I tesori nascosti di Giotto, De Chirico, Arcimboldo, Escher e Bresson

Arte | Di Gianna Gambini. Mostre di novembre: Giotto, De Chirico, Arcimboldo, Escher e Bresson, tesori nascosti, tra pittura e fotografia.

Lo scorso mese vi abbiamo presentato molte esposizioni interessanti e inedite che hanno temperato un autunno già di per sé piuttosto mite. Nel mese di novembre, invece, oltre alle numerose occasioni espositive già citate in ottobre, vi offriremo un assaggio delle ricchezze itineranti ospitate dalle maggiori città italiane.

Arcimboldo a Roma fino al prossimo 11 febbraio.

Fino al prossimo 11 febbraio Palazzo Barberini a Roma ospiterà l’esposizione di disegni e dipinti di Giuseppe Arcimboldi, noto come Arcimboldo. Le esposizioni di opere di questo poliedrico e imprevedibile artista sono rare, soprattutto per la difficoltà di riunire le sue creazioni provenienti da tutto il mondo. La mostra è suddivisa in sei sezioni: L’ambiente milanese ospita dipinti di artisti contemporanei a Arcimboldo, A corte tra Vienna e Praga vede esposti ritratti svolti dal pittore alla corte asburgica, Studi naturalistici e Wunderkammer, accoglie alcuni pezzi da collezione reperiti dai sovrani asburgici per impreziosire le loro Wunderkammern: molti oggetti, considerati “meraviglie della natura”, come zanne, coralli, oggetti curiosi, e alcuni dipinti raffiguranti gli “irsuti” (uomini ipertricotici che venivano portati di corte in corte come divertissement e intrattenimento), Teste reversibili, ospita le celeberrime immagini di nature morte che, ruotate di 180 gradi, assumono una conformazione del tutto diversa, infine la sezione Pitture ridicole trasmette il gusto dell’ironia del pittore milanese tramite le sue caricature.
Per info www.arcimboldoroma.it.

Da Giotto a De Chirico. I tesori nascosti, a Catania, fino al 20 maggio.

Il 26 ottobre scorso, nella cornice del Castello Ursino di Catania, è stata inaugurata la mostra “Da Giotto a De Chirico. I tesori nascosti”, curata da Vittorio Sgarbi. Fino al 20 maggio 2018 la città etnea ospiterà un lungo viaggio tra le opere degli artisti più noti dal XIII al XX secolo della storia dell’arte italiana. Si potranno ammirare più di 100 opere di pittori del calibro di Giotto, il Battistello, il Veronese, Guido Cagnacci, Mattia Preti, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Renato Guttuso. Durante il percorso sarà possibile ammirare anche l’opera Maddalena Addolorata attribuita da alcuni storici dell’arte a Caravaggio.
Per info www.itesorinascosti.it.

Escher a Pisa, fino al 28 gennaio.

Cogliendo l’occasione di visitare la città di Pisa, che ospiterà tra l’altro il Pisa Bookfestival dal 10 al 12 novembre, è interessante la mostra che vede esposte al Palazzo Blu le opere del pittore Escher. L’esposizione, aperta fino al 28 gennaio Escher, oltre il possibile, accoglie le opere ipnotiche e visionarie dell’artista in un contesto arricchito da innovazioni multimediali create dall’architetto Cesare Mari. I visitatori potranno ripercorrere le tappe della creatività dell’artista, soffermandosi in modo particolare sui lunghi e decisivi soggiorni in Italia, tra scenari naturali e memorie artistiche che segnarono in modo profondo il suo stile: l’artista esplora l’illusione visiva, attraverso composizioni di carattere geometrico o con la creazione di architetture “impossibili”. Insieme a una selezione straordinaria di oltre cento opere di Escher, sono esposte alcune testimonianze dei secoli precedenti, molte delle quali provenienti da Pisa stessa: frammenti marmorei, tarsie lignee con la rappresentazione di solidi geometrici, le incisioni di G.B. Piranesi con architetture fantastiche e prospettive suggestive. La mostra si articola in nove sezioni: Volti, Animali, Oggetti e riflessi, Geometrie e ritmi, Paesaggi, L’artista, Architetture fantastiche, Nature, Autoritratti ed è assolutamente imperdibile, alla luce del fatto che raramente opere di questo artista surreale sono visibili in Italia.
Per info palazzoblu.it.

I capolavori di Bresson a Palermo fino a febbraio.

La Galleria d’Arte Moderna di Palermo ospiterà fino a febbraio 2018 le opere di uno dei più grandi fotografi mai esistiti: Henri Cartier Bresson. La particolarità dei suoi capolavori risiede nel fatto che ogni scatto rifiuta qualsiasi tipo di revisione, poiché ciò che interessa al fotografo è intrappolare nell’immagine l’istantaneità del soggetto rappresentato.

Fotografare, è riconoscere un fatto nello stesso attimo ed in una frazione di secondo e organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. È mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore.

Seguendo le parole del fotografo, Denis Curti, curatore della mostra, vuol far conoscere ai visitatori il modus operandi del fotografo, per questo il percorso espositivo offre spunti ed opere mirate alla comprensione dello stile immediato e spontaneo dell’artista. La mostra, ospitante 140 scatti, rende omaggio alla fotografia intesa come riproduzione fedele della realtà storica e sociologica percepita dall’autore.
Per info www.mostracartierbresson.it.

Gianna Gambini Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze. Dopo aver conseguito alcuni master e il diploma di specializzazione presso la SISS di Pisa, lavora come insegnante, presso la Scuola Secondaria di Primo grado. Sposata con una figlia vive nel comune di Terranuova Bracciolini. Tartarughe marine, 0111Edizioni. Equilibrio precario, 0111Edizioni. SCHEDA DELL'AUTORE

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