Eva Rubino è un mix perfetto tra Bridget Jones e Rebecca Bloomwood (quella di I love shopping, per capirci). Lavora in una casa editrice, dove viene considerata poco più di una segretaria, mentre in realtà si occupa di editing e di scovare, di conseguenza, nuovi talenti. Lavoro ambito e gratificante… se non sei una giovane donna che si è ribellata alla propria famiglia di pizzaioli napoletani per trasferirsi, alla ricerca della buona occasione per realizzare il proprio sogno: diventare una scrittrice.
Eva è la perfetta ragazza in grado di complicarsi la vita, già ricca di imprevisti, a dimostrazione del fatto che le verità celate o rivelate a metà, tornano a galla con uno strascico travolgente.
Tutto inizia una mattina come tante altre. Una riunione di lavoro in cui compare, come un incubo mai interrotto, l’ex fidanzato che in passato le ha preferito, almeno apparentemente, il lustro della sua ricca famiglia dai nobili natali. Sconvolta dall’apparizione, Eva si ritrova a letto col suo migliore amico Gabriele, complice l’alcool, galeotto il compleanno di nonno Piero. Da lì una serie di eventi, la porta in situazioni sempre più imbarazzanti.
Michela Belli, classe 1982, è l’autrice di “Eva e l’assoluto”, un chick-lit ironico e ben scritto, malgrado la mancanza dell’editing di una casa editrice. Si avverte l’influenza della letteratura di genere, dato che Eva ha i tratti classici della protagonista dei romanzi della Kinsella. È ingenuamente divertente, decisa a risolvere situazioni irrisolvibili, convinta di avere tutto sotto controllo mentre le situazioni le sfuggono continuamente dalle dita e si ingigantiscono.
Il narratore è Eva stessa che racconta gli eventi, intervallandoli con i suoi pensieri a voce alta, talmente incisivi che pare quasi di avvertire il tono della sua voce.
La storia è comunque originale, sebbene il susseguirsi della trama segua un flusso collaudato, con l’apoteosi della protagonista che si libera di tutto e tutti e rimane sola a vivere la sua vera vita e il suo sogno: essere una scrittrice.
Il narratore è Eva stessa che racconta gli eventi, intervallandoli con i suoi pensieri a voce alta, talmente incisivi che pare quasi di avvertire il tono della sua voce.
La storia è comunque originale, sebbene il susseguirsi della trama segua un flusso collaudato, con l’apoteosi della protagonista che si libera di tutto e tutti e rimane sola a vivere la sua vera vita e il suo sogno: essere una scrittrice.
Un libro che consiglio non solo agli amanti dei chick-lit, ma a chiunque voglia trascorrere qualche ora serenamente, facendosi qualche risata sotto l’ombrellone o su un aereo, in viaggio verso paesi lontani. Come ho fatto io.
EVA E L'ASSOLUTO
di Michela Belli | Sito web
Narcissus Selfpublished
Chick-lit
Chick-lit
Eva, dolce e scorbutica, fragile e determinata, piena di casini e contraddizioni fino all'inverosimile. La sua sconclusionata vita ruota intorno ad una serie di certezze assolute: un grande amore impossibile, la sfida di una amicizia viscerale con un uomo, che prova come sia possibile essere amici nonostante il sesso, una sorella sempre più perfetta di lei, un padre totalmente insoddisfatto di sua figlia, un lavoro che sembra scelto per accrescere la sua depressione, una passione sfrenata ma non corrisposta per la letteratura, la grande ambizione o piuttosto il desiderio legittimo di realizzare se stessa e i suoi sogni. Insomma il mondo regolarmente incasinato di una ragazza di oggi.
Tranne scoprire che niente è come sembra: la vita non è fatta di bianchi o neri, né di situazioni o sentimenti immutabili. Al contrario, tutto è un continuo divenire e lei dovrà confrontarsi con delusioni e sorprese, con prove di forza e prese di coscienza delle proprie debolezze mentre procede nella ricerca della sua strada. L'unica, assoluta certezza è che non ci sono certezze! Non può sapere cosa le riservi il futuro, può solo andargli incontro con la consapevolezza di aver seguito il suo cuore.
Tranne scoprire che niente è come sembra: la vita non è fatta di bianchi o neri, né di situazioni o sentimenti immutabili. Al contrario, tutto è un continuo divenire e lei dovrà confrontarsi con delusioni e sorprese, con prove di forza e prese di coscienza delle proprie debolezze mentre procede nella ricerca della sua strada. L'unica, assoluta certezza è che non ci sono certezze! Non può sapere cosa le riservi il futuro, può solo andargli incontro con la consapevolezza di aver seguito il suo cuore.
Stefania Bergo Non ho mai avuto i piedi per terra e non sono mai stata cauta. Sono istintiva, impulsiva, passionale, testarda, sensibile. Scrivo libri, insegno, progetto ospedali e creo siti web. Mia figlia è tutto il mio mondo. Adoro viaggiare, ne ho bisogno. Potrei definirmi una zingara felice. Il mio secondo amore è l'Africa, quella che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui racconto nel mio libro. Con la mia valigia gialla, 0111Edizioni. |
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