Gli scrittori della porta accanto

Intervista a David Pratelli, attore, imitatore, cantante e scrittore

David-Pratelli

A cura di Ornella Nalon. David Pratelli: imitatore, cantante, conduttore radiofonico, attore di fiction e di teatro. E ora anche scrittore, con il suo thriller d'esordio "Tenebra".

Ciao David, è un vero piacere averti oggi con noi. Di solito chiedo ai nostri ospiti di raccontarci un po' di loro ma, nel tuo caso, sei talmente famoso che conosciamo quasi tutto di te e, dunque, non mi accontenterò di una breve presentazione. Piuttosto, vorrei sapere una chicca della tua vita, del tuo carattere, della tua persona, che non sia riportata nella biografia ufficiale. Ci stai? 
Bella domanda, nessuno mi ha mai chiesto cose private, non mi piace parlarne. Però qualcosa posso svelare. Ho un carattere particolare, un po' lunatico anche se non sembra, mi impegno molto nell'essere coerente, a volte ci riesco, altre volte no. Credo in certi valori, ma spesso sono il primo a non rispettarli. Chi mi conosce bene mi definisce 'troppo buono' ciò comporta maggiore fatica nel mio lavoro, perché ho sempre lottato e ottenuto quel poco, solo ed esclusivamente grazie a me stesso. Sono un pigro, altro limite del mio carattere, ma se vedo di fronte un progetto ambizioso, persone che credono in me e materializzano quello che si potrebbe fare, allora la mia pigrizia svanisce, divento una macchina che non si ferma mai, ma sempre bisognoso di una guida.

Hai iniziato a esibirti, come imitatore, alla giovanissima età di 14 anni. Dunque, posso immaginare che sia sempre stata questa l'attività che avresti voluto svolgere, è corretto? Per contro, so che i tuoi genitori non erano molto soddisfatti di questa tua scelta. Cosa avrebbero preferito per te?
Ho sempre sognato di fare il mestiere dell'attore e imitatore, su questo ho avuto sin da subito le idee chiare, ma in famiglia non volevano, lo consideravano un mondo troppo lontano dal loro, difficile, complicato, pieno di inganni e raggiri. Cercavano in qualche modo di proteggermi e avrebbero preferito continuassi le attività di famiglia, studio di architettura e azienda di mobili e arredamento. Per farli contenti ho preso il diploma di geometra ma quella non l'ho mai considerata la mia strada, mi sentivo e mi sentirò sempre artista, bravo o no lo decide il pubblico. Ho lottato molto anche contro l'ovvio per cercare di lavorare in questo difficile settore, mettendo amore passione tenacia sono riuscito ad ottenere qualcosa, ma vorrei fare molto di più. Sono sempre giovane!

Dopo qualche anno di gavetta che ti ha visto esibire nelle piazze della Toscana e non solo, sei approdato nelle tv locali e subito dopo in quella nazionale.

Addirittura in prima serata con la trasmissione “Avanti un altro”, trasmessa su Canale 5 e condotta da Pippo Franco. Un traguardo considerevole! Ci puoi svelare come sei riuscito a entrare nel casting? A conti fatti, arrivare al successo, quanto ti è costato in sangue e sudore?
I casting di solito vengono proposti dalla tua agenzia, se c'è in ponte una trasmissione adatta al tuo stile di fare spettacolo allora hai buone chance di essere preso. Ho fatto anche provini in posti dove io francamente non ci incastravo niente.

Il 2002 segna una data importante nel tuo percorso professionale: hai vinto il campionato italiano degli imitatori nel varietà “Sì sì è proprio lui” andato in onda su Rai Uno, che ti ha premiato con un prezioso contratto Rai. Cosa si prova a ottenere un riconoscimento e un premio così ragguardevoli? Al posto tuo mi sarei detta: “Finalmente sono arrivata dove volevo” e credo mi sarei un po’ seduta sugli allori. Lo hai pensato anche tu oppure sei di quelle persone che non si sentono mai del tutto soddisfatte, che mirano sempre a qualcosa di più?
Diventare campione italiano nel tuo mestiere penso sia il traguardo un po' di tutti. Non ho mai pensato di essere arrivato, anzi quella vittoria fu per me un inizio, infatti mi ripetevo sempre: adesso arriva il bello...

A “Guida al campionato” sei stato ospite fisso dal 2006 al 2009, a “Quelli che il calcio” dal 2009 al 2011, poi hai partecipato a “Controcampo” e a “Lunedì gol”. 

David-Pratelli-Christian-De-Sica

David-Pratelli-Carlo-Conti

David-Pratelli-celentano
Si può dedurre che tu abbia anche un animo sportivo oppure sono state solo delle ottime occasioni lavorative? 
Sono tifoso della Juventus, amo il calcio, seguo la mia squadra quasi sempre, vado poco allo stadio e mi piacerebbe andarci un po di più. Unire passione per il calcio con il lavoro per me è stato facile!

I personaggi che imiti sono innumerevoli: esponenti del calcio tra cui Fabio Capello, Giampiero Galeazzi, Giovanni Trapattoni, Arrigo Sacchi, dello spettacolo come Carlo Conti, Christian De Sica, Adriano Celentano, George Clooney, Piero Pelù, della politica come Ignazio La Russa, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, solo per citarne alcuni Qualcuno di loro si è mai lamentato oppure complimentato per la loro rappresentazione?  Ce n'è uno in particolare che preferisci imitare? Uno che ti è risultato più difficile? 
Che io sappia nessuno si è lamentato della mia imitazione, anzi chi mi ha visto mi ha anche apprezzato, almeno di fronte, poi non saprei come l'ha presa veramente. I personaggi che interpreto li amo un po' tutti ma considero De Sica una parte di me...

Com’è lavorare in tv? Come si riesce a concentrarsi completamente nelle proprie performance  senza lasciarsi imbarazzare dal pensiero che si sarà visti da migliaia di persone? Come si riesce a  vincere la timidezza, ammesso che sia un sentimento a te noto?
Non penso affatto a tutto ciò, ti esibisci come sempre, con la solita concentrazione, la solita tensione, la solita attenzione che ci vuole sia in TV, che in teatro che in piazza. La paura esiste ma puoi abbatterla solo se l'affronti. Lavorare nello spettacolo è una continua lotta con la paura.

Esordisci come imitatore, esibendoti anche da cantante, poi sei conduttore radiofonico (e vinci il Premio Pegaso come programma più seguito del centro Italia), attore di fiction e di teatro. 

Un artista decisamente eclettico! Quale di queste attività ti rappresenta meglio, ti dà maggiori soddisfazioni?
TV, teatro, fiction, radio, hanno tutte un loro fascino, e tutte ti danno, in diversa misura ovvio, grande soddisfazione. La TV è popolarità, la radio è allenamento e popolarità, teatro e piazze calore del pubblico ma soprattutto libertà di espressione. Fiction ho avuto pochissima esperienza ma non mi è dispiaciuta .

Per finire, scopriamo di te un ulteriore lato artistico, quello dello scrittore. In questa nuovissima veste, hai esordito con il giallo/thriller "Tenebra" e, nientedimeno, hai ricevuto il premio Holmes dell'Accademia degli artisti di Napoli come migliore autore. Ti si può definire un novello re Mida che trasforma in oro tutto ciò che crea! :-) Cosa ti ha spinto a cimentarti nella scrittura e perché esordire con un giallo che ritengo sia uno dei generi più difficili?
Ho sempre avuto la passione per il mistero, il giallo, l'horror, mi sono messo a scrivere una storia e ne è venuta fuori un romanzo. Mi appassionavo sempre di più facendo evolvere il racconto. I miei pensieri spesso vanno all'estremo e così ho deciso di metterli in pratica con un giallo misterioso. Tenebra è la storia di un uomo che si vendica di quelle donne che lo deridono, che lo snobbano dopo un suo corteggiamento. La sua mente non si controlla perché la rabbia che è in lui è talmente letale che la vittima non ha via di scampo. Si tratta di femminicidio ma si scoprirà che in Tenebra la vera vittima sarà proprio il serial killer.

A questo punto, caro David, che ne dici se dedico un po' dello spazio disponibile per lasciar parlare il tuo libro? A te non posso che fare un enorme in bocca al lupo perché il successo ti possa arridere per sempre e ti ringrazio tanto per la tua disponibilità. 

Tenebra

Tenebra

Questa è la storia del destino di un uomo, che, segnatolo fin dall'età di 16 anni, lo porterà a compiere gesti folli e inconcepibili.
Il suo passato è avvolto nel mistero, ha un carattere introverso e apparentemente tranquillo. Le sue reazioni lo fanno sentire libero e sicuro nell'affrontare la quotidianità, come se la sua anima vivesse nell'assoluta normalità, senza complessi né turbolenze.
Quel giorno di fine estate, la sua vendetta tenne a battesimo una serie di reazioni che divennero poi parte di lui. La sua mente lo portò all'estremo, ogni inganno che una donna commetteva ai suoi danni, rischiava di essere punito con un atto senza pietà...

di David Pratelli | Kimerik | Giallo, Thriller
ISBN 978-8868840587 | cartaceo € 11,90


L’ombra che si porta dietro il misterioso serial killer, nominato “il Tenebroso”, non gli provoca ansia o insicurezza, ma un profondo senso di libertà.La pioggia cala e il rumore dei passi è l’unico suono che si sente in quella notte.Una lunga camminata può significare molto per un assassino: rivedere i propri delitti, la consapevolezza di non essere conosciuto e quindi di poter camminare senza paure, la riflessione sulla propria identità, che appare tranquilla ed isolata ma feroce per vendetta, soprattutto con le donne.Perché arrivare a tanto? Perché segnare un’intera vita da quel gesto crudele per uno scherzo d’infanzia? Cosa c’è veramente negli incubi di colui che commette queste atrocità? Da dove può partire questa serie di delitti dopo un intervallo di vent’anni? La vera matrice di tutto qual è?L’uomo tenebroso non si chiede tutto ciò, ma riflette sullo sdoppiamento pericoloso che possiede, e non se ne fa una colpa, ma una via di fuga dalle umiliazioni e dagli ostacoli che ha sempre dovuto affrontare nel tragitto della sua vita.Il silenzio continua a far compagnia ai suoi passi, non decide di fermarsi, forse comincia ad avvertire una certa presenza dei suoi tacchi che si muovono a tempo, fino alla decisione di interrompere questo apparente piacevole suono.




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Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni.


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