Cinema Di Stefania Bergo. Nelle sale a settembre l'attesissimo Beetlejuice, Beetlejuice di Tm Burton, Campo di battaglia di Gianni Amelio e tre film biografici.
Settembre è un mese di ritorni. Per alcuni è un ritorno al lavoro, a scuola, la ripresa della routine che ci accompagnerà fino alla prossima estate. E un ritorno nelle sale per gustarci i film in prima visione.Tra questi, il più atteso è senza dubbio Beetlejuice, Beetlejuice di Tm Burton – presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia –, il secondo capitolo del film dell'88 che vede l'allora adolescente Winona Ryder a sua volta madre di Jenna Ortega (che come in Mercoledì raccoglie ancora una volta l'eredità di un'interpretazione indimenticabile senza farla rimpiangere) "riesumare" lo spiritello Michael Keaton.
Ha diviso la critica, invece, Campo di battaglia, di Gianni Amelio, la storia di un medico militare che aiuta, in una babele di dialetti, i soldati feriti a non tornare al fronte della Prima Guerra Mondiale facendone peggiorare le condizioni di salute.
Interessanti tre film biografici: sul poeta e oppositore russo Limonov, sulla pioniera dell'imprenditoria al femminile Madame Clicquot e su Maria Montessori.
Quale vi ispira di più tra questi cinque? Quale vorreste aggiungere a questo elenco?
In ogni caso... Buona visione #soloalcinema!
Campo di battaglia
In uscita il 5 settembreDrammatico – Italia, 2024
Regia di Gianni Amelio
Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti
Distribuito da 01 Distribution
Gianni Amelio gira un film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra.
Sul finire della Prima guerra mondiale. Due ufficiali medici, amici d'infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell'università, sconta il fatto di essere donna. A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era difficile arrivare a una laurea in medicina. Ma lei affronta con grinta un lavoro duro e volontario alla Croce Rossa. Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. Forse c'è qualcuno che provoca di proposito delle complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, purché non tornino in battaglia.
Limonov
In uscita il 5 settembreBiografico – Italia, 2024
Regia di Kirill Serebrennikov
Con Ben Whishaw, Viktoria Miroshnichenko, Tomas Arana, Corrado Invernizzi
Distribuito da Vision Distribution
Un'opera visionaria sulla travolgente e complessa vita di Èduard Limonov, dalla strada alla fama. Ispirato al romanzo biografico di Emmanuel Carrère pubblicato da Adelphi, il film ricostruisce le vicende del poeta e oppositore russo attraverso la storia di cinque suoi grandi amori in giro per il mondo.
Haby vive nel Bâtiment 5, l’edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina. Alla morte improvvisa del sindaco la carica viene trasferita su un uomo ingenuo e spaventato, Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che intende riqualificare il quartiere a suo modo e risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l’abbattimento dell’edificio 5. Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili, con alcune importanti differenze di impostazione. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l’esercizio della rassegnazione. Tramite questa acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta, ma paga il prezzo di doversi conformare a un obiettivo predominante.
Beetlejuice, Beetlejuice, un film di Tim Burton. Nella nuova generazione Tim Burton ritrova l'energia che contagia. Un secondo capitolo migliore del primo.
Commedia, Fantasy, Horror – USA, 2024
Regia di Tim Burton
Con Michael Keaton, Winona Ryder, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega
Distribuito da Warner Bros Italia
In uscita il 5 settembre
L'ex adolescente Lydia Deetz torna a Winter River dove ritroverà le sgradite apparizioni dell'incontenibile Beetlejuice.
L'ex adolescente Lydia Deetz è cresciuta, ma non ha perso l'abilità di vedere i fantasmi; solo che adesso la sfrutta per portare visibilità e soldi al suo show televisivo: "Ghost house". La morte rocambolesca e improvvisa del padre, la riporta a Winter River, insieme alla figlia Astrid e alla matrigna Delia, per un ultimo saluto al defunto, proprio nel momento in cui viene visitata, a distanza di trentacinque anni, dalle sgradite apparizioni dell'incontenibile Beetlejuice, del quale sperava di essersi liberata per sempre.
Mentre Lydia è inseguita dalla sua vecchia conoscenza, lui è inseguito dalla sua ex moglie, che ha rimesso insieme i pezzi del proprio cadavere con una sparapunti, e anela a spettacolare vendetta. Intanto la giovanissima Astrid (Mercoledì attraverso lo specchio), infastidita dalla stranezza della madre, fa amicizia con un ragazzo locale che cita pericolosamente Dostoevskij. Ed è solo l'inizio.
«Questo Beetlejuice Beetlejuice è un trionfo di trame e sottotrame, sopra e sottoterra, un vero e proprio manifesto del the more the better.» Recensione di Marianna Cappi su mymovies.it
Madame Clicquot
In uscita il 12 settembreDrammatico – USA, 2023
Regia di Thomas Napper
Con Haley Bennett, Tom Sturridge, Sam Riley, Leo Suter, Natasha O'Keeffe
Distribuito da Movies Inspired
Dopo la morte prematura del marito, Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot si fa beffe delle convenzioni e prende le redini della nascente attività vinicola che aveva avviato con il consorte.
Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot è una donna perdutamente innamorata di suo marito. Quando lui viene meno, si prenderà cura della sua vigna e resterà determinata a portare avanti la sua attività vinicola ad ogni costo. Un film autobiografico insieme poetico e ribelle. È Widow Clicquot, il biopic sulla missione (im)possibile di Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot, passata alla storia come una delle pioniere dell'imprenditoria al femminile, nell'ambito del beverage e in particolare dello champagne. Servendosi del talento espressivo di Haley Bennett, attrice profondamente innamorata dei film in costume, Thomas Napper firma un film d'epoca dal gusto moderno su quella che oggi definiremmo una "self-made woman”. Menzione speciale per le musiche di Bryce Dessner, utili ad accompagnare, incorniciare e suggellare momenti cruciali della narrazione senza mai rivelarsi preponderanti, ingombranti o fuori posto.
Montessori - La Nouvelle Femme
In uscita il 26 settembreBiografico, Drammatico – Francia, Italia, 2024
Regia di Léa Todorov
Con Leïla Bekhti, Jasmine Trinca, Raffaele Esposito (II), Agathe Bonitzer, Sébastien Pouderoux
Distribuito da Wanted
Lili d'Alengy, cortigiana con una figlia disabile, incontra Maria Montessori e insieme uniscono le forze per creare un luogo accogliente per i bambini più in difficoltà.
Cortigiana di successo, Lili d’Alengy è sicura del suo valore sociale e tiene in pugno la fervente Parigi del 1900. All’improvviso, però, riemerge la figlia che Lili si vergogna di avere: una bambina disabile di nome Tina. Lili scappa quindi a Roma, dove c’è un istituto che si dice possa prendere in cura bambini con difficoltà. Lì incontra Maria MontessoriI.
Jasmine Trinca dona volto e profonda dignità alla figura di Maria Montessori nell’esordio alla finzione della regista francese Léa Todorov, che inquadra la famosa pedagogista all’inizio della carriera. È un’opera sul femminismo prima ancora che sull’istruzione e sul trattamento della neurodiversità, perché – come dice Montessori stessa – un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto. Non è quindi un biopic ad ampio spettro c’è però abbastanza del suo lavoro così pionieristico in quell’epoca. Per la regista è una buona transizione verso il cinema di finzione, girata con diligenza e senza fronzoli; occhi dritti verso l’obiettivo, verso il quale si sente tutta la sua passione e sincerità.
Credits: www.mymovies.it
Stefania Bergo |
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