Professione lettore Di Tamara Marcelli. Molti sono i libri sull'olocausto e sul dramma dei sopravvissuti. Alcuni sono testimonianze dirette di chi quell'inferno l'ha vissuto.
Alcuni sono noti, altri li ho scovati da appassionata di Storia durante i miei studi sulla Seconda Guerra Mondiale e vorrei consigliarvi la lettura di alcuni di essi. Per non dimenticare. Per non continuare a perpetrare gli stessi errori. Perchè l'olocausto, in realtà, non ha mai avuto fine...SE QUESTO È UN UOMO
di Primo Levi | Einaudi | € 9,10 edizione cartaceaPrimo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò Se questo è un uomo nel 1947.
Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo.
Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, Se questo è un uomo è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
Voi che vivete sicuri/ Nelle vostre tiepide case,/ voi che trovate tornando a sera/ Il cibo caldo e visi amici:/ Considerate se questo è un uomo/ Che lavora nel fango/ Che non conosce pace/ Che lotta per mezzo pane/ Che muore per un sì o per un no.
COME UNA RANA D'INVERNO
di Daniela Padoan | Bompiani | € 8,50 edizione cartaceaConsiderate se questa è una donna/ senza capelli e senza nome/ Senza più forza di ricordare/ Vuoti gli occhi e freddo il grembo/ Come una rana d inverno.Con questa immagine scarnificata, Primo Levi, nel celebre incipit di Se questo è un uomo, si rivolge ai lettori, evocando donne spogliate della propria identità, non più padrone di quel corpo - quel grembo - che è tramite vivente della relazione con l'altro.
Daniela Padoan raccoglie in questo libro le testimonianze di tre donne - Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi - sopravvissute al campo femminile di Auschwitz-Birkenau. L'autrice conferisce alle tre interviste il ritmo di una lucida, accorata narrazione, fatta di rimandi e relazioni, perché come dice Giuliana Tedeschi "le donne sono maglie, se una si perde, si perdono tutte". Nella storiografia dello sterminio nazista le donne sono pressoché invisibili, la loro presenza, data per acquisita, è sovrapposta a quella maschile e su questa si appiattisce. Ma come è scritto nella Postfazione "senza dimenticare per un solo istante che l'obiettivo dei nazisti era cancellare dal mondo gli ebrei, uomini o donne che fossero, riflettere sulla peculiarità delle sofferenze e sopraffazioni patite dalle donne, così come sul loro modo di opporre resistenza e rendere testimonianza, può servire ad allargare di un poco l'ambito di riflessione".
LA TREGUA
di Primo Levi | Einaudi | € 10,20 edizione cartaceaLa tregua, seguito di Se questo è un uomo, è considerato da molti il capolavoro di Levi: diario del viaggio verso la libertà dopo l'internamento nel Lager nazista, questo libro, più che una semplice rievocazione biografica, è uno straordinario romanzo picaresco.
L'avventura movimentata e struggente tra le rovine dell'Europa liberata - da Auschwitz attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria fino a Torino - si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra.
L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo dell'orrore e della miseria.
Sognavamo nelle notti feroci, sogni densi e violenti, sognati con anima e corpo: tornare, mangiare, raccontare…
I SOMMERSI E I SALVATI
di Primo Levi | Einaudi | € 10,20 edizione cartaceaUna nuova edizione per un classico del Novecento. Il testo è accompagnato dall'introduzione di David Bidussa, da note bio-bibliografiche e da una scelta di letture critiche di Cesare Cases, Lorenzo Mondo, Frediano Sessi, Pier Vincenzo Mengaldo, Cesare Segre e Stefano Levi Della Torre.
'Sommersi e salvati' è un classico contemporaneo che portiamo nel XXI secolo. Occorre rileggerlo anche avendo in mano le tracce delle letture precedenti. Quelle risposte non sono da gettare e comunque non sono fallaci. Raccontano la storia di una lettura che è prima di tutto la storia delle nostre incertezze e delle nostre domande inevase.<
Quasi tutti i reduci a voce o nelle loro memorie scritte, ricordano un sogno che ricorreva spesso nelle notti di prigionia, vario nei particolari ma unico nella sostanza: di essere tornati a casa, di raccontare con passione e sollievo le loro sofferenze passate rivolgendosi ad una persona cara e di non essere creduti, anzi, neppure ascoltati.
IL DIARIO DI ANNA FRANK
di Frank Anne | Einaudi | € 11,50 edizione cartaceaQuando Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno immaginari, si sostituisce la storia della lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio.
«Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia», ha il coraggio di scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini.
La prima edizione del Diario subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni. Questa edizione, a cura di Frediano Sessi - ora arricchita di una nuova prefazione di Eraldo Affinati - offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ
di Shlomo Venezia | BUR | € 8,50 edizione cartacea"Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre nello stesso posto... Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio." Sono parole di Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; è uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l'incarico di far funzionare la spieiata macchina di sterminio nazista. Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a svestirsi, tagliavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d'oro, recuperavano oggetti e indumenti negli spogliatoi, ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime. Un lavoro organizzato metodicamente all'interno di un orrore che non conosce eccezioni: il pianto disperato di un bimbo di tre mesi, la cui madre è morta asfissiata dal gas letale, richiama l'attenzione del Sonderkommando, lo scavare frenetico tra i corpi inanimati, il ritrovamento e subito dopo lo sparo isolato della SS di guardia che ammutolisce per sempre quel vagito consegnandolo alla storia. Per decenni l'autore ha preferito mantenere il silenzio, ma il riaffiorare di quei simboli, di quelle parole d'ordine, di quelle idee che avevano generato il mostro dello sterminio nazista ha fatto sì che dal 1992 abbia incominciato a parlare, e quei racconti sono la base della lunga intervista che è all'origine di questo libro. Prefazione di Walter Veltroni.
L'ECO DEL SILENZIO
di Elisa Springer | Marsilio | € 9,00 edizione cartaceaRicordare e commemorare le vittime del nazismo e del fascismo è un'azione oggi socialmente condivisa e spesso gratificante; fare in modo che questa memoria ci stimoli a occuparci delle ingiustizie quotidiane perpetrate intorno a noi è invece assai difficile. Elisa Springer, dal giorno in cui ha deciso di uscire con il suo racconto di ebrea vittima della persecuzione razziale, non ha mai smesso di parlare a folle di giovani, di uomini e donne per instillare in loro il coraggio di essere i "fiori" nuovi nel terribile deserto della violenza e della sopraffazione, la "voce" che chiede giustizia per quei tanti innocenti che ancora nascono solo per morire.
Della stessa autrice, Il silenzio dei vivi. Elisa Springer aveva ventisei anni quando venne arrestata a Milano, dove era stata mandata dalla famiglia per cercare rifugio contro la persecuzione nazista, quindi fu deportata a Auschwitz il 2 agosto 1944. Salvata dalla camera a gas dal gesto generoso di un Kapò, Elisa sperimenta l'orrore del più grande campo di sterminio. Eppure conserva il desiderio di vivere e una serie di fortunate coincidenze le consentiranno di tornare prima nella sua Vienna natale e poi in Italia. Da questo momento la sua storia cade nel silenzio assoluto, la sua vita si normalizza nasce un figlio e proprio la maternità è il segno della riscossa. È per lui che Elisa ritrova le parole che sembravano perdute per raccontare il suo dramma.
I CAMPI DELLA MORTE
Nel racconto di una sopravvissuta a Birkenau
di Alberto Cavaliere | Edizioni Paoline | € 7,65 edizione cartaceaNel dicembre del 1943 Sofia Schafranov, medico di origine russa, in servizio presso un sanatorio in provincia di Sondrio, viene arrestata. Dopo alcuni giorni di prigionia nel carcere di San Vittore - insieme alla madre e ad altri 1200 ebrei, stipati in carri-bagaglio ermeticamente chiusi - dalla stazione centrale di Milano iniziano il triste viaggio di "deportati" verso i campi di Auschwitz.
Sofia riuscirà a sopravvivere ai due anni di prigionia nei lager e in queste pagine l'autore (cognato di Sofia) le cede la parola perché sia lei a narrare, quasi con rassegnata indifferenza, l'orrore vissuto: i viaggi massacranti, il freddo, la fame, le selezioni, i maltrattamenti, le percosse, le umiliazioni, il tifo, gli aguzzini, le stragi, il servizio medico presso il Revier o lazzaretto di Birkenau, dove cinquecento "cadaveri viventi" combattevano tra la vita e la morte, senza una reale possibilità di fare qualcosa per loro. Un orribile calvario durato fino al 15 maggio 1945, quando grazie all'arrivo degli americani, si può riassaporare la libertà. La prima pubblicazione (Sorzogno 1945), molto vicina come data ai tragici fatti raccontati, rende il volume un documento-testimonianza. Per la Giornata della Memoria, 27 gennaio 2011.
VIVERE ANCORA
Storia di una giovinezza
di Klüger Ruth | SE | € 9,50 edizione cartaceaNata a Vienna nel 1931 e deportata appena dodicenne prima a Theresienstadt, poi ad Auschwitz e infine a Christianstadt, Ruth Klüger ha insegnato letteratura tedesca all'Università di Irvine (California) e collabora oggi alle pagine culturali dei principali quotidiani tedeschi. "Vivere ancora" ha ottenuto molteplici riconoscimenti tra cui il premio Grimmelshausen per la letteratura.
´Storia di una giovinezza' è il sottotitolo del libro Vivere ancora, pubblicato dieci anni fa da Einaudi e poi scomparso dalle librerie, e oggi finalmente riproposto dalla SE nella stessa traduzione di Andreina Lavagetto.
Con una lingua di alto livello letterario e con grande lucidità intellettuale, Ruth Klüger racconta l'esperienza del lager e il difficile ritorno alla ´normalità' senza mai cedere alla retorica.
Auschwitz non è stata una scuola di niente, e tanto meno una scuola di umanità e tolleranza. Dai campi di concentramento non è venuto nulla di buono.
LA NOTTE
di Wiesel Elie | Giuntina | € 8,50 edizione cartacea"Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?"
(dalla Prefazione di F. Mauriac)
Il linguaggio della notte non era umano ma animale, se non minerale: grida rauche, urla, sordi gemiti, pianti selvaggi, colpi di randello…
IL FUMO DI BIRKENAU
di Liana Millu | Giuntina | € 11,90 edizione cartaceaIl fumo di Birkenau di Liana Millu è fra le più intense testimonianze europee sul Lager femminile di Auschwitz-Birkenau: certamente la più toccante fra le testimonianze italiane.
Consta di sei racconti, che tutti si snodano intorno agli aspetti più specificamente femminili della vita minimale e disperata delle prigioniere. La loro condizione era assai peggiore di quella degli uomini, e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ossessiva dei crematori, le cui ciminiere, situate nel bel mezzo del campo femminile, non eludibili, non negabili, corrompono col loro fumo empio i giorni e le notti, i momenti di tregua e di illusione, i sogni e le timide speranze."
(Dalla prefazione di Primo Levi)
A24029
di Alba Valech Capozzi | Pagine | € 8,50 edizione cartaceaSi tratta di uno dei primi libri di testimonianza usciti in Italia su Auschwitz e in generale sulla tragedia della deportazione degli ebrei italiani. Un libro scritto di getto, a pochi mesi dalla fine della guerra, da una donna di grandissima sensibilità e di rara forza narratrice. Un libro che avrebbe certamente meritato miglior fortuna.
I vocaboli, i comandi, gli insulti in tedesco sono riportati in modo approssimativo; che alcune volte sono in corsivo e altre no; che la stessa parola ha talvolta anche più grafie. Piccole cose, che nulla tolgono all'efficacia di un volume di memoria che merita comunque un posto di assoluto rilievo nel panorama della letteratura sulla deportazione. Ci sono pagine - quella del vecchio che vede la sua casa dal treno che lo porta ad Auschwitz, per dirne solo una - che starebbero magnificamente in qualsiasi antologia della prosa italiana.
Tamara Marcelli |
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