Libri Comunicato stampa. Ed è subito Natale (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), del collettivo Gli Scrittori della Porta Accanto: un'antologia di racconti ispirati al Natale.
Da quando si era trasferito a Londra, le visite ai suoi genitori si erano via via fatte sempre più rade; man mano che la sua carriera cresceva, il tempo libero diventava sempre meno. In alcuni periodi, le settimane di lavoro si susseguivano senza nemmeno l'intercalare di un giorno diriposo e lui riusciva a raggiungere la sua patria solo quando stava per scoppiare e il desiderio del suo limpido mare di Sardegna si faceva talmente intenso da procurargli persino un dolore alla bocca dello stomaco.
Ma oramai erano due anni che non tornava a casa; l'ultima volta era stato per dare il suo saluto di addio al padre. Si era fermato giusto il tempo per partecipare al funerale e lo stesso pomeriggio aveva preso il volo per Londra.
Sapeva che sua madre avrebbe avuto bisogno del suo conforto, ma il lavoro lo stava aspettando, gli era impossibile fermarsi di più.
Quando alzò la testa dai documenti che aveva visionato, si accorse che nell'ufficio si era diffusa una tenue oscurità. Guardò l'orologio e si accorse di avere fatto più tardi del previsto, ma la cosa lo lasciò del tutto indifferente; non aveva alcun impegno per la serata né, tantomeno, qualcuno a cui rendere conto dei suoi orari.
[...] Mentre l'ascensore lo trasportava verso il seminterrato, frugò nella tasca in cerca del pacchetto di sigarette, ricordandosi solo in quel momento che aveva fumato l'ultima poco prima di arrivare in ufficio. “Dovrò smettere prima o poi, ma non ora” pensò, ripromettendosi subito di fermarsi a comprarle dal primo tabaccaio che avrebbe incontrato.
In effetti, non ci volle molto per trovarne uno, la parte più difficile fu reperire un posto dove parcheggiare l'auto, ma riuscì a scovare anche quello, con un po' di pazienza e un pizzico di fortuna. [...] Le strade erano ancora trafficate e rumorose, molte erano le persone che intravvedeva dentro i negozi e tante altre che camminavano frettolosamente con più di qualche borsa in mano. Pensò che fossero quelli del regalo dell'ultimo minuto e che lui, fortunatamente, ormai da diverso tempo, non ave va più quel tipo di affanno.
L'improvviso suono di un clacson lo fece trasalire e istintivamente il suo sguardo si diresse verso l'auto che l'avevo provocato ma non vi si soffermò molto poiché fu attirato dall'esile figura di una donna che aveva appena attraversato la strada e che, con tutta probabilità, era stata il motivo di quel sonoro rimprovero. Gli sembrava che avesse qualcosa di familiare ma non riusciva a stabilire chi fosse. Solo dopo averla guardata con più attenzione, capì che si trattava di Lory, anche se il suo aspetto era del tutto insolito. Al posto delle usuali scarpe con i tacchi, portava un paio di stivaletti bassi, il cappottino eleganti che solitamente indossava, era stato soppiantato da un largo giaccone con cappuccio e i suoi lunghi capelli erano inusualmente raccolti con un'alta coda di cavallo. Probabilmente anche lei doveva fare shopping dell'ultima ora, considera to che non le aveva lasciato molto tempo libero negli ultimigiorni.
Sembrò che Lory avesse captato di essere osservata, poiché girò la testa verso di lui e, una volta riconosciuto, lo salutò alzando la mano.
[...] «Dottore, non mi dica che sta tornando ora dall'ufficio!» chiese Lory con una nota di stupore nella voce. Prima di rispondere, Luca ebbe modo di pensare che la ragazza, così vestita e senza un filo di trucco sul viso, sembrava ancora più giovane e, forse per la prima volta, che era anche molto carina.
«Eh già, e inoltre mi sono portato anche del lavoro da fare a casa.»
«Lei lavora decisamente troppo, lo sa?»
«Sì, certo che lo so, ma prima o poi mi prenderò una vacanza sabbatica – sogghignò l'uomo, del tutto poco convinto, per poi chiedere a sua volta – Ma tu cosa fai qua in giro?»
«Sono venuta a festeggiare con i miei ultimi» rispose la ragazza, abbassando la testa in segno di imbarazzo.
«Con i tuoi cosa?»
«Con i senzatetto. Opero per un'associazione di volontariato che si occupa della loro assistenza, e ogni anno, alla vigilia, organizziamo una serata in cui possano stare al caldo a consumare una cena in allegra compagnia»
Ornella Nalon, "Un Natale con gli ultimi", Ed è subito Natale
ED È SUBITO NATALE
Autori: Stefania Bergo, Valentina Gerini, Tamara Marcelli, Ornella Nalon, Silvia Pattarini, Paola Casadei, Bruno Di Marco, Davide Dotto, Claudia Gerini, Loriana Lucciarini, Giulia Mastrantoni, Andrea Pistoia, Emanuele Zanardini, Lara ZavatteriEditore: PubMe
Collana: Gli scrittori della porta accanto
Genere: Racconti
ISBN 978-8833663883
Sinossi
La neve, l’albero, le decorazioni, il presepe, le luci, i pacchetti, i fiocchi, il vischio, il freddo, il pungitopo, Babbo Natale vestito di rosso, il cotechino con le lenticchie, i fichi secchi con le noci, il tiramisù, le lasagne, la tovaglia a quadri, i segna posto, la pancia che scoppia, il vino buono, lo spumante, il prosecco, il brindisi, il caffè e l’ammazza caffè, i fuochi d’artificio, i nonni, il camino acceso, il piumone, il divano, il plaid, il pigiama con la renna, il biglietto di auguri, il cellulare che non smette di suonare, i messaggi, le email, i gruppi WhatsApp, la famiglia, gli abbracci, gli amici, la cena aziendale, un aperitivo improvvisato, un regalo inaspettato, i negozi, le vetrine addobbate, l’appuntamento dalla parrucchiera, le unghie rifatte dall’estetista, il vestito nuovo, le scarpe lucide, i capelli con il gel, il rossetto rosso, un biglietto aereo, gli aeroporti, il treno gremito di persone, l’altoparlante della stazione che annuncia un ritardo, il traffico, lo smog, i cestini degli avanzi, la valigia, lo zaino, la tombola, il mercante in fiera, la televisione, Fantaghirò, Canto di Natale di Walt Disney, Mamma ho perso l’aereo, un buon libro, qualche racconto.
Ed è subito Natale.
Tanti auguri dagli scrittori della porta accanto.
dalla prefazione di Valentina Gerini
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