Gli scrittori della porta accanto

[Cinema] "30 anni in un secondo", recensione di Elena Genero Santoro

30-ANNI-IN-UN-SECONDO



30 ANNI IN UN SECONDO

Gary Winick REGISTA
Cathy Yuspa, Josh Goldsmith SCENEGGIATORE
Revolution Studios PRODUTTORE
2004 ANNO
Columbia Tristar DISTRIBUZIONE
Theodore Shapiro MUSICA
Garreth Stover SCENOGRAFIA

CAST
Jennifer Garner, Christa B. Allen, Mark Ruffalo, Judy Greer, Andy Serkis, Kathy Baker, Renee Olstead, Gia Mantegna, Lynn Collins, Susan Egan, Robinne Lee, Joe Grifasi, Brie Larson, Scout Taylor-Compton



"30 anni in un secondo" diretto da Gary Winick nel 2004, una fiaba bellissima, la magia di poter dare una sbirciatina al futuro per poter compiere le scelte giuste. Ma forse, basta guardare la nostra esistenza con l’innocenza di un adolescente per essere persone migliori...

Voglio parlarvi di questo vecchio film per la sola ragione che mi piace. Perché l’ho visto la prima volta al cinema esattamente undici anni fa con una delle mie migliori amiche. Avevo trent’anni anche io ed ero in cerca dell’amore. Forse ero anche un po’ insoddisfatta di alcune scelte. Comunque.
Questo libro è una bella fiaba, una commedia con un elemento magico che risolve tutto.
Anno 1987. C’è Jenna, tredici anni e le insicurezze tipiche della sua età. Le piacciono le riviste di moda, dove ammiccanti trentenni sfoggiano mise incantevoli. Le piace Micheal Jackson e balla sempre Thriller. Le piace il biondo Chris, ma lei non si sente carina abbastanza. Vorrebbe entrare a far parte del “sestetto”, un gruppo di sei ragazze “in” capeggiate dalla bionda (e perfida) Lucy Wyman. Per fare ciò snobba il suo amico Matt, ingenuo e grassoccio, che invece la adora.
Alla festa del suo compleanno Jenna invita il sestetto, ma il party si trasforma nell’ennesima umiliazione, architettata da Lucy per prenderla in giro di fronte a tutti e costringerla a fare i compiti anche per l'intera classe. Jenna si chiude nello sgabuzzino incolpando il povero Matt dell’accaduto, dopo avergli tirato addosso la bellissima casa di bambola che lui aveva con somma cura costruito per lei.
Mentre sta chiusa a piangere, esprimendo il desiderio di avere trent’anni, su Jenna cade la polvere magica con cui Matt aveva cosparso la casetta.

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Accade il miracolo. Nella scena successiva Jenna si sveglia trentenne in una casa che non conosce e senza ricordare nulla degli ultimi diciassette anni. 

Pian piano si immerge nella nuova realtà. Ha un fidanzato belloccio, sportivo, ma stupido, che non le piace per niente. Ha una vicina di casa di tredici anni con cui vorrebbe stringere amicizia. Ma soprattutto, ha realizzato tutti i suoi sogni: lavora, con la sua migliore amica Lucy (quella Lucy) per una rivista di moda. 
Ma la rivista è in crisi, perché una rivale riesce sempre ad anticipare i loro scoop. Jenna si impegna con tutto il candore dei suoi tredici anni affinché il suo giornale torni alle antiche glorie, cosa che le riesce anche bene perché, con la sua rinnovata freschezza, ha idee del tutto nuove. 
Nel frattempo, però, scopre che negli ultimi diciassette anni non si è comportata molto bene, ha avuto storie con uomini sposati, ha smesso di parlare con i suoi genitori e per ricoprire la posizione dei suoi sogni ha fatto sgarbi e cattiverie ai colleghi. Insomma, è stata una vera vipera, nessuno la sopporta, e il primo a farne le spese è stato Matt, l’amico rinnegato che Jenna non ha avuto remore nel calpestare pur di ingraziarsi il sestetto di cui, poi, è diventata addirittura la capa. 
Ma ora che ha di nuovo un cervello da tredicenne e ancora si può scandalizzare delle cose orrende che  fanno gli adulti, non è fiera di se stessa.
Così, mentre è alla ricerca di se stessa, trova il modo di contattare Matt, che nella sua testa smemorata, è ancora suo amico. Lui all’inizio nicchia, è ferito nonostante siano passati molti anni e per giunta sta per sposarsi con una ragazza tanto carina quanto insipida a cui, dice, lui vuole molto bene. Poi, però, pian piano Matt si scioglie e recupera con Jenna la vecchia complicità, lavora con lei ad un progetto per il giornale, insomma, i sentimenti riaffiorano tutti, ora che la vecchia Jenna, quella ingenua dei tredici anni, è tornata. 
Tuttavia, quando le cose per Jenna sembrano andare per il meglio, quando il lavoro ha preso la giusta piega e il dialogo con Matt pare riaperto, Lucy, che non ha mai smesso di essere perfida, si mette in mezzo e alla fine trova il modo di fare le scarpe a Jenna in ufficio, dimostrando di non essere mai stata veramente sua amica. 
Lo sconcerto di Jenna però non riguarda tanto Lucy quanto se stessa: scopre infatti di essere lei la causa per cui la sua rivista sta andando a fondo. Infatti faceva il doppio gioco con la rivista concorrente. E adesso che tutto va a rotoli, Matt è finalmente in procinto di sposarsi, pur ammettendo di amarla. Alla fine Jenna piange abbracciando la casa di bambole per i suoi tredici anni che Matt ha sempre conservato per lei, pregando di poter tornare indietro.

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Cade la polvere magica e accade il nuovo miracolo: Jenna torna a casa, alla sua festa di compleanno dei tredici anni, allo sgabuzzino in cui era rinchiusa. 

Questa volta quando esce abbraccia Matt, lo bacia e da quel momento non si separeranno mai più. E manda al diavolo Lucy e il sestetto (bastasse così poco per sottrarsi al bullismo...) Rivediamo Jenna e Matt trentenni, adulti e sposati nell’ultima scena. Sono andati a vivere in una casa rosa che somiglia alla famosa casa di bambola.
Questo film è una fiaba bellissima, una specie di “sliding doors” che presenta due possibili realtà, ma ci ricorda come la vita può cambiare a seconda delle scelte che possiamo fare. La differenza, in questo caso, non la fa una metropolitana persa per caso, ma una decisione ben precisa, un progetto di vita. La magia sta nel poter dare una sbirciatina al futuro e vedere in anticipo come andrà a finire per poter compiere una scelta migliore. E se riusciremo a guardare la nostra esistenza con l’innocenza di un adolescente, forse riusciremo anche ad essere persone migliori.
Tenerissimo Mark Ruffalo nei panni del solido e posato Matt. Deliziosa Jennifer Garner nelle mise che indossa per la sua Jenna: colorate, frizzanti, allegre, una più favolosa dell’altra.



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Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag
L’occasione di una vita, ebook Lettere Animate
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni
Gli Angeli del Bar di Fronte, 0111 Edizioni.
Il tesoro dentro, 0111 Edizioni.
Immagina di aver sognato, PubGold.
SCHEDA DELL'AUTORE


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