvenuta sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo dell’intervista. Come e quando è nata l’idea di scrivere <i>Respiro nomade</i>?</h4>
Si è trattato di coincidenze. Prima di trasferirmi qui a Bali, otto anni fa, avevo scritto una trentina di pagine che ripercorrevano le tappe principali della mia vita. Volevo fare il punto della situazione e chiarirmi le idee, in vista di un nuovo spostamento. Poi, quando l’anno scorso ho partecipato a un corso di scrittura creativa, ho pensato di rispolverarlo. È cominciato un viaggio incredibile: temporale, geografico ed emotivo. La scrittura è stata la mia nuova avventura. Ci ho messo impegno e determinazione ma sapevo che non erano ingredienti sufficienti per suscitare interesse. Inoltre, non ero consapevole che la mia vita potesse interessare qualcun altro ed è stata Emma, la mia insegnante, a incoraggiarmi a pubblicarlo. Quando voi della Collana gli Scrittori della Porta accanto mi avete risposto, ho provato un’enorme soddisfazione. Mi è sembrata una magia.<br />
<br />
<h4>
<i>Respiro nomade</i> rievoca un’anima in continuo movimento, che ogni tanto si ferma in qualche parte del mondo a riprendere fiato ma poi riparte. Ci anticipi qualcosa?</h4>
Non potevo scegliere titolo diverso, mi sento una nomade predestinata. Ho cominciato a viaggiare con la famiglia, poi ho proseguito da sola: per studio, vacanza, lavoro. L’aver vissuto un’infanzia cosmopolita in Africa, mi consente di provare empatia per chi non mi somiglia. Mi sento a mio agio in quel melting pot che differenzia sguardi e menti e che mi ha portato a spostarmi più volte. Viaggiare mi fa sentire libera e autonoma, rende la mia vita intensa. Seguo la direzione del vento e dei sogni, adattandoli alle situazioni. Sono disposta a tornare sui miei passi o a fare una nuova deviazione, se lo ritengo necessario.<br />
<br />
<h4>
<i>Respiro nomade</i> è quindi un’opera autobiografica, ripercorre la tua vita, è un memoir di viaggio che racconta i luoghi stupendi che hai avuto modo di visitare, la gente che hai conosciuto e le esperienze uniche e incredibili che hai vissuto. Una cosa te la invidio, infatti è nella mia lista di cose da fare prima di morire: cosa si prova di fronte all’immensità dell’aurora boreale?</h4>
È accaduto in Québec e si è trattato di un evento inaspettato: ho alzato gli occhi al cielo e cominciato a ruotare la testa. La bocca pian piano si apriva, senza riuscire a emettere alcun suono. Sono entrata in una dimensione onirica, l’atmosfera era fiabesca, surreale, magica. Pur sapendo che si trattava di un fenomeno scientifico e naturale, sentivo intorno una presenza soprannaturale. “Ecco gli alieni che si manifestano” pensavo con gioia. In un istante mi sono ritrovata avvolta in pennellate verdi e striature viola, sopraffatta da un senso di pace e armonia.<br />
<br />
<h4>
Sicuramente sei una cittadina del mondo, ma esiste un luogo a cui senti di appartenere di più? Dov’è casa tua?</h4>
Non è facile rispondere. Casa sono gli affetti sinceri, l’equilibrio, le emozioni. Casa è dove mi sento bene, sono me stessa e incontro persone in apparenza diverse da me, ma in realtà simili. Non appartengo a nessun luogo in particolare: una parte di me sarà sempre africana, come la mia terra, un’altra francese, inglese, tedesca e spagnola, come i luoghi in cui ho vissuto e che hanno lasciato una traccia indelebile nel mio animo. Oggi casa è la natura di Bali, mentre Itaca è la casa gialla, persa tra le vigne del Monferrato. Appartengo, invece, alla mia cultura e alla mia lingua: mi sento orgogliosamente italiana.<br />
<br />
<h4>
Una vita sempre in movimento la tua, istantanee di emozioni, ricordi ed esperienze. Quanti Paesi si visitano leggendo <i>Respiro nomade</i>?</h4>
Una quarantina. Ho dovuto “sacrificarne” qualcuno… <br />
Si parte dall’Africa e si arriva in Europa, poi si percorre l’Asia, si approda nelle Americhe e in Oceania. Si fa il giro del mondo, insomma.<br />
<br />
<h4>
Racconti anche il crollo del muro di Berlino, ti trovavi lì in quei fatidici giorni, mentre si scriveva la storia. Conservi davvero un frammento del muro nel tuo cassetto dei ricordi?</h4>
Sì, lo conservo insieme a ricordi indelebili. Mi trovavo a Londra il giorno del crollo e ci ho messo meno di un minuto a decidere che avrei raggiunto Berlino il giorno successivo. “La storia non aspetta”, ho pensato. Sono rimasta una settimana, per vivere un momento storico e inatteso, di felicità collettiva. Un popolo si riuniva dopo trent’anni, il muro che l’aveva diviso si sgretolava poco a poco. Mi sono riversata in un fiume umano di facce incredule, di occhi umidi, di abbracci infinti. Si rideva e si cantava, i clacson suonavano all’impazzata. Non scorderò mai l’emozione di quei giorni.<br />
<br />
<h4>
Una vita vissuta con la valigia in mano. Sul tuo cammino hai incontrato gente e culture differenti, chissà quante leccornie hai avuto modo di assaggiare! Qual è il piatto tipico che ti ha piacevolmente sorpreso, quello che ti ha fatto esclamare “wow”?</h4>
Il Tom Yam Kung, un piatto thailandese: è una zuppa di gamberi, funghi, pomodori e peperoncino. “Wow” è stato pronunciato alla prima cucchiaiata. La gusto sempre con passione e, se è troppo piccante, la stempero con il riso bianco.<br />
<br />
<h4>
Me lo ricorderò, nel caso mi trovassi da quelle parti! Cosa ti attira di più in un luogo?</h4>
Gli incontri, innanzitutto. Amo fondere altri sguardi con il mio, incrociare idee diverse, scaldarmi con sorrisi aperti, emozionarmi davanti a quelli dolci, tristi o sdentati. Poi, la natura e i siti archeologici: riescono a regalarmi stupore assoluto. In ultimo, confesso, vengo attratta dalle birre locali, perfette per gli aperitivi con i compagni di viaggio.<br />
<br />
<img alt="Irina Pampararo" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4aWA2gTB6HqxsGw6uq4vAvhr0U8AESbYkck69n9vnjifQ8H1TPyivPBfAzeI8Rt7tuhvAs9bZvL1_yrreXJwiYXp8QgAvutIk9CVKJEG2WJqWwaAmijUUj26iZnBE5pMhdAKVNNQv8NVxIuteMWtUeZwAKnOk7dO1tZso2Ord-dO-NkscT9oXr3wBhA/s1600/Anteprima.webp" width="100%"/><br>
<br>
<h4>
Una domanda di rito: perché si dovrebbe leggere <i>Respiro nomade</i>?</h4>
Per vivere momenti di leggerezza e viaggiare con la fantasia, ridere ed emozionarsi. Per essere spronati a partire, qualunque sia la destinazione. Per essere ispirati a seguire le proprie inclinazioni, trasformare i sogni in progetti, trasferirsi quando non si trova il coraggio. Per credere in se stessi. Sono racconti di vita e non suggerimenti, perché ognuno di noi ha la propria storia. I curiosi scopriranno paesi nuovi, i viaggiatori ricorderanno luoghi visitati, gli expat si ritroveranno in gioie e difficoltà vissute nei trasferimenti. Ognuno proverà un’emozione diversa.<br />
<br />
<h4>
E ora una d’obbligo: progetti per il futuro?</h4>
Se parliamo di libri ho già un’idea, ma ora voglio solo godermi il piacere di vedere <i>Respiro Nomade</i> pubblicato. Per quanto riguarda il mio lavoro, nei prossimi mesi apriremo due punti vendita, uno a Giacarta e uno a Bali. Ci occuperemo di trasformare oggetti ceramici in sculture, riciclando gli avanzi di produzione, in nome della sostenibilità.<br />
<br />
<h4>Fantastico, ci piacciono le iniziative e i progetti che vanno verso una maggiore sostenibilità. Irina Pampararo, ti ringraziamo per essere stata con noi e ovviamente ti facciamo un gran in bocca al lupo per l'uscita del tuo libro d'esordio che già qualcuno ha avuto, come me, il privilegio di leggere in anteprima [recensione su <a href="https://indonesiaconbru.com/viaggiatori/respiro-nomade/" target="_blank">indonesiaconbru.com</a>].</h4>
<br /><br />
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-75419951588664118552022-10-07T22:23:00.003+02:002023-06-22T17:58:19.423+02:00Imma Pontecorvo presenta: I passi dell'amore, la mia vita con e senza la danza<img alt="Imma Pontecorvo presenta: I passi dell'amore, la mia vita con e senza la danza" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjf8G5cz6iOsctDPkObhKoQbQFFMhgw1KccyFR7Frp5bMETlMuvOjqyI8yDFolqvpSPkgZNh7-SyvT8gMkZChq4p6PWk0sRYQjPpjOCdyJ0qh3onzWRAbDJB1rJTxuTcyLpxZDNnKAoWMbPDKyJ6V-Rpdmql95t066HFULwckan1HQmKcg9rdPPhxyGg/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span>Imma Pontecorvo presenta <i>I passi dell'amore, la mia vita con e senza la danza</i> (Youcanprint). Una grande passione, un rapporto traumatico col proprio corpo, un tuffo nel passato per trovare finalmente l'equilibrio.</h2>
<b>Imma Pontecorvo</b> nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina. <br />
Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. <br />
Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Le sue opere figurano in numerose antologie letterarie. <br />
Nel corso del tempo ha svolto il Corso di scrittura creativa e il Corso di Giornalismo, web journalism e attualmente collabora come Redattrice sul quotidiano nazionale <i>La voce agli Italiani</i>. <br />
Vincitrice – nella sezione favole – al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore" con la favola ecologica <a href="https://amzn.to/3SN18X2" target="_blank" rel="nofollow"><b><i>Nico e il fantastico mondo del mare</i></b></a>, ha al suo attivo varie pubblicazioni che abbracciano diversi generi, dalle sillogi di poesie, ai romanzi rosa fino ai racconti di formazione per ragazzi tra i quali <a href="https://amzn.to/3yqnIwB" target="_blank" rel="nofollow"><b><i>L’azzurro dell’amicizia</i></b></a> (II edizione ampliata, Youcanprint 2019), che tratta il tema del bullismo e cyberbullismo, e <a href="https://amzn.to/3fGW2Ne" target="_blank" rel="nofollow"><b><i>Il Bivio</i></b></a> (PAV edizioni, 2020), che affronta, invece, la tematica sulla sicurezza stradale. <br />
Di recente pubblicazione è il romanzo <a href="https://amzn.to/3MeoWR7" target="_blank" rel="nofollow"><b><i>Il diritto di vivere – La voce di Angela</i></b></a> (Youcanprint, 2021). <br />
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" sandbox="allow-scripts allow-same-origin allow-popups" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0BCS2XQ8Y&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_A0AXCX7YWBC83MSZE7KB&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>
I passi dell'amore<br />
La mia vita con e senza la danza</h3>
di <b>Imma Pontecorvo</b><br />
<i>Youcanprint</i><br />
Narrativa<br />
<b>ISBN 9791221427530</b><br />
ebook 1,99€ – IN USCITA<br />
<a href="https://amzn.to/3xDHCDH" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 11,90€</a>
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Azzurra torna al paese natale in Sicilia per il funerale della nonna Agata e si ritrova ad affrontare fantasmi che credeva di avere lasciato nel passato. Fantasmi legati all'ansia per l'aspetto fisico che adesso si ripresentano perché aspetta un figlio: ora che il suo corpo sta cambiando, le vecchie paure riemergono con prepotenza. In particolare, il rapporto con il suo corpo va in crisi nel momento in cui rimette piede nella vecchia cameretta dove ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza: la stanza, lo specchio in cui per la prima volta a quattordici anni si è vista grassa e brutta e a causa di quella convinzione ha lasciato la danza classica, la sua più grande passione che pratica sin da bambina, una passione che le è stata trasmessa da nonna Agata, ex insegnante di danza. Ed è proprio grazie ai momenti che vive con sua madre Serena, con suo fratello, alla dolcezza di suo marito, Riccardo, alla passione per la danza classica ma soprattutto ad Agata Luna, la splendida bambina che porta in grembo, che Azzurra affronta e sconfigge definitivamente le sue vecchie paure, imparando ad amarsi e ricominciando a danzare. <br />
"Siate rondini in sala, ma non solo. Siate rondini nella vita."</blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autrice racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Imma Pontecorvo, benvenuta sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: quando e come hai maturato l’idea di scrivere <i>I passi dell'amore, la mia vita con e senza la danza</i>?</h4>
Buongiorno a tutti! Questo romanzo nasce dalla mia passione per la danza classica, disciplina che ho praticato quando ero bambina. Purtroppo per motivi personali ho dovuto interrompere questo cammino, ma la passione mi é rimasta nel cuore.<br />
<br />
<h4>
<i>I passi dell’amore</i> è un bel libro in cui passioni e sentimenti s’intrecciano. Che altri temi vengono toccati?</h4>
Oltre al disagio di Azzurra per il suo corpo, troviamo la sua scelta di sospendere la danza. Possiamo ascoltare le parole che Nonna Agata rivolge alla nipote nei riguardi di tale decisione. Il sostegno di Matteo, il fratello di Azzurra, che la coinvolge facendola entrare nel suo mondo sportivo dove Azzurra si rigenera porgendo, però, sempre l'orecchio al suo cuore. E c'è anche un dilemma da parte della piccola Elisa, la sua dolce nipotina che non sa bene se scegliere di praticare la danza classica come sua zia Azzurra, o il nuoto come suo padre.<br />
Ma, c'è un epilogo lieto per ognuna delle vicende che ruotano intorno ai diversi personaggi...<br />
<br />
<h4>
Con questo libro affronti anche un tema ostico, quindi: la non accettazione del proprio aspetto fisico della protagonista. Puoi dire qualcosa di più ai nostri lettori?</h4>
La protagonista é una giovane donna, Azzurra, che ha ereditato la passione per la danza classica da sua nonna, Agata, ex insegnante di danza classica. Azzurra é in dolce attesa di una bambina e quando vede il suo corpo trasformarsi, ritorna indietro nel tempo, agli anni della sua adolescenza, quando si vedeva con un corpo non propriamente filiforme ma un po' robusto, morbido. Questo flashback insinua nella sua mente delle forti sensazioni di disagio che offuscano la bellezza del diventare mamma e la gioia di danzare.<br />
<br />
<h4>
I luoghi del libro sono reali o di fantasia?</h4>
I luoghi del libro sono reali, la Sicilia e Roma sono due splendide realtà.<br />
<br />
<h4>Quanto tempo ti ha impegnato la sua stesura?</h4>
La stesura di questo libro ha un percorso particolare: l'ho iniziata diversi anni fa, in seguito a una mia poesia dalla quale é nata, poi, una silloge che si intitola proprio <a href="https://amzn.to/3T5QaM1" target="_blank" rel="nofollow"><i>A passi di danza sui miei pensieri</i></a>. Parliamo del 2016.<br />
Successivamente l'ho interrotta per dare precedenza ad altri scritti, nel periodo del lockdown l'ho ripresa con il sostegno di un'eccezionale maestra di danza classica in pensione che ha trascorso la vita a ballare e mi ha impartito quelle nozioni che hanno dato vita ai paragrafi del libro che si alternano ai capitoli. Dopo diverse revisioni e riflessioni, ho deciso di pubblicarlo.<br />
<br />
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
L'aspetto più interessante del libro credo sia quel sentimento d'amore che "danza" tra i personaggi, quel valore assoluto della famiglia, il sostegno, supporto, la forza di superare ogni ostacolo che nasce dalla vicinanza degli affetti veri, autentici, profondi.<br />
<br />
<h4>
C'è qualcosa di autobiografico in Azzurra?</h4>
Azzurra, per me, é stato un po' come il mio Alter ego.<br />
Come se avessi trasmesso a lei il mio sogno di diventare una ballerina di danza classica e lei avesse realizzato questo desiderio.<br />
<br />
<h4>
Per finire, a chi consigli la lettura de <i>I passi dell’amore, la mia vita con e senza la danza</i>?</h4>
Be', innanzitutto non posso esimermi dal consigliare la lettura di questo libro a chiunque ami la danza classica, ai giovani, soprattutto alle giovanissime, affinché comprendano che l'essenziale é accettarsi così come si é, anche con qualche chilo in più, perché non é questo che ci rende meno belle. La vera bellezza, é quella del cuore, dei sentimenti. E poi, a coloro che hanno un sogno che, magari, certi eventi della vita hanno interrotto: siate tenaci nel perseguirlo, sempre e comunque.<br />
Semplicemente a chiunque abbia il desiderio di leggere un libro romantico.<br />
<br />
<h4>
Ringraziamo Imma Pontecorvo per essere stata con noi e ovviamente le facciamo un gran in bocca al lupo per i progetti futuri! </h4>
Grazie infinite a voi che mi avete dato l'opportunità di parlare del mio libro!
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8374075239772435691.post-70064375807465827392022-09-09T17:15:00.006+02:002023-06-22T17:58:19.419+02:00Leonardo Gaglio presenta: Il rito del caffè, le storie di una ladra di tazzine<img alt="Leonardo Gaglio presenta: Il rito del caffè, le storie di una ladra di tazzine" border="0" data-original-height="477" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaNt7sPMHamauloZLPgW7KFI8Bm4eD4hzXPoU8mJvoRO3sNWTJH-VedRBgIvJdj8LZnI8-EEzaY5x-fOhubK3tYYUTsecdoMo4Rbx18yk1AbpI-DOrZRxBn-0HEZ2jox28ENT3tSPqkHD3is4I2RnmSQ5ihqUcgrJMVCM68R6jZasAgHEN61tva8MSpw/s1600/Anteprima.webp" width="100%" /><br /><br />
<h2><span class="h2-post"> Presentazione Libri </span><span class="nome-autore">Intervista a cura di Silvia Pattarini. </span> Leonardo Gaglio presenta <i>Il rito del caffè: le storie della ladra di tazzine</i> (KDP Amazon). Racconti di vita, attimi di quotidianità narrati con stile quasi orientale. </h2>
<b>Leonardo Gaglio </b>è un medico chirurgo originario di Montelepre, un piccolo paesino della provincia di Palermo. <br />
Nell’adolescenza ha esordito con opere in versi, riscuotendo allori in vari concorsi nazionali e internazionali. <br />
Nel 2020 pubblica tramite il portale Amazon il suo primo volume di prosa <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/06/quarantena-14-storie-ai-tempi-del-coronavirus-racconti-di-vita-di-leonardo-gaglio.html" target="_blank"><b><i>Quarantena: 14 storie ai tempi del Coronavirus</i></b></a>. Un libro nato dalla sua esperienza di medico a Bergamo durante una delle pagine più buie della Covid19 in Italia. Il volume apprezzato dalla critica è stato per molte settimane in vetta alle vendite ed ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.<br />
Dopo due anni, nel 2022, decide di tornare a pubblicare un nuovo libro <i>Il rito del caffè. Le storie della ladra di tazzine</i>. Sulla stregua della sua prima opera, un’antologia di vita quotidiana che racconta della vita ai giorni d’oggi.<br />
Oggi lavora a La Spezia e divide la sua vita tra la Liguria e la Sicilia.<br />
<br /><br />
<div class="iframe-amazon"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" sandbox="allow-scripts allow-same-origin allow-popups" src="https://leggi.amazon.it/kp/card?asin=B0B7NTL1YC&preview=inline&linkCode=kpe&ref_=cm_sw_r_kb_dp_A0AXCX7YWBC83MSZE7KB&tag=gliscrittdell-21" style="max-width: 100%;" type="text/html" width="336"></iframe></div>
<h3>
Il rito del caffè<br />
Le storie della ladra di Tazzine </h3>
di <b>Leonardo Gaglio</b><br />
<i> Independently published</i><br />
Racconti <br />
<b>ISBN 979-8838486202</b><br />
ebook 5,99€<br />
<a href="https://amzn.to/3R6kgOt" rel="nofollow" target="_blank">cartaceo 13,00€</a>
<br />
<h4>
Sinossi </h4>
<blockquote>Leonardo Gaglio ritorna con un libro fatto di ricordi, profumi d’infanzia e aneddoti che lo riportano a casa. Dopo <a href="https://amzn.to/3TcD1lb" rel="nofollow" target="_blank"><i>Quarantena: 14 storie ai tempi del Coronavirus</i></a>, un nuovo bignami dei buoni sentimenti dove potersi riconoscere e concedersi un momento per riflettere sulla propria vita.<br />
<br />
<i> Chissà se sentivano la mancanza di non avere accanto a sé tazzine uguali a loro o se erano felici di questo, sapendo di essere ognuna diversa e unica nel proprio genere. Mia mamma probabilmente le avrebbe ordinate per colore o dimensione, loro invece stavano disordinate senza alcuna ragione. Del resto erano tazzine, non potevano farsi domande, né scegliere il proprio posto.<br />
“Allora su, il caffè si fredda. Hai scelto?”.</i></blockquote>
<br /><br />
<div style="text-align: center;"> <h3>L'autore racconta</h3></div>
<br /><br />
<h4>Leonardo Gaglio, benvenuto sul blog <a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/" target="_blank">Gli scrittori della porta accanto</a>. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: quando e come hai maturato l’idea di scrivere <i>Il rito del caffè: le storie della ladra di tazzine</i>?</h4>
Questo libro è dedicato ad una mia grande amica che ha ispirato interamente il personaggio principale del romanzo: Gemma. Seppur, leggendo le pagine, la protagonista appare così strana da sembrare frutto della fantasia dell’autore, in realtà esiste davvero. Durante una telefonata, mentre lei mi raccontava una delle sue mirabolanti avventure, ho compreso che non potevo tenere tutta quella “stranezza” per me ma dovevo condividerla con gli altri. Partendo quindi da una base autobiografica ho dato avvio al libro. A fare da sfondo alla vicenda le atmosfere della mia infanzia e della mia Sicilia.<br />
<br />
<h4>
Quanto tempo ti ha impegnato la stesura?</h4>
Due anni. Ho deciso di prendermi tutto il tempo di cui avevo bisogno al fine di fare un’attenta revisione del romanzo e creare una trama letteraria accattivante che potesse comunque trascinare il lettore perfettamente nelle atmosfere evocate.<br />
<br />
<h4>
Ci ricordi i titoli delle precedenti pubblicazioni?</h4>
Il piccolo libro con cui esordito è stato <i>Quarantena: 14 storie ai tempi del Coronavirus</i>. <br />
Frutto letterario della mia esperienza come medico presso la città di Bergamo allo scoppiare della pandemia.<i> Quarantena</i> ha avuto un grande successo mediatico dovuto all’argomento trattato seppur è stato per me un testo molto doloroso da scrivere con l’unico obbiettivo di mostrare alla gente cosa si è vissuto in quei luoghi. Mi sono distaccato dai contenuti del mio primo libro ma ho mantenuto lo scopo, cercare di sensibilizzare il pubblico a tematiche importanti, non con l’intento di insegnare qualcosa ma di permettere “cristallina consapevolezza”.<br />
<br />
<div class="leggi-anche"><span class="h2-post"> Leggi anche </span><a href="https://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2020/06/quarantena-14-storie-ai-tempi-del-coronavirus-racconti-di-vita-di-leonardo-gaglio.html" target="_blank">Quarantena: 14 storie ai tempi del Coronavirus, racconti di vita di Leonardo Gaglio</a></div>
<br />
<h4>
<i>Il rito del caffè: le storie della ladra di tazzine</i> è un titolo accattivante, ci anticipi qualcosa?</h4>
Considero questo libro una piccola enciclopedia delle emozioni. Racconti di vita, attimi di quotidianità narrati con stile quasi orientale si alternano alla vicenda principale del romanzo. Come nella realtà, ad un certo punto, ci si accorge che tutto quello che si è vissuto ha un senso o almeno è servito per crescere. Il co-protagonista del romanzo, insieme al lettore, intraprende tra le pagine un vero e proprio percorso di formazione: trae da ciò che lo circonda le ragioni delle sue scelte. Non esiste di certo una scelta giusta o sbagliata; come dice Gemma, alla fin fine non sapremmo mai cosa sarebbe successo se non avessimo imboccato quella strada.<br />
<br />
<h4>
La protagonista del tuo libro è la ladra o anche le tazzine giocano un ruolo importante? O magari la trama rivelerà altri personaggi?</h4>
Sono tanti i personaggi che si alternano. Ognuno di loro ha una funzione importantissima. Spesso il lettore finisce per affezionarsi all’uno o all’altro. Niente è lasciato al caso, fate quindi attenzione ai particolari che vi serviranno per trarre le considerazioni al termine del romanzo.<br />
<br />
<h4>
Una miscellanea di emozioni, ricordi e tradizioni. I luoghi del libro sono reali o di fantasia?</h4>
È lo stesso co-protagonista a rispondere a questa domanda nelle prime pagine del libro. “Nessun autore può scrivere di qualcosa che non ha vissuto, anche i libri che parlano di posti fantastici, anche quei posti, credo, lo scrittore li abbia visti… magari nei suoi sogni”.<br />
<br />
<h4>
Qual è l’aspetto del tuo libro che ti piace di più e vorresti che il pubblico apprezzasse?</h4>
Il libro è costruito appositamente su più piani che possono essere apprezzati in base alla sensibilità del lettore. È un onore per me che già qualcuno dedichi del tempo alle mie parole ma sarei felice se trovasse quel momento di “consapevolezza” di cui parlavo prima. Dovrebbe essere questa la funzione dei libri: toccarci intimamente fino a farci cambiare.<br />
<br />
<h4>
Perché si dovrebbe leggere <i>Il rito del caffè: le storie della ladra di tazzine</i>?</h4>
Per guardare il mondo, le persone che ci circondano, con occhi diversi. Per non sentirsi mai soli. Per crescere e comprendere che forse siamo solo piccoli granelli di sabbia governati da tempestose emozioni.<br />
<br />
<h4>
Concludiamo con una domanda d’obbligo: progetti per il futuro?</h4>
Qualcosa è già in cantiere. Penso che mi servirà ancora del tempo prima di portarlo alla luce ma spero di tornare presto. Nel frattempo ci si vede in giro per un caffè ma attenzione alla ladra di tazzine!<br />
<br />
<h4>
Ringraziamo Leonardo Gaglio per essere stato con noi e ovviamente gli facciamo un gran in bocca al lupo per i progetti futuri!</h4>
<table class="boxautore"><tbody><tr><td><div class="foto-pattarini"></div><br />
<span class="nomebox">Silvia Pattarini</span><br />
<div class="pattarini"><div class="libri"></div><div class="collana"></div></div><div class="social"><a href="https://www.facebook.com/silvia.pattarini.39?fref=ts" title="Profilo FB"><i class="fa fa-facebook-square"></i></a> </div>
<div class="vai_alla_scheda"><a href="http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/p/silvia-pattarini.html" target="_blank">SCHEDA DELL'AUTRICE</a></div></td></tr></tbody></table><br />Silvia P.http://www.blogger.com/profile/16605429569827750049noreply@blogger.com0