Il salotto di Emma Di Emma Fenu. Profumo di miele, di erba bagnata di rugiada e di olio benedetto. Entra Pietrina Murtas, sa levadora, madre di madri in una Sardegna che continua ad esistere, seppur solo nella memoria.
«Si sieda, Pietrina».La donna si accosta a me, puntandomi sulla pelle bianca le sue iridi di carbone. Quasi mi brucia, con l’intensità del suo sguardo senza età.
«Prego…» aggiungo, indicando cupcakes e macarons disposti sul tavolino davanti a noi.
La donna fa cenno di no, dolcemente, e accompagna il movimento ciondolante del capo con uno più deciso della mano, piccola e ruvida, che le fa quasi da schermo.
Schiocco le dita: so che il mio è un salotto magico.
Ed ecco che compaiono acciuleddos, pabassinos e pirichittos.
Io arriccio il naso, godendomi l’effluvio di miele; Pietrina sorride calma, perché nulla la meraviglia.
«Mi dica, come era la vita di una levatrice in Sardegna, allora, quando lei era giovane?»«Ero madre delle madri. Madre dei bambini. Madre dei padri. Madre della vita e, a volte, della morte.»
Il profumo di Pietrina si mischia a quello del miele: sento le esalazioni dell’erba bagnata di rugiada e dell’olio benedetto che si fa stantio e del legno che si consuma avvolto dal fuoco e del sapone di Marsiglia per pulire i panni e le chiome.
«La comunità la considerava una donna potente e giusta, dunque?»
«Non sempre, figlia mia. Se fai partorire, fai uscire tutto quello che c’è dentro le viscere nascoste, quello che si teme, quello che si desidera, quello che non si vorrebbe né temere né desiderare…»Schiocco le dita e faccio diffondere le note di una fisarmonica.
Pietrina comincia a ballare, muovendo i piccoli piedi a ritmo veloce ma non angoscioso, padrona del tempo e dello spazio.
Io la osservo e, in quella musica, mi perdo a cercare l’origine di tutto, da cui tutto fu partorito e da cui l’oggi trova senso.
Sa Levadora
di Ivan Murgana e Carmen Salis |
Sa Levadora. La maestra di parto sarda è un romanzo di Ivan Murgana e Carmen Salis edito da Amicolibro nel 2014.
Ispirato alla storia vera di Pietrina Murtas, il libro racconta la ricerca delle proprie origini da parte di Peppino, nato in Sardegna da una fanciulla non sposata e, perciò, dato in adozione subito. Fu una ragazza, alla propria prima esperienza di levatrice, a salvarlo, neonato, quando versava in condizioni critiche: da questo tassello l’uomo, ormai adulto, inizia a costruire la propria vicenda personale.
Il finale a sorpresa, un po’ forzato, non toglie interesse ad un romanzo che fa rivivere una Sardegna che continua ad esistere, seppur solo nella memoria.
Emma Fenu |
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