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Recensione: Un terremoto a Borgo Propizio, di Loredana Limone

Recensione: Un terremoto a Borgo Propizio, di Loredana Limone

Libri Recensione di Samantha Terrasi. Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone (Salani Editore). Entrare a Borgo Propizio è come entrare in un’altra epoca, come capita in tutti quei borghi il cui tempo rimane sospeso.

È stato come ripercorrere le estati al mio paesino, dove qualcosa di impercettibile cambiava ogni anno ma al tempo stesso il paese ne rimane immutato.
Borgo Propizio si presenta, diventa lui stesso un personaggio che cerca di svelarsi ma lo fa al punto giusto, mostrando quello che poi verrà raccontato attraverso i suoi personaggi.
Molto interessante la loro presentazione. Ci ritroviamo per un attimo dentro una commedia. I loro ruoli e le loro inclinazioni ci vengono mostrati così da renderci subito partecipi. All’inizio, forse, ci si sente spaesati ma se tutto ha un fine, anche questo espediente ne ha uno: non rallenta la narrazione, semmai aggiunge uno scalino alla volta. Si sale e si scende in queste vite la cui storia è un po’ la nostra.
Borgo Propizio risulta così unico. È in piedi e vive grazie alle storie di Belinda, Francesco, Mariolina, Letizia, il sindaco e tanti altri. Ogni figura regge e sorregge come fosse una pietra, la trama lineare della storia e se qualche volta fa qualche capriola, ritorna subito ai cieli azzurri del Borgo e lo fa attraverso i dialoghi che si congiungono come due stoffe sotto la macchina da cucire.

Ogni personaggio insegna qualcosa. 

Mi è piaciuto ritrovarmi nelle idee di Belinda, nell’ambizione di Francesco, nella poesia di Letizia, nella frasi della madre di Francesco quando ricorda il suo essere piccolo. Il sentirsi una madre sbagliata, perché perdiamo il controllo su quello che vorremmo per loro. L’amore di Antonia per Rocco che risponde al suo sentimento non corrisposto scrivendo romanzi.
Com’era stato Rocco quando l’aveva fatto innamorare? E cosa c’era dentro il loro momento? L’incontro dell’eternità, l’abbraccio delle anime, l’intesa delle menti?
Vestire i panni di un’Ornella scettica e malinconica ripensando proprio alle parole di Antonia.
Ci sono persone che hanno un pensiero ostinato nel cuore, che hanno cercato di mettersi nella strada di quel pensiero perché non fosse solo un sogno ma diventasse realtà, che hanno passato notti insonni pur di non sognarlo più. Ma quello resta lì, pertinace e doloroso, mentre il mondo gira intorno indifferente. A tutti coloro che come me hanno un pensiero ostinato dentro al cuore, io dedico questo premio.

Borgo Propizio nasconde e svela storie che sembrano sulla bocca di tutti, passano ma si incastrano tutte su due eventi che scuotono l’armonia del borgo. 

L’omicidio di Tranquillo Conforti e il terremoto espongono il Borgo e le loro anime. Si cerca la verità sull’assassino, ma altre verità vengono svelate. Ogni personaggio ne ha una.
Loredana Limone  è riuscita, attraverso gli innumerevoli dialoghi, a mettere insieme i punti deboli dei suoi personaggi, mostrando sempre un pezzettino di più del loro interno, delle loro case, delle loro personali afflizioni.
Il terremoto è l’evento che mette a dura prova tutti quanti. Bisogna ricostruire, reinventarsi. Il lettore può essere coinvolto o no in questa ricostruzione.
Il bello di ogni libro è il momento in cui si legge. Il particolare momento. E il mio era quello di mettere da parte le macerie e costruire e la costruzione passa dal sogno. È difficile pensare di essere di nuovo felici quando intorno a te quello in cui credevi, o vivevi, è andato distrutto.
Loredana Limone  ha realizzato qualcosa di più. Ha dato poesia alla prosa, ha dato un colore alla felicità ma questo non lo svelo. I termini ricercati danno un senso di leggerezza o di volo onirico. Siamo abituati a prose crude, semplici, dirette quando si parla di omicidi o eventi disastrosi. Qui il linguaggio è qualcosa di soffice, in stile con il Borgo. Perché il tempo rimane a fluttuare come la poesia negli animi.

Un terremoto a Borgo Propizio

di Loredana Limone
Salani Editore
Giallo
ISBN 978-8869182426
cartaceo 13,52€
ebook 9,99€

Sinossi
A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propizi e si che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica…



Samantha Terrasi
Vivo tra Torino e Roma, dove sono nata. Mia nonna avrebbe voluto che mi chiamassi Maria Concetta, ma per fortuna mio padre di ritorno da un viaggio negli States mi ha chiamato Samantha, rigorosamente con la h. Formazione scientifica, una laurea in biologia molecolare per poi scegliere di tramandare il mio sapere agli studenti. Sono una professoressa di matematica e scienze senza occhiali e quando non mi trovo tra equazioni e studenti, scrivo.
Parole nel vento, Aletti Editore, 2012.
Ti aspetto, Lupo Editore.


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