Gli scrittori della porta accanto

Generazione perduta: finalmente in italiano il romanzo di Vera Brittain

Generazione perduta: finalmente in italiano il romanzo di Vera Brittain

Professione lettore Di Ornella Nalon. Finalmente in italiano Generazione perduta di Vera Brittain, pubblicato quest'anno da Giunti. Ma chi è Vera Brittain? Di cosa parla il suo romanzo?

Generazione Perduta, titolo in originale Testament of youth è un best-seller pubblicato in Inghilterra nel 1933, scritto da Vera Brittain, e racconta, in oltre 600 pagine, la sua esperienza vissuta durante la grande guerra.
Questo libro, è considerato uno dei testi più celebri e toccanti che parlano del conflitto del 1915-1918 in cui persero la vita circa 16.000.000 di persone, la maggior parte delle quali di nazionalità inglese, francese, russa e tedesca. Un conflitto aspro e immane, che ha spazzato quasi interamente una generazione e prostrato dal dolore coloro che hanno mantenuto la vita, ma perso la propria sicurezza e integrità psicologica, oltre ovviamente ai propri cari.
A questo punto, qualcuno di voi starà pensando: argomento interessante, ma perché ce ne parla proprio adesso, dal momento che sono trascorsi oltre ottanta anni dalla sua pubblicazione e non ricorre, esattamente, alcun anniversario dalla fine della guerra?.
Ebbene, ve ne sto parlando perché, finalmente, Generazione perduta di Vera Brittain è stato tradotto anche in italiano ed è giunto nelle nostre librerie, dando la possibilità di conoscere la sua intensa storia anche a coloro che non conoscono la lingua inglese.

Non ci è dato sapere, esattamente, per quale motivo la Giunti abbia deciso di pubblicare la versione italiana di Generazione perduta soltanto quest'anno.

Mi verrebbe da pensare che abbia colto l'occasione della grande risonanza avuta dall'iniziativa dell'artista Paul Cummins che, nel novembre del 2014, in concomitanza del centesimo anniversario dell'armistizio, ha tappezzato di papaveri rossi di ceramica, ben 888.246, uno per ogni vittima britannica, il prato circostante la Torre di Londra, proponendo, per l'appunto, quello che è considerato un classico del genere.
Altra occasione da cogliere, potrebbe essere stata quella della produzione del film, tratto dal libro, dell'anno scorso. Prodotto dalla BBC, diretto da James Kent è stato magistralmente interpretato dall'attrice svedese Alicia Vikander e da Kit Harington.
Comunque sia, ora il libro lo possiamo avere anche noi, gustarne la sua storia e conoscere l'esperienza di questa giovane donna che la vita ha portato a crescere in fretta.

Qualche cenno su Vera Brittain non può mancare.

È nata a Newcastle nel 1893 da una benestante famiglia, proprietaria di industrie cartiere. Intrattiene i suoi studi nei migliori college, fino ad approdare a Oxford, dove sceglie la facoltà di letteratura. Qui, studia anche suo fratello Edward e, grazie a lui, conosce Ronald Leighton, che diventerà il più grande amore della sua vita.
Vera ha vent'anni, è bella, ricca, brillante, intelligente ed è già stata travolta dal più intenso dei sentimenti; non saprebbe, davvero, cos'altro chiedere dal destino. A volte, tuttavia, esso agisce inaspettato, e stravolge tutto ciò che precedentemente ha edificato. Succederà proprio questo, quando il suo paese entrerà in conflitto. Suo fratello, il suo fidanzato e due dei loro intimi amici, si arruolano nell'esercito come volontari e partono per il fronte. Anche Vera decide di servire la patria; abbandona la sua esistenza ovattata per arruolarsi come infermiera.

Vera Brittain sarà l'unica, tra tutti loro, che riuscirà a tornare a casa, ma ristabilire la “normalità” si dimostrerà una delle imprese più difficili.

Forse, per esorcizzare le sue angosce e i tremendi lutti subiti, prende spunto dalle lettere ricevute dai suoi affetti caduti in guerra e pubblica il suo primo libro Letters from a Lost Generation.
Da questo momento, inizia a scrivere una serie di libri che vertono, tutti, sulla guerra, in cui descrive, non soltanto la sua tragicità per la perdita di tante vite umane, ma anche il difficile cammino per la ripresa, dimostrando la sua profonda vocazione pacifista.
Diventerà anche giornalista e si distinguerà per il suo sostegno ai diritti delle donne.
Nel 1925 si sposa con George Catlin Brittain, scienziato e politico. Avrà un figlio, John, che diventerà artista, pittore, uomo d'affari e autore dell'autobiografia Family Quartet e una figlia, Shirley Williams, che diventerà ministro.

Nel 1966, cadendo rovinosamente a terra, subisce un grave infortunio che la renderà fortemente disabile, tanto da non riuscire più a scrivere.

Probabilmente, costituisce anche la causa che la porta lentamente alla morte, avvenuta nel 1970, all'età di 76 anni.
Dopo il rientro in patria, alla fine della guerra, Vera Brittain si è recata spesso sulla tomba del suo ex fidanzato, situata nel cimitero militare di Louvencurt, in Francia, dimostrando un sentimento che nemmeno la morte è riuscita a sopire. Ma ciò che le ha veramente straziato il cuore e che non ha mai completamente superato, è stata la scomparsa di suo fratello Edward, sepolto nel cimitero britannico di Granezza, sull'Altopiano di Asiago, dove la donna ha voluto unirsi a lui, facendo spargere le proprie ceneri.
Ornella Nalon - Gli scrittori della porta accanto

Ornella Nalon


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