Babbo Natale e i bambini. In genere ci credono fino a sette, otto anni. Poi scoprono che non esiste e che, quindi, i genitori hanno sempre mentito. Meglio salvare la credibilità svelando per primi il segreto o perdere la faccia per non anticipare il tramonto di un'illusione?
Il Natale. Beh, lo sappiamo tutti, celebra la nascita di Gesù, è un passaggio importante e decisivo della cultura Cristiana. Dio non è più lontano, distante, ma si rivela al mondo, entra a farvi parte. Per i credenti mica robetta da poco.
In realtà, anche i non Cristiani, volenti o no, sono coinvolti dal periodo di festa che è diventato, con la secolarizzazione, festa della famiglia, della solidarietà, ma anche una bella scusa per lo scambio di doni. Ha in realtà assunto un’enorme rilevanza dal punto di vista economico, è un indicatore importante dello stato dell’economia: se va male il Natale, vuol dire che siamo in mezzo a grossi problemi...
Comunque, come sempre, anche quest'anno arriva puntuale.
Personalmente, il primo desiderio che avrei, sarebbe di addormentarmi intorno al 20 dicembre e risvegliarmi felicemente riposato il 7 gennaio successivo, desiderio che non sono naturalmente mai riuscito a realizzare. Perciò mi sono adattato ai natalizi festeggiamenti, anche agevolati dalla presenza in casa di una bambina sotto gli otto anni di età. Il presepe è troppo impegnativo, ci accontentiamo dell'albero con le lucette.
Personalmente, il primo desiderio che avrei, sarebbe di addormentarmi intorno al 20 dicembre e risvegliarmi felicemente riposato il 7 gennaio successivo, desiderio che non sono naturalmente mai riuscito a realizzare. Perciò mi sono adattato ai natalizi festeggiamenti, anche agevolati dalla presenza in casa di una bambina sotto gli otto anni di età. Il presepe è troppo impegnativo, ci accontentiamo dell'albero con le lucette.
Fino ai sette, otto anni, siamo ancora pieni di illusioni e propensi a credere a tutto ciò che ci dicono i nostri genitori. Poi, sappiamo che le cose cambieranno di molto.
In noi genitori i bambini ripongono la loro fiducia. Questo è il periodo nel quale aspetteranno Babbo Natale che, con la slitta trainata dalle renne, porterà loro i regali. Crederanno a questa nostra invenzione, anche perché ben supportata da tutta la struttura educativa, dai parenti, ma anche da maestre e bidelli, tutta la scuola sostiene questa presunta innocua bugia.
La perdita di questa illusione avviene di solito dopo i sette, otto anni. Può essere un'esperienza banale ma anche dolorosa e può diventare una tappa delicata della vita del bambino, visto che coinvolge la natura dei legami che intrattiene con le persone che gli stanno intorno e che per anni gli hanno mentito.
È l'età in cui alla verità ci arriveranno comunque da soli, perché, essendo un po' più svegli e attenti, noteranno che quando Babbo Natale si siede si intravvedono i pantaloni e anche le scarpe di papà, noteranno anche l'elastico che regge la barba finta, noteranno anche che un membro della famiglia scompare ogni volta che compare Babbo Natale.
Se lasciamo arrivare questo momento, che giungerà inevitabilmente, ci saremo giocati per sempre la fiducia dei nostri bambini e anche la possibilità di intervenire in modo un po' più razionale. Perciò sarebbe meglio essere noi a rendere partecipi del noto segreto i nostri bambini, tentando di trasformare la prevedibile delusione, in un fatto positivo, facendo capire al nostro pargolo che la conoscenza di questo segreto lo farà entrare di diritto nel mondo dei grandi e che lui stesso dovrà conservarlo nei riguardi dei suoi amici più piccoli o dei fratellini. Sarà un modo, se lo cogliamo in extremis, di mantenere un po' di fiducia e autorevolezza prima che, scoprendo da soli la verità, ci considerino dei racconta balle per il resto dei nostri giorni.
È l'età in cui alla verità ci arriveranno comunque da soli, perché, essendo un po' più svegli e attenti, noteranno che quando Babbo Natale si siede si intravvedono i pantaloni e anche le scarpe di papà, noteranno anche l'elastico che regge la barba finta, noteranno anche che un membro della famiglia scompare ogni volta che compare Babbo Natale.
Se lasciamo arrivare questo momento, che giungerà inevitabilmente, ci saremo giocati per sempre la fiducia dei nostri bambini e anche la possibilità di intervenire in modo un po' più razionale. Perciò sarebbe meglio essere noi a rendere partecipi del noto segreto i nostri bambini, tentando di trasformare la prevedibile delusione, in un fatto positivo, facendo capire al nostro pargolo che la conoscenza di questo segreto lo farà entrare di diritto nel mondo dei grandi e che lui stesso dovrà conservarlo nei riguardi dei suoi amici più piccoli o dei fratellini. Sarà un modo, se lo cogliamo in extremis, di mantenere un po' di fiducia e autorevolezza prima che, scoprendo da soli la verità, ci considerino dei racconta balle per il resto dei nostri giorni.
Non preoccupatevi, di misteri poi ne incontreranno altri nella vita, uno su tutti: provate a riporre gli auricolari del vostro cellulare sul comodino e poi andare a letto, di sicuro quando li riprendete la mattina successiva saranno attorcigliati e annodati. Altro che Babbo Natale, questo è il vero mistero a cui nessuno saprà mai dare una spiegazione!
Buon Natale.
Angelo Gavagnin |
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