Oltre i confini del mondo, di Ornella Nalon, 0111 Edizioni, 2014. La storia di un'amicizia: momenti di suspense alternati a episodi di vita quotidiana, struggenti ricordi e solidarietà femminile, il sapiente racconto della vita di due donne.
Cosa accade quando due amiche vissute in due realtà diametralmente opposte, così diverse ma così uguali nella loro fragilità di madri, mogli ma soprattutto donne, e con un passato teatro di dolori e traumi che le hanno cambiate profondamente, si mettono a nudo, senza filtri, l’una dinnanzi all’altra e al lettore? Certamente un racconto toccante, drammatico e profondamente commovente. Le protagoniste sono Eleonora (mama Nora, come viene soprannominata), una dottoressa italiana da anni volontaria nell’Africa sudsahariana, e Assireni, una donna nata e cresciuta nella povertà di questo paese. Il romanzo si apre con quest’ultima che, cresciuta in una tribù dove vige una mentalità prettamente maschilista, racconta la sua vita da sottomessa donna-oggetto alla quale è dato solo il compito di procreare e adempiere ai suoi doveri di moglie. Come se tutto questo non bastasse, su di lei incombono violente pratiche tribali quali l’infibulazione. Mentre Assireni confida il suo passato d’inferno a Eleonora, quest’ultima rivive attraverso alcuni flashback ciò che l’ha condotta da una realtà italiana fatta di agi e prestigio all’essere una volontaria umile ed altruista.
Se da una parte l’autrice ci mostra una realtà, quella africana, così lontana dalla nostra ma non per questo meno (drammaticamente) attuale, dall’altra ci fa riflettere sulla nostra vita di occidentali, fatta di desideri consumistici effimeri e di patetiche ambizioni arriviste. Il passato di entrambe si dimostra violento, spietato, inclemente con loro pur essendo, al tempo stesso, il motore che le induce a rimettere in discussione le proprie convinzioni e perseguire un obiettivo più nobile nella vita. Altresì, non importa se questo stravolgimento comporterà salvare intere tribù o una persona sola; ciò che conta è dare un senso alla propria esistenza evitando che altre persone precipitino nei loro stessi incubi e fallimenti.
Come avrete intuito, questo romanzo è profondamente drammatico e struggente, ricco di momenti commoventi, di un realismo che fa accapponare la pelle e di episodi che fanno inevitabilmente riflettere.
All’apparenza potrebbe essere considerato un libro indirizzato solo ad un pubblico femminile ma non vi lasciate ingannare: è scritto anche per l’uomo che vuole conoscere più a fondo l’universo femmineo e le sue sofferenze.
L’autrice, in tutto questo, si muove in modo impeccabile, con un linguaggio scorrevole, coinvolgente ma al tempo stesso raffinato ed evocativo. Non si abbandona al ‘politicamente corretto’; quando c’è da raccontare senza peli sulla lingua lo fa, specialmente quando si tratta di mettere nero su bianco quanto certi diritti basilari di una donna vengano calpestati impunemente solo per tradizione o per il quieto vivere della società in cui si cresce.
Ornella Nalon non cede alla superficialità di facili cliché e luoghi comuni sull’Africa ma va oltre, mostrando una conoscenza e un approfondimento degli usi e costumi dei nativi non indifferente. Ne è l’esempio lampante l’uso di alcuni termini usati in quelle zone, con tanto di note a piè di pagine che ne spiegano il significato, dimostrando come l’autrice non abbia lasciato nulla al caso ma, al contrario, quanto abbia studiato a fondo quel mondo a noi così misterioso ed oscuro.
Calibrando con maestria momenti di suspense a episodi di vita quotidiana, struggenti ricordi a solidarietà femminile che scalda il cuore, la scrittrice riesce a mantenere alto l’interesse del lettore, spronandolo a proseguire la lettura fino alla fine.
Calibrando con maestria momenti di suspense a episodi di vita quotidiana, struggenti ricordi a solidarietà femminile che scalda il cuore, la scrittrice riesce a mantenere alto l’interesse del lettore, spronandolo a proseguire la lettura fino alla fine.
Ornella Nalon dà ottima prova di sé e della sua abilità e sensibilità di scrittrice al punto da stupire il sottoscritto di non aver ancora ottenuto il meritato successo editoriale. In definitiva, un ottimo libro da leggere e su cui riflettere. Vivamente consigliato.
Oltre i confini del mondo
Assireni è una donna poco più che quarantenne appartenente al popolo dei Masai che vive in un piccolo villaggio sugli altopiani della Rift Valley, esteso territorio situato tra il lago Vittoria e il monte Kilimanjaro, in Tanzania. A qualche chilometro di distanza è stata costruita una struttura ospedaliera con lo specifico compito di dare assistenza sanitaria alle popolazioni dei paesi circostanti, sprovvisti anche delle infrastrutture di base e in cui imperversa la povertà più assoluta. Fa parte del personale sanitario Eleonora, medico chirurgo sessantenne di nazionalità italiana, alla quale Assireni racconterà la sua vita. Al racconto delle esperienze della donna masai si intrecceranno i ricordi della dottoressa italiana che, in un crescendo di emozioni, metteranno a confronto due vissuti derivanti da origini e culture diametralmente opposte ma che, tuttavia, ne determineranno alcune similitudini riconducibili al loro iniziale smarrimento e al loro successivo riscatto.
di Ornella Nalon | 0111 Edizioni | Narrativa
ISBN 978-88-6307-654-7 | ebook 2,99€ | cartaceo 11,48€
ISBN 978-88-6307-654-7 | ebook 2,99€ | cartaceo 11,48€
Andrea Pistoia Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online. Ancora e mai più (nelle mutande), YoucanPrint. |
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