Noir ISBN 978-88-97823-34-6 cartaceo 15,90€ | Ibs ebook 3,99€ | Amazon Il libro narra la vita professionale e personale di Luca Mariani, un uomo che ha scelto di indossare la divisa della Guardia di Finanza perché intende realizzare i propri ideali di giustizia e amore per la Patria. Si troverà a scoperchiare pentole bollenti, ad indagare su organizzazioni e traffici internazionali, a rischiare la vita, senza mai retrocedere di un passo, anche quando le circostanze consiglierebbero grande cautela. Ha paura? Sì! Per sé e per i propri cari: la paura è sentimento dei coraggiosi, chi non la prova è, probabilmente, solo un incosciente. |
Raccontaci qualcosa di te: chi è Alessandro nella vita di tutti i giorni?
Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Chi sono? Un uomo come tanti, con la passione per la lettura.
(In verità anche per i viaggi, la cucina, la montagna, la vela, le moto, gli orologi meccanici datati…)
Cinquant’anni, bancario, vivo a Padova con moglie, figlia, gatta e cane.
Per lavoro e per diletto ho avuto modo di girare il nostro Paese in lungo e in largo rubando idee, personaggi, scenari, gusti e profumi che ho cercato di condensare tra le righe.
Questo è il primo romanzo che pubblichi?
Sì. Luca Mariani è uscito prima in eBook - seguito da Giulia Martini e da Salvatore Caruso - per scelta dell’Editore (La Ponga). Successivamente i racconti sono stati raccolti nell’omnibus “Luca Mariani, la trilogia completa” che è disponibile sia in formato elettronico che cartaceo.
Veniamo all’opera, una trilogia. Com’è nata l’idea? È già nata come trilogia oppure… un libro tira l’altro?
Tutto è nato casualmente: inizi a scrivere e una pagina tira l’altra e le storie si susseguono come se fossero i protagonisti a narrarle. Nel racconto ci sono parecchi camei, al lettore trovarli!
Ci racconti di che cosa parla? A quale genere appartiene?
La trilogia narra il vissuto professionale e personale di un uomo che ha scelto d’indossare la divisa e servire il proprio Paese. Lo scenario è costituito dall’amato Stivale con qualche puntatina fuori confine, quando le indagini lo richiedono.
Il genere? Mah, non amo le etichette, ma mi dicono che i miei racconti sono terribilmente noir e, a volte, un po’ troppo pulp!
Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questi romanzi? C’è qualcosa di autobiografico?
Parecchio. Credo che sia difficile scrivere non essendo coinvolti. I personaggi ti “entrano dentro” e diventano un tutt’uno con lo scrittore. Nella fase di editing, invece, devi prendere le distanze da storia e protagonisti e soppesare ogni parola, ogni frase, ogni paragrafo con massima terzietà.
Qualcosa di autobiografico c’è per forza, involontariamente: penso sia impossibile dipingere senza sporcarsi un po’ coi colori, per quanto abbia cercato di evitare commistioni.
Per scrivere la tua opera hai dovuto svolgere delle ricerche?
Sì, mi sono documentato : libri, internet e stressando amici e parenti per avere informazioni dettagliate su indagini mediche, veleni, procedure, armi e munizioni… Insomma, la storia è di fantasia ma realistica.
C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo romanzo?
Tanti e molto chiari (credo). Sono certo che molti lettori li condivideranno.
Il finale chi l’ha deciso? Tu o i tuoi personaggi?
Potrei dire insieme, la storia era nella mia testa ma la trama si compone e si snoda grazie ai “suggerimenti” dei protagonisti. Alcuni lettori mi hanno detto che il finale è reciso, un colpo di cesoia inatteso, forte e repentino. Non tutti amano questi epiloghi ma credo che sia divenuto un mio tratto distintivo.
Grazie per essere stato con noi, Alessandro. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.
Grazie a voi per l’opportunità e a presto!
Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Chi sono? Un uomo come tanti, con la passione per la lettura.
(In verità anche per i viaggi, la cucina, la montagna, la vela, le moto, gli orologi meccanici datati…)
Cinquant’anni, bancario, vivo a Padova con moglie, figlia, gatta e cane.
Per lavoro e per diletto ho avuto modo di girare il nostro Paese in lungo e in largo rubando idee, personaggi, scenari, gusti e profumi che ho cercato di condensare tra le righe.
Questo è il primo romanzo che pubblichi?
Sì. Luca Mariani è uscito prima in eBook - seguito da Giulia Martini e da Salvatore Caruso - per scelta dell’Editore (La Ponga). Successivamente i racconti sono stati raccolti nell’omnibus “Luca Mariani, la trilogia completa” che è disponibile sia in formato elettronico che cartaceo.
Veniamo all’opera, una trilogia. Com’è nata l’idea? È già nata come trilogia oppure… un libro tira l’altro?
Tutto è nato casualmente: inizi a scrivere e una pagina tira l’altra e le storie si susseguono come se fossero i protagonisti a narrarle. Nel racconto ci sono parecchi camei, al lettore trovarli!
Ci racconti di che cosa parla? A quale genere appartiene?
La trilogia narra il vissuto professionale e personale di un uomo che ha scelto d’indossare la divisa e servire il proprio Paese. Lo scenario è costituito dall’amato Stivale con qualche puntatina fuori confine, quando le indagini lo richiedono.
Il genere? Mah, non amo le etichette, ma mi dicono che i miei racconti sono terribilmente noir e, a volte, un po’ troppo pulp!
Quanto ti ha coinvolto intimamente la stesura di questi romanzi? C’è qualcosa di autobiografico?
Parecchio. Credo che sia difficile scrivere non essendo coinvolti. I personaggi ti “entrano dentro” e diventano un tutt’uno con lo scrittore. Nella fase di editing, invece, devi prendere le distanze da storia e protagonisti e soppesare ogni parola, ogni frase, ogni paragrafo con massima terzietà.
Qualcosa di autobiografico c’è per forza, involontariamente: penso sia impossibile dipingere senza sporcarsi un po’ coi colori, per quanto abbia cercato di evitare commistioni.
Per scrivere la tua opera hai dovuto svolgere delle ricerche?
Sì, mi sono documentato : libri, internet e stressando amici e parenti per avere informazioni dettagliate su indagini mediche, veleni, procedure, armi e munizioni… Insomma, la storia è di fantasia ma realistica.
C’è qualche messaggio particolare che speri di comunicare attraverso questo romanzo?
Tanti e molto chiari (credo). Sono certo che molti lettori li condivideranno.
Il finale chi l’ha deciso? Tu o i tuoi personaggi?
Potrei dire insieme, la storia era nella mia testa ma la trama si compone e si snoda grazie ai “suggerimenti” dei protagonisti. Alcuni lettori mi hanno detto che il finale è reciso, un colpo di cesoia inatteso, forte e repentino. Non tutti amano questi epiloghi ma credo che sia divenuto un mio tratto distintivo.
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di Elena Genero Santoro Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni. Perché ne sono innamorata, Montag L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate Un errore di gioventù, 0111 Edizioni Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni. |
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