Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Giulia Mastrantoni: "Delitto d’onore. La storia di Irene Biolchini" di Simonetta Delussu

La meraviglia di storie come questa sta nella capacità di catapultare in un altro mondo. Ci si sente parte del passato, della “nostra” storia.
Sebbene le tradizioni e la cultura siano prettamente sarde, le tematiche e la cura con le quali vengono delineati i personaggi sono assolutamente universali, se si considera il panorama italiano di inizio ‘900. Chi non si immedesimerebbe in Irene, tradita e abbandonata? Quale cultura regionale italiana degli inizi del ‘900 non avrebbe pensato alla questione dell’onore?
Certo è che la storia di questa giovane donna, sfociata nella morte di Domenico, va a toccare corde intime.
Come donna, non posso che sentirmi parte della vicenda, un susseguirsi di azioni e reazioni dettate da un codice non scritto.
Come giovanissima, non posso che provare curiosità e interesse verso una cultura che oggi è scomparsa se non totalmente, sicuramente significativamente.
In quanto lettrice, sono affascinata dalla verosimiglianza dei personaggi. Irene potrebbe essere una mia amica, per quanto la sua personalità è ben tracciata.
Fa riflettere, se si pensa a come le donne oggi siano cambiate. Chi agirebbe più come Irene? Quale famiglia porterebbe mai una figlia ventenne a uccidere? Eppure ci sono bizzeffe di casi di cronaca che raccontano di delitti passionali, di gelosia, di ossessione. Da parte di uomini, soprattutto. Un modo come un altro di renderci conto di quanto Delitto d’onore sia attuale, seppure non si direbbe. Sì, è ambientato in un’epoca diversa, sì, vive di un clima culturale scomparso, e sì, Irene oggi non esiste. Però esiste l’innato bisogno di vendetta nell’essere umano. Esistono la gelosia, la necessità di possedere, l’impossibilità di lasciare andare. Esistono i ventenni che finiscono in carcere, come Irene.
La ricchezza di questo romanzo sta nelle tematiche, nella realtà che racconta e nel modo neutrale ma partecipe che ha di farlo.



È il 1923, in una Sardegna che si sta riprendendo dai lutti della guerra, Irene Biolchini, incinta al quinto mese e abbandonata dal fidanzato, deve riparare all'offesa subita. 
Le donne disonorate pulivano l'onta con il loro sangue, ma Irene sa che morendo perderà non solo la sua vita, ma anche quella del figlio che porta in grembo. Così impara a sparare molto bene e si ritrova con il bandito Samuele Stocchino, la Tigre d'Ogliastra, dietro la Chiesa di San Pietro. Là tesse i fili del suo destino, stabilendo con Samuele un patto d'amicizia e riconoscenza che durerà tutta la vita. 
Poi gli spiriti parleranno per bocca di Pasqualina che, dall'altare della chiesa, con voce deformata, predirà una grave disgrazia e pianti inconsolabili per la gente di Tertenia. 
In un pomeriggio freddo e uggioso di ottobre, armata di tutto il coraggio che solo una madre con un carattere indomito può avere, Irene affronta Domenichino e con un colpo secco alla fronte lo uccide. 
Tratto da una storia vera.




di Simonetta Delussu | Edizioni Parallelo45 | Narrativa non-fiction, Noir 
ISBN 978-8898440627 | cartaceo 10,20€ Amazon




Giulia Mastrantoni
Da quattro anni collaboro all’inserto Scuola del Messaggero Veneto, scrivo per il mash up online SugarPulp e per la rivista dell’Università di Trieste Sconfinare.
Dopo aver trascorso un periodo in Inghilterra, ho iniziato un periodo di studi in Canada, ma, dovunque sia, scrivo.
Misteri di una notte d’estate, edito da Edizioni Montag, è la mia prima antologia di racconti.
One Little Girl – From Italy to Canada, eBook selfpublished.



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