Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Silvia Pattarini: "Aìli che voleva correre" di Adriana Pillitu

Un romanzo che mi ha colpito molto, di quelli che ti arrivano e ti lasciano qualcosa dentro. Adriana Pillitu ci propone il dramma dell’emigrazione ai nostri giorni.
È una sorta di “storia nella storia” quella che affronta sapientemente l’autrice, facendola inventare da un giornalista, inviato in missione sull’isola, viene da pensare a Lampedusa anche se il nome non è esplicito.
Ne esce una storia molto emozionante, che parte dalla fine di una vita e, girando all’indietro la clessidra del tempo, il lettore si trova catapultato nel cuore dell’Africa, e ha modo di apprendere la vita della giovane sventurata protagonista, cui viene concesso di farsi conoscere attraverso la fantasia del giornalista.
C’è così modo di immaginare e comprendere un punto di vista alternativo, e apre una finestra su quella che è la concausa del dramma dell’emigrazione ai nostri giorni: i trafficanti di uomini. Ogni giorno ci vengono propinati solo gli sbarchi, gli arrivi di massa che assumono proporzioni bibliche, talvolta drammatiche, ma vi siete mai chiesti il perché si parte? Quali ragioni spingono a partire, rischiando la vita?
Un libro che sicuramente vi farà riflettere, vi provocherà e vi aprirà la mente a tanti perché, che resteranno senza risposte. Una lettura molto attuale e coinvolgente che non ha la pretesa di farci comprendere ma, semplicemente, ci orienterà a guardare con occhi diversi tutte quelle migliaia di persone che ogni giorno approdano sulle nostre coste, con la speranza nel cuore, in cerca di una prospettiva futura.
Consigliato a tutti, specie a coloro che sono portati a giudicare in modo pregiudizievole gli immigrati o il fenomeno dell’emigrazione in sé.


AÌLI CHE VOLEVA CORRERE | Scheda del libro 
di Adriana Pillitu 
0111Edizioni  
Mainstream | Diritti umani
ISBN 978-88-6690-213-3 
cartaceo 14,00€ | La banda del book 
ebook 3,99€ | Bookrepublic 

“ Aìli che voleva correre” è la storia di un sogno e di un viaggio. Anzi, due: il viaggio di una ragazza, di nazionalità etiope, che recide il legame con il suo passato, la sua famiglia e la sua terra per la realizzazione di un sogno e il viaggio interiore di un giornalista, Guido, il quale, attraverso il racconto della vita di Aìli e della sua morte, interroga la sua coscienza e vive la sua trasformazione.
Parte da Genova, sua città, per un’isola del Mediterraneo. Colpito dai corpi, privi di vita, che vede nell’obitorio del cimitero, si sofferma su quello di una giovane ragazza. Soprattutto questa morte lo turba profondamente e decide di scriverne la storia, immaginandola.
La ricostruzione della vita della ragazza, come persona ma soprattutto come donna, sarà per il giornalista l’occasione di un suo viaggio interiore che lo porterà alla consapevolezza di sé e dei valori sopiti nella sua anima. La sua vita, umana e professionale, acquisterà da quel momento un significato nuovo.






Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.



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