Di Ornella Nalon. Unmei no akai ito, ovvero la leggenda del filo rosso del Destino, l'antica storia sulle anime gemelle che viene dalla cina.
In verità, non sono poi molte, ma di coppie che resistono nel tempo, alle difficoltà di tutti i giorni e a quelle che sopraggiungono d'improvviso e mettono a dura prova la resistenza, ancora ne esistono. Sono formate da due persone che hanno imparato a sopportare i reciproci difetti, a volte pure ad apprezzarli, che sono riusciti a mantenere la propria individualità sempre con un occhio rivolto al rispetto per l'altro, che hanno represso alcuni barlumi di egoismo per il bene comune, che sono giunti a una totale simbiosi, a una forma di dipendenza sottile ma indissolubile che li lega sino alla morte. Vi siete mai chiesti come facciano, queste persone, a incontrarsi, riconoscersi e scegliersi?
Si può pensare sia un disegno di Dio, o che sia scritto nel destino, che sia dovuto a una reazione chimica, o sia soltanto un caso e poi, ci sono quelli che fanno propria la leggenda del filo rosso.
Si può pensare sia un disegno di Dio, o che sia scritto nel destino, che sia dovuto a una reazione chimica, o sia soltanto un caso e poi, ci sono quelli che fanno propria la leggenda del filo rosso.
Indubbiamente, quest'ultima è la teoria più inverosimile, ma è anche la più poetica ed è proprio per questo che ve la voglio raccontare.
Durante la Dinastia Tang (Cina dal 618 al 907 d.c) Wei rimase orfano molto presto e, forse, proprio per questo, fin da ragazzo desiderò crearsi una famiglia. Tuttavia, il tempo passava e non riusciva a trovare una ragazza che facesse al caso suo.
Durante un viaggio, la sua attenzione fu attirata da un uomo anziano, seduto sui gradini di un tempio, con accanto un sacco e in mano un libro. Quando gli chiese chi fosse, cosa stesse leggendo e cosa contenesse il sacco, il vecchio gli ripose che era il Dio del matrimonio, che quello era il registro degli sposi e che il sacco conteneva del filo rosso, quello che serviva per legare i mignoli della mano sinistra alle persone che si sarebbero sposate tra di loro.
Durante un viaggio, la sua attenzione fu attirata da un uomo anziano, seduto sui gradini di un tempio, con accanto un sacco e in mano un libro. Quando gli chiese chi fosse, cosa stesse leggendo e cosa contenesse il sacco, il vecchio gli ripose che era il Dio del matrimonio, che quello era il registro degli sposi e che il sacco conteneva del filo rosso, quello che serviva per legare i mignoli della mano sinistra alle persone che si sarebbero sposate tra di loro.
Dunque, gli spiegò che ogni essere umano, grazie al filo che gli veniva legato al dito, invisibile e indistruttibile, era destinato a incontrare e sposarsi con la persona all'altro capo del filo, qualunque fosse la distanza che li separasse e gli eventi della loro vita.
«Tu sai dirmi con chi mi sposerò?» chiese Wei, fortemente incuriosito.
Dopo avere cercato il suo nome nel volume, il vecchio rispose: «C'è una bambina che ora ha tre anni e ne dovrai attendere ancora quattordici per sposarla».
«La posso vedere?».
Il vecchio lo condusse al mercato e gli indicò un banco di frutta e verdura dietro al quale c'era una donna vestita di stracci che teneva in braccio una bambina.
«Vedi quella bimba? Lei sarà tua moglie».
Il giovane rimase molto deluso da quanto aveva visto e chiese: «E se io la uccidessi?».
«Vedi quella bimba? Lei sarà tua moglie».
Il giovane rimase molto deluso da quanto aveva visto e chiese: «E se io la uccidessi?».
«Nulla di ciò che farai potrà cambiare il tuo destino» rispose l'altro, per poi allontanarsi.
Poiché Wei non intendeva aspettare tanto tempo per sposarsi, ordinò al suo servo di uccidere la piccola. Questo, armato di pugnale, le si avventò contro, ma non riuscì a portare a termine il suo compito e le provocò solo una ferita in mezzo agli occhi.
Da allora, trascorsero quindici anni durante i quali l'uomo non riuscì mai a sposarsi finché, un giorno, incontrò una bellissima ragazza, se ne innamorò e la chiese in moglie.
La giovane portava sempre una piccola benda in fronte e quando il marito, dopo diverso tempo, le chiese il motivo, gli spiegò che voleva coprire la cicatrice di una ferita inferta da un uomo che l'aveva aggredita con un pugnale quand'era piccola.
Wei si ricordò del vecchio, della sua profezia, di quanto aveva imposto al suo servo e confessò alla moglie di essere stato lui a dare l'ordine di ucciderla. Al che, la donna lo comprese e lo perdonò.
I due sposi condussero, sempre assieme, un'esistenza felice.
Che ne dite, cuori affranti, delusi dai vostri trascorsi amorosi e rassegnati a condurre una vita in solitudine, non vi piacerebbe fare vostra questa leggenda? Non vi rende più ottimisti pensare che il filo invisibile legato al vostro dito, a causa della sua eccessiva lunghezza, si possa essere semplicemente aggrovigliato creandovi qualche problema, ma che presto, quando si sarà del tutto sciolto, vi condurrà dalla vostra anima gemella?
Tuttavia, se proprio non volete credere alle favole, almeno, lasciatevi trasportare dal loro fascino e procuratevi una copia del libro "Dei, Draghi ed Eroi della Mitologia Cinese” di Tao Tao Liu Sanders, Arnoldo Mondatori Editore, anche se non sarà del tutto facile reperire l'edizione italiana, pubblicata nel lontano 1981 (attualmente, Amazon fornisce solo quella in lingue inglese).
Tuttavia, se proprio non volete credere alle favole, almeno, lasciatevi trasportare dal loro fascino e procuratevi una copia del libro "Dei, Draghi ed Eroi della Mitologia Cinese” di Tao Tao Liu Sanders, Arnoldo Mondatori Editore, anche se non sarà del tutto facile reperire l'edizione italiana, pubblicata nel lontano 1981 (attualmente, Amazon fornisce solo quella in lingue inglese).
Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. “Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore “Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni “Ad ali spiegate”, Edizioni Montag “Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni. |
Ti siamo davvero riconoscenti per il tempo che ci hai dedicato. Se sei stat* bene in nostra compagnia, che ne dici di iscriverti alla NEWSLETTER SETTIMANALE per restare sempre aggiornat* sui nostri argomenti? Oppure potresti offrirci UN CAFFÈ o sostenerci acquistando i GADGET ispirati ai nostri libri. Te ne saremmo davvero grati!
Oppure potresti lasciarci un commento per farci sapere che ne pensi di questo articolo, il tuo feedback è davvero importante per noi.
NB: Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Tuttavia, verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi della immagine o della onorabilità di terzi, razzisti, sessisti, spam o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy e, in ogni caso, ritenuti inadatti a insindacabile giudizio degli autori stessi.
Posta un commento