Gli scrittori della porta accanto

Recensione: Pane, di Maurizio De Giovanni

Libri Recensione di Franco Mieli. Pane. Per i bastardi di Pizzofalcone, di Maurizio De Giovanni, Einaudi, 2016. L'assassinio di un panettiere di Napoli, le indagini parallele della procura antimafia e dei Bastardi.

Altro libro della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, commissariato di Napoli che doveva essere chiuso a causa delle accuse di corruzione ai suoi poliziotti. A sostituirli sono stati mandati altri poliziotti scomodi. Lojacono detto il cinese, sospettato di passare informazioni alla mafia. Romano, detto Hulk, allontanato da altro commissariato per la sua condotta violenta. Marco Aragona, detto Serpico. Alessandra Di Nardo detta Alex. I superstiti, l’anziano Pisanelli e Ottavia Calabrese detta Mammina. Alla loro testa il commissario Palma.
La storia si apre con l’assassinio di uno storico panettiere dei vicoli di Napoli. L’uomo viene trovato morto, ucciso con un colpo di pistola alle spalle, con ancora in mano la rosetta che stava mangiando.
Il procuratore antimafia Buffardi decide di prendere subito in mano le indagini. Pasquale Granato, il fornaio poco tempo prima era stato testimone di un delitto di camorra e aveva deciso di testimoniare. Testimonianza poi ritrattata. Ma la camorra, si sa, non perdona.
L’ispettore Lojacono, che era stato tra i primi ad accorrere sul luogo del delitto, non è d’accordo. Per lui non si tratta di un delitto di camorra. Anzitutto l’arma usata, di piccolo calibro, non è un’arma usata per tale tipo di delitti. Poi, l’assassino ha sparato quattro colpi dei quali tre andati a vuoto. Infine la vittima, al momento dello sparo aveva voltato le spalle all’assassino. Insomma, per Lojacono ci sono tutti gli elementi per attribuire questo delitto a chiunque fuorché alla camorra. Lojacono riesce a convincere il procuratore Laura Piras, con la quale ha una relazione segreta, e il commissario Palma ad aprire un’indagine parallela a quella della procura antimafia.

Le indagini del commissariato di Pizzofalcone e della procura antimafia procedono tra collaborazioni forzate, depistaggi e informazioni nascoste. 

Se Lojacono avesse torto, il commissariato di Pizzofalcone rischierebbe la chiusura, ma sia Palma che il procuratore Laura Piras credono in lui…
Altro episodio dedicato ai bastardi di Pizzofalcone, questo di Maurizio De Giovanni. Originale, la storia del pane e del lievito madre con il quale il fornaio assassinato si ostinava a farlo, condannando di fatto il forno a subire la concorrenza di altri operatori in grado di fornire una maggiore quantità di pane con metodi industriali ed entrando di fatto in contrasto con il cognato che sosteneva la modernizzazione del forno. Devo ammettere che la storia e lo sviluppo della trama, pur uscendone sufficienti per il mestiere e la professionalità ormai consolidata di Maurizio De Giovanni, non mi ha completamente soddisfatto. La trama scorre senza particolari intoppi verso il finale, però manca a mio avviso di quell’effervescenza e vivacità caratteristica di altri suoi lavori. Comunque il voto è buono.

Pane

Pane. Per i bastardi di Pizzofalcone

di Maurizio De Giovanni
Einaudi
Giallo
ISBN 978-8806222314
ebook 9,99€
cartaceo 16,15€

Sinossi
Quanta vita, quante vite. E quanto buon odore di pane, in città. Se non ci fosse anche il delitto.
Quando un omicidio divide in due le forze di polizia, il gioco si fa davvero duro per i Bastardi, che per molti devono ancora dimostrare di esserlo davvero, dei bravi poliziotti.
Da un lato ci sono loro, che seguono l'odore del pane. E del delitto. Ma dall'altra ci sono i tosti superdetective della Dda, che sentono odore di crimine organizzato.
Mentre i sentimenti e le passioni di ogni personaggio si intrecciano con l'azione e determinano svolte sorprendenti, la città intera sembra trattenere il fiato. Per poi prendere voce. A volte c'è bisogno di un avversario agguerrito, per riuscire a capire chi sei davvero. Forse i Bastardi l'hanno trovato. E per dimostrare di essere i migliori sono disposti a tutto. Perfino a diventare davvero una squadra.
Buona caccia, Bastardi.



Franco Mieli
Da ragazzo scrivevo nel giornalino della scuola. Poi per decenni le varie fasi della vita mi hanno fatto abbandonare questa mia passione. Da circa 10 anni, con i figli ormai grandi, ho deciso di riprendere la scrittura. Coltivo la passione per l’archeologia e il trekking di cui ho trasferito le esperienze nei miei racconti.
Ombre pagane, Montecovello.
Lupi nella nebbia-Zanne, Montecovello.
La conquista dell'Etiopia del 1935-1936, Monetti Editore.


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