Di Tamara Marcelli. Say no!, la campagna di Europol e Polizia Postale contro i cybercriminali colpevoli di sextortion sul web: in un video, i pericoli della rete per i minori.
Nell’ottica di una più ampia campagna contro i rischi derivanti dal web, l’Europol e la Polizia Postale Italiana hanno collaborato alla realizzazione e alla divulgazione tra i giovani di un video di forte impatto emotivo. Il fenomeno purtroppo crescente della cosiddetta sextortion (sexual extortion, estorsione sessuale sul web) colpisce anche i minori.Nell’ambito dell’attività di contrasto al crimine non si può prescindere dalla comunicazione. Per questo motivo, prima è stato analizzato il fenomeno a livello mondiale con la costante collaborazione delle più importanti polizie di diversi paesi, quindi si è realizzato il video che mostra come i cybercriminali carpiscano la fiducia delle vittime utilizzando social networks o chat, anche di giochi online. In questo preciso momento molti adolescenti (ma l’età si abbassa sempre più) sono adescati e costretti a fornire immagini a sfondo sessuale o denaro da chi credevano amico.
Il messaggio fondamentale da trasmettere a tutti i bambini, i giovani che utilizzano internet ma anche agli adulti (visto che ormai il fenomeno è trasversale e interessa vere e proprie bande criminali), è che non si è soli. Ci sono professionisti che possono aiutarli bloccando i ricatti e assicurando i criminali alla Giustizia.
Cosa fare in caso di sextortion.
- Se qualcuno minaccia di divulgare immagini private, magari avendo fatto accesso al tuo profilo social, non inviare alcuna foto, alcuna somma di denaro.
- Prendi tempo. Non avere paura e non entrare in panico. Non vergognarti. Parlane subito con un adulto, un genitore, un familiare, un insegnante. Chiedi aiuto.
- Salva anche con screenshots le eventuali chat e le foto, i link a cui il criminale ti ha “suggerito” di iscriverti, tutto ciò che possa essere utile poi alle indagini.
- Informa subito la Polizia di Stato anche con segnalazione web (www.commissariatodips.it), o recandoti presso un Commissariato (Polizia di Stato Commissariati).
- In generale, non dare mai troppe informazioni di te a chi non ti conosce personalmente.
- Non scambiare foto personali.
- Non pubblicare foto di minori né foto di cui in futuro potresti pentirti. Ciò che si pubblica su internet rimane…
Questo video dovrebbe essere mostrato nelle scuole, ai genitori, agli insegnanti, per un futuro più consapevole e un contrasto più corale. Bisogna parlarne.
I cybercriminali si nutrono di paura e silenzi, sta a noi portarli alla luce.
A chi rivolgersi per denunciare i cybercriminali.
Puoi contattare subito il Commissariato di Polizia più vicino a te, consultando la pagina Polizia di Stato Commissariati, o sul web, alla pagina dedicata ai reati telematici www.commissariatodips.it, dove esiste anche una sezione dedicata alla pedopornografia: Centro Nazionale Contrasto PedoPornograifa Online.La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha anche un proprio profilo su Facebook e uno su Twitter, @unavitadasocial.
Tamara Marcelli |
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