Gli scrittori della porta accanto

Le recensioni di Silvia Pattarini: "La custode del miele e delle api" di Cristina Caboni

Amore. Amore nel senso più elevato del termine, è ciò che celebra questo meraviglioso romanzo. A cominciare dall’amore incondizionato per la propria terra d’origine, aspra e dura, che Angelica Senes, la protagonista, nutre per quella meravigliosa isola, la Sardegna, che ha dovuto lasciare troppo presto.
Montagne ripide, con le rocce bianche che scintillavano al sole, e alberi che crescevano sulle cime, macchie scure chinate di lato, perché il maestrale era un vento che la natura forgiava. C’erano cespugli rossi, altri giallo ocra, altri ancora smeraldo, e poi a un tratto il mare, con il lungo ponte che univa l’isola di sant’Antioco alla terraferma. Così il verde si era unito all’azzurro. I colori di quel posto erano così vividi da togliere il fiato.
È disposta a mettersi da sola contro tutti, anche contro l’uomo che ama, pur di salvare l'amata terra e la sua casa.
Amore per la natura che la circonda, la macchia mediterranea selvaggia e nascosta, i meravigliosi fiori bianchi degli asfodeli e i pennacchi violacei dei cardi che oscillano al vento. Amore smisurato per le api, di cui conosce ogni più recondito segreto. Angelica è depositaria di un’antica sapienza che le è stata tramandata da Jaja e che dovrà gelosamente custodire e a sua volta tramandare solo ed esclusivamente se incontrerà sul suo cammino un’altra custode.
Poi c’è il miele, deliziosamente celebrato in tutti i suoi colori, dalle tonalità più chiare a quelle più scure. Il suo sapore, che viene decantato come fa un sommelier col vino, sviscera gli aromi più nascosti. La sua consistenza, che può essere liquida o cremosa e la cristallizzazione, che avviene in modo differente per ogni singola tipologia di miele. I rimedi per disturbi da raffreddamento preparati con miele e altri aromi, o semplicemente cosmetici per la cura del corpo.
Un libro che racconta in modo dettagliato il lavoro dell’apicoltore, con una protagonista che canta alle sue api e le manovra tranquillamente senza dover ricorrere ad alcuna protezione, perché lei è una custode e le api la riconoscono: non le faranno mai del male.

Angelica si era stretta nelle spalle. Le api avevano cominciato a posarsi su di lei, con delicatezza, alcune sui capelli, altre sulle spalle. In pochi istanti l’avevano ricoperta. Il professore non sapeva cosa fare. In silenzio, pallido, non aveva il coraggio di muoversi. Poi Angelica aveva sollevato una mano, un gesto, un’altra strofa cantata a voce bassa e le api si erano alzate in volo, tornando alle loro occupazioni. «Mio Dio, ma come ci sei riuscita?» Angelica aveva pensato di dirgli che era una custode, poi aveva cambiato idea. Non avrebbe capito. La gente capiva solo quello che conosceva.

Una trama piacevole e scorrevole, in un susseguirsi di passaggi non privi di poesia, che ha saputo coinvolgermi dall’inizio alla fine. Cristina Caboni è molto abile nelle descrizioni dei luoghi, ha saputo trasportarmi in un paesino incantevole, circondato dalla natura ancora selvaggia, di cui ho apprezzato i colori e i profumi. Ho conosciuto le sue genti, personaggi tipici, all’inizio diffidenti ma che in seguito sanno aprirsi ed essere generosi. Mi ha raccontato la storia di Angelica e di Jaja, facendomi spesso commuovere. Ho scoperto tutti i segreti legati al meraviglioso mondo delle api, mi ha rivelato nuove tipologie di miele che non conoscevo: l’asfodelo è uno di quelli. Mi ha stupito rivelandomi la sua mansione di custode delle api. Ho scoperto luoghi celati nel folto del bosco, accessibili a pochi eletti che nascondono piante millenarie, custodi di antichi segreti e arcaiche credenze isolane. Ho sentito Angelica soffrire per amore e per le incomprensioni con sua madre. Ma soprattutto ho conosciuto una donna forte, determinata e coraggiosa, che mi ha raccontato una storia che vale la pena scoprire.
Un libro che consiglio a tutti, a cominciare dagli apicoltori, che sapranno immedesimarsi in alcune attività. E anche a tutti coloro che temono le api: impareranno a rispettarle, a capirle e a non averne più paura. A tutti coloro che amano la natura e le storie intricate ma a lieto fine.
Per chi ama le storie di donne coraggiose.
Per chi ama la Sardegna.
Una lettura da amare.


«Non chiamateli romanzi rosa: Cristina Caboni usa le storie d'amore quasi come un pretesto per parlare di altro»
Isabella Lechi, Gioia.it

«Dopo "Il sentiero dei profumi" un nuovo romanzo in cui la Caboni racconta un po' di sé e del suo miele»
Elena Masuelli, ttL

Il sentiero dei profumi è uno dei bestseller italiani più venduti degli ultimi anni. Pubblicato in tutto il mondo, ha conquistato la vetta di tutte le classifiche italiane e straniere.
Ora Cristina Caboni ci regala un nuovo prezioso gioiello. La custode del miele e delle api è un romanzo emozionante e pieno di vita. Una storia che ci prende la mano e ci porta dove i nostri sogni possono aprire la porta all’amore.
Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C’è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. È un’apicultrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l’infanzia, quando viveva su un’isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. Ma adesso il destino ha deciso di darle un’altra possibilità. C’è un’eredità che l’aspetta là dove tutto è cominciato, su quell’isola dove è stata felice. C’è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a termine. E c’è solo una persona che può aiutarla: Nicola. Un uomo misterioso, ma che conosce tutte le paure che si rifugiano nei grandi occhi di Angelica. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa. L’unico posto dove il cuore può essere davvero libero.


di Cristina Caboni Garzanti Libri | Narrativa
EAN 9788811143451 |  ebook  9,99 € Acquista |  cartaceo 16,40 €  Acquista



Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.




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