Gli scrittori della porta accanto

Un errore di gioventù, di Elena Genero Santoro: incipit

Incipit #201 Un errore di gioventù, di Elena Genero Santoro (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto).


Un errore di gioventù

di  Elena Genero Santoro
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
cartaceo 13,34€
ebook 4,99€

«Hai misurato la pressione oggi?» domandò Patrick a Futura, prima ancora di salutarla, rincasando. Patrick era molto apprensivo. La prima gravidanza di sua moglie era finita con un cesareo d’urgenza in seguito a un’eclampsia e il fatto che sia madre che figlia fossero sopravvissute era stato un mero caso fortuito. E ora che
lei era al termine della seconda gestazione, lui era intenzionato a non ripetere l’esperienza e tentava di tenere tutto sotto controllo.
«Già due volte: centoquindici su settanta. Più di così!» rispose lei senza scomporsi, continuando a lavorare a maglia immersa nella sua poltrona. Ormai erano mesi che arginava l’ansia del consorte in molti modi. «E non ho il minimo accenno di mal di testa» puntualizzò per completezza di narrazione.

Patrick tirò un sospiro di sollievo. Allora si tolse il giaccone e le scarpe. Poi posò un bacio sulle labbra della moglie e uno sulla pancia, dopo essersi
accucciato di fianco a lei. Evviva. Un altro giorno concluso con bilancio positivo.

«Come va il golfino che stai realizzando?»
«Bene, mi pare. Sono a buon punto. Conto di finire entro breve» rispose Futura, senza alzare lo sguardo.
Patrick sorrise beato, guardandosi intorno. La sua mogliettina adorata. La loro deliziosa prima figlia. La loro casa nuova. Un’altra bambina in arrivo. E un buon lavoro. Finalmente tutto filava a dovere. Era tutto sotto controllo.
«A volte penso che siamo benedetti da Dio. È così favoloso, ora. Se Emma verrà al mondo senza problemi, dovremo veramente dire “Grazie” a Colui che sta lassù per tutto quello che abbiamo.»
Futura smise di sferruzzare e alzò lo sguardo.
«Sì, Dio va ringraziato, ovviamente. Ma, una volta tanto, non essere così modesto. Dio ci ha aiutato, ma anche noi abbiamo fatto la nostra parte. Abbiamo sempre rigato diritto. Quando eravamo studenti ci siamo impegnati, ci siamo dati da fare. Non ci siamo persi in festini, non abbiamo trascorso gli anni ubriachi, ma siamo arrivati in fretta all’obiettivo. Poi abbiamo iniziato a lavorare, subito, in modo serio. E per quanto riguarda il nostro rapporto, non abbiamo mai permesso all’orgoglio di uccidere il nostro amore. Quando siamo entrati in crisi, ci siamo sempre confrontati, non ci siamo lasciati attirare da soluzioni tanto facili quanto ingannevoli e, alla fine, ne siamo sempre venuti fuori. E che dire della tua malattia? Convivi con l’emofilia da quando sei nato, ogni volta che ti fai un graffio bisogna attuare una procedura. Ma non ti scoraggi e cerchi di non farmelo pesare, perché sei risoluto e ammirevole e io non potrei desiderare nulla di più nella
vita che un uomo come te. Dunque se adesso abbiamo creato un angolo di felicità tutto nostro, possiamo pure prenderci un po’ di merito. Diciamolo: siamo stati bravi. Fortunati, benedetti da Dio, ma pure bravi. Ti pare?»
Patrick ci pensò un attimo su. Forse Futura non aveva tutti i torti. In fondo si miete ciò che si semina ed entrambi avevano consacrato la loro esistenza a una condotta seria e scrupolosa. Il loro matrimonio aveva superato alcuni momenti neri, ma poi il sereno era tornato, sia perché l’amore non si era mai sopito, sia grazie alle loro scelte oculate. Forse sua moglie aveva ragione, in effetti. Ciò che avevano costruito non era solo merito del caso, della buona sorte, ma anche della loro attitudine a una vita sana e ordinata.
Quel pensiero gli parve rassicurante. Gli faceva supporre di avere un miglior margine di controllo della propria esistenza. Negli anni Patrick aveva imparato che quella padronanza non avrebbe mai potuto essere globale, che l’emofilia di quando in quando gli avrebbe sempre giocato qualche brutto tiro, ma ora tutto ciò lo turbava meno. Ciò che contava erano gli affetti e quelli li aveva costruiti su solide basi. Amava la sua sposa, con tutto il cuore ed era contraccambiato. Non l’aveva mai tradita, e non intendeva farlo. Adorava la sua primogenita e presto sarebbe diventato di nuovo padre. Non desiderava nulla di più di ciò che aveva e si sentiva felice.

★★★★★

Il buon giorno di vede dal mattino, dicono, e un buon incipit e una copertina accattivante possono essere il perfetto bigliettino da visita di un libro.
Secondo voi, quante stelline si merita il biglietto da visita di questo libro?


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1 commenti
  1. ho da poco finito perchè ne sono innamorata e questo al piu presto devo leggerlo

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